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Le Festività Celtiche

Ultimo Aggiornamento: 21/11/2004 14:13
17/11/2004 17:44
 
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Le principali festività, come per tutte le civiltà antiche ed arcaiche, combaciavano con particolari periodi dell'anno, periodi in cui la natura mostrava incontrovertibili segni di mutamento del suo corso. Il cambio delle stagioni o del cammino della luna e del sole erano momenti da celebrare a livello comunitario, in quanto rappresentavano - per l'intera società - un drastico cambiamento nello stile di vita.

Così le "Feste" erano momenti fondamentali per rinsaldare il tacito patto sociale, in modo tale che ciascun nucleo famigliare riscoprisse il proprio senso di appartenenza al "clan", cioè al gruppo di famiglie.

Il momento del raccolto, o dei primi germogli primaverili, o del primo gelo, erano sanciti con vere e proprie feste, durante le quali, a seconda del periodo dell'anno, si mangiava, si beveva, ci si accoppiava, si sceglieva moglie o marito, si sancivano contratti lunghi un anno, si purificavano le greggi e le mandrie, e molto, moltissimo altro!





Si ringrazia

[Modificato da m.harlock 21/11/2004 14.27]

21/11/2004 13:59
 
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L'ANNO CELTICO





L'anno Celtico è costituito di due metà, una chiara e l'altra oscura, scandite dalle 2 festività principali, Samhain e Beltaine (1 novembre e 1 maggio), collocate nel cuore della stagione, a metà strada tra l'equinozio e il solstizio.
Altre 2 feste, di minore importanza, Imbolc e Lughnasadh, rispettivamente datate 1 febbraio e 1 agosto, suddividono ulteriormente i 2 semestri in 2 parti uguali di 3 mesi ciascuna.
Le 4 date SOLARI chiave erano intervallate da altre 4 date intermedie, in cui si facevano iniziare le stagioni. Le 4 date intermedie (date LUNARI) erano mobili, cioè ciascuna festività era celebrata durante il plenilunio più vicino al punto medio fra due date SOLARI.

Oltre a queste 8 festività annuali presso i Celti d'Irlanda vi era una festività triennale (TARA) in cui si provvedeva a legiferare e a registrare la popolazione e i beni. Sembra inoltre che ciascuna delle 4 feste solari avesse un luogo geografico predefinito in cui essere allestita: in pratica l'Irlanda veniva divisa in 4 parti, ed al centro vi era la fortezza di Tara.





Otto feste in tutto quindi, le 4 tradizionali più i 2 solstizi e i 2 equinozi, distanti un mese e mezzo l'una dall'altra, per celebrare le 8 stazioni percorse dal sole nel suo apparente cammino attorno alla terra; 8 giornate magiche, cariche di energia sovrannaturale, durante le quali i cancelli che separano questo dall'altro mondo si socchiudono fino a permettere una comunicazione fra uomini e Dei.

I Celti compivano i loro riti all’aperto, in radure di boschi o presso le fonti; consideravano sacri la quercia, il faggio e soprattutto il vischio. I druidi, loro sacerdoti, non solo compivano i riti, ma erano considerati guaritori, astrologi, indovini. Durante i riti si compivano sacrifici di animali e talvolta anche sacrifici umani. L’amore per la natura era così forte tra i popoli di origine celtica, che le 4 principali festività celtiche tenute in onore della natura e delle forze pagane che vivevano in essa, sono giunte sino a noi sopravvivendo a secoli di persecuzione, prima da parte dell’esercito Romano e poi della chiesa Cattolica. Quest’ultima, infatti, capendo quanto queste 4 feste fossero profondamente radicate, cercò di incorporarle nella loro nuova religione e "mascherarle" da feste cristiane.

Scopriamo così che, magari senza saperlo, tutt’oggi osserviamo festività di origine celtico-pagane.


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21/11/2004 14:04
 
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SAMHAIN - 31 Ottobre: IL CAPODANNO CELTICO
(conosciuta come Halloween - sua "recente" versione americana)

Con Beltain è la festa più importante. In queste due feste si pensava che le porte del annwn (regno degli spiriti) e sidhe (regno delle fate) fossero aperte.

