Una modesta proposta....SONDAGGIO

No, non voglio parlare dello sconvolgente libello di Swift, che suggerisce il cannibalismo come rimedio per povertà e sottonutrizione (leggetelo però...è davvero notevole...)

Volevo semplicemente proporre una sorta di inchiesta/sondaggio:

Qual'è il vostro libro preferito? (potete citare fino a tre titoli in ordine di gradimento)

E qual'è quello che vi è piaciuto meno? (s'intende, tra quelli di una certa notorietà...)

Grazie a tutti in anticipo
Franco

Non ho un libro preferito, in genere è quello che leggo al momento ma se proprio devo scegliere dico Io uccido di Giorgio Faletti. Il libro che non mi è piaciuto è Angeli e demoni di Dan Brown, ci sono troppe cavolate.

Mi limito a quelli citati nell'ultimo anno su VS.

I migliori:

1) Il giorno dei Trifidi (capolavoro!)
2) Il Codice Da Vinci (avvincente come pochi)
3) La sentinella (ci sono un paio di racconti davvero bellissimi)

Il peggiore? Per il finale supercazzata senz'altro "Angeli e demoni", nonostante la storia mi avesse "preso".

migliori:
Nick Hornby - Alta Fedeltà
Fredric Brown - Assurdo Universo
Umberto Eco - Il nome della rosa

peggiore:
Erica Jong - Paura di volare

p.s. il libro di Hornby l'ho scritto io!!!!

---

p.s. il libro di Hornby l'ho scritto io!!!!

---

Suppongo sia un manuale fondamentalista...

Il primo non lo conosco... ma sono incuriosito e indagherò...

Gli altri... decisamente sì...

Ooops...
Ho chiesto a voi, ma non ho scoperto le mie carte...

N° 1 - Michail Bulgakov - Il Maestro e Margherita
N° 2 - R.A. Heinlein - La luna è una severa maestra
N° 3 - Gary Jennings (ex equo)- L'azteco - I nomadi - Il predatore

[Modificato da EffeCi61 28/08/2005 12.05]

---

Scritto da: EffeCi61 28/08/2005 11.59

---

p.s. il libro di Hornby l'ho scritto io!!!!

---

Suppongo sia un manuale fondamentalista...

---

---

Scritto da: Tidus forever 28/08/2005 12.05

---

non sei andato molto lontano dalla verità

- La storia, Elsa Morante
- Ragazzi di vita, Pasolini
- Chimera, Vassalli

... e faccio un torto a tanti altri libri che mi sono piaciuti un casino, ma qualcosa dovevo pur scrivere

Il peggiore? Mah, non ho affatto apprezzato un libro di Pennac, con Memorie dal sottosuolo di Dostoevskij ho rischiato di fondere le due ultime sinapsi collegate e la Allende (di cui ho letto tutto per autopunizione) la vedrei meglio come direttrice di una rivistaccia femminile.

Ma non finisce qui!

Bella idea questa del sondaggio, ma io faccio sempre fatica a mettere insieme una lista. Non perchè abbia l'imbarazzo della scelta, ma perchè la mia memoria non regge a queste sollecitazioni estreme.

Sono tanti i libri che mi sono piaciuti e per motivi spesso diversissimi tra loro.
Le prime cose che mi vengono in mente sono
- Il profumo, di Suskind, perchè è riuscito a farmi gustare un libro anche con l'olfatto
- Fiesta, di Hemingway (in realtà Hemingway ce lo dovrei mettere tutto...), perchè è riuscito (quasi) a convincermi che le manifestazioni di tori sono cosa buona e giusta
- Survivor, di Chuck Palahniuk (ci riprovo...), perchè è fuori di testa, anche se solo apparentemente.

Faccio - ancora - più fatica ad eleggere il libro che mi è piaciuto di meno...

Tre libri sono un po' pochi,comunque escludendo poesia e saggistica(di entrambe sono un accanito lettore),ricorderei:

1)"On the road "di Jack Kerouac,letto e riletto un'infinita' di volte,il mito della Beat Generation
2)"La valle dell'Eden"di John Steinbeck,da cui fu tratto l'omonimo film di Elia Kazan
3)E qui faccio il copione,"Alta Fedelta'"di Nick Hornby,un libro in cui mi identifico molto,sopratutto per il grande amore per il vinile e per le incredibili classifiche stilate dal protagonista
Fuori classifica ,ma di poco Cesare Pavese,Richard Ford e James Ellroy(il suo "Dalia Nera" lo aspetto nella versione cinematografica di Brian De Palma)

[Modificato da clopat 01/09/2005 7.18]

...e quindi intrigante. Come il buon Clopat, elimino la saggistica , ed ho deciso di indicare tre titoli per me importantissimi che vorrei rileggere prossimamente:
1) "Niente di nuovo sul fronte occidentale" di Eric-Marie Remarque, uno dei romanzi più belli sulla pace e la gioventù mai scritti.
2)"Colazione da Tiffany", di Truman Capote, uno di quei rari casi in cui il film derivatone è bello quanto il romanzo.
3)"La pantera di Algeri" di Emilio Salgari, forse uno dei suoi romanzi più affascinanti e, soprattutto, ricchi di fascino misterioso.

...scegliere quello meno: "Le 120 giornate di Sodoma" di de Sade. Dopo aver apprezzato "Justine", ed aver letto anche "L'anti-Justine" di Retif de la Breton, non sono riuscito a finirlo, per la noiosa ripetitività e per la inutilità del libro. Brutto, anzi bruttissimo.

---

Scritto da: bibba 01/09/2005 0.17

2)"Colazione da Tiffany", di Truman Capote, uno di quei rari casi in cui il film derivatone è bello quanto il romanzo.

---

bellissimo!!!

Ripensandoci...

Lasciando Bulgakov al primo posto...

2° - G.G. Marquez (ex equo) - Cent'anni di solitudine - L'amore ai tempi del colera
3° - E.M. Remarque - L'obelisco nero (opera meno nota ma notevolissima)

Direi che questo è un topic "diesel"...è partito pianino ma comincia a macinare chilometri...

dopo anni e anni di sdegnoso rifiuto, colpita da tolkienite fulminante e ormai cronica, desidero menzionare l'opera omnia di Tolkien e in particolare il signore degli anelli. Il libro meno preferito attualmente è la luna e sei soldi di Maugham. assolutamente noioso e inutile dal mio punto di vista.

Ragazzi di vita - Pier Paolo Pasolini
Tutti i fiumi vanno al mare - Eli Wiesel
La pace Preventiva - Andrea Riccardi.

Psicocibernetica di Maxwell Maltz

Memoria delle mie puttane tristi di Gabriel García Márquez

L'abito di Piume di Banana Yoshimoto

(a parte il primo, sono un paio degli innumerevoli libri letti da un po' di mesi a questa parte.. ma ne ho altri di preferiti, tanti altri...)

---

Scritto da: mavala' 31/08/2005 0.10
Bella idea questa del sondaggio, ma io faccio sempre fatica a mettere insieme una lista. Non perchè abbia l'imbarazzo della scelta, ma perchè la mia memoria non regge a queste sollecitazioni estreme.

---

Ecco quoto pienamente questa affermazione e aggiungo anche che è uno stress terribile dover scegliere fra un testo qualsiasi di Eco, uno di Pennac, uno di Benni, uno di Garcia Marquez, uno della Zimmer Bradley, uno della Morgan Llewellyn, uno di Pirandello, uno di Verga.....e via di questo passo...

Libri che non mi sono piaciuti un paio ce ne sono ma francamente nemmeno ricordo i titoli...