Le grandi nevicate

Non era mai successo prima. Vicenza è sempre stata una città che, per un motivo o per l'altro, riusciva sempre a "scamparla": un rammarico per i bambini ed un grande sollievo per gli automobilisti. Eppure, vent'anni fa, il tempo decise che era il momento di rifarsi e scatenò una autentica bufera, col risultato di abbattere alberi secolari col peso della neve, bloccare il traffico letteralmente impazzito, ghiacciare le strade, rimpicciolire e rimodellare il paesaggio: gli spazzaneve erano praticamente inesistenti; cosa ovvia, in fondo, visto che colse tutti alla sprovvista...in fondo, quando mai, in passato, le giunte comunali avevano avuto a che fare con la neve in città? Ci fu un gran casino politico, ma ormai la frittata era fatta....Per la prima volta il sottoscritto creò un pupazzo di neve in terrazza e si divertì a camminare per le strade innevate: macchine sepolte da cumuli di neve, persone che barcollavano, incapaci di reggersi in piedi; i negozianti fecero affari d'oro con la vendita dei "moon-boot", tanto da non riuscire a evadere completamente la pressante domanda. Tutto appariva cambiato: dalle case, alle strade, al paesaggio....ed i bambini giocavano a palle di neve, incuranti dei genitori che li richiamavano a gran voce, incapaci di trattenerli. La neve perdurò per un paio di giorni, poi cominciò a piovere e un pò per volta si ritornò alla normalità. Nevicò ancora, quell'anno, ma fu poca cosa; qualche anno dopo ci riprovò, ma senza conseguenze: ormai il Comune si era equipaggiato di parecchi spazzaneve e non ci fu più spazio per il caos. Avevo sognato la neve in città, da bambino....Babbo Natale la portò tutta nel 1985....

Il mio pupazzo di neve


Campo Marzio innevato (the day after)

[Modificato da Tidus forever 14/12/2004 17.34]

Chissa' perche' ricordo(forse male)che ogni anno,da bambino,arrivava la neve a Genova e le grandi battaglie a palle di neve ,in strada.In effetti l'ultima vera nevicata era quella del 1985,che ricordo molto meno romanticamente,perche' lavoravo in porto ed ero rimasto bloccato dalla neve..

[Modificato da clopat 14/12/2004 17.57]

Guarda caso, anche a Pordenone la piu' grande nevicata che io ricordi e' quella del 1985.
Deve essere stata la stessa perturbazione !

In quei giorni di scuole chiuse, noi ragazzini ci divertivamo a salire sulla terrazza del condominio dove abitavamo (6 piani), e da li lanciare ai passanti delle palle di neve che, per la distanza, diventavano dei veri e propri proiettili !

Scopo del gioco, quindi, era far ribaltare piu' ombrelli possibile senza farsi vedere, cosa, questa, piuttosto facile, perche' bastava abbassarsi dietro il parapetto, che nessuno dal basso ci avrebbe potuto scorgere... il punto e' che cosi' facendo ci si perdeva tutto il divertimento del vedere le facce sbigottite delle massaie mentre si vedevano volare via nello stesso tempo l'ombrello, colpito dalle palle di neve, e la borsa della spesa, per la paura!!!

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Scritto da: walloz 14/12/2004 17.58
Guarda caso, anche a Pordenone la piu' grande nevicata che io ricordi e' quella del 1985.
Deve essere stata la stessa perturbazione !

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Sicuramente. Quell'anno il nord Italia fu letteralmente tartassato. Durò poco, ma abbastanza per mettere in ginocchio qualsiasi amministrazione pubblica. Se poi sei sporvvisto di spazzaneve o non ti premunisci cospargendo le strade di sale, è normale che i cittadini se la prendano con chi di dovere: c'è sempre una prima volta!

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Scritto da: walloz 14/12/2004 17.58
Deve essere stata la stessa perturbazione !

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E infatti era così. Nel 1985 la neve seppellì tutta l'Italia, una roba che non si vedeva da anni e anni.
Non vi dico cosa non successe a Roma...

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Scritto da: Petgirl 14/12/2004 18.15

Non vi dico cosa non successe a Roma...

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Tu diccelo, altrimenti chiudiamo qui il topic

E anche per Milano il 1985 é passato alla storia come l'anno della Grande Neve.

