Il problema dei 3 corpi: Attraverso continenti e decadi, cinque amici geniali fanno scoperte sconvolgenti mentre le leggi della scienza si sgretolano ed emerge una minaccia esistenziale. Vieni a parlarne su TopManga.


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L'Imperfetto

Ultimo Aggiornamento: 30/01/2005 12:37
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Registrato il: 29/12/2004
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Sesso: Femminile
Utente Gold
AMANDO AMANDO
(Renatozero/Podio/Renatozero)

Amando amando,
Mi domando, dove andrò…
Amando amando,
Mi difendo, però…
Troppe rinunce, amando .
Certezze, quasi mai…
E son cresciuto,
Amando amando,
A modo mio… Anch’io !
Decisamente più prudente,
Molto meno incosciente,
Questo amare,
Che non ha alternative,
Più lo scacci dai pensieri, più vive !
Si nasce già con questa vocazione,
Amando fino a non poterne più !
Tu cambi letto…
Ma che sei salvo, certo non è detto…
Amando poi,
Tranquilli, non si vive mai !
Amando amando,
Ti spacca il cuore…
Se è per vendetta, o per vigliaccheria !
Sentirsi in trappola, senza parole…
Finisci per non appartenerti più !
Quel naufrago sei tu…
Amando Amando,
Sto imparando, la lealtà… E già !
Non oso più prevaricare,
Sconfinare, io no !
Lusinghe e tradimenti,
Rischiare !? Perché no…
Amando Amando,
Cè più mondo,
Intorno a te, dentro te !
È un’abitudine che in fondo,
Si va perdendo,
Nei commerci e nella fragilità,
Nell’ambiguità di un losco disegno…
Amando Amando, che non sia un dovere !
Una catena a questa fantasia…
Gioco sottile,
Oblio dei sensi, voglia di potere…
Ingenuità !
Amando, il male che si fa !
Eppure amando, ci si può salvare…
Riabilitare quella dignità !
È terra persa da riconquistare…
Senti più forza nelle braccia, tu…
Quel naufrago, non sei più !
Amando, Amando, Amando !
Amando, Amando, Amando !

ARIA DI PENTIMENTI
(Renatozero/Podio/Renatozero)

Voglia di ripulirsi
Desiderio di espiare
Tutti santi tutti onesti e già.
Trasparenze ritrovate
Esistenze deodorate
In un bagno di verginità
Che brava gente è questa qua.
Aria di pentimenti
bell’esempio complimenti
le apparenze sono salve, sì.
Una mano di vernice
Sostituire una cornice
Gratta gratta il marcio è ancora la
Pentirti non ti servirà.
Quanti misteri insoluti
E quanta miseria che c’è
A rattoppare quei buchi
Toccherà ancora a te.
Le tasche piene di niente
Eppure la vita è con noi
Lascia si abbuffi il signore
Vedrai che conto, vedrai.
Anime labili
Mani talmente infallibili
Eccoli guardali
Ubriachi di petrolio
Che annusano utopie
Che spingono persino i loro figli
Verso il buio delle idee.
Hai voglia di cambiare
Paese nome identità
La voce del rimorso
Può seguirti fino all’aldilà.
Corse al confessionale
Tutti a farsi benedire,
storie rigenerate qui.
E’ il giorno del giudizio
Liberarsi di ogni vizio,
non si può vivere così
tutti d’accordo adesso sì.
(orchestra)

Languisci, gemi, contorciti
Vittime ancora noi,
meglio sarebbe saldare il tuo conto lo sai.
Lacrime facili
Uomini a un tratto patetici
Strisciano tremano
Evviva l’ignoranza
Se siete giunti fino a qui
noi certo neanche noi siamo perfetti
ma almeno onesto, questo si.
Vi abbiamo avuti accanto
Disseminati per la via,
speriamo si alzi un generoso vento
e che vi spazzi tutti via!

