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Quando non sei piú di nessuno

Ultimo Aggiornamento: 28/01/2005 17:03
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Post: 42.729
Post: 22.460
Registrato il: 29/12/2004
Registrato il: 29/12/2004
Sesso: Femminile
Utente Gold
IL RITORNO
(Renatozero/Baldan/Renatozero)

Che sensazione di serenità.
Un vento lieve, invita alla libertà.
Il cielo esplode in una azzurra poesia.
Tempo di tornare dalla gente mia.
Dolce è l’attesa, che mi separa da chi
Fu vita spesa, a dirmi sempre di si.
Anime buone, io ritorno a voi,
da quegli occhi sognanti, che non dimentico mai!
Quanti silenzi, quanto mare
Possono separarci e poi
Il pensiero è sicuro veloce,
raggiunge il cuore che vuoi.
Saranno i giorni e le distanze.
Sarà la forte nostalgia.
Ma ogni volta che torni da quella speranza,
sei già a casa tua.
E non c’è interferenza che può
Farti ricredere mai.
Perché più il mondo cambia,
più rimani quello che sei.
Nessuno viene, se nessuno va…
All’appuntamento, il tuo destino verrà!
C’è qualche solco, sulla fronte mia.
Dietro il dolore, sapessi quanta follia!
Amici miei, giocate meno anche voi,
perché a star lontani, ci si abitua vedrai…
Quanti silenzi, quanto mare…
Fai che non ti scordi più.
Le tue mani che cercano mani,
per non naufragare anche tu.
Mostragli bene ogni ferita.
Cosa vuol dire essere qui.
Ogni piccolo lembo di vita
Tu l’hai ricucito e così,
non c’è più interferenza che può,
farti ricredere mai.
Perché più il mondo cambia,
più rimani quello che sei!
Anime buone, io ritorno a voi.
Da quegli occhi sognanti,
che non dimentico mai…io mai!

UNA MAGIA
(Renatozero/Baldan/Renatozero)

Un’ombra a chi l’ha persa andando in giro di notte.
Una valida ragione ad una porta che sbatte.
Un paio d’ali nuove ad una farfalla sbiadita.
Una seconda volta ad una storia finita.
L’applauso più scrosciante ad un tenore stonato.
Un treno, più veloce a chi non è mai partito.
Una coscienza a chi si sente un padreterno
Un boomerang a chi rende la vita un inferno.
Una magia
Rimescolare i ruoli e le vite
Una magia e via
Ritornino le streghe e le fate
Felici solo in apparenza
In realtà noi non crediamo più
Che questa tua malinconia
Si risolva con una magia.
E fosse pure un’idiozia
Ho un gran rispetto io della magia. Una magia!
Una sirena appesa all’amo di un pescatore.
Ad un cane randagio una medaglia al valore.
Una lampadina ad ogni idea che si smorza.
A chi ha sempre subito un’inspiegabile forza.
Una magia
Sugli uomini e su tutte le cose.
Dentro di te, nei vicoli ed in tutte le case.
Una magia che ci ha cresciuti
Che ci ha stupiti e ancora lo farà.
Una magia che spero tanto non ci lascerà…
Quanta magia nella tua testa.
Tienila in tasca che non si sa mai.
A quegli amori sfortunati, più magia che puoi
Una magia che spero torni ancora dentro noi.
Che dia più grinta e più calore alla magia che sei
Una magia? E sia!

CHE TI DO
(Renatozero/Podio/Renatozero)

Che ti dò. Che ti dò. Che ti dò.
Quel che ho basterà oppure no.
Che ti dò se hai già tutto e se poi
Io non ho ciò che vuoi.
Che ti dò. Che valore gli dai.
Che ti dò. Quanto l’apprezzerai.
Più ti dò e meno certo sarò,
che i tuoi se con i miei scambierai.
Che anche tu la tua parte farai… e non fuggi.
Che ti dò per non perderti mai.
Che ti dò. E’ una catena che vuoi.
Un amore già usato, si può…
Se ti va te lo dò.
Che ti dò ormai povero anch’io.
Che ti do, neanche il vento è più mio.
Le mie lacrime, i dubbi e gli addii,
tutti i debiti e gli ultimi oblii.
Che darei per tenerti con me, adesso.
E quel poco che resta di me,
te lo affido conservalo in te,
è l’essenza più pura che c’è in un uomo.
Giura. Giura. Che la mia vita in mano a te è sicura.
Giura. Giura che non sei aria.
Prendi tutto. Devo essere sicuramente matto…
Potrò fidarmi
E lasciarti i miei giorni.
O devo giocare il mio jolly.
Non puoi fallire.
Non devi fallire…
L’amore ha bisogno di noi!
Che ti do altra gente verrà,
cosa avranno da offrirti chissà,
sarà un sole di carta ma tu,
riuscirai a conoscerlo tu,
o ti lasci bruciare così da un gioco.
Chi ti da sia migliore di me
E capisca il deserto che è in te.
Sappia dare con semplicità
E per sempre…

L’ALTRA BIANCA
(Renatozero/Podio/Renatozero)

Bianca che stai
In cima ai pensieri
Trasparente sei
Spessore e corpo non hai
Insostituibile tu
Bianca poi
Degna dei giorni suoi
Cerca un nascondiglio
Dentro uno sbadiglio
Nel dubbio che
Covi dentro di te.
Bianca la dea
Degli sconfitti
Uomini a metà
Signori non si sa
Chi può distinguerli più
Bianca e immacolata pensi tu
Mentre annusi i suoi servizi
E neve sia a cadere sui tuoi silenzi
Vita lontana da qui
È vita solo così
Se sale dalle narici su
Vita se un’altra non c’è
Brucia se fuoco le dai
Miscela dei sensi tuoi
E non serve carburante
Se il motore adesso è fuso già
Come potrà fare Bianca
A offrirti l’eternità!
Bianca trovò
Un uomo già condannato
E non infierì
Non più di così
Ormai il destino era lì…
Il più pallido candore può
Scongiurare la violenza
Adesso che di Bianca può fare senza.
Vita una volta di più
Se non sei Bianca anche tu
Se riuscirai a convincere
Che non c’è altra vita che te.
Brucia se fuoco le dai
La vita nei sensi tuoi
E non serve carburante
Se il motore adesso, adesso va!
Bianca allora vinta e stanca
Borotalco si fa.

AMORE AL VERDE
(Renato Renatozero/Podio/Renatozero)

Sono andato verso il fiore più carnoso che c’è,
il brillante più goloso, radioso, costoso.
E mi sono indebitato fino al collo per te.
Hai tutto quello che hai preteso, il mare compreso.
Aho! Aho!
Esageratamente sottomesso io, ad ogni cenno tuo.
Aho! Aho!
Che vuoi di più davvero non so.
Quanto mi costa averti però.
Non ti perdi una vetrina. E fai una sosta anche tu!
Tutto quello che sai fare… comprare, comprare.
La mia carta di credito ha già l’anemia.
Ma tu a spendere t’impegni, io giù con gli assegni.
Aho! Aho!
Mi ci vorrebbe un tredici, amore mio, per stare al passo tuo.
Aho! Aho! Aho! Aho! Aho! Aho! Aho! Aho!
Donne, non fate più richieste sono in panne.
Fra cene, taxi, mance e regalie,
il prezzo è troppo alto amiche mie.
Tranne, le rare volte che tocca alle donne,
che finalmente intenerite un po’,
un po’ di sesso io vi scucirò.
Bello. Bello. Donna è bello.
Posso capirlo pur’io,
se fossi donna mio Dio, sarei…
una mignotta sarei
Certo che mi rifarei. Mi vendicherei. Vedrai!
Aho! Aho!
Esageratamente sottomesso io, ad ogni cenno tuo.
Aho! Aho!
Che vuoi di più davvero non so.
Quanto mi costa averti però.
Sfoga pure ogni piacere ma non sopra di me.
Non mi stare sulle spese, non voglio sorprese.
Sono pronto ad investire fino all’ultima idea,
per poter accontentarti, se sai sdebitarti.
Aho! Aho!
Ma se è da me che prendi e altrove spendi no, allora no!
Aho! Aho! Aho! Aho! Aho! Aho! AhoAho!
Donne, Babbo Natale arriva con le renne.
Qui, c’è un errore se ti aspetterai,
ch’io metta all’asta tutti gli ori miei.
Mamma illuminate i figli sulle donne,
Rendendoli più immuni di così,
siano più pronti se diranno si!
Bello. Bello. Donna è bello!
Posso capirlo pur’io,
se fossi donna mio Dio, sarei…
una mignotta sarei!
Mi vendicherei. Lo farei, lo sai.

E CI SEI
(Renatozero/Serio/Renatozero)

E ci sei
Quando non sei più di nessuno.
E nello specchio riconoscerti puoi,
felice finalmente di come sei…
Abile,
nel trasformare quest’attesa.
Fertile.
Disponibile all’intesa.
Vita c’è,
in ogni tuo perché c’è vita.
E se puoi,
non farti mettere in divisa.
Chiedi un futuro assai più degno per te.
La museruola alle ambizioni, perché…
Uomini
Privati d’ogni meraviglia,
tacciono.
Muoiono dietro un tramonto,
mentre tu,
hai in tasca già, un altro giorno.
Capita di perdersi
Travolti dalla strada.
Facile cadere giù,
fino a non amarsi più.
Capita si,
che la stanchezza sia lì,
il corpo sente ma dentro tu… muori.
D’ora in poi
Mai più quel canto disperato.
Alle allusioni, non dar credito tu.
A quelle voci, non rispondere più.
Se ci sei,
avranno fiato i tuoi pensieri.
Grida tu,
che ci sei perché ci credi.
Che se vuoi, arrivi certamente dove sai…
Capita che proverai
Dei brividi inattesi.
Nemici intramontabili,
ridiventare amabili.
Capita che
Rifarai pace con te.
E dando il meglio che hai, così…Ci sei!

OLTRE OGNI LIMITE
(Renatozero/Baldan/Renatozero)

Inverosimile
Sentirti respirare in me
Avverto un brivido
Sei come un vento che non c’è
E si che il giorno ti ha portato via
Senza preavviso senza che
Fossi già così forte
Da farcela senza te.
E’ stato un crimine
Mettere all’asta il posto tuo
Insostituibile
Quello che fu davvero mio
Profumo inequivocabile
Presenza che mai più toccai
Nei silenzi del mondo
Che rimpiange noi.
Oltre ogni limite
Il mio pensiero sta tornando a te
All’abitudine piacevole
Che poi di noi s’innamorò
Amore folle e irragionevole
Da spazzarci via
Per restare solo ed unico
Una splendida pazzia
Ci puoi scommettere
Io non ci riproverò
Ho le mie nuvole
È la che mi nasconderò
Così mi renderò introvabile
al vuoto che ora abita in me
E che rende fragile
il ricordo che ho di te.
Oltre ogni limite
Come quel fuoco che incendiò
Le nostre anime incredule
Dannate per l’eternità
Per raggiungere quel culmine
Per salire fin lassù
Dove ci si arriva facile
Da dove non si torna più!
Oltre ogni limite: tu.

QUANDO FINISCE IL MALE
(Renatozero/Serio/Renatozero)

Ecco che spunta il male
Anche da una carezza può
Sprigionarsi e degenerare
A volte basta un no.
E come cresce il male
Con futili bugie
Se la fiducia brilla
di strane fantasie.
Il male ci allontana
Qualunque male sia
E se arrivasse all’anima che guaio amica mia
La forza di un sorriso
Certo ci guarirà
Anche se il male con il buio un’intesa stringerà.
E su, e su, e su,
non cedere
non puoi permettergli di vincere.
Mele è, il male che tu fai a te.
Soli, soli mai…
Quando finisce il male
Siamo più forti noi.
Tocca pure ai giganti
Di piegarsi davanti a lui
Il male non ti risparmi
Qualunque faccia hai.
Ma teme le alleanze
E sfugge l’unità
Per questo se incontra amore
Lui si polverizzerà.
Tenta di indebolire
Ogni difesa tua.
E’ la rassegnazione il peggiore male che ci sia.
E su, e su, e su,
aiutiamoci
ci sentiremo meno inutili
su e su finché si può
c’è ancora tanto mondo sai
ma soli mai!
Quando finisce il male
Quanto più amore in noi.

PIPISTRELLI
(Renatozero/Podio/Renatozero)

Dove si va
Anime inquiete.
Dove si va
Ali perdute.
Per carità,
ditemi dove si va, senz’alibi.
Ma che cos’è
che ci fa andare.
Chi muove mai
questo motore.
Perché si va
con tanta facilità e libidine.
Se non ci accorgiamo mai del cielo.
Se una meta non abbiamo mai.
Se cerchiamo sempre più lontano.
E rincorrersi con gli occhi.
E inseguirsi negli specchi.
Adottare mille trucchi.
Pungersi, succhiarsi e andare via!
Abili spie
Col cellulare.
Più strategie
Per non morire.
Non sfuggirai,
se nel mirino sarai, arrangiati.
Voi, voi pipistrelli di mestiere.
Che col sole non li vedi più.
Voi, con una gran fame d’amore.
Perché non vi rassegnate.
E dalle auto sortite
fuori con le mani alzate.
Arrenditi e qualcuno ti amerà!
E la notte sgomenta anche lei.
Mentre tu a chi accoppiarti non sai.
Forse lui, forse lei… ed è l’alba oramai
Quando a casa dai tuoi fantasmi ritornerai.
E pensare che un tempo ti amai,
aspettando crescessi anche tu.
Mai e poi mai immaginai
Che t’avrei perso poi…
Nel turbine.
In un pensiero troppo labile, perverso.
Esanime, nel catturare l’impossibile.
Dai cespugli ai vespasiani,
con in mano i pantaloni,
fuggono come fagiani
quando il cacciatore arriverà.
E la notte furiosa anche lei…
Mentre tu a chi accoppiarti non sai.
Forse lui, forse lei, ed è l’alba oramai
Quando a casa, dai tuoi fantasmi ritornerai.
Sembra un gioco ed un gioco non è.
Dentro quelle mutande, chi c’è?
Se c’è un cuore, ecco che,
tu colpisci… perché
Aspettati, ch’io possa sdebitarmi, aspettami, ancora!
Anch’io esanime, nel catturare l’impossibile amore…

FIGLI DELLA GUERRA
(Evangelisti/Baldan/Renatozero)

Cosa ne è di questo mondo mio,
di canzoni a fare notte in compagnia,
un mondo come l’ho voluto io
stare insieme a raccontarci un sentimento, un’idea.
E’ così che è andata per un po’
A giocare e tu a giurare, lo farò
Il domani era alle porte e andavo via
Ti lasciavo ai sedici anni, ormai la vita è tua.
E mi guardo intorno e non ti trovo più,
sei cambiato come il mondo pure tu,
più violento ed arreso,
scontento e umiliato
tradito anche dai sogni tuoi…
Siamo figli della guerra
La battaglia
Ci aspetta ogni giorno, soldati
Con la vita in pugno.
Siamo figli della guerra
gente in armi
mai del tutto tranquilli
conquistarsi anche il respiro…
siamo in guerra!
O mi sono illuso su di te
Che crescevi e dividevi insieme a me
Questo dialogare e intendersi tra noi
Al di là delle parole il senso degli anni tuoi.
Ma vuoi tutto e subito e non sai
Il valore delle cose che già hai
Il sapore di vittoria che cos’è
Se non vuoi più lottare, che conquista è…
E per questo che ti vedo andare via
Senza gioia, accelerando purché sia
Brucerai quel motore
Se non c’è più amore
Nei gesti e nei pensieri tuoi.
Siamo figli della guerra
La battaglia
Ci aspetta ogni giorno, soldati
Con la vita in pugno.
Siamo figli della guerra
Gente in armi
Sentinelle di storie
Da difendere, da non dormire…
Siamo in guerra!
Perché tanta paura
Di guardarti nel cuore
Stanotte un po' di tregua c’è
Per te…

CASAL DE’ PAZZI
(Evangelisti/Serio/Renatozero)
Liberamente tratto dagli scritti di P.P.Pasolini

Casal De’ Pazzi ai confini di un mondo,
dove i poeti non crescono più.
Genziane rosa affogate nel fango.
L’incanto eterno, amori di una gioventù,
resa impudica dall’ipocrisia.
Festa fuggevole di ripulse fragili.
Miti rossori, ancor più mite arrendersi.
Casal De’ Pazzi, alveari di polvere.
Matrice amara, borgata natia.
Ragazzi in cerca, ragazzi da vendere.
Anime escluse alluvionate e tragiche,
che il fiume in piena non porta mai via.
Di là dal ponte biciclette ai margini.
E bulli e belli, criminosi e poveri.
Bravate al danzo e bestemmiare inutile.
C’è sempre un muro,
tra illusione e futuro.
Dimmi che ancora sei qui,
che esiste un cielo, per il tuo volo.
Non è diverso per chi ci va…
Dimmi di quella poesia
Come di rosa, ferita accesa
La voce tua che dà
La voce del tuo coraggio a chi non ce l’ha.
Si spegne il sole a farsi male.
Casal De’ Pazzi ragazzi di vita
Sono ragazzi di morte ormai.
Non più speranza di uscire dal limite.
Brucia ricchezza e guai la meglio gioventù.
Diversa fame, diversa follia.
Festa fuggevole, amaro gioco il vivere,
e per morire… un’altra malattia.
Casal De’ Pazzi, dei pazzi sognanti,
un’ideale e già volano via.
Ali dischiuse dal fango alle nuvole.
Angeli dagli amori così liberi,
che non volendo si specchiano in Dio.
Di là dal ponte, c’è una Roma a perdere.
E gli atti impuri, ormai non uccidono,
un’innocenza già abortita al nascere.
Dimmi che ancora sei qui,
che esiste un cielo, per il perdono,
e la violenza si fa pietà.
Dimmi di quella poesia
Come di rosa, ferita accesa
La voce tua che da
La voce del tuo coraggio a chi non ce l’ha.
E farsi male. E farsi male. E farsi male!

AVE MARIA
(Renatozero/Serio/Renatozero)

Quanta poesia, buttata via…
Ave Maria!
La crudeltà, l'ingenuità…
Ave Maria!
Noi…Sempre ad un passo, dal cielo …
Poi… Davanti agli occhi, quel velo!
Schegge d'eroi, venuti dal mai…
Ave Maria!
Fiori appena spuntati, e già recisi…
Ave Maria!
Rei, di questa cieca ignoranza…
Rei, del vuoto di una presenza…
Puoi, illuminarci…
Maria!
Puoi, un'altra volta, puoi…
Maria!
Figli! Taciuti!
Venduti! O dimenticati!
Orrore! Eppure…
Anche tu… Hai finto di non vedere!
Alimentando così… Il silenzio…
Che è qui!
Ave Maria!
Ave Maria!
Dove si muore! Prima di poter capire…
Ave Maria!
Dove la ragione… Non ha più niente, da imparare!
Ave Maria!
Si! Siamo meschini e anche vili…
Ma… Non siamo stati mai, così soli… Soli!
Ave Maria! Ave Maria! Ave Maria!!
(coro)

Stai! Con la povera gente… Stai!
Dai… Colore a chi non ha niente… Niente!
Sai… Quella coscienza, ci sfugge!
E la paura… E’ già… Legge!
Ave Maria!
(coro)

Più luce alla speranza!
E' così buia, questa via!
Ave Maria!
Un abbraccio ancora!
Tu puoi farlo, Maria ?
Un'altra volta, Maria!
(coro)
Ciao Ní
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