Leggevo su una rivista un pò di tempo fa che il vostro Zero si sta cimentando con l'arte sacra e sta scrivendo una Messa.Qualcuno si scandalizza per la scelta "sacra". Ma come, proprio lui così trasgressivo. Agli occhi di molti sembra una contraddizione....Lui che da sempre da voce a chi voce non ha. Nell'intervista, rilasciata al vaticanista La Rocca, Renato parla del suo paesaggio di formazione, che ha influito sulla sua religiosità. Sostiene che nei suoi testi c'è, da sempre, "attenzione per Dio e per gli emarginati". La religiosità nei testi di Zero si trova, a mio avviso, nelle sue preghiere "indirette" quali "Salvami" o "Il cielo" (preghiere laiche), o "Qualcuno mi renda l'anima" (preghiera dell'innocente abusato), o ancora, perché no?, nella stessa "Mi vendo", dove l'emarginato per eccellenza reclama, con rabbia e dolore, la sua dignità ingiustissimamente negata.
Composizioni forti, anzi, rivoluzionarie, perché hanno dimostrato che gli emarginati non sono individui a metà, brutti e cattivi, ma meritevoli come e più degli altri di tenerezza, umanità, diritti.
Poi ci sono le canzoni più marcatamente "cattoliche": "Ave maria", "Potrebbe essere Dio"... dove Renato non prega più. Predica. Pontifica. Benedice i suoi sorcini in un profluvio di lacrime e paillettes. Brani che hanno i loro estimatori, è noto. Solo che non si comprende cosa c'entrino con l'originario afflato religioso che Renato si attribuisce. Il mondo ecclesiastico pullula di figure che, come si dice, predicano bene e razzolano male. Insomma Zero è un personaggio eclettico...Non trovate?
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...metto il cuore in un cassetto e per dispetto non lo indosserò più!!!