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La Vita Nova di Dante Alighieri - Parte prima - L'incontro con Beatrice

Ultimo Aggiornamento: 19/09/2004 01:01
25/08/2004 17:02
 
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Vampirus terribilis
Premetto che mi sento profondamente indegno per poter parlare del Sommo Poeta e di questa sua straordinaria opera giovanile.
La Vita Nova è un opera che racchiude in se gli aspetti principale del Dolce Stil Novo, scuola poetica del Duecento, nata a Bologna fra la fine del Duecento e l’inizio del Trecento.
L’iniziatore fu Guido Guinizzelli, seguito da un gruppo fiorentino, come Guido Cavalcanti, Dante Alighieri, Lapo Gianni, Gianni Alfani, Dino Frescobaldi, Cino da Pistoia.
Dante fu senza dubbio il protagonista assoluto di questo nuovo genere letterario che poneva l'amore come elemento assoluto e centrale.
Gli elementi che caratterizzavano tale movimento letterario erano essenzialemente tre : 1) l’esaltazione di Amore come suprema forma di aristocrazia spirituale;
2) l’affermazione che la vera nobiltà non deriva dal diritto di nascita, ma che essa risiede nell’animo;
3) la rappresentazione della donna come figura angelica.
Il terzo punto è sicuramente quello più facile da individuare nell'opera dantesca che da il nome a questo Topic.
Attraverso l'esaltazione della donna amata, il poeta raggiungeva il più alto livello di perfezione.
La Donna rappresenta la forma d'arte più pura, ovvero la Poesia, parlare di una donna va visto come il parlare dell'arte suprema.
La Donna assume quindi una veste Divina, la bellezza di una donna simboleggia dunque la bellezza di Dio.
In quest'ottica l'amore diventa quindi il tramite attraverso il quale il poeta, il gentile d'amore raggiunge il Supremo.
In un certo senso la Poesia di uno Stilnovista è paragonabile alla preghiera di un santo.
Entrambe le anime sono pure ed entrambi i soggetti attraverso il cuore raggiungono la perfezione.

Tanto gentile e tanto onesta pare
la donna mia, quand'ella altrui saluta,
ch'ogne lingua deven tremando muta,
e gli occhi no l'ardiscon di guardare.
Ella si va, sentendosi laudare,
benignamente e d'umiltà vestuta;
e par che sia una cosa venuta
dal cielo in terra a miracol mostrare.
Mostrasi sí piacente a chi la mira,
che dà per li occhi una dolcezza al core,
che 'ntender nolla può chi nolla prova.
E par che de la sua labbia si mova
un spirito soave pien d'amore,
che va dicendo a l'anima: Sospira.


Questi versi famosi racchiudono esattamente l'esempio di divinazione della Donna.
Dante incontra Beatrice dapprima a 9 anni " Nove fiate già, appresso lo mio nascimento, era tornato lo cielo de la luce quasi a uno medesimo punto quanto a la sua propria girazione, quando a li miei occhi apparve prima la gloriosa donna de la mia mente, la qual fu da molti chiamata Beatrice"

