La cittadella - di Anton Giulio Majano - con Alberto Lupo

La cittadella (1964) (TV)

Regia di
Anton Giulio Majano

Scritto da:
Archibald J. Cronin (story)
Anton Giulio Majano

Cast:
Gabriele Antonini .... Grenfell
Dario Dolci .... Aneurin Rees
Nando Gazzolo .... Freddie Hamson
Anna Maria Guarnieri .... Cristina
Carlo Hinterman .... Danny
Alberto Lupo .... Andrew Manson

Musiche originali di
Riz Ortolani

Commento:
Ci sono sceneggiati che mantengono tutto il loro fascino nonostante il passare del tempo. "La cittadella" è uno di questi, grazie alla grande interpretazione di Alberto Lupo ed un'ottima sceneggiatura. Le vicende del dottor Manson commuovono e appassionano: un uomo tutto d'un pezzo, che odia la meschinità e l'arroganza, sicuro di sè; eppure assaggerà anche lui l'amaro frutto della debolezza umana. Bellissimi i racconti delle tappe della sua vita, davanti ad un caminetto: "Non ricordo più che stagione fosse, ma che importa! Era il tempo della giovinezza, quando si era innamorati e felici e pieni di speranze!" Ma poi il tempo passa, diventa ricco e famoso, mettendo da parte gli ideali che lo animavano all'inizio della professione; sarà la morte di un paziente sotto i ferri di un cattivo chirurgo, da lui raccomandato, che lo farà "rivivere", nonostante il dolore ed i rimorsi. La scena in cui Manson, sotto un acquazzone, bussa disperato sulla porta di casa del paziente morto, è altamente drammatica: "A Dio non la si fa...a Dio non la si fa...", ripete continuamente, letteralmente inzuppato, inebetito e impietrito.
E poi il finale del suo racconto, con quella splendida frase pronunciata da Manson:
"....ma venne l'ora di andarmene. I miei amici, il mio lavoro mi aspettavano. Quando alzai gli occhi, un gran bastione di nuvole si ergeva luminoso...e aveva la forma di una cittadella..."

Capolavoro Rai da avere in DVD e conservare per sempre!

Un capolavoro da conservare dice Tidus e io sono d'accordo perchè l'anno scorso la Rai ha mandato in onda un remake dove hanno stravolto tutto il finale

Majano era il regista dei buoni sentimenti,forse anche troppo,pero' rivedendo ancora certi sceneggiati e "La cittadella"e' un classico,non si puo' rimanerne incantati.Oltretutto la colonna sonora e' fatta ad arte,per rendere ancora piu' tragiche certe situazioni,tipo quella della morte di Cristina.Grandissimi Lupo e la Guarnieri,ma tutto il cast era di prim'ordine ,con presenze assidue degli sceneggiati e del teatro(Giachetti,la Efrikian,la Goggi,Volpi,Gazzolo etc.etc.)

oggi su Rai Premium....provero' Vcast :)

AcomeAndromeda1968, 08/11/2014 08:51:

---

oggi su Rai Premium....provero' Vcast :)

---

mi dispiace deluderti ma quello che va in onda su Rai Premium non è quello di Majano ma il remake del 2003 ed è alla 4p.

noooo ahhh

vabbe prova di vcast

ba1ba2, 08/11/2014 11:52:

---

mi dispiace deluderti ma quello che va in onda su Rai Premium non è quello di Majano ma il remake del 2003 ed è alla 4p.

---

...che è una cosa orribile, con un'happy ending che stravolge completamente il senso della storia, e la buonanima di Cronin che si rivolta nella tomba, assieme a quella di Alberto Lupo.

Vergognoso allora

Ciao a tutti, sono SOLIMANA, una nuova iscritta da stasera (vedasi il mio post su Nuovi Contatti)!
Posso solo dirvi che avevo 14 anni quando ho visto per la prima volta in TV lo sceneggiato "LA CITTADELLA" di Anton Giulio Maiano: a parte la bellezza e profondità del romanzo di Cronin, sono stata subito colpita, innanzitutto dalla bravura e dall'intensità, e poi dal fascino del protagonista, l'attore ALBERTO LUPO. Anche se non era bello in senso classico, aveva una voce che ti penetrava in fondo all'anima, sincera, volitiva e fattiva...insomma, un uomo con tanto di personalità e di attributi tipici della mascolinità (non per nulla, le donne stravedevano per lui). All'epoca, ho trovato anche molto brava e commovente la protagonista ANNA MARIA GUARNIERI (per la quale ho pianto, nella scena della sua morte), ed in genere tutto il cast degli attori, che avevano una solidità ed una serietà che oggi non si trova assolutamente più, anzi un'interpretazione così verrebbe derisa!

Ecco, una cosa che non ho mai capito della regia di questo sceneggiato, è il fatto che, dopo che il Dr. ANDREW MANSON piange e si dispera per la morte di quel suo paziente per mano dell'incosciente chirurgo impersonato da FRANCO VOLPI (che da allora ho sinceramente odiato, proprio come "le piccole volpi" di Lilian Helman), continuando a singhiozzare e a balbettare "A Dio non la si fà" etc., mi sono sempre chiesta: perchè non hanno fatto vedere che lui ABBIA CONFIDATO QUESTA SUA GRANDE PENA ALLA MOGLIE CRISTINA? Non mi risulta che lo abbia fatto, forse perchè in quel momento i coniugi stavano vivendo un momento di crisi a seguito del cambiamento di lui e della sua tresca con la bella Francis, non lo so.... ma certo, confidarsi con la moglie gli avrebbe alleggerito il cuore, e lei lo avrebbe di certo capito e consolato! Voi che cosa ne pensate?

(P.S.: L'ultima versione TV de La Cittadella non ho neppure voluto vederla, mi piace e mi basta quella vecchia, che è l'originale!)

penso che il tuo appassionato commento mi ha fatto venire la voglia di rivedere questo sceneggiato.

Benvenuta nel forum!!