Luciano De Crescenzo

Trovo che quella di De Crescenzo sia una letteratura di gran pregio, molto istruttiva benchè di facile lettura e rivolta alle masse.
Le sue "storie della filosofia", nelle quali per esempio al vero autore di filosofia greca si sussegue il personaggio napoletano che sembra anch'egli depositario di una propria filosofia in linea con questa storia, sono molto divertenti. Come lo sono anche "La vita di Luciano De Crescenzo, scritta da lui medesimo" e l'ormai celebre "Così parlò Bellavista".
E' vero che ogni tanto cade di tono, come nel caso di "Zio Cardellino", opera che sembra sia stata scritta dall'autore per un film con Nino Manfredi (che, per fortuna, non è mai stato realizzato) e che lascia addosso una malinconia atroce...

Non ho mai avuto occasione di leggere altri libri tranne Così parlò Bellavista, mi danno l'impressione di essere un pò noiosi.

Invece sono molto divertenti, oltre che istruttivi. Una volta un ragazzetto in televisione, era nel pubblico di un "Maurizio Costanzo Show", chiese a De Crescenzo se gli piaceva che le sue storie della filosofia venissero utilizzate tipo Bignami nei vari istituti di istruzione superiore. In effetti proprio leggendo questi libri si riesce a capire un pò di più dei vari Talete, Parmenide e Anassimene, cogliendo l'occasione per divertirsi leggendo un Gennaro Esposito fra l'uno e l'altro. Perchè, De Crescenzo forse vuol dire questo, i filosofi dell'antichità sono attuali esattamente come un qualunque abitante della Napoli d'oggi...

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Scritto da: domiix 03/05/2007 17.03
Invece sono molto divertenti, oltre che istruttivi. Una volta un ragazzetto in televisione, era nel pubblico di un "Maurizio Costanzo Show", chiese a De Crescenzo se gli piaceva che le sue storie della filosofia venissero utilizzate tipo Bignami nei vari istituti di istruzione superiore. In effetti proprio leggendo questi libri si riesce a capire un pò di più dei vari Talete, Parmenide e Anassimene, cogliendo l'occasione per divertirsi leggendo un Gennaro Esposito fra l'uno e l'altro. Perchè, De Crescenzo forse vuol dire questo, i filosofi dell'antichità sono attuali esattamente come un qualunque abitante della Napoli d'oggi...

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Allora nei miei prossimi acquisti librari includerò anche De Crescenzo

Il più bello è "Così parlò Bellavista", che considero esemplificativo della filosofia "napoletana" di De Crescenzo, ma anche "La vita..." è molto divertente. "La vita..." è una storia dello stesso De Crescenzo, che ci parla della sua fanciullezza e della sua giovinezza in un momento storico delicato quale quello della seconda guerra mondiale e dell'immediatamente successivo dopoguerra...
Simpatica al racconto, ma sicuramente drammatica al viverla davvero, è la vicenda dello sfollamento da Napoli per evitare i bombardamenti. Allorquando, nella scelta del posto in cui riparare, il padre dell'autore si orienta verso Monte Cassino considerandolo il "ventre di vacca" sicuro dove attendere il termine del conflitto...

De Crescenzo mi piace....direi che quello che mi piace meno è proprio "così parlò Bellavista"

Grande invece la sua autobiografia e la storia della filosofia greca...e un altro libro che pochi conoscono e che si intitola "Zio Cardellino"...

"Zio Cardellino" è sicuramente una bella storia, l'ho letta con interesse. Sembra che l'avesse fatto anche Nino Manfredi, che voleva farci un film.
Non è fra le mie preferite per un motivo molto semplice. A me piace l'"happy end". Il finale amaro mi lascia con l'amaro in bocca.
Comunque è una storia molto moderna, nella quale la psicanalisi e le nevrosi hanno la loro importanza sull'oggetto della narrazione, esattamente come in altri romanzi importanti (es. "Il male oscuro" di Berto)...

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Scritto da: domiix 22/06/2007 12.53
"Zio Cardellino" è sicuramente una bella storia, l'ho letta con interesse. Sembra che l'avesse fatto anche Nino Manfredi, che voleva farci un film.
Non è fra le mie preferite per un motivo molto semplice. A me piace l'"happy end". Il finale amaro mi lascia con l'amaro in bocca.
Comunque è una storia molto moderna, nella quale la psicanalisi e le nevrosi hanno la loro importanza sull'oggetto della narrazione, esattamente come in altri romanzi importanti (es. "Il male oscuro" di Berto)...

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In effetti pare che l'idea base di questo romanzo sia venuta a Nino Manfredi nel corso della lavorazione del film "La mazzetta". Alla fine non se ne fece niente ma il progetto venne sviluppato da Luciano De Crescenzo e divenne "Zio Cardellino".
L'opera che considero più riuscita é l'autobiografia,"Vita di Luciano De Crescenzo". Bellissime, per esempio, le pagine dedicate ai genitori, la loro profonda umanità e il loro culto del risparmio.