e successivamente a 18 "Poi che furono passati tanti dí, che appunto eran compiuti li nove anni appresso l'apparimento soprascritto di questa gentilissima, ne l' ultimo di questi dí avvenne che questa mirabile donna apparve a me vestita di colore bianchissimo, in mezzo a due gentili donne, le quali erano di più lunga età; e, passando per una via, volse gli occhi verso quella parte ov'io era molto pauroso; e per la sua ineffabile cortesia, la quale è oggi meritata nel grande secolo, mi salutò molto virtuosamente, tanto che mi parve allora vedere tutti li termini de la beatitudine.
L' ora che 'l su' dolcissimo salutare mi giunse, era fermamente nona di quel giorno; e però che quella fu la prima volta che le sue parole si mossero per venire a' miei orecchi, presi tanta dolcezza, che come inebriato mi partío da le genti, e ricorsi al solingo luogo d'una mia camera, e puosimi a pensare di questa cortesissima."
Notare la presenza costante del numero 9, un numero sacro ( 9 anni, 9 anni dopo e l'ora nona della sera) che si lega perfettamente al bianco abito della Donna amata.
Beatrice più due gentili donne (numero 3 anch'esso Sacro).
Dante dopo quest'incontro vive una fase di profondo innamoramento, ha una visione fondamentale " m'apparve una maravigliosa visione: ché mi parea vedere ne la mia camera una nebula di colore di fuoco" " conobbi ch' era la donna de la salute, la quale m' avea lo giorno dinanzi degnato di salutare"
Dante nella fase estatica rivede l'amata non più donna terrena ma donna Divina, che legge il suo cuore e lo trasporta verso il Divino.
Dante emozionato si sveglia e cerca di ricordare l'ora esatta del sogno, sempre il numero nove "E mantenente cominciai a pensare; e trovai che l'ora ne la quale m'era questa visione apparita, era la quarta de la notte stata; sí che appare manifestamente ch'ella fue la prima ora de le nove ultime ore de la notte"
Dante vuole capire il significato del suo sogno ed allora cerca conforto e spiegazione proprio ai fedeli d'amore, a coloro che potevano capire l'esperienza appena vissuta.
Si rivolge a loro attraverso un sonetto descrivendo la visione e cercando di capire la sua vera essenza.
Da quel momento Dante è un fedele d'amore, dedito completamente alla propria Donna, ovvero la Poesia.
"Da questa visione innanzi cominciò lo mio spirito naturale ad essere impedito ne la sua operazione, però che l'anima era tutta data nel pensare di questa gentilissima; ond' io divenni in picciolo tempo poi di sí fraile e debole condizione, che a molti amici pesava de la mia vista; e molti pieni d'invidia già si procacciavano di sapere di me quello che io volea del tutto celare ad altrui. Ed io, accorgendomi del malvagio domandare che mi faceano, per volontà d'Amore, lo qual mi comandava secondo 'l consiglio de la ragione, rispondea loro, che Amore era quelli che così m'avea governato: dicea d'Amore, però ch' i' portava nel viso tante de le sue insegne, che questo non si poría ricovrire. E quando mi domandavano: «per cui t' ha cosí distrutto questo amore?» ed io sorridendo li guardava, e nulla dicea loro."

Un classico da leggere assolutamente per chi ama le origini della nostra letteratura e per chi vuole immergersi nel delicato e straordinario movimento del Dolce Stil Novo e dei Fedeli d'amore

[Modificato da principenero717 25/08/2004 23.48]



Io sono niente: senza vita, senza anima, odiato e temuto. Sono morto per tutta l'umanità. Ascoltatemi: io sono il mostro che gli uomini che respirano bramerebbero uccidere. Io sono Dracula
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Mavaffffffff!!
Poemetto tidussiano:

Chè bella e onesta, appar evidente
ispecie bona, dè petto prominente
de la sua forma, assai gentile,
fregamme assai, se è maschile.
Lo sole scende nei sò capelli in fiore
ed io rimiro e mi batte il core
s'ella vuol donarmi un sorriso
pazzo son e divento il Griso.
Oh donna bramata e pura
la notte scende ed è più scura
lo laudo mio rempaira in core
ma eppur stasera son trombadore.

[SM=x520505] [SM=x520499]



--------------------------------------------------
"Notte, ore 11 - Esperienza indimenticabile...luogo meraviglioso...piazza con rudere di tempio romano...chiesa rinascimentale...fontana con delfini...messaggero di pietra...musica celestiale...tenebrose presenze"
"Ricordo ancora notte indimenticabile in casa di O. Che io possa essere dannato se accetto di nuovo un suo invito"
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Focazza della malora
Il Nobel per la letteratura non te lo toglie nessuno [SM=x520495] [SM=x520495] [SM=x520495]