FACCE
(Renatozero/Riccardi/Renatozero)

Facce in cerca di un padrone,
Smesse perse o abbandonate la…
Fretta di fuggire,
Pura distrazione.
Facce mai trovate,
O intenzionalmente vuote.
Facce a volte senza nome,
Già schedate dalla polizia,
Vecchie conoscenze,
Fumo ed apparenze,
Giusta conseguenza,
Di una breve e torbida esistenza.
Buffe, innocenti, bruciate,
Facce che non verresti avere mai.
Facce smaniose,
Incomprensibili morbose,
Prima o poi ti tradirai, vedrai.
Una bella faccia è tutto,
La giusta faccia e arrivi dove vuoi.
Ma se non ispira,
Afferra l’occasione,
Dagli una stranita, via col bisturi, dottore!
Ma se ti affezioni allora,
Quella faccia, non la molli più.
Come la difendi,
E come ne vai fiero,
Quella faccia è rara.
Tipica in un uomo vero.
Rughe e nei,
A chili
Su tutta la faccia ne vorrei.
Questa mia faccia
Solida come la roccia
È l’unica che ho, lo so.
Decidi quale faccia hai,
Quale faccia vuoi,
In quale faccia sei…
Facce, facce, facce.
Non giocherò, non mentirò,
Non cambierò.
Voglio una faccia sola.
Difenderò, la faccia mia!

ROMA MALATA
(Renatozero/Podio/Renatozero)

Cara vecchia città,
fumo disagio immobilità,
cadente e moribonda città, Addio. Addio!
Culla della civiltà,
comprata e venduta nel nome di Dio.
Sconfitta in ginocchio sei li, muta, sei li.
Roma, insonnolita,
Roma ferita,
Roma spaccata,
distante dalla vita…
Indebolita. farneticante.
Inconcludente si,
più nuda di cosi,
Contesa dagli Dei
tradita dai farisei.
Roma che non mi vuoi,
che ormai non m’incanti più.
Silenzio ed anacronismo,
tu capitale di un nuovo cinismo.
Lenta e dolorosa agonia. La tua , è follia.
Hai smesso di declamare,
di essere schietta, struggente e volgare.
Roma futura e lontana…E chi t’ama, ora trema.
Roma fuori di scena,
che più non chiama.
Un’altra Roma,
più schiava che padrona,
la Roma dei ministeri,
dei misteri.
Brutte compagnie, traffici, angherie.
Non ti ho vista più,
davvero non sei più tu…
Roma che scappi via,
da questa gente tua…
non puoi morire.
Roma, Roma, Roma!

FELICI E PERDENTI
(Renatozero/Riccardi/Renatozero)

Un grande applauso ai perdenti,
perché non bluffano mai,
perché non hanno parenti,
e non li adottano.
Sempre disposti e accomodanti,
figli dell’altra metà…
dalle carezze distanti,
ricchi di realtà.
Che bella razza accidenti!
Sono un esercito oramai,
marciano uniti e compatti,
per affrontare i guai.
Miseria e nobiltà
Convivono così
Tra volgo e galateo,
ricco o plebeo,
quali sono i perdenti non distinguerai.
Girano senza contanti,
e non possiedono un carnet.
Non son soggetti ai rapimenti,
sono perdenti, ahimè!
In bocca centoventi denti.
Cosa se ne faranno poi,
se non si contano i passanti
della cintura ormai.
Beato chi non sa
La fame dove sta, quali rinunce lo sa Dio…
Non puoi capire i perdenti col tuo culo amico mio.
Felici e perdenti,
non li vedi e non li senti,
sempre inseguiti dai tormenti,
fagli gli auguri se li incontri!
Perdenti… Eppure tirano avanti. Avanti!

BELLA GIOVENTU’
(Renatozero/Podio/Renatozero)

