dal 27 novembre 2004 al 25 aprile 2005
«Celti: dal cuore dell’Europa all’Insubria»
VARESE, Civico Museo Archeologico di Villa Mirabello
Il 27 novembre si aprirà una mostra grandiosa, dal cuore dell’Europa ci porterà in Insubria e racconterà otto secoli di storia gallica dalla Boemia alla Cisalpina.
Proprio a Varese, in pieno territorio insubre, è in arrivo la grande mostra sui Celti, un evento di massima importanza sia a livello nazionale che europeo, e la direzione scientifica è di una fra le maggiori autorità celtiche dell’archeologia: il professor Venceslas Kruta dell’Ecole Pratique des Hautes Etudes alla Sorbona di Parigi. Proprio Kruta fu promotore della grande mostra dei Celti nel nostro Paese (era il 1991) e tredici anni dopo la ‘prima’ a Venezia, ora è la volta di Varese. Scelta azzeccata visto il titolo della rassegna, “Celti: dal cuore dell’Europa all’Insubria”.
VEDREMO OLTRE NOVECENTO OGGETTI
Arriveranno da una trentina di musei e da prestigiose collezioni private per raccontarci la storia dei Celti d’Europa. Ci saranno pezzi famosi, ma quelli ancora sconosciuti e mai presentati insieme prima d’ora saranno ancora di più. Vedremo sontuosi oggetti in oro e fibule della seconda metà del V sec. a.C., un centinaio di parure femminili, utensili degli artigiani e degli agricoltori (straordinariamente simili a quelli utilizzati fino all’era delle macchine agricole, cioè la nostra), insieme a ceramiche, splendidi manufatti in ferro e bronzo, ferri da cavallo e altre testimonianze di vita quotidiana, arti e religiosità.
OTTOCENTO ANNI DI CELTI
Il viaggio proposto dall’esposizione partirà dall’attuale Repubblica Ceca, regione fondamentale per le origini celtiche e per i contatti fra Celti Cisalpini e Transalpini. Seguiremo gli scambi commerciali e culturali tra la Boemia e l’area golasecchiana (principalmente di Lombardia e Piemonte), attraversando anche la terra venetica. Saranno così illustrati otto secoli di storia dei Celti di Boemia e Moravia, a partire dall’ascesa di una società celtica aristocratica (fine dell’VIII secolo a.C.) con tombe principesche a carro e intensi contatti con il mondo mediterraneo. Poi, seguiremo la nascita di un grande e potente gruppo etnico dal potere centralizzato, quello dei Galli Boi, che si riflette nel nome della stessa Boemia: è il Boiohaemum, «la patria dei Boi» degli autori antichi. Seguiremo la migrazione dei Boi in Valpadana e lo stabilirsi, nei territori lasciati vuoti, di un nuovo gruppo etnico: i Volci Tectosagi. Dopo la conquista di Roma, i Boi ritornano nei luoghi d’origine e si svilupperà, dalla prima metà del II secolo a.C., una rete pianificata di siti abitati fortificati, gli oppida. Infine il declino, con i Boi definitivamente schiacciati dall’invasione dei Marcomanni germanici.
BOI E INSUBRI, ALLEATI CONTRO ROMA
Circa duecento pezzi illustreranno momenti importanti della cultura a nord-ovest della Lombardia. Spiegano gli organizzatori: «Erano Celti che, per la plurisecolare presenza sul territorio, sono da considerare indigeni. Erano parte dell’antica confederazione transpadana degli Insubri, dal nome del suo popolo principale, amico e fedele alleato dei Boi nella lotta contro Roma».
Per illustrare i legami fra il centro Europa e l’area cisalpina, incrocio naturale dei contatti tra Mediterraneo e Oltralpe, ai reperti boemi si affiancheranno i più prestigiosi ritrovamenti celtici in provincia di Varese (coinvolto anche il museo di Arsago Seprio con i suoi nuovi ritrovamenti). Vedremo così una nuova e completa presentazione della seconda ricca tomba a carro del guerriero di Sesto Calende e la prima tomba di guerriero conservata al Museo Civico Archeologico di Milano. E chi fino a oggi ha detto che i Celti non scrivevano, avrà modo di ricredersi: saranno esposte le più antiche testimonianze epigrafiche (scritture incise su pietra) dell’Europa celtica, datate alla fine del VII secolo a.C.
GLI ALLEATI DI OGGI
La mostra è stata organizzata dall’associazione culturale Terra Insubre, in collaborazione con il Museo Nazionale di Praga, il Civico Museo Archeologico di Villa Mirabello di Varese e il Sistema Museale Archeologico della Provincia di Varese (SIMARCH) comprendente i musei di Angera, Arsago Seprio, Sesto Calende e Varese. L’evento ha ricevuto il contributo e il patrocinio del Ministero dei Beni Culturali e della Regione Lombardia, della Provincia e del Comune di Varese, del gruppo Poste Italiane, della Fondazione Comunitaria del Varesotto Onlus, oltre ad altri enti e gruppi privati.
I DETTAGLI DELLA MOSTRA«Celti: dal cuore dell’Europa all’Insubria»
dal 27 novembre 2004 al 25 aprile 2005
sede mostra: Civico Museo Archeologico di Villa Mirabello
piazza La Motta, 4 - 21100 Varese
Per sapere come arrivare clicca Come raggiungere la mostra.
ORARI: da martedì a sabato, dalle ore 10.30 alle 18.30; domenica, dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 18.30 Chiuso il lunedì (non festivo).
INFO: telefono 0332-281.590 – www.celtieuropainsubria.net