Milan

Favalli al Milan fino al 2008

Il 34enne difensore ha giocato ultimi due anni nell'Inter

17 maggio 2006

Giuseppe Favalli ha firmato un contratto con il Milan fino al 30 giugno 2008. Lo ha comunicato la stessa societa' rossonera. Favalli, 34 anni, difensore di fascia, ha giocato le ultime due stagioni con l'Inter. E' il primo rinforzo del Milan per la stagione 2006-2007.

Raisport

Shevchenko lascia il Milan

Galliani: 'E' la separazione più dolorosa'

26 maggio 2006


Andryi Shevchenko lascia il Milan. L'annuncio e' arrivato dopo il vertice odierno con Adriano Galliani. Lo stesso vicepresidente rossonero, che piu' volte aveva manifestato il desiderio di trattenerlo, ha parlato di una 'separazione dolorosa'. "Lascio per motivi familiari, ringrazio la societa' per tutto quello che mi ha dato, non c'e' un problema di rapporti e non c'e' un problema economico".


Con queste parole, pronunciate in una conferenza stampa congiunta con l'amministratore delegato Adriano Galliani, Andriy Shevchenko dice ufficialmente addio al Milan. Apparso molto triste l'ad Adriano Galliani: "E' la vittoria della lingua inglese sulla lingua italiana. Ho provato a convincerlo a rimanere fino ad un minuto prima di venire in conferenza, è certamente la separazione piu' dolorosa da quando sono al Milan. Da adesso inizieremo la trattativa con il Chelsea, e non sara' semplice".

raisport

Sheva: Milan-Chelsea, si tratta

L'ucraino vuole un Paese di lingua inglese per i figli

26 maggio 2006


Ancora nessun accordo tra il Milan e il Chelsea su Shevchenko, nonostante l'ucraino abbia ufficializzato l'addio dai rossoneri. Il club londinese ha avanzato un'offerta, ma la trattativa e' tutta da portare avanti. La scelta di Shevchenko, comunque, ha soprattutto a che fare con la volonta' di far crescere i figli in un Paese di lingua inglese. E Galliani ha tagliato corto: 'la risposta al perche' se ne va ve la sintetizzo io: e' la vittoria della lingua inglese sull'italiano'.

raisport

1/8/2006
Milan-Ronaldinho, parte l'attacco

Il brasiliano ha detto sì ai rossoneri

L'attacco al Barcellona è pronto e il vertice tra il presidente Silvio Berlusconi e l'ad Adriano Galliani ha messo a punto le mosse per convincere il club catalano a privarsi di Ronaldinho. In casa rossonera si festeggia, intanto, la prima grande vittoria: il fuoriclasse brasiliano sarebbe contento di trasferirsi a Milano, quindi ci sono da convincere solamente i blaugrana. Per farlo ci sono 100 milioni di euro.

Il sogno potrebbe diventare realtà, perchè il presidente rossonero ha deciso di sferrare un attacco deciso, perchè Ronaldinho lo vuole davvero per cancellare le delusioni degli ultimi due anni e, soprattutto, questa estate con lo scandalo di calciopoli che ha coinvolto, seppur in maniera molto minore rispetto alle altre, anche il Milan.
Nella serata di lunedì c'è stato un vertice di mercato con Galliani e Braida, per mettere a punto la strategia: Berlusconi è pronto a mettere di tasca sua una buona parte dei 100 milioni da offrire al Barcellona. I catalani stanno vivendo un momento di difficoltà societaria, con un vuoto di potere che potrebbe aiutare l'attacco rossonero. Attualmente, non c'è un presidente con cui trattare direttamente, ma solo una commissione per sbrigare l'ordinaria amministrazione. E questa situazione andrà avanti fino al prossimo 3 settembre.