A Samhain si celebrava il Capodanno celtico, e poichè il freddo era dominio di Cailleach, i rituali riguardavano il mondo dei morti, attraverso divinazione e narrazione di storie.

A Samhain (sam + fuin =" fine dell’estate" ma usato nell'accezione di "riunione") ogni fuoco viene spento e riacceso solo il giorno successivo.

In verità non esistono testimonianze archeologiche o letterarie per poter affermare esattamente se Samhain indicasse solamente un periodo dell’anno o fosse una divinità. A favore della prima ipotesi vi è il fatto che esistevano altre divinità celtiche con un ruolo simile: per esempio per i Britanni il Dio della Morte era Gwynn ap Nudd, per i Gallesi Arawn, ma gli Irlandesi pare che non avessero tale divinità.

In questo giorno, spiriti e creature fatate invitano i mortali a trascorrere insieme un anno sulla collina delle delizie insieme a loro; in senso inverso agiscono i druidi, che scrivono messaggi per i defunti e li affidano al fuoco. Con il cibo e le bevande dell'aldilà, vino, birra e idromele, si banchetta per tutta la durata della festa, che si svolge da un minimo di 3 giorni a un massimo di 6 settimane, fra riunioni, battaglie, profezie, incantesimi e sacrifici rituali, in onore del dio della fertilità Dagda e della sua sposa Morrighan. Nel racconto celtico "The Wasting Sickness of Cuchulainn" ("La Devastante Malattia di Cuchulainn"), la festa del Samhain viene celebrata per un totale di 7 giorni, di cui 3 antecedenti e 3 successivi alla notte di festa.

Una leggenda irlandese riferisce che tutte le persone morte l’anno precedente tornassero sulla terra in cerca di nuovi corpi da possedere per l’anno prossimo venturo. Così nei villaggi si spegnava ogni focolare per evitare che gli spiriti maligni soggiornassero nel villaggio: il rito consisteva appunto nello spegnere il Fuoco Sacro sull’altare e riaccendere il Nuovo Fuoco il mattino seguente. Questo simbolizzava l’arrivo del Nuovo Anno. Quando il mattino giungeva, i Druidi portavano le ceneri ardenti del fuoco presso ogni famiglia che provvedeva a riaccendere il focolare domestico.

Probabilmente la migliore spiegazione del motivo che spingeva i Celti a spegnere il fuoco non era quello di scoraggiare gli spiriti maligni, bensì questa usanza nasceva dal fatto che tutte le tribù celtiche dovevano riaccendere il fuoco da una sorgente comune, il Sacro Fuoco Druidico che era lasciato bruciare nel Mezzo dell’Irlanda a Usinach (secondo altre fonti a Tlachtga,a 12 miglia dalla sacra collina di Tara).

Le bestie venivano radunate e rinchiuse in recinti per svernare.

Ciascun gruppo di famiglie (clan) spesso si recava in un villaggio più piccolo e riparato per svernare. Il villaggio vero e proprio si separava, e si sarebbe riunito solo a Beltain. Il clima era sfavorevole a qualsiasi festa pubblica, e per di più nella notte di Samhain i morti e gli spiriti tornavano sulla terra. Nessuno osava avventurarsi fuori dalla propria abitazione. Probabilmente non c'erano dunque rituali comunitari o feste gaudenti pubbliche (notturne) come invece spesso si è portati a credere. Solo i druidi si riunivano nelle antiche radure delle Selve Sacre o fra i megaliti sparsi lungo i ley, le linee in cui scorreva l'energia della Terra, e lì celebravano solennemente l'Inizio del Nuovo Anno.
Con l'ultima raccolta delle mele, abbiamo l'inizio di un nuovo ciclo e di un nuovo anno. Il periodo vede l'approssimarsi dell'oscuro inverno, quando la Terra si riposa per una rinnovata fertilità.

Chiamata anche SAMHUIN, SAMHIUNN o HALLOWEEN, questa festività prende anche il nome di TRINOUX SAMONIA, o "Tre Notti dalla Fine dell'Estate".

