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Sondaggio: attuare leggi come in Inghilterra saresti daccordo?

Ultimo Aggiornamento: 05/02/2007 01:03
03/02/2007 22:02
 
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Dopo gli incidenti di Catania saresti daccordo ad attuare leggi come in Inghilterra,dove in uno stadio non si può stare in piedi,portare bandiere,striscioni,e non si può persino fumare..?



03/02/2007 23:12
 
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La legge così com'è adesso non serve. I biglietti numerati, i posti assegnati sono belinate...
Ce l'hanno menata perché portassimo i documenti per fare il biglietto poi ci mettevamo dove volevamo per stare insieme ai nostri amici senza che nessuno ci dicesse qualcosa.

Ti immagini allo stadio senza bandiere, striscioni, seduti e senza fumare? Tanto vale andare al cinema...

Allo stadio, si canta, si urla, si salta, si bestemmia, si fuma perché si è nervosi.
Bisogna analizzare più in profondità il problema della violenza negli stadi, allontanare dagli stadi quelli che provocano gravi disordini, non far pagare a quelli innocui gli errori di qualche deficiente...
03/02/2007 23:18
 
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Re:

Scritto da: "Sev" 03/02/2007 23.12
La legge così com'è adesso non serve. I biglietti numerati, i posti assegnati sono belinate...
Ce l'hanno menata perché portassimo i documenti per fare il biglietto poi ci mettevamo dove volevamo per stare insieme ai nostri amici senza che nessuno ci dicesse qualcosa.

Ti immagini allo stadio senza bandiere, striscioni, seduti e senza fumare? Tanto vale andare al cinema...

Allo stadio, si canta, si urla, si salta, si bestemmia, si fuma perché si è nervosi.
Bisogna analizzare più in profondità il problema della violenza negli stadi, allontanare dagli stadi quelli che provocano gravi disordini, non far pagare a quelli innocui gli errori di qualche deficiente...


si,diciamo che bisogna puntare su cose più concrete rispetto alla cosa di ognuno al proprio posto..belin dove siamo al colleggio?



03/02/2007 23:20
 
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Re: Re:

Scritto da: elvis84 03/02/2007 23.18

si,diciamo che bisogna puntare su cose più concrete rispetto alla cosa di ognuno al proprio posto..belin dove siamo al colleggio?



Tutti in fila entrando nello stadio due per volta, dandosi la manina...
03/02/2007 23:21
 
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Re: Re: Re:

Scritto da: "Sev" 03/02/2007 23.20


Tutti in fila entrando nello stadio due per volta, dandosi la manina...


lo sai che uno in inghilterra ha mangiato un panino e per aver fatto troppe bricciole è stato arrestato?!
[SM=g27765]



03/02/2007 23:28
 
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Re: Re: Re: Re:

Scritto da: elvis84 03/02/2007 23.21

lo sai che uno in inghilterra ha mangiato un panino e per aver fatto troppe bricciole è stato arrestato?!
[SM=g27765]



Stai scherzando spero? [SM=g27765]
Gli hanno anche dato dei lavori di interesse generale? [SM=g27766]
04/02/2007 00:04
 
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Re: Re: Re: Re: Re:

Scritto da: "Sev" 03/02/2007 23.28


Stai scherzando spero? [SM=g27765]
Gli hanno anche dato dei lavori di interesse generale? [SM=g27766]


scherzo ovviamente! [SM=g27760] ma siamo su quei livelli eh..



04/02/2007 00:48
 
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Ci avevo quasi creduto... [SM=g27760]
04/02/2007 00:49
 
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Re:

Scritto da: "Sev" 04/02/2007 0.48
Ci avevo quasi creduto... [SM=g27760]


solita credulona



04/02/2007 02:01
 
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Noi purtroppo abbiamo una mentalità diversa dagli inglesi... Qua non si fa mai un belino!
04/02/2007 02:05
 
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io cmq una repressione come in Inghilterra non la vorrei per niente al mondo!