Lavoravo già ma grandi disagi non ne ricordo perché... giù nei corridoi delle talpe metropolitane la neve non dava più di tanto fastidio.
Effettivamente, se avessi dovuto muovermi in macchina (peraltro relativamente fresca di patente, sai le risate...) non credo che l'avrei presa con altrettanta filosofia.

Ricordo quindi i tanti aspetti positivi.
Uno su tutti: i ritardi erano più che benevolmente tollerati ("cause di forza maggiore") e questo per me - ritardataria nel DNA - era una manna...

Un giorno, durante una passeggiata, mi unii spontaneamente ai passeggeri di un autobus che erano scesi dal mezzo per spingerlo visto che non riusciva a superare la salitina di un cavalcavia (ero davvero io? possibile???).
La cosa bella era che nessuno cristonava... eravamo tutti rilassati e tutto sommato sereni, al punto che non sembrava nemmeno più di essere a Milano

I veri problemi a Milano arrivarono con il disgelo e con i tocchi di calcinacci e cornicione che la neve si portava giù quando decideva di lasciare le amate grondaie. Ci furono parecchie auto rovinate, qualche ferito sporadico e - li si - fioccò anche qualche polemica all'italiana...

Cercando delle immagini in rete (che non ho trovato), mi sono imbattuta in qualche dato statistico sulla grande nevicata...

Fonti più attendibili della mia memoria affermano che iniziò a nevicare il 13 gennaio e così andò avanti - ininterrottamente - fino al 17 gennaio...
Nelle diverse zone della città sono caduti dai 65 ai 110 cm di neve (92 cm a Linate)

Tra i danni che avevo simpaticamente rimosso sono da segnalare il crollo completo del Palazzetto dello Sport e della copertura del Vigorelli... robetta

Di nevicate colossali in tempi moderni mi risulta che ce ne siano state due: una nel '56 (ho delle foto di famiglia con mio fratello di nove anni nel cortile di casa, immerso nella neve fino alle ginocchia - io non c'ero ancora) e quella più recente del 1985. A dire il vero a Roma ce ne fu un'altra verso gli anni 70, quando facevo le scuole medie, ma non fu così ricca come le altre due.
Se non ricordo male era una mattina di festa, forse la domenica del cinque gennaio o il giorno stesso della Befana, quando il babbo alle otto del mattino venne a svegliarmi (cosa insolita per lui) al grido di "la neve, la neve!". Mi alzai più veloce della luce e un forte riverbero quasi mi accecò: TUTTO BIANCO, il balcone, la strada, i tetti, gli alberi, le automobili, tutto sepolto sotto mezzo metro di neve. E chi l'aveva mai vista! Alle otto e mezza ero già in cortile, ovviamente senza attrezzatura adeguata, ma il furbastro proprietario di articoli sportivi del quartiere, aveva tirato su le saracinesche e feci anch'io la fila per acquistare un paio di moon-boot. Dopo quella nevicata il negoziante si decise a rimodernare il negozio, chissà quanto aveva guadagnato in mezza giornata...

Naturalmente in cortile c'eravamo tutti, la mia comitiva, la comitiva del cortile vicino, gli amici del bar sulla Tuscolana, altri amici di altri palazzi e rioni. Incontrammo un amico che ci fece schiantare raccontando della sua disavventura mattutina: nello spalare la neve dal terrazzo, non si accorse che gettò di sotto anche un grosso sasso, il quale cadde dritto dritto sul parabrezza dell'auto di una signora...

La cosa che mi colpì di più era il rumore del silenzio. Le automobili giravano lentamente, e molte erano quelle ferme ai bordi delle strade, gli autobus avevano le catene e c'era in giro tanta di quella gente che neanche a Tokio nell'ora di punta. Eppure si sentiva un silenzio incredibile, roba da romanzo Urania

Il pomeriggio lo passai al Parco degli Acquedotti, un posto meraviglioso alle porte di Cinecittà strapieno di ruderi romani, con la neve sopra il ginocchio. Faticosissimo camminarci dentro ma divertentissimo per fare a pallate di neve con chiunque passasse di lì.

Impossibile spostare la mia Fiat 500 bianca, letteralmente sepolta sotto un cumulo di neve, e lì rimase per almeno quindici giorni buoni. Ebbi però la "fortuna" di vedere la neve sul mare, che se già per me era incredibile una nevicata così, figuriamoci vedere la sabbia innevata fino al bagnasciuga, con i passerotti saltellanti sul manto bianco che cercavano qualcosina da mangiare.