Samhain è un lasso di tempo in cui gli spiriti possono liberamente mischiarsi agli esseri umani (da qui l'idea delle maschere nate proprio per confondere gli spiriti). Hanno così luogo tutti quegli avvenimenti magici e leggendari che costellano la mitologia irlandese e gallica. Ed ecco allora apparire spiriti disincarnati, fate, folletti e ninfe dei boschi che, conoscendo il futuro, lo rivelano ai mortali attraverso particolari rituali eseguiti in questa occasione. Ed è proprio durante questi riti che i folletti invitano gli umani a trascorrere con loro un anno sul sídh.

Il sídh (o sidhe), chiamato anche "Faerie Hills" ("Colline Fatate") è il luogo degli spiriti dell'altromondo, così come il terrapieno di Brugh na Bòinne, a Newgrange in Irlanda. Questa sospensione del tempo si estende anche alle leggi della società, così tutte quelle manifestazioni chiassose e disordinate possono essere viste con maggiore indulgenza da tutti. Alla fine della festa molti animali venivano sacrificati in onore del dio Dagda e della sua sposa Morrighan, in modo che la loro energia vitale potesse fornire, al dormiente suolo, una nuova fertilità.

Samhain era anche una festa pastorale mirata ad ottenere la fertilità della tribù, placare la morte e le forze maligne, per far piacere agli déi (dopo rimpiazzati dai Santi) e creare una netta distinzione tra i divertimenti dell'estate e le asprezze dell'imminente inverno.

Il raduno delle Cinque Province d'Irlanda sulla collina di Tara, il mitico trono del re d'Irlanda, prese il posto del Samhain e si contraddistingue con le sue corse dei cavalli, mercati, riti pastorali, discussioni politiche e luttuosi rituali per la fine dell'estate.

Nella tradizione cristiana, queste due date sono celebrate come "Giorno dei Morti" e "Giorno di Tutti i Santi". Durante la festa viene data molta importanza al cibo: i raccolti mietuti poco tempo prima sono usati, come anche molte varietà di frutti e noci, per la preparazione dei banchetti. Ma vi sono altre usanze di cui parlano fiabe e leggende.

La tradizione popolare riferisce che la notte di Samhain si praticavano dei riti divinatori che riguardavano previsione del tempo, matrimoni e la fortuna per l’anno venturo.

Vi erano due riti (probabilmente si tratta di riti irlandesi medievali che si ispirano a memorie celtiche): quello dell’immersione delle mele e quello dello sbucciare la mela.
L’immersione delle mele era una divinazione per un matrimonio: la prima persona che mordeva una mela si sarebbe sposata l’anno seguente.

Sbucciare la mela era una divinazione sulla durata della vita. Più lungo era il pezzo di mela sbucciato senza romperlo, più lunga sarebbe stata la vita di chi la sbucciava.
In Scozia la notte di Samhain le persone seppellivano delle pietre nella terra e venivano ricoperte di cenere e lasciate indisturbate. Al mattino se una pietra era stata smossa, significava che la persona che l’aveva seppellita sarebbe morta entro la fine dell’anno.

In Irlanda è tipico, in tutte le famiglie, preparare il cosiddetto colcannon, piatto tipico di questa ricorrenza. Il nome deriva dall'irlandese e significa "cavolo chiazzato": è una ricetta fatta con purè di patate, cavolo tritato e cipolla, servito caldo con molto burro. Solitamente al suo interno si nascondeva una moneta ed il fortunato che la trovava aveva il privilegio di poterla tenere.

La festività del Samhain, pur avendo radici ed origini irlandesi, è una tradizione che si è esportata in tutto il mondo, soprattutto negli Stati Uniti dove è molto sentita.


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21/11/2004 14:07
 
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IMBOLC - (o Oimelc) 31 Gennaio circa






Imbolc, letteralmente "latte di pecora", è celebrata in onore della dea guaritrice Brigit, trasformata poi dalla chiesa in santa Brigida e festeggiata il 1 febbraio.

Si tratta di una festa prevalentemente femminile, incentrata sulla nascita degli agnelli e sulla luce primaverile che, nonostante il freddo ancora intenso, cresce di giorno in giorno, quasi incoraggiata dalle corone di candele ritualmente portate in capo dalle donne.

