Merlino

Origini di Merlino


Il primo a parlare di Merlino fu Goeffrey di Monmounth, un religioso vissuto dal 1100 al 1154 circa: narrò di averne appreso l'esistenza da un libro in gallese offertogli dall'Arcidiacono di Oxford.
Goeffrey decise di tradurlo in latino perché era molto forte, in quel periodo, l'interesse per le leggende e le tradizioni, e sarebbe quindi stato molto apprezzato.
Nello stesso tempo, su commissione di Alexander, vescovo di Lincoln, Goeffrey tradusse il "Prophetiae Merlini" ("Le profezie di Merlino") che ultimò nel 1134 e incorporò nel testo che stava traducendo, "Historia Regnum Britanniae" ("La storia dei re di Britannia").
Merlino in questo racconto, ambientato nella Britannia del V secolo, appare come un bambino di nove anni, la cui nascita sembra terribile e mostruosa: si dice sia figlio di una monaca, nobile di nascita, che lo ha dato alla luce in seguito ad un amplesso con il diavolo. Merlino bambino possiede già la magia che gli permette di profetizzare sul futuro della Britannia apparendo a tutti come un essere soprannaturale.

Vi sono notizie di Merlino anche nella "Historia Brittonum" di Nennio, in questo caso viene chiamato Ambrosius Aurelianus, condottiero dei Britanni.

La storia di Merlino venne anche proposta in un romanzo del 1190 da Robert de Baron che lo descrisse come un Anticristo mandato sulla terra per volere dei demoni.
Merlino diventa tutore di Artù su volere del padre di quest'ultimo, Uther. Dopo la morte del padre, è Artù a diventare re di Britannia e Merlino è sempre a suo fianco come consigliere, anche se è molto ambiguo il suo ruolo e gli scopi della sua presenza non sono mai chiari.
Questa è l'unica edizione che propone l'episodio della spada nella roccia, che appare come un'invenzione dell'autore : descrive Merlino mentre conficca una spada magica in una roccia, permettendo, con la propria magia, solo ad Artù di estrarla.
La spada estratta da Artù, che gli permetterà di essere accettato da tutti come il legittimo re, non è Excalibur: questa verrà successivamente donata ad Artù da Vivienne, la Dama del Lago, insieme ad un magico e potente fodero.

Nell'opera di Goeffrey Merlino diviene tutore di Artù, ma appena questi viene incoronato re di Britannia, scompare e nessuno ha più sue notizie.

Nel 1150 Goeffrey pubblicò "Vita Merlini" ("La vita di Merlino") dove questi appare come il bardo, Myrddin, che impazzisce. Goeffrey riprese questa tipologia da un poema di Aneirin, "Gododdin". In questa nuova versione Merlino rimane un personaggio molto influente dal punto di vista politico-religioso anche dopo la morte di Artù. In seguito alla morte del suo alleato il re Gwenddolau, Merlino impazzisce e, fuggendo nella foresta, inizia a vivere come un selvaggio.
Nella versione romanza di Robert de Baron, Merlino viene sconfitto da una sola creatura, la bellissima Vivienne, la Dama del Lago, che lo attira in trappola imprigionandolo in una grotta, gli sottrae la magia, gli impedisce di morire, e fa sì che il suo spirito rimanga vagante e solitario.

Molto problematico è il discorso riguardante la religione di Merlino.
Alcuni definiscono Merlino come l'ultimo bardo, altri come il primo cristiano. Non credo sia necessario inserire la fede di Merlino in uno di questi due stereotipi, egli è una figura unica, essenzialmente privo di fede, se non nelle proprie capacità; è molto istruito sulle antiche tradizioni gallesi.
Robert de Baron descrisse Merlino come l'Anticristo voluto dai demoni, mandato sulla terra per combattere il bene che si stava diffondendo tramite il cristianesimo. Solo la fede cristiana della madre, una monaca, riuscì a far fallire i piani del demonio: il fanciullo nato è quindi un miscuglio tra cristianità e paganesimo.
Interessante considerare che Merlino, con la sua fede religiosa, così complessa e polivalente, rappresenta, nella sua unicità, tutti i problemi dei personaggi della saga di Camelot, dal punto di vista religioso.

Merlino, come è stato detto precedentemente, più volte è stato fatto coincidere con Ambrosius Aurelianus, un combattente britannico che si dice discendesse da una famiglia romana che voleva mantenere i valori latini nella Britanni e non è da escludere che fosse una famiglia britannica che ammirava e voleva far propri i valori e le tradizioni romane.
E' quasi certa la data della sua morte, il 437 d.C., data che attesta la fine delle resistenze britanniche e, quindi, l'inizio la ripresa degli attacchi sassoni.

Nei testi di Goeffrey, molto forte è la somiglianza tra Merlino e Dubricius, che inizialmente appaiono agli antipodi poiché il primo rappresenta la cultura pagana ed il secondo la Chiesa.
Successivamente i due quasi si equivalgono, fino alla quasi totale scomparsa di Merlino ed alla acquisizione da parte di Dubricius di caratteristiche fortemente pagane, quali miracolosi poteri di guarigione.
Pensando all'etimologia dei due nomi le somiglianze sono ancora più evidenti : il nome latino DUBRICIUS corrisponde al gallese DYFRIN che significa "UOMO DELL'ACQUA" traduzione che in latino fu confusa con "SIRENA". Anche il nome MERLINO può essere tradotto con "SIRENA", anche se, pensando al termine gallese, MYRDDIN, il significato appare molto differente, suonando "FORTEZZA". (Anticamente la Britannia era chiamata "Isola della fortezza" o "Isola di Myrddin").

I due personaggi Merlino-Aurelianus o Merlino-Dubricius sono alla la stessa persona?
Purtroppo nessuno potrà mai rispondere con sicurezza a questo quesito poiché i testi originali, dai quali Goeffrey disse di aver attinto la storia di Merlino, sono andati perduti e non si può assolutamente valutarne la fondatezza.


http://gilda.it/gandalf/italiano/lab_lett_sul_fantasy/storia_della_lett_fantasy/merlino/origini_merlino.htm

[Modificato da Gufo Astrale 08/10/2004 14.12]