Poi nei giorni seguenti il casino, quello vero. Polemiche politiche tra comuni (noi ce la siamo cavata meglio... voi non siete stati pronti... il comune XXX spende poco per le emergenze... etc...), quando invece nessun comune fu immune da problemi e tutta l'Italia crollò sotto la neve. Nevicò persino in Sicilia a quote basse

Bel periodo, per la neve e... perchè avevo solo ventisette anni

Della nevicata romana del 1985 ho un particolare ricordo. Quel giorno ero proprio a Roma. Arrivai la sera prima tra lo stupore di alcuni passanti che mi videro posteggiare la macchina, munita di pneumatici chiodati, all'interno del garage sotterraneo dell'albergo romano. Mi immagino i commenti, penso di essere stato il primo e unico automobilista a Roma munito di gomme chiodate. Ma il bello doveva ancora venire.
I pneumatici li ho dovuti montare a Padova perchè, dopo essere partito dalla mia città con una leggera nevicata, mi sono trovato all'altezza dei colli euganei con l'autostrada impraticabile. Data l'urgenza e l'importanza della mia presenza nella capitale, era un appuntamento di lavoro, mi sono fermato a Este a montare le gomme. A Bologna la neve era già scomparsa e feci il resto del viaggio con gomme chiodate e asfalto asciutto.....
Ebbene, la mattina successiva, a Roma, appena aperti gli occhi, il mio primo pensiero è stato. Accipicchia che città silenziosa! Aperta la finestra e.... mi sono ritrovato in un ambiente incredibile. Una bellissima città imbiancata, completamente senza traffico. Solo gli autobus riuscivano a camminare. Feci colazione di corsa, presi la macchina e, grazie ai pneumatici chiodati, ho girato in lungo e in largo la città (tra lo stupore di molti) praticamente da solo!

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Scritto da: Moog 15/12/2004 15.02
Feci colazione di corsa, presi la macchina e, grazie ai pneumatici chiodati, ho girato in lungo e in largo la città (tra lo stupore di molti) praticamente da solo!

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Ah! Eri tu allora!!!

Ero io! Mi hai per caso visto scendere da trinità dei monti diciamo... un po' allegramente??

ebbene sì -leggo ora il topic, ma scusatemi, come sapete vicolostrettizzo da poco- anche Cagliari venne molto imbiancata. Se trovo le foto e qualcuno mi spiega come metterle -non ridete, io sono solo un utilizzatore di internet, ottimo surfista, ma incapace tecnicamente - vi mostrerei uno spettacolo raro.
Bibba

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Scritto da: bibba 22/01/2005 15.54
Se trovo le foto e qualcuno mi spiega come metterle

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Beh, devono essere max 150 KB e le devi caricare in PANNELLO e scegliere FILE MANAGER. Per ogni foto caricata, ti appare il percorso che puoi copiare col tasto destro del mouse scegliendo COPIA. Dopodichè, quando inizi il tuo post, ti abbassi e scegli IMG e ci incolli il percorso della foto col tasto destro del mouse, scegliendo INCOLLA.

Detto così, sembra un casino Fai prima a mandarle a VS, che le pubblicherà proprio qui. L'indirizzo? admin@vicolostretto.net

ECCOME SE ME LO RICORDO!!!!

io mi ricordo molto bene la nevicata del 1985 perchè ero a Linate di ritorno dalla Germania, avendo deciso di prendere l'aereo anziché il treno per rientrare in Italia e finendo gli ultimi soldi rimasti dal viaggio. Già nell'aereo da Francoforte a Milano avevo sentito alcuni viaggiatori che parlavano della nevicata eccezionale che aveva toccato anche la Sardegna (e io in cuor mio pensavo stessero vaneggiando). Arrivata a Linate scoprii che uno dopo l'altro i voli venivano cancellati e io avevo in tasca solo 5 marchi. Trascorsi la notte tristemente in aeroporto - insieme ad una buona quantità di altri viaggiatori - mangiando solo chili di cioccolato tedesco che avevo comprato per i miei amici. Alla fine un signore di Nuoro ebbe pietà di me e mi prestò i soldi per telefonare mio padre e avvisarlo, nonché per tornare in Sardegna col traghetto...