E' la grande festa del Ritorno della Luce. Questo giorno celebrato da sempre e ovunque, è noto con nomi diversi presso i vari popoli di ogni tempo e paese: Imbolc, Oimelc, I Lupercali, Candlemas, Brigid's Feast, Womeoluc, Groundhog's Day, Candelora.
L'inverno allentava la sua morsa e in questo periodo nascevano gli agnelli e le pecore avevano latte.

La Candelora è uno dei Festival più enigmatici e affascinanti, dietro l'apparente semplicità della candela bianca, si nasconde uno dei più profondi misteri di tutto l'Anno Magico. La Candelora (2 Febbraio) si colloca a metà tra la notte più lunga dell'Anno del Solstizio d'Inverno (21 dicembre), e l'Equinozio di Primavera (21 Marzo), quando la notte è lunga come il giorno.
Gli antichi Druidi chiamavano questo giorno il Festival del Ritorno della Luce, nel quale si risvegliava la Dea Terra (Imbolc letteralmente 'in the belly' of the Mother, nel ventre della Madre Terra). Dopo il sonno dell'Inverno spuntavano infatti i primi timidi fiori e il giorno era visibilmente più lungo: iniziava la Primavera.



Candlemas e la misteriosa Brigida la Trina






La Candelora Celtica coincideva con la celebrazione, il 1° Febbraio, di una loro importantissima Dea chiamata Brigit o Bride, da cui il nome Brigit's Day, la Dea del Fuoco, di natura Trina poiché aveva altre 2 sorelle a lei identiche e sempre di nome Bride. Per questo era contemporaneamente la protettrice dei fabbri, dei poeti e dei guaritori.
A Bride erano consacrate 19 sacerdotesse, molto simili alle vestali romane: anche nel culto di Bride non erano ammessi uomini. 19 è il numero del ciclo metonico, in quanto ogni 19 anni le fasi lunari ricadono nello stesso giorno dell'anno solare.

Le caratteristiche della dea Bride furono assorbite da Santa Brigida, una suora missionaria omonima (Saint Brigit) vissuta tra il 450 e il 525, i cui miracoli la fecero identificare, presso il popolo, con l'antica divinità pagana. Santa Brigida, divenuta poi seconda patrona d'Irlanda (dopo S. Patrizio), resta ancora oggi la protettrice di fabbri, poeti e guaritori e viene raffigurata nei dipinti con una fiamma sopra la testa, in ricordo dell'Antico Fuoco di Bride.

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[Modificato da m.harlock 21/11/2004 14.07]

21/11/2004 14:11
 
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BELTAIN - 30 Aprile Beltain ( o anche Belteinne, Beltan) con Samhain è la festa più importante.





In queste due feste si pensava che le porte del annwn (regno degi spiriti) e sidhe (regno delle fate) fossero aperte, ma è certo che se Samhain era la festa dei morti, Beltain era quella delle fate e dei folletti, in quanto, mentre Samhain rappresenta l’inizio dell’inverno e della metà oscura dell’anno, Beltain (pronunciato Belceine o semplicemente Beltan), rappresenta l’inizio dell’estate e della bella stagione.

E’ la terza delle feste celtiche dedicata alla primavera (dopo Imbolc e Eostara).

Letteralmente, tradotto dal gaelico, Beltain significa "i Fuochi di Bell". Questa festa, infatti, viene tenuta in onore del dio Bell (Belenos), divinità del fuoco e della luce. E, attraverso il fuoco rigeneratore, acceso con 9 tipi diversi di legno, i Celti facevano passare il bestiame per preservarlo dalle malattie.

Tradizionale anche lo scambio di doni e di ghirlande infilate su un palo, con evidente allusione alla sessualità e quindi alla fecondità della vegetazione. Beltain, come Samhain e le altre 6 feste Celtiche, è un momento particolare dell’anno in cui il nostro mondo e l’altro mondo si incrociano, dandoci così l’opportunità di entrare in contatto con il regno delle Fate (Sidhe).

Sempre a Beltain, hanno luogo le mitiche invasioni d’Irlanda.



I famosi guerrieri-poeti Fìanna, guidati dal grande Finn MacCool, da Samhain a Beltain (la metà oscura dell’anno), venivano ospitati nelle case dei Clan Irlandesi, che avevano la missione di proteggere, ma da Beltain a Samhain (la metà di luce dell’anno) se ne andavano per tutta l’Irlanda, in cerca di avventure, riprendendo la loro vita nomade.

Non si è del tutto sicuri in cosa consistesse, esattamente, il rituale di Beltain. Prima di tutto era una festività connessa al fuoco e alla fertilità. Le greggi venivano condotte tra due fuochi, allo scopo di purificarle dalle malattie dovute al lungo inverno trascorso al chiuso.

Naturalmente vi erano cerimonie, giochi, assemblee e banchetti tenuti all’aperto, tra diversi Clan, in quanto ora, con la venuta della bella stagione, era possibile lasciare le proprie dimore e viaggiare per visitare lontani Clan amici.

E’ interessante notare che dopo l’apparente estinzione del druidismo, il primo Maggio è tuttavia rimasta la festa popolare dell’attività umana, soprattutto dell’attività economica. Non per niente in questo giorno è stata fissata la Festa del Lavoro. L’elemento del fuoco era al centro di questa festività e, nell’antica Irlanda, sulla collina di Tara (centro sacro di tutta Erin) il re accendeva, sotto la supervisione dei druidi, il Fuoco Sacro, simbolo di rinascita dopo la morte.

L’antica Legge Irlandese dei Brehon (druidi giudici), si riferiva a Beltain come il periodo dei divorzi.
A Lughnasadh (pron. Lùnasa), il 1° Agosto, le giovani coppie si univano in una sorta di Matrimonio di Prova e, entro Beltain, avrebbero dovuto decidere se sposarsi o meno.

Come abbiamo visto, non era solo il fuoco l’elemento caratterizzante di questa grande festività, ma vi era anche un altro lato, un po’ più dolce e oscuro, che portava alla disperazione i primi missionari cristiani nelle terre Celtiche: la Fertlità, l’Amore!

A Beltain, mentre i Druidi invocavano gli déi, gli Ovati leggevano il futuro attraverso il volo degli uccelli, i Bardi suonavano canzoni di gioia e i guerrieri si scontravano, per gioco, per mettere in mostra la loro forza, le giovani coppie correvano nei boschi verde smeraldo in cerca di cespugli.
Ancora oggi, nelle terre di Albion, vi è il May-Pole Dance (la Danza del Palo di Maggio), dove si usa ballare intorno ad un palo eretto per l’occasione, ornato di foglie e fiori (chiaro simbolo fallico e di fertilità).

Nel Dorset, in Inghilterra, vi è una gigantesca figura, di origine Celtica, Cerne Abbas, disegnata sul terreno, che si può ammirare solo da un’altura. Rappresenta un guerriero nudo, con una clava in mano, una pelle di leone su una spalla e il membro visibilmente eretto.





Neanche tanto tempo fa, il May-Pole, veniva eretto proprio sulla figura di gesso di Cerne Abbas e, durante la notte, le donne che volevano avere un figlio, si sedevano dove possiamo facilmente intuire.


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LUGHNASADH






Lughnasadh o Lammas, in onore del dio Lugh, dispensatore di abbondanza e di saggezza, contrassegna il culmine del raccolto.

E' il momento della tregua militare, allietato dai giochi, dalle fiere, dalle corse dei cavalli, dalla celebrazione delle nozze e soprattutto dalla musica, il cui ricordo risuona ancora oggi nel Festival InterCeltico di agosto.

Segna la riunione della tribù in piena estate. E' un periodo in cui è finita la raccolta del fieno e l'orzo ed il frumento non sono ancora maturati. Per questo Lughnasadh è la festa culmine di un periodo in cui, in fondo, non si lavora: si compete in gare di abilità o in corse di cavalli. E' la data in cui si celebrano solitamente i matrimoni: i due giovani promessi, infilando le mani in una pietra perforata, si impegnano a vivere insieme per un anno e un giorno, e a lasciarsi dopo quel periodo se non fossero andati d'accordo.


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