Bella gioventù
Che si butta via
Che non basta mai
Bella gioventù
Tra illusioni e guai.
Bella
Imprendibile tu sei quella
permissiva che perdona e che disarma
Sei quell’attimo che va
Poca eternità
Troppa ingenuità.
Bella gioventù
Assordante si
Da mordere e fuggire
Bella da non dire
Di te si può morire.
Viva
Da confonderci le idee
folle
ancor più delle maree.
Cosi proibita
Agli ottantenni che
Inspiegabilmente
Non saranno mai sazi di te,
Libera quella stella
Falla tornare su
Non spezzare quel volo
Non puoi farcela solo
dagli aria importanza
giudizio e prudenza.
Il meglio della vita
Lo spendi proprio qua
È l’età generosa
È una sana bugia
Gioventù travagliata
Deviata delusa finita su un altro tigi.
Bella anche di più
Quando te ne vai
Quanto male fai
A chi resta li
Tra inutili trofei.
Grande, chi resta accanto a te
Anche se ha il grigio dentro se
Se il biondo sfuma
E l’acne non c’è più
Da quella malattia non guarire mai è la gioventù
Riaccendi quella stella
Se non ti trovi più
Riconosci i pensieri
Quei sentieri laggiù
E non avrai speso invano la tua gioventù!
Ritorna dalla vita
E fidati di lei
Non sia un grido lontano
Disincanto non sia.
Gioventù rassegnata, negata, taciuta,
che adesso ti arrendi cosi.
Perché non sei qui…
Bella gioventù, dimmi ancora. si, si!

DIGLI NO
(Renatozero/Podio/Renatozero)

Sfiderei chi vuoi
Miracoli farei
Per salvarti rassicurarti
E riportare luce in fondo agli occhi tuoi
Ti amerei di più
Se ti amassi un po’ anche tu
Digli no, digli no
Che la tua pelle barattare non si può.
Scene che si consumano nell’oscurità
Trame
Passioni disumane alimentate dall’omertà
Digli di no, digli di no,
devi farlo però
devi dirgli di no!
Chi spara chi spera
E chi non reagisce più.
Giù quella mani sue
Via certe fantasie.
Chi implora chi ignora
Chi non vuole morire più.
Chi un grido soffoca
Mentre l’alba è ormai livida
Si sta meglio senz’anima
Per non soffrire più.
Nuda tu stai li
Sazio lui ora si
Mentre un metro più in la
C’è chi ha udito e visto eppure dormirà.
Sola no non sei
Digli no, e vivrai.
Un dolore ora può
Aiutare qualcun’altro a dire no.
Scusa
Se il mondo non si merita i sogni tuoi
E abusa
Perché sei generosa ed al mare non pensi mai.
Digli di no.
Digli di no,
e sentirai un coro che dice no.
Chi grida chi prega
Qualcuno che ti ama c’è
Magari non sai che c’è
E forse non sai chi è.
Più forte, più vera
Nessun peso sul cuore tuo
Lasciati vivere
Che si può ancora credere
Giuro che non ti mentirò, io no,
ma devi dirgli di no!

NEI GIARDINI CHE NESSUNO, SA
(Renatozero/Riccardi/Renatozero)

Senti quella pelle ruvida.
Un gran freddo dentro l’anima,
fa fatica anche una lacrima a scendere giù.
Troppe attese dietro l’angolo,
gioie che non ti appartengono.
Questo tempo inconciliabile gioca contro te.
Ecco come si finisce poi,
inchiodati a una finestra noi,
spettatori malinconici,
di felicità impossibili…
Tanti viaggi rimandati e già,
valigie vuote da un’eternità…
Quel dolore che non sai cos’è,
solo lui non ti abbandonerà mai, oh mai!
E’ un rifugio quel malessere,
troppa fretta in quel tuo crescere.
Non si fanno più miracoli,
adesso non più.
Non dar retta a quelle bambole.
Non toccare quelle pillole.
Quella suora ha un bel carattere,
ci sa fare con le anime.
Ti darei gli occhi miei,
per vedere ciò che non vedi.
L’energia, l’allegria,
per strapparti ancora sorrisi.
Dirti si, sempre si,
e riuscire a farti volare,
dove vuoi, dove sai,
senza più quei pesi sul cuore.
Nasconderti le nuvole,
quell’inverno che ti fa male.
Curarti le ferite e poi,
qualche dente in più per mangiare.
E poi vederti ridere,
e poi vederti correre ancora.
Dimentica, c’è chi dimentica
Distrattamente un fiore una domenica
E poi… silenzi. E poi silenzi.
Nei giardini che nessuno sa
Si respira l’inutilità.
C’è rispetto grande pulizia,
è quasi follia.
Non sai come è bello stringerti,
ritrovarsi qui a difenderti,
e vestirti e pettinarti si.
E sussurrarti non arrenderti
nei giardini che nessuno sa,
quanta vita si trascina qua,
solo acciacchi, piccole anemie.
Siamo niente senza fantasie.
Sorreggili, aiutali,
ti prego non lasciarli cadere.
Esili, fragili,
non negargli un po' del tuo amore.
Stelle che ora tacciono,
ma daranno un segno a quel cielo.
Gli uomini non brillano
Se non sono stelle anche loro.
Mani che ora tremano,
perché il vento soffia più forte…
non lasciarli adesso no.
Che non li sorprenda la morte.
Siamo noi gli inabili,
che pure avendo a volte non diamo.
Dimentica, c’è chi dimentica,
distrattamente un fiore una domenica
e poi silenzi. E poi silenzi