L'affare è comunque molto complicato, per cui in casa rossonera è pronta l'alternativa: si chiama Zlatan Ibrahimovic. L'attaccante svedese ha dato il suo assenso al trasferimento a Milanello e l'Inter pare essersi concentrata maggiormente su Luca Toni, che ritiene più adatto alle sue esigenze nel reparto offensivo.
Il Milan è pienamente in corsa anche per arrivare a Gigi Buffon che, nonostante abbia detto ai dirigenti juventini di essere pronto a restare anche in B, sta tentennando di fronte alle sirene rossonere. Tutte queste operazioni sono pronte a partire, si aspetta solamente l'ok dell'Uefa alla partecipazione alla prossima Champions.

tgcom

2/8/2006

Ufficiale: Milan in Champions

L'Uefa dà il via libera ai rossoneri

L'Uefa ha deciso di ammettere ufficialmente il Milan alla Champions, stagione 2006-2007, dal terzo turno preliminare. Il 27 luglio scorso l'organo di governo del calcio europeo aveva ammesso il club con riserva, a due giorni dalla sentenza d'appello su Calciopoli che ha penalizzato i rossoneri per la scorsa stagione di 30 punti facendoli scivolare al terzo posto. L'avversaria sarà una tra Stella Rossa e Cork City.

Il Milan riconquista l'accesso alla Champions League: I rossoneri affronteranno la squadra vincente tra gli irlandesi di Cork City o della Stella Rossa Belgrado nel terzo turno dei preliminari la prossima settimana. Il 27 luglio scorso l'organo di governo del calcio europeo aveva ammesso il club con riserva, a due giorni dalla sentenza d'appello sullo scandalo calcio che ha penalizzato il Milan di 30 punti per la stagione 2005/06 portandolo così al terzo posto valido per la qualificazione ai preliminari stessi.

L'Uefa sottolinea, attraverso un comunicato, le motivazioni di questa scelta: "Il club ovviamente - riporta testualmente il documento - non ha ancora percepito nella maniera giusta i problemi in cui si trova e il danno che ha già causato al calcio europeo. L'Emergency Panel dell'Uefa, competente a decidere in materia, è arrivato alla conclusione che non aveva altra scelta se non quella di ammettere il Milan alle competizioni Uefa 2006-2007 per ragioni formali, a causa delle insufficienti basi legali nel regolamento che avrebbero consentito la non ammissione del Milan viste le specifiche circostanze. L'AC Milan trae vantaggio dal fatto che l'Uefa non dispone delle basi legali per rifiutare l'ammissione del club. A questo riguardo, l'AC Milan è informato che le necessarie modifiche verranno apportate al regolamento in questione".


tgcom

QUOTO

"Il Milan ci ha chiesto Ronaldinho"
Laporta:"Problemi su rinnovo contratto"


Ronaldinho-Milan non è solo fantamercato. E' stato, infatti, lo stesso presidente del Barcellona Joan Laporta ad ammettere l'interesse dei rossoneri per l'asso brasiliano. "Sì, il Milan e altri club importanti l'hanno chiesto" ha rivelato a "El Mundo Deportivo". E la storia d'amore tra i blaugrana e l'attaccante sembra vacillare per problemi sul rinnovo del contratto. Il grande sogno può trasformarsi in realtà.

E' un outing che ha il sapore della svolta. Perché quella che sembrava solo una surreale fantasia inizia ad assumere i contorni di una concreta possibilità di mercato. "Il Milan ha chiesto Ronadinho - ha svelato per la prima volta il numero uno del Barcellona - Lui non è in vendita, però dobbiamo anche pensare di essere giusti con lui, giusti ma nell'ambito delle nostre possibilità, conciliando gli interessi del giocatore con quelli del club". C'è un però, dunque. Uno spiraglio che dà adito ai sogni rossoneri. Fra il club azulgrana e Assis, il fratello procuratore del brasiliano, infatti, è iniziata la trattativa per il prolungamento del contratto e si è subito inceppata. Motivo: il giocatore vuole prolungare fino al 2014 l'attuale contratto, in scadenza nel 2010. Al momento l'ingaggio netto è di 8 milioni di euro netti a stagioni, 4 in meno di quelli che offrirebbe il Milan (12 mln).