04/02/2007 11:40
 
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Non far cantare i tifosi, farli stare seduti ecc. mi sembra troppo. Perchè i tifosi, quelli veri, vanno per dare sostegno alla propria squadra.
Ho sentito un intervento di Maurizio Mosca alla radio che parlava di prigioni all'interno dello stadio, già questa mi sembra una idea che si possa attuare, ovvio che dovrebbero metterci solo i delinquenti che EFFETTIVAMENTE creano disordini e non i tranquilli tifosi che vanno a vedere la partita.
Anche se lontana sarò per sempre genoana!
04/02/2007 23:20
 
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Si parla di un'altra giornata di stop..di abolire le trasferte,striscioni,fumogeni,e far sciogliere i club più violenti.



04/02/2007 23:38
 
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È per questo che da ieri non riesco ad entrare nel sito ufficiale? Mi rimane la prima pagina con la decisione della Figc e se digito direttamente l'url della home page, ho un messaggio d'errore...
04/02/2007 23:41
 
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Re:

Scritto da: "Sev" 04/02/2007 23.38
È per questo che da ieri non riesco ad entrare nel sito ufficiale? Mi rimane la prima pagina con la decisione della Figc e se digito direttamente l'url della home page, ho un messaggio d'errore...


si,anchio non riesco a vederlo..penso lo abbiano sospeso per un po.



04/02/2007 23:45
 
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Pffffffff, diventa assurdo... [SM=x434024]
04/02/2007 23:53
 
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Non sono d'accordo ad attuare nel nostro paese le leggi vigenti in Inghilterra...


disk [SM=x434071]


[SM=x433998] [SM=x434029] [SM=x433999]
04/02/2007 23:54
 
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Re:

Scritto da: "Sev" 04/02/2007 23.45
Pffffffff, diventa assurdo... [SM=x434024]


ora stanno esagerando..su italia 1 a controcampo uno ha detto.."se vediamo uno fuori dallo stadio con una birra,un tatuaggio..lo fermiamo e gli leviamo il passaporto..ecc ecc" [SM=g27765]



05/02/2007 00:53
 
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ancora nn si capisce bene..magari fra qualche giorno ne sapremo qualcosa in più..



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Rumors: due turni di stop, poi si gioca a porte chiuse
Una decisione sulla ripresa dei campionati di calcio arriverà solo dopo i funerali dell'ispettore capo di polizia Filippo Raciti e dopo l'incontro di lunedì, a Palazzo Chigi, di Romano Prodi con i ministri dell'Interno, Amato, dello Sport, Melandri, ed i vertici di Coni e Figc. E' quanto è emerso dalla riunione straordinaria della giunta Coni, che ha deciso di prorogare la gestione commissariale della Federcalcio. Il rinnovo del mandato di Luca Pancalli sarà deliberato dal consiglio nazionale della Figc previsto per il 28 febbraio. Gianni Petrucci ha spiegato: "Oggi nel mondo del calcio non ci sono i presupposti di equilibrio e serenità per arrivare alle elezioni. Riteniamo quindi che il prolungamento della gestione commissariale sia l'unica strada per ritrovare questi presupposti".

Ad ogni modo, stando alle indiscrezioni che circolano in queste ore per quindici giorni non si giocherà (questa giornata di campionato e la prossima), poi per alcune partite lo si farà a porte chiuse. I due turni persi in quest'ottica verrebbero recuperati in aprile e maggio, come turni infrasettimanali al posto della doppia finale di Coppa Italia. I due match tra Inter e Roma slitteranno poi nel mese di giugno.

I funerali di Raciti trasmessi su Rai 1

Saranno trasmessi in diretta su Raiuno i funerali dell'ispettore Filippo Raciti, dal Duomo di Catania. Alle esequie parteciperà anche il presidente di Alleanza nazionale, Gianfranco Fini. Il leader di An ha sottolineato che la sospensione del campionato "e' stata doverosa" e ha ribadito "la solidarieta' sua personale e del partito" nei confronti della famiglia dell'agente ucciso.