L’ULTIMO GUERRIERO
(Renatozero/Podio/Renatozero)

Mentre a ferragosto nevica,
A dicembre sembra Africa.
Primavere cancellate ormai.
Se ci sei domani, non lo sai.
Guai a scommettere, guai!
Sicuri, mai.
Stai all’erta se puoi.
Perché di questi tempi anche i sentimenti
Sono preda dei venti.
Son sparite anche le aquile,
Folti boschi, fiumi e primule.
Invivibili metropoli,
Per strazianti solitudini.
Vai per inerzia se mai,
Sei fatalità.
Fai che tardi non sia!
Ancora nuove lune, promettenti fortune,
Prima che sia la fine.
Guerriero solitario,
Che senso hai guerriero.
Straniero sulla tua terra,
Hai perso un’altra guerra.
Né patria né ideali,
Vittima dei tuoi mali,
Che armi avrai guerriero,
Per vincere sul futuro.
Solo con la memoria,
Ha un seguito la tua storia. Lo sai.
Troppi errori troppe vittime,
Troppo fumo troppe macchine,
Troppo tempo per la chimica,
Troppo spazio alla politica.
Dei… fra quelli non sei,
Vorresti e poi,
Vivi, di quello che puoi,
Sporcando e lesinando, violentando e offendendo,
Grazie per questo mondo.
Guerriero o mercenario…
Sceriffo fuori orario,
Piromane, pistolero,
Dei rimorsi prigioniero.
Guerriero contro il tuono,
Nemico dell’ozono.
Guerriero dammi retta,
Accetta la sconfitta,
Se vuoi che sia domani,
Congiungi le tue mani, e prega…

VENTO DI RICORDI
(Renatozero/Riccardi/Renatozero)

Non liberartene mai
Di quei ricordi,
lasciali vivere li
dentro di te.
A volte sono migliori,
di questo malato presente…
decisamente al sicuro,
nella tua mente.
La strada che ci divide,
a volte l’orgoglio.
Certe presenze cattive,
l’oscurità.
Brevi ricordi o infiniti,
dove ti sei perso mai,
eppure non saresti vivo,
senza i ricordi.
Pane dei pensieri,
luce ai passi tuoi
dagli spazio a quei ricordi,
belli o brutti,
infami o no.
Terra dei ricordi,
fabbrica di eroi.
Come un albero di frutti,
a quel ramo ci avviciniamo tutti.
Sfilano davanti a te,
come fantasmi,
non li temere
accarezzali anche tu.
Sono l’essenze d’amore,
passioni mai consumate.
Ricordi bagni di sole,
in certe giornate.
Prima che cali il silenzio,
prima di sera,
chiama i ricordi a raccolta
vicino a te.
Seguili in punta di piedi,
ti condurranno laggiù…
Potrai riavere così,
ciò che perdesti.
Vento di ricordi.
Ancora volerai!
Con fedeltà che non sospetti,
tutti li gli amici tuoi.
Ecco un gran finale,
se un finale vuoi.
Lascia un segno al tuo passare.
Un seme. Un figlio. Una città…
Eternità. Eternità.
Eternità… siamo o non siamo eternità?

DUBITO
(Renatozero/Podio/Renatozero)

Noi li a guardare la stella cometa,
protagonisti di mille e una vita,
ci tramandiamo le nostre sfortune, le lune.
Nati e ignorati, pirati se vuoi,
noi senza miti ne santi con noi,
noi belli dentro noi comunque contro,
noi che cadiamo e ci rialziamo, subito.
Ci siamo persi in immense pianure.
Nude nel vento le nostre paure.
Forte è la rabbia se un’anima è sola…
Non vola.
Addormentati nel buio del cuore,
dove il dolore non fa più rumore.
Svegliati adesso, dai sveglia l’amore
Che nessun’altro lo può fare…
Dubito, che tu potrai capirci, dubito,
che potrai digerirci, dubito.
Che il tuo veleno è dolce, dubito.
Non è questione di pelle,
non è l’abito.
Noi figli di un momento atomico.
Strano miscuglio biologico.
Un caso clinico.
Siamo l’opposto, di quello che sei.
Noi, una risposta che non giunge mai… Logico. Logico!
Noi un dettaglio di questo pianeta
Noi che non ci compra nessuna moneta
Noi naviganti, randagi, ambulanti, così invadenti.
Che ci ammaliamo di sogni e di vita,
noi con lo zucchero sopra le dita.
Che se rubiamo non ci nascondiamo.
Che quando amiamo ci inabissiamo.
Dubito che subiremo il buio, dubito.
Che ti faremo ancora credito,
se il cielo non ritorna limpido.
La nostra pazienza è a un punto critico.
Vogliamo riprovare il brivido.
Noi la miscela la spinta l’idea
Il pane e la poesia.
Nei calendari processioni e cortei
Stanchi di essere
Ombre di eroi. Dubito.
(parlato)

E se smettessimo di piagnucolare
Di commiserarci. Di farci del male,
se provassimo a dirci, quello che c’è da dire…
Ritrovando la gioia di starci a sentire.
Se non fossimo più, portatori d’oblio.
Lacerati e divisi. Questo è tuo, questo è mio.
Senza precauzioni, recinzioni o fobie,
che la vita è più sana, senza troppe bugie. Bugie!
Cacceremo quei ladri impostori, ruffiani.
Se noi fossimo insieme ci saremmo, domani.
Quando la tua ricchezza, è un prezioso consiglio,
ti sarai meritato, il rispetto di un figlio…
Non si può più aspettare, per salvare il pensiero,
e stavolta, non dubito, che sei un uomo davvero.
Che sei un uomo davvero. Davvero…Vero!

CHI
(Renatozero/Baldan/Renatozero)

Chi ti offende,
chi ti confonde, chi ti usa e poi ti vende.
Che vuoi farci,
gli rimane assai difficile rispettarci.
Animali
Solo carne, poco spirito, niente ali.
Se ti ami,
tieni a bada i complimenti,
e misura i sentimenti.
Mai una rosa,
pescecani che non mollano mai la presa.
Gente astuta,
con la linea della vita già incriminata.
Voce roca,
vista acuta e quell’odore che non invita,
nel bisogno,
sai che ne approfitteranno,
loro sanno ciò che fanno.
Stanno uccidendo le favole,
stanno sparando alle nuvole,
l’odio però, non può farci desistere,
punta il dito fuori nome e cognome,
la verità.
Chi sarà mai, che ci fruga nell’anima,
chi si insinua cosi,
chi dirige la musica,
mentre sei li e non sai come difenderti…
Disarmante quel tuo sguardo pulito. Credimi!
Mani armate,
che di fronte all’innocenza non vi fermate.
Toccate il fondo,
con pensieri che non sono di questo mondo.
Chi rimane
Con questi segni, non può certo dimenticare,
e chi cede,
non farà mai più ritorno,
ha già un piede nell’inferno.
Se quelle storie ci unissero,
se quegli orrori bastassero,
se non ci fosse più,
chi ha tanta voglia di uccidere.
Se tu mi lasciassi ancora entrare,
in quei segreti tuoi…
Forse potrei immaginarmi altre favole,
potrei riordinare le nuvole.
Se solo ritroverai,
il coraggio di vivere.
Se in quella rabbia che ti porti dentro,
c’è il desiderio di tornare su,
se in quel sorriso mescolato al pianto,
ci fossi ancora tu…
Puoi tradirti,
Per l’estrema disponibilità nel darti.
Puoi pentirti
se non ti risparmi e non terrai gli occhi aperti.
Criminali,
poca strada, brutte storie, destini uguali.
Non voltarti.
Corri verso quella luce,
se avrai fede, quella pace verrà.

Ciao Ní
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