***************************
Usciamo a Nottingam sud,
e andiamo a casa di mia nonna. Lei ti capira'. Ha dei parenti in citta'.
Ad Ankara, Ankara uno Lazio zero. Scusa Ameri, per me e' molto duro.
Altri tempi, altre situazioni, altro modo di vedere.
Comunque, per me e'molto duro.
Lo vedi la gente com'? felice. Guarda?
guarda come camminano nei prati, quei due focozzoni....

da "Nottingam" by Squallor
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Vampirus terribilis
[SM=x520505]
Ripeto, sono indegno a parlare del Sommo Poeta, mi sono sentito quasi in colpa dopo l'apertura del topic.
Ciò che vorrei dire è che Dante non deve essere visto come il Poeta che abbiamo studiato a scuola magari controvoglia, è stata per me una grande riscoperta avendolo studiato proprio terminati gli studi.
Dante è un personaggio assolutamente fuori da qualsiasi contesto storico, uno dei Poeti più moderni, addirittura attuale.
La parte che ho postato è quella più dolce e "semplice" da analizzare.
Credo però che mi fermerò qui, proprio perchè di fronte a grandi letterati ed a tutte le informazioni che si trovano sul web o in una qualsiasi biblioteca il mio procedere perderebbe qualsiasi significato.
L'invito è senza dubbio quello di leggere "la Vita Nova" e di non considerarlo un classico scolastico, ma una straordinaria opera, in qualche modo manifesto del "Dolce Stil Novo"


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La vita nova, un libro da tenere sul comodino in camera da letto.

L'unica cosa che posso aggiungere alla documentata esposizione di Principe è che l'origine dello Stil Novo si trova a partire da circa un secolo e mezzo prima nei paesi di lingua d'Oc, Francia centro meridionale e Spagna settentrionale, dove i trovatori svilupparono a partire dal XII secolo una forma di poesia che aveva come centro assoluto la donna, spesso la donna del padrone di casa, vista come un essere etereo, quasi divino, per la quale sola valeva la pena vivere, scrivere, morire.

Poi nel duecento arrivarono le crociate cristiane contro gli Albigesi e tutto finì nel sangue e nei roghi pubblici.
08/09/2004 02:12
 
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Urp! Ho detto qualcosa di male?

Fa niente, rincaro la dose aggiungendo ancora che fino alla Vita Nova, la lingua italiana (il "volgare" come dicevano gli spocchiosi di allora) non aveva ancora conquistato la dignità di lingua letteraria (la lingua colta era ancora indiscutibilmente il latino, anche se erano passati più di 800 anni dalla caduta dell'Impero Romano d'Occidente) e che Dante, rifacendosi all'insegnamento della scuola provenzale, seppe elevarla al rango di lingua letteraria... e che lingua!

Almeno... così mi hanno insegnato a scuola...
19/09/2004 01:01
 
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Vampirus terribilis
Re:

Scritto da: gotlib 28/08/2004 20.58
La vita nova, un libro da tenere sul comodino in camera da letto.

L'unica cosa che posso aggiungere alla documentata esposizione di Principe è che l'origine dello Stil Novo si trova a partire da circa un secolo e mezzo prima nei paesi di lingua d'Oc, Francia centro meridionale e Spagna settentrionale, dove i trovatori svilupparono a partire dal XII secolo una forma di poesia che aveva come centro assoluto la donna, spesso la donna del padrone di casa, vista come un essere etereo, quasi divino, per la quale sola valeva la pena vivere, scrivere, morire.

Poi nel duecento arrivarono le crociate cristiane contro gli Albigesi e tutto finì nel sangue e nei roghi pubblici.




Esatto Gotlib, il movimento inizia in francia, per merito dei Trovatori.
Si sviluppa però nella sua forma più assoluta in Italia, grazie a tre Divini Poeti : cavalcanti, guininzelli e Dante Alighieri.
Grazie al sommo poeta il Volgare andrà a sostituire piano piano il Latino, diventando la "lingua ufficiale".
Attraverso il Petrarca raggiungerà ulteriori perfezionamenti.



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