Cara Marzia, la tua poesia è bellissima, ma ormai questa non è una novità.
E' difficile parlare di Religione, sembra un qualcosa di estraneo a noi, o meglio di talmente intimo da non sembrare reale.
Non parli da sola, cara amica.
Ogni nostro pensiero, ogni nosto desiderio raggiunge colui che è tutto.
Non è bigottismo o facile speranza, la sento come la più grande delle verità.
So che la religione è qualcosa di intimo e mi rendo conto che dire ad una persona " Credi!" può sembrare stonato e fuori dalla quotidianità.
Io credo, lo sento con me tutti i giorni e da quando mi sono confrontato con me stesso e con Lui mi sento davvero meno solo.
Mi è bastato chiudere gli occhi un giorno, in un bosco incantato, il bosco dove San Francesco ha parlato agli uccelli.
Da allora è come se io abbia abbattuto un muro.
Ero all'eremo delle carceri e sono diventato parte di tutto ciò che mi circondava.
Da allora al mio fianco ho un amico, un confidente, un fatello.
Ho tutto quello di cui ho bisogno e tutto quello che cerco.
Quanta Dolcezza è entrata in me in quel giorno d'estate di qualche anno fa.......
Io sono niente: senza vita, senza anima, odiato e temuto. Sono morto per tutta l'umanità. Ascoltatemi: io sono il mostro che gli uomini che respirano bramerebbero uccidere. Io sono Dracula
-------------------------------
www.vicolostretto.net