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Sostiene Pereira

Ultimo Aggiornamento: 01/02/2007 18:06
01/02/2007 18:06
 
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Lessi per prima il libro...un'opera d'arte della scrittura, grande Tabucchi...poi m'innamorai del film, un Mastroianni superbo...ora Paolo Ferrari nella versione teatrale...spero vivamente che lo porti a Milano...ma soprattutto spero di poterlo andare a vedere...consigliatissimo...

Un lungo scrosciare di calorosi ed emozionati applausi ha salutato la conclusione della prima di "Sostiene Pereira", al debutto martedì 16 Gennaio sul palcoscenico del Teatro Valle di Roma.

L'adattamento teatrale del romanzo di Antonio Tabucchi, firmato da Teresa Pedroni - che cura anche la regia dell'allestimento - e da Gianni Guardagli, ha convinto e coinvolto il pubblico, a testimonianza della potenzialità inesauribile del testo originale e dell'intensità, profonda e illimitata, del suo messaggio civile.

Pubblicato nel 1994, "Sostiene Pereira" è il romanzo che ha imposto il talento narrativo di Tabucchi al grande pubblico, conquistando anche i più prestigiosi riconoscimenti della critica.
Tradotto in 22 lingue, vincitore del Premio Campiello, del Premio Viareggio, del Prix Européen "Jean Monnet", il testo rappresenta a pieno titolo uno degli esempi più originali, innovativi e meritevoli della letteratura italiana contemporanea.

Già trasposto sul grande schermo a breve distanza dalla pubblicazione - per la regia di Roberto Faenza, con la magistrale interpretazione di Marcello Mastroianni nel ruolo del protagonista -, dopo oltre dodici anni dalla prima edizione "Sostiene Pereira" torna nuovamente a vivere sulla scena in una versione teatrale di sorprendente impatto.

Il merito dell'ottima riuscita dall'adattamento è certamente frutto della sensibilità e della cura del lavoro dei due autori, che sono riusciti nella difficile impresa di riscrivere - a quattro mani - il romanzo, adeguandolo alla dimensione del teatro pur senza smarrirne le suggestioni e le atmosfere che ne caratterizzavano il fascino e la potenza espressiva.

Difficile, tuttavia, immaginare un risultato tanto elevato e toccante se si volesse prescindere dalla meravigliosa interpretazione di Paolo Ferrari nel ruolo di Pereira.

La costruzione della figura del protagonista, del suo percorso di maturazione interiore e di presa di coscienza, è affidata quasi interamente alla declinazione che riesce a darne un attore - solitamente impegnato in ruoli più brillanti - che stupisce per la sensibilità, il minimalismo e il puro talento che contraddistingono la qualità della sua recitazione.

Il Pereira di Paolo Ferrari è un personaggio in cerca di autore, abituato a frequentare il passato con maggior familiarità del futuro, legato ai propri ricordi come ad un'ancora di salvezza che gli permetta di isolarsi dalla follia del mondo e di distaccarsi con rassegnata ignavia da ogni gravoso istinto di ribellione e di impegno nel presente.
L'incontro con il giovane Monteiro Rossi, aspirante giornalista impegnato nella resistenza sotterranea alla dittatura salazarista, con la sua fidanzata Marta e, più in là, con l'illuminato dottor Cardoso, lo spingerà a guardare oltre il suo piccolo universo, ormai confinato entro le traduzioni degli autori francesi per la pagina culturale del Lisboa, le limonate con molto ghiaccio e molto zucchero e i dialoghi teneri e appassionati con il ritratto della moglie scomparsa.

La suggestione dei ricordi, che si sovrappongono al trascorrere del tempo e all'evoluzione psicologica del personaggio, è resa con efficacia attraverso un progetto luci di rara eleganza, che sostiene e accompagna lo sviluppo della narrazione assecondandone con garbo gli equilibri spazio-tempoarli.
La figura - semplicemente geniale - del narratore esterno, osservatore sempre presente sulla scena, permette di mantenere l'originalità della struttura narrativa del romanzo, ricostruendone i diversi momenti in una sorta di ipotetica deposizione a posteriori, che consente di non smarrire - ma anzi di valorizzare - la forma unitaria del racconto, delle sue implicazioni e delle sue sfumature.

Sostiene Pereira
Roma, Teatro Valle, dal 16 Gennaio al 4 Febbraio.
Per informazioni e prenotazioni:
tel. 06.68.80.37.94



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Dea meravigliosamente luminosa
benedici noi con il tuo agognato sguardo,
Tu che facesti del giorno la notte &
(Mike Oldfield)
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Mikayla Dryadia ap Ruis
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