Il Barcellona è disposto ad aumentare l'ingaggio, a patto che il brasiliano ceda al club i diritti d'immagine. Diritti che fruttano ogni stagione ben 15 milioni di euro alla punta per un totale di 23 mln di euro. Scontato, quindi, il no di Assis, con la trattativa bloccata e il rapporto tra le due parti che vacilla. Berlusconi è pronto: 80 milioni di euro al Barça, 12 all'anno al giocatore per quattro anni. Sarebbe il colpo del terzo millennio.

tgcom

Inzaghi-Oliveira per la quarta vittoria

Dopo essere tornato a galla in classifica, il Milan scende in campo a Livorno nell'anticipo della quarta giornata di campionato. Ancelotti ha il dubbio Pirlo-Ambrosini a centrocampo, con il secondo in vantaggio, mentre in difesa Nesta e Maldini saranno la coppia centrale. In attacco, spazio a Inzaghi e Oliveira, con Gilardino in panchina con una protezione alla testa. Gli amaranto si sffidano al tandem Lucarelli-Danilevicius.

24/10/2006
Ancelotti chiede tempo: "Presto risolveremo tutti i problemi"



Il tecnico del Milan non si dice troppo preoccupato dalla crisi: "Una vittoria convincente ci rimetterebbe in sesto".
Una patata bollente per le mani di Carlo Ancelotti: questo e' il Milan degli ultimi tempi. Tanti pareggi, nessuna vittoria, una sconfitta interna addirittura, contro il Palermo. L'attacco non segna piu', la difesa e' vecchia dicono. Ci sarebbero tutti gli ingredienti per mettersi le mani nei capelli, ma Carletto tenta con coraggio la via dell'ottimismo: "Intanto non credo che cambiero' molto nelle prossime partite, tantomeno in quella col Chievo di domani sera. Non servirebbe a niente giocare a una punta sola: il nostro problema non si risolvera' levando un attaccante, ma migliorando il gioco d'attacco".

Resta fermo sulle proprie posizioni l'ex allenatore di Parma e Juve, nonostante certe ingerenze piovute dall'alto e un sommovimento generale dovuto al malcontento: "E' giusto essere preoccupati, perche' abbiamo sofferto e fatti pochi punti. Vorrei mantenere, pero', anche un certo ottimismo: il gioco non e' stato del tutto smarrito. Deve essere migliorato, questo si'. Ma sono convinto che manchi poco per risolvere tutti i problemi: la scintilla potrebbe essere una vittoria o una grande prestazione dei nostri attaccanti". Ancelotti non manifesta preoccupazione. Secondo lui c'e' ancora tutto il tempo per recuperare il tempo perduto, al di la' di eventuale sorprese dall'arbitrato: "Il campionato e' molto eqiulibrato, avvincente. Ci sono squadre che stanno facendo molto bene al di la' dei pronostici: direi che i margini di recupero ci sono". A proposito di un eventuale sconto di pena: "La situazione attuale non dipende assolutamente dalla penalizzazione che ci e' stata inferta: se ci togliessero qualcosa saremmo contenti, ma non significherebbe nient'altro".



sportnews

"Ma i fatti stanno creando disagio"

Gli errori arbitrali fanno riflettere, ma al Milan nessuno vuole parlare di complotto, come ha spiegato l'avvocato Cantamessa: "Questa parola non ci piace, però ci sono tre cose, diverse ma concentriche, che generano disagio e vanno nella stessa direzione: la gravità degli errori arbitrali, i cosiddetti sconti e l'accordo non formalizzato con la Figc poi negato". Galliani ribadisce: "Mai parlato di complotti".



La sconfitta di Bergamo ha sollevato un mare di polemiche, per quello visto in campo ma soprattutto per quello che al Milan speravano di non dover vedere. O meglio di non esser costretti a vedere ancora. Vale a dire l'ennesimo arbitraggio discutibile col signor Pieri protagonista di almeno due scelte che i rossoneri hanno giudicato poco condivisibili (negato rigore su Bonera e confusa gestione dell'azione Gourcuff).
Ma da qui a parlare di "complotto anti Milan" ne passa e la precisazione è dello stesso legale rossonero, Leandro Cantamessa, intervenuto alla trasmissione "Controcampo". "La parola complotto non mi piace e non piace neanche al Milan, però succedono alcuse cose che generano un gravissimo disagio ed essenzialmente sono tre, diverse ma concentriche, che vanno nella stessa direzione". Lo stesso Adriano Galliani ha voluto ribadire il concetto: "Mai parlato di complotto - ha detto davanti all'ingresso dell'Hotel Gallia - Non c'è dubbio che quando le cose vanno male ci sono sempre una serie di concause. Evidentemente ci sono anche delle colpe da parte nostra". Una disamina precisa e chiara da parte del Milan, come l'elenco dei torti arbitrali pubblicato sul sito internet della società. Il legale spiega punto per punto ciò che getta malumore in casa rossonera, partendo comunque dai torti arbitrali che, volenti o nolenti, sono sotto gli occhi tutti, anche quelli di Stefano Colantuono che, ospite della stessa trasmissione tv, sulle immagini del rigore negato a Bonera afferma: "In effetti anche da metà campo si vedeva che era rigore".

"Per prima cosa sottolineo gli errori arbitrali, o meglio la gravità degli errori: errori giganteschi, senza giustificazione". Poi però il discorso torna di nuovo a "calciopoli", come è inevitabile che sia e l'avvocato Cantamessa svela anche alcuni retroscena: "Come secondo punto sottolineo i cosiddetti sconti. Non era obbligatorio togliere dei punti a tutti. Però la posizione del Milan era la più leggera, l'unica in cui non figurava un amministratore della società coinvolto. Solo la nostra bravura ci ha permesso di partecipare al preliminare ed invece ci si imputa anche questo. Ebbene, interrompere la preparazione ha già creato conseguenze gravi, come gli infortuni, e in futuro potrebbe portare addirittura conseguenze gravissime. E poi la motivazione del mancato sconto è paradossale". Ed ecco la frecciata finale alla Figc, con Cantamessa che tira in ballo un accordo con i vecchi vertici della Federazione, Nicoletti e Rossi: "Quest'estate noi tre parlammo, la conciliazione è fatta apposta. Galliani è stato impeccabile: ha evitato le presentazioni, ha parlato poco per rispetto istituzionale. Lo stesso rispetto istituzionale mostrato dal Milan che mai ha minacciato il ricorso al Tar".
E proprio nel pomeriggio di lunedì, il Coni ha comunicato di aver ricevuto l'istanza di arbitrato da parte di Adriano Galliani. L'ex presidente della Lega Calcio, inibito per nove mesi a seguito dello scandalo "calciopoli", ha scelto così di ricorrere alla Camera di Conciliazione e Arbitrato per chiedere la cancellazione del provvedimento disciplinare.
Quindi Cantamessa svela un retroscena: "Ebbene, ci accordammo con Rossi e Nicoletti, accordo non formalizzato per garbo, ma ora posso dire che fu un errore non formalizzarlo. Perchè poi la Federazione ha tenuto un atteggiamento sprezzante negandoci quell'accordo che avevamo raggiunto con la gestione appena precedente". Ma sulle cause che hanno portato a questa situazione, il legale non trova una spiegazione: "Non conosco la causa di queste tre ragioni ma conosco l’effetto e anche i risultati sono figli di questo disagio. Non credo al complotto, magari al condizionamento ma al complotto no, non credo nemmeno alle voci che parlano di pressioni per non far dare sconti al Milan".

tgcom

"Anche Berlusconi vuole Ronaldo"
Adriano Galliani rivela: "Al contrario di Cassano, il suo arrivo metterebbe d'accordo tutta la grande famiglia del Milan: dal presidente al custode di Milanello"

gazzetta dello sport

Ronaldo, Brasiliano In Tribuna a San Siro
Gio 25 Gen, 9:32 PM

Milano, 25 gen. - (Adnkronos) -

Dopo essere atterrato a Milano alle 20.15 l'attaccante brasiliano Ronaldo si e' trasferito a San Siro dove si e' accomodato in tribuna al fianco dell'amministratore delegato del Milan, Adriano Galliani. Ronaldo, che domani effettuera' le visite mediche per il club rossonero, assistera' alla semifinale d'andata di Coppa Italia tra Milan e Roma.


sport ansa

31/1/2007
Ronaldo: "Io, il sogno rossonero"
"Voglio vincere ancora col Milan"


Un sogno che si avvera per se stesso e per il Milan. Ronaldo rilancia la sua personalissima sfida al mondo del calcio per tornare ad essere Fenomeno con la maglia rossonera e non nasconde le sue ambizioni: "Spero di essere un bel sogno per i tifosi del Milan - ha detto - La mia sfida è trionfare un'altra volta a Milano". Sulle aspettative: "Avrò la possibilità di giocare o almeno di lottare alla pari con i compagni".

Una storia che ricomincia cinque anni dopo, Ronaldo e l'Italia, il Fenomeno e Milano, sembra un remake di un film già visto soltanto con qualche chilo in più e sfumature cromatiche diverse. Un desiderio forte quello del brasiliano concretizzatosi in realtà, voglia di tornare ad essere quello che fu, il desiderio di rimettersi in gioco in un ambiente che sarà difficile dati i suoi trascorsi nerazzurri ma al tempo stesso stimolante. E' un Ronaldo sorridente quello che parla dopo il suo arrivo a Milano convinto di poter conquistare i tifosi rossoneri e cancellare gli ultimi mesi, bui, a Madrid dove il logoro rapporto con Capello aveva fatto perdere l'allegria al Fenomeno.

"Volevo giocare a Madrid, ma non ne avevo la possibilità - ha detto - Ora vorrei essere il sogno del Milan". Un sogno già pregustato nell'anteprima in tribuna d'onore in Coppa Italia contro la Roma a San Siro, e che si materializzerà sui campi di Milanello dove Ronie riprenderà la preparazione per tornare ad essere in forma. "Qui avrò la possibilità di giocare o almeno di competere alla pari con i compagni, la mia sfida è quella di trionfare ancora una volta a Milano". Il brasiliano si metterà al lavoro immediatamente e con molta probabilità non sarà a Roma per assistere al return match della coppetta nazionale, ma inizierà il programma predisposto da Milan Lab che dovrebbe rimetterlo in forma in circa un mese.

Anche mercoledì mattina, appena arrivato a Milanello, il Fenomeno ha ribadito il sduo entusiasmo per il ritorno in Italia e a Milano. "Com'è svegliarsi qui? E' bello - dice -, è normale, dai...". Poi, torna sul passato recentissimo. "Ho desiderato tanto arrivare al Milan e, anche considerando la situazione a Madrid, sono felice di essere qui. Spero - chiude - di tornare a essere il 'Fenomeno'".

Tuttavia, per quanto riguarda l'esordio con il Milan una data buona per la prima potrebbe essere l'11 febbraio, quando la formazione di Carlo Ancelotti affronterà in campionato a San Siro il Livorno. Da quel giorno Ronaldo potrà cominciare a tornare se stesso, per tornare ad essere "fenomenale".

tgcom

San Siro, corsa per gli abbonati

Proseguono i lavori per consentire l'accesso agli abbonati: "Stiamo montando 28 tornelli per far entrare 50mila persone". Galliani: "Lavoreremo tutta la notte". Domattina sopralluogo del Viminale

MILANO, 9 febbraio 2007 - "Stiamo montando 28 tornelli sulla vecchia recinzione per garantire domenica, senza deroghe, l'ingresso di almeno 50.000 persone. Il termine ultimo è domani mattina alle 10 quando gli ispettori del Viminale faranno il sopralluogo": così l'assessore comunale allo Sport e alla sicurezza Giovanni Terzi ha spiegato che ci sono ancora delle possibilità che domenica San Siro sia aperto almeno per gli abbonati del Milan. Terzi ha ribadito che "le due società e il Comune stanno facendo di tutto per far sì che lo stadio non abbia bisogno di deroghe per portare al suo interno almeno gli abbonati". "Roma resta aperta con 50 tornelli per 80mila persone - ha ricordato l'assessore - se qualcosa non succede e se questo non avviene a Milano, secondo me c'è qualcos'altro su cui indagare. Non vediamo come non ci possa essere da parte del Viminale la possibilità di giocare a porte aperte anche al Meazza".
Terzi ha poi concluso ribadendo che "San Siro è l'unico stadio a norma capace fin da oggi di ospitare l'Europeo. San Siro è sicuro". In mattinata, l'assessore ha partecipato a una riunione in Prefettura alla quale hanno preso parte anche il presidente dell'Inter Massimo Moratti e l'amministratore delegato del Milan Adriano Galliani.
IL SOPRALLUOGO DI GALLIANI - Lo stesso Galliani nel pomeriggio è andato allo stadio per verificare lo stato dei lavori: "Non è questione di essere ottimisti o pessimisti, con 28 tornelli e la lettura ottica dei biglietti credo che saremo a posto - commenta -. Non chiediamo un'apertura generalizzata ma solo l'ingresso agli abbonati. Spero che ce la si possa fare perchè la città di Milano non merita uno smacco del genere". Galliani ha spiegato che "domattina la commissione provinciale di vigilanza darà il suo parere", ma ha ribadito che "è importante che, in caso di apertura per gli abbonati, venga allo stadio solo chi ha la tessera. Sarebbe inutile e controproducente che si creassero problemi con chi non ha il biglietto". Galliani è consapevole che "in questo momento lo stadio è da considerarsi a porte chiuse", ma si è detto convinto che entro domani i 28 tornelli possano essere realizzati: "Lavoreremo tutta la notte per potercela fare e per far sì che ci venga dato il permesso. La speranza - ha aggiunto - è che entro domani i 28 tornelli saranno pronti".
Per quanto riguarda le partite di Champions, Galliani ha spiegato di aver parlato con alcuni esponenti Uefa "che hanno caldeggiato l'ipotesi del campo neutro con tifosi piuttosto che le porte chiuse".

gazzetta dello sport

Ronaldo: "Milan non mollare"

E' allarme in difesa. Domani a Palermo Ancelotti dovrà rinunciare a 8 difensori. Il brasiliano, che partirà dalla panchina, invita i rossoneri a mantenere il passo e pensa già alla prossima stagione

MILANO, 27 febbraio 2007 - Carlo Ancelotti lancia l'allarme: il Milan dovrà rinunciare a otto difensori nella sfida in programma domani a Palermo. Il tecnico rossonero deve fare a meno di Maldini, Costacurta, Cafu, Kaladze e Jankulovski. Oddo è stato squalificato per un turno dopo l'espulsione contro la Sampdoria; Serginho e Nesta sono ormai due degli infortunati storici rossoneri. Insomma, per il tecnico rossonero, che schiererà uno schema a una punta, sarà un vero rompicapo costruire una difesa in grado di reggere alla scontata prova di forza dei rosanero.
L'OTTIMISMO DI RONIE - Ma Ronaldo, nonostante l'emergenza, invita il Milan a non mollare, anche se domani a Palermo partirà dalla panchina. "Adesso dobbiamo pensare a fare due grandi partite contro Palermo e Chievo", ha dichiarato il brasiliano a Milan Channel. Ronie torna alla vittoria in extremis con la Sampdoria, ottenuta con una prova di carattere, noniostante l'espulsione di Oddo. "Quel rosso ci ha preso alla sprovvista - racconta -. Eravamo partiti con la mentalità giusta, poi con l'uono in meno la gara è diventata un po' più difficile. Non solo per me, ma per tutta la squadra. L'importante era non prendere gol e non perdere il controllo della partita. Poi con la Samp a sua volta in dieci uomini, le cose sono diventate più semplici. Se ho esultato al gol di Amborosini? Sì, mi è piaciuto molto. Eravam in sofferenza. Mancava poco alla fine. È stato un gol bellissimo. Abbiamo lottato e meritato la vittoria".

IL PATTO D'ONORE - Ronaldo ammette di avere ritrovato in Italia un campionato difficile, proprio come lo aveva lasciato. "Uguale. Tante botte, tanti contrasti. Ma è normale, il torneo italiano è noto, è considerato duro, anche per questo. Con la Samp ho solo appoggiato male il ginocchio dopo l'intervento in scivolata di un avversario, ma oggi ho già fatto le cure del caso e non ci sono problemi". Poi il commento sulla dichiarazione di Silvio Berlusconi a proposito del "patto d'onore" con il presidente: tornare, cioè, il numero uno assoluto. Ronaldo ci crede e guarda al futuro con ottimismo: "Mi sto ritrovando, sto lavorando tantissimo qui a Milanello, ore e ore di lavoro molto importanti. Con più tranquillità e con questa continuità di lavoro, il prossimo anno credo proprio che sarà molto divertente. Io come Van Basten? Non ho mai creduto ai paragoni fra giocatori di epoche diverse, fra qualunque giocatore. Ognuno ha le sue qualità. In generale però mi fa piacere perché Van Basten è stato uno dei grandissimi della storia del calcio".
g.des.

Se salta Ronaldinho, c'è il madridista

Le voci su Ronaldinho si rincorrono, ma il Milan non vuole farsi cogliere impreparato nel caso in cui l'affare del secolo dovesse saltare. Così, mentre in Spagna, il sito di 'Don Balon' avvicina il brasiliano ai rossoneri, dando per certo l'arrivo di Cristiano Ronaldo al Barça, in via Turati hanno scelto l'alternativa su cui puntare: Robinho. Ci sarebbe già l'accordo di massima, ma la prima scelta resta il blaugrana.


E' il tormentone di 'Radio Mercato' ed è destinato a occupare le pagine dei quotidiani sportivi, italiani e no, fino alla fine della prossima estate. L'affare che dovrebbe portare Ronaldinho a Milano, sponda rossonera, vive ogni giorno nuovi sviluppi e si arricchisce di capitoli succulenti, in attesa dell'ultima pagina, quella con la firma dell'interessato. L'ultimo 'rumor' parla di un deciso passo avanti nella trattativa, favorito dalla scelta di Laporta di puntare forte su Cristiano Ronaldo. Il portoghese, infatti, avrebbe sottoscritto un pre-accordo con il club catalano, che si sarebbe assicurato anche un'opzione che permetterebbe di arrivare al giocatore versando 75 milioni al Manchester. La fonte dell'indiscrezione è il sito della rivista 'Don Balon', che prosegue rivelando che il Barça conta di reperire i fondi per l'operazione dalla cessione al Milan di Ronaldinho, tramite la quale punta ad incassare circa 100 milioni.

In via Turati la notizia è accolta con freddezza, senza che l'ennesima voce possa far cambiare la strategia messa a punto da Galliani e Braida. Il club rossonero sta alla finestra, aspettando di capire quale sarà la scelta del giocatore, vero ago della bilancia di un affare sempre più intricato, ma possibile. Nel frattempo, i vertici milanisti stanno predisponendo il piano di riserva: se il brasiliano non dovesse arrivare, sarebbe una grave colpa non avere pronta un'alternativa credibile. La passione per il verdeoro è nota, quindi la scelta cadrebbe su un altro campione della Seleçao. L'identikit perfetto è quello di Robinho, sia per il ruolo tattico, che per la fattibilità dell'operazione. Il brasiliano, infatti, nonostante l'ultimo acuto in campionato, continua ad essere in rotta con Capello e il Real Madrid e ha fatto sapere, in più di un'occasione, di gradire un trasferimento in Italia, e più precisamente al Milan. L'accordo tra i rossoneri e il giocatore non sarebbe dunque un problema, mentre l'indennizzo da versare al club madrileno è un dettaglio sul quale Galliani e soci sono già al lavoro. Con calma, però, perché Robinho è 'solo' il paracadute, la polizza assicurativa del Milan. Per ora prosegue la ricerca di Eldorado, la caccia a Ronaldinho.


tgcom

Ancelotti: "Manchester va aggredito"


In casa Milan sono ore d'attesa per la sfida col Manchester. "Ci giochiamo tantissimo - spiega Ancelotti - perché abbiamo lavorato tutto l'anno per questa partita. Vogliamo la finale". La strategia? "Non dobbiamo dargli in mano la partita, neanche per 15 minuti". Sulla formazione: "Maldini è l'unico problema: se sta bene gioca, ma in queste gare non conta solo la condizione, ma pure e soprattutto personalità ed esperienza".

3/5/2007
"Che gioia, festa per tutta notte"
Galliani: "E' la finale più sofferta"

"Sono stato in giro a festeggiare tutta la notte", questa tutta la gioia di Adriano Galliani, il giorno dopo la conquista della finale europea: "E' stata la Champions più sofferta di tutte, per questo è una grande soddisfazione". Il vicepresidente rossonero si toglie anche qualche sassolino: "Secondo qualcuno non dovevamo nemmeno partecipare. C'è chi non arriva in finale da secoli, noi siamo all'ottava in 20 anni".

Entusiasmo e qualche rivincita: questo è l'Adriano Galliani post Manchester. "E' stata la Champions più sofferta di tutte quelle del Milan - ha detto l'ad rossonero, il giorno dopo la conquista della finale - tanto più grande perchè arrivata in una Champions League cui secondo qualcuno non avremmo nemmeno dovuto partecipare".
L'Uefa, infatti, ad inizio stagione aveva convocato una riunione straordinaria per decidere se era giusta ed etica la presenza dei rossoneri, dopo calciopoli: "C'è chi non ci arriva da secoli. Ecco perchè, forse, certi signori non volevano che il Milan ci fosse. Moratti? Non mi riferisco a lui, parlo in generale...".

C'è un po' di polemica anche nei confronti dei vertici del calcio: "Rilevo che in un altro paese il Milan sarebbe stato celebrato - ha proseguito - qui invece non è successo, ma sono felici i nostri 7 milioni e mezzo di tifosi. Lo dicevo poco fa ad Abete al telefono: il tanto vituperato calcio italiano è campione del mondo ed è in finale di Champions League".
Ad Atene ci sarà il Liverpool, per prendersi la rivicita di Istanbul: "Speriamo che vada bene, speriamo che ci sia davvero una rivincita. I giocatori ci tenevano tanto a trovare il Liverpool, me ne sono accorto l'altro giorno quando ho visto con loro la semifinale con il Chelsea". Platini ha detto 4-3 per i rossoneri in rimonta: "Andrebbe bene, ma in qualunque modo".


tgcom

Sullo stiramento all'adduttore dice, ci vorra' tempo

(ANSA) - MILANO, 9 MAG - "Credo che il mio rapporto con il Milan si prolunghera' per molto tempo, mi hanno ricevuto in maniera straordinaria": parola di Ronaldo. Il contratto del brasiliano e' attualmente in scadenza nel 2008. Per quanto riguarda lo stiramento all'adduttore della coscia sinistra, Ronaldo spiega che ci vorra' ancora tempo prima di tornare in campo: "Sono un giocatore esplosivo e bisogna stare attenti nel recupero". E per la finale di Champions, assicura: "Saro' ad Atene a fare il tifo".