Il procuratore capo di Catania: "Abbiamo le idee molto chiare"

"Le idee le abbiamo e sono anche molto chiare. Adesso vedremo". Il messaggio di Gianni Tinebra, procuratore capo di Catania, è chiaro. Uscendo dalla camera ardente dove si trova la bara con il corpo dell'ispettore di polizia Filippo Raciti, ha poi aggiunto: "Le idee non si comunicano, si verificano per poi trasformarle in tesi".

Il patron del Catania si fa forza: "Resto, ma devono cambiare le regole"

Il presidente Pulvirenti rilancia: "Continuerò perché dobbiamo reagire. Abbiamo quest'obbligo. Una volta sistemate le cose, però, prenderò una strada diversa". E spiega i rapporti d forza tra tifosi e società:"La responsabilità oggettiva dei club è il grande problema. Per paradosso, concede a questa gente la possibilità di ricattarci.Ma noi non scendiamo a patti". Intanto però "abbiamo gia' disputato due incontri di campionato a porte chiuse. Ma come abbiamo visto non è successo nulla. C'è gente che ricatta le società e non subisce sanzioni. Sono d'accordo con il presidente della Lazio Claudio Lotito, bisogna seguire la strada della legalita".

La rabbia di Pippo Baudo

Il popolare presentatore è intervenuto a Quelli che il calcio ed ha stigmatizzato la decisione della chiesa catanese di far uscire Sant'Agata dalla cattedrale di Catania per la festa a lei dedicata come ogni anno, anziché lasciarla nella chiesa con a fianco la bara di Salvatore Raciti. Baudo ha poi censurato anche Papa Benedetto XVI che all'Angelus non ha neanche accennato alla morte dell'ispettore di polizia, pur essendo un decesso che ha investito la coscienza nazionale degli italiani. "La festa di Sant'Agata non andava fatta. Domani ci saranno i funerali del poliziotto morto ma ci sarà anche la processione della statua. Invece la Bara di Raciti doveva essere in chiesa sotto la statua. Il dovere della chiesa è essere vicini ai problemi sociali. Oggi il Papa non ha detto una parola nell'Angelus.


Stadi, la linea dura del Coni

Per quel che concerne l'impianto di Catania resterà chiuso per tutto l'anno e il club siciliano dovrebbe avere qualche punto di penalizzazione. Ma Petrucci guarda molto più in là e lunedì al Governo spiegherà che gli stadi non in regola con il decreto Pisanu e la normativa federale non avranno la licenza per ospitare le partite nella prossima stagione. "Le società che non avranno ottenuto la licenza dovranno quindi giocare in un'altra struttura o a porte chiuse", ha spiegato il segretario generale del Coni, Raffaele Pagnozzi. Intanto il Comitato Olimpico Italiano ha confermato che sarà assegnata una borsa di studio a Fabiana e Alessio, i figli dell'ispettore capo Filippo Raciti.

Le misure del Viminale

Si sta pensando a diversi provvedimenti: intanto dovrebbe essere immediata l'entrata in vigore dell'applicazione del Decreto Pisanu senza aspettare giugno 2007 con conseguente istallazione dei tornelli all'ingresso ed emissione di biglietti nominativi. In questo caso, le società che non si metteranno in regola giocheranno a porte chiuse. In più si pensa al blocco delle trasferte delle tifoserie da una città all'altra e, per le partite a rischio verranno vietate le notturne (possibile addirittura che si giochi alla mattina). E inoltre alo studio anche la sospensione dei benefici che riducono la pena ai tifosi violenti così che le condanne inflitte dai tribunali siano effettive e non aggirabili.

Le indagini della polizia

Sale a 29 il numero delle persone fermate da polizia e carabinieri nell'ambito delle indagini. Altre sette persone sono state infatti arrestate dalle forze dell'ordine, anche se a nessuno di loro è contestato l'omicidio dell'ispettore capo Filippo Raciti. Gli investigatori hanno anche sequestrato in un negozio gestito da quattro senegalesi un centinaio di oggetti esplosivi, tra petardi e bombe carta. Nel negozio c'erano anche bandiere e attrezzature solitamente utilizzate dagli ultrà del Catania. Secondo quanto riferito dalla procura di Catania, dei 29 arrestati due sono organici a gruppi degli ultrà catanesi, gli altri sono abituali frequentatori della curva nord dello stadio Massimino.

L'autopsia di Raciti: ucciso da un corpo contundente

Non è stata una bomba carta, ma un corpo contundente a uccidere l'ispettore di polizia Filippo Raciti. E' quanto si legge nella diagnosi del medico legale, che ha effettuato l'autopsia sul corpo dell'agente ucciso durante gli scontri al termine del derby Catania-Palermo di venerdì. L'esame autoptico ha rivelato, si legge nella diagnosi, "un trauma addominale e frattura del fegato con corpo contundente importante con adeguatezza lesiva". Si parla di un masso che lo avrebbe colpito mezz'ora prima del decesso.

La lettera di Prodi

Intanto il presidente del Consiglio Romano Prodi ha inviato una lettera personale alla vedova e ai figli di Filippo Raciti: il premier non potrà essere presente ai funerali a causa di impegni ufficiali all'estero.

Il Pm di Catania Ignazio Fonzo attacca Controcampo

La trasmissione sportiva di Italia 1, condotta da Sandro Piccinini intervista un ultra del Catania (che non mostrra il proprio volto) e il pm di Catania Ignazio Fonzo si arrabbia: "Non entro nel merito delle valutazioni professionali dei giornalisti ma non ritengo corretta l'equiparazione tra parte e controparte quando, da un lato ci sono le forze dell'ordine e dall'altro ci sono dei soggetti che rispondono incappucciati e che appartengono a gruppi di pseudotifosi che in questo momento abbiamo sotto attenzione e che non possono, ribadisco, essere definiti controparte". Pronta la replica di Sandro Piccinini: "Non abbiamo fatto nulla altro che il nostro dovere, nè abbiamo speculato, visto che tra l'altro quella intervista è andata in onda all'una di notte. Nessuno ha definito quel tifoso controparte e lo abbiamo anche detto in diretta. Fonzo non può però dimenticare quelli che sono i doveri di un giornalista. Quello che abbiamo documentato è la frattura sempre più profonda fra le forze dell'ordine e i tifosi. Ritengo sia fondamentale per un giornalista e anche per l'opinione pubblica, così come può essere utile per la stessa magistratura, capire le ragioni di quella frattura".

"Il Governo intende, insieme all'organizzazione calcistica, cercare davvero di voltare pagina. Questo è un problema che ha attraversato la storia del calcio italiano, le soluzione individuate negli ultimi anni non sono sufficienti, non bastano". Per questo Giovanna Melandri afferma che "il calcio non ripartirà fin quando non avremo individuato tutti insieme le strategie giuste e buone per uscire da questo dramma".

Il ministro per le Politiche giovanili e le attività sportive, è intervenuta su La 7 per discutere sul problema della violenza nel calcio dopo i tragici fatti di ieri a Catania ed ha anche confermato di aver apprezzato la decisione presa ieri dal commissario straordinario Figc, Pancalli, di sospendere i campionati: "Penso che sia stato necessario, opportuno da parte di Pancalli interrompere i campionati di calcio, fermare il calcio. Lunedì mattina è prevista alla presidenza del Consiglio un vertice con il mondo del calcio, noi siamo già al lavoro per individuare la strada da imboccare".

Melandri parla anche del decreto Pisanu, che ha provato a mettere ordine su questo problema con alterne fortune: "Era un buon atto di Governo, buone motivazioni e buone intenzioni, ma si riferiva ai dispositivi all'interno degli stadi che sono un onere per gli enti locali. Non c'è rapporto tra stadi e società di calcio, che non offrono spazi per la famiglia, per la ristorazione, per i bambini. Sono molte le cose da fare, ma non basta garantire la sicurezza interna agli stadi. La tragedia di ieri è avvenuta fuori dallo stadio, il problema è che le famiglie hanno voltato le spalle al calcio".

Il riferimento all'Inghilterra è d'obbligo, e Melandri si dice d'accordo con leggi più dure, ma invita a fermarsi sul problema della ristrutturazione degli stadi: "La famosa legislazione inglese aveva vari aspetti. C'era quello della legge speciale, del giro di vite, della dimensione sanzionatria e penale su cui sono d'accordo. Questi sono atti di vandalismo, di violenza che non possiamo tollerare. Questo deve essere presente nel pacchetto di proposte che presenteremo. Ma in Inghilterra fu l'occasione per trasformare gli stadi inglesi. Siamo in ritardo e dobbiamo recuperare questo tempo, non c'è tornello o biglietto elettronico che tenga se gli stadi sono svuotati dalle famiglie"

ROMANO PRODI: "E' ORA DI UNA SVOLTA"

Il presidente del consiglio, Romano Prodi, ha commentato lo stop al campionato di calcio ordinato dalla Figc dopo che, ieri, durante gli scontri nel derby Catania-Palermo ha perso la vita l'ispettore capo di Polizia Filippo Raciti: "Lo ritengo - ha detto Prodi riferendosi, appunto, alla sospensione di tutti i campionati di calcio - un doveroso momento di meditazione e di riflessione. La gente deve capire che è ora di una svolta, e un paese si deve rendere conto che anche nello sport o, forse, in questo periodo storico soprattutto nello sport, si esprime la civiltà, la maturità, la serietà del nostro Paese".

LUCA PANCALLI, FIGC: "MAI PIU' EPISODI DEL GENERE"

"Avrei preferito che questo atto di fiducia nei miei riguardi non ci fosse stato. Lo svolgerò con responsabilità affinché vi siano degli effetti positivi". Lo ha detto il riconfermato Commissario straordinario della Figc, Luca Pancalli, al termine del vertice al Coni e dopo la proroga del commissariamento decisa dal Presidente del Coni, Petrucci. Circa la durata dello stop all'attività calcistica, Pancalli ha sottolineato che "il calcio ha bisogno che si condividano percorsi forti affinché fatti del genere non si ripetano più. Probabilmente la mia decisione avrà scontentato qualcuno, si potrà dire anche che sia sbagliata, ma moralmente non potevamo fare diversamente".

LA SOLIDARITA' DI PLATINI' A LUCA PANCALLI

Luca Pancalli ha ricevuto, stamane, una telefonata dal neopresidente della Uefa, Michel Platini, che ha espresso la sua solidarietà al commissario straordinario Figc e ha dichiarato di "condividere in pieno la decisione presa dalla Federazione di sospendere i campionati". Lo ha reso noto la stessa Figc dal proprio sito Internet.

SCRITTE CONTRO LA POLIZIA A LIVORNO E PIACENZA

Il Comune di Livorno ha provveduto a far cancellare a proprie spese le vergognose scritte apparse sul muro de "Il Tirreno", riferite alla tragica notte di violenza a Catania, non appena concluse le ispezioni da parte della Digos. "E' solo un piccolissimo gesto - spiega il sindaco Alessandro Cosimi - con il quale a nome mio e della città intera voglio esprimere tutta la vicinanza alla famiglia del poliziotto ucciso e alle Forze dell'Ordine. L'episodio della scritta, che in sé è inaccettabile, oltre allo sconcerto e alla condanna mi suscita una profonda amarezza, dettata dalla difficoltà di capire come si possa solo pensare una cosa simile".

Queste alcune delle deliranti scritte apparse a Livorno: "Morte allo sbirro "Un altro Filippo Raciti, Ultras liberi" "2/2/2007 vendetta per Carlo Giuliani", il giovane morto a Genova durante il G8.

Anche su un muro di recinzione nei pressi dello stadio "Garilli" di Piacenza questa mattina sono comparse le scritte "Onore ai diffidati" e "Catania... meno uno", con chiaro riferimento all'ispettore di Polizia Filippo Raciti, ucciso nei disordini di Catania. Le scritte sono firmate con la sigla Acab (acronimo inglese che sta per "all cops are bastardas", cioe' "tutti i poliziotti sono bastardi") utilizzata in un forum di ultra' sul web. Dopo i rilievi della Scientifica le scritte sono state immediatamente cancellate.

LA NOTTE DI GUERRIGLIA A CATANIA

Intanto il mondo del pallone è fermo in attesa di provvedimenti urgenti dopo gli scontri tra tifosi, teppisti e polizia che, ieri sera a Catania, hanno causato la morte di un ispettore di polizia ed il ferimento non grave di oltre 70 persone. La Federazione italiana giuoco calcio ha deciso ieri di bloccare tutti i campionati, in ogni categoria, e le partite della Nazionale, a partire da oggi, fino a quando non si saranno prese ulteriori decisioni sulla vicenda.

Un minuto di silenzio sarà osservato oggi e domani in tutti gli altri eventi sportivi in Italia, ha comunicato il Comitato olimpiconazionale italiano. Annunciando la decisione del minuto di raccoglimento, il presidente del Coni, Giovanni Petrucci ha espresso in una nota "sentimenti di
profondo dolore che in questo momento attraversano il mondo dello sport italiano per la tragica scomparsa dell'ispettore capo di polizia, Filippo Raciti".

Filippo Raciti è morto all'ospedale Garibaldi di Catania dopo essere rimasto ferito da una bomba carta, esplosa mentre lui era dentro un mezzo della polizia. La giunta di Catania ha decretato il lutto cittadino per lunedì, giorno dei funerali dell'ispettore capo Filippo Raciti. Le celebrazioni si svolgeranno nella cattedrale della città, nel pomeriggio di lunedì.

La riunione d'urgenza della giunta nazionale del Coni, inizialmente convocata per lunedì, è stata anticipata a domenica, alle 11, presso la sede del Foro Italico, per esaminare la situazione dei fenomeni di violenza nel calcio, scrive ancora il comitato olimpico. Il ministro dell'Interno Giuliano Amato riferirà alla Camera martedì prossimo sui "gravissimi fatti di Catania", si legge in una nota di Montecitorio.

FERMATE 20 PERSONE DOPO GLI SCONTRI DI VENERDI' SERA

"Andremo fino in fondo". Il questore di Catania assicura che i responsabili della morte dell'ispettore Filippo Raciti non resteranno impuniti. Due le inchieste aperte dalla procura, che ha disposto anche il sequestro dello stadio: una relativa ai disordini, l'altra la morte del poliziotto. Avviata anche un'indagine conoscitiva sui club organizzati del calcio Catania. Finora i fermati sono 20, dei quali 9 minorenni. Il Pm ha spiegato che Raciti era dentro l'auto quando è stato colpito allo sterno da un grosso masso e poi ha respirato i fumi letali di una bomba carta, che sarebbe giunta dagli spalti della curva nord dello stadio. Secondo gli inquirenti, l'uccisione è stata un'azione premeditata, in cui sono stati coinvolti "pseudo sostenitori" del Catania e non tifosi rosanero. Da quanto riferito da un collega, Raciti ha detto prima di morire: "Non e' grave, non preoccuparti ma portami in ospedale che non mi sento tanto bene". "Gli ultras - ha dichiarato un altro poliziotto - non si sono scagliati contro i tifosi del Palermo. Volevano noi"

IMPONENTE OFFENSIVA DELLE FORZE DELL'ORDINE TRA I CLUB ORGANIZZATI DI CATANIA

Imponente offensiva delle forze dell'ordine a Catania alla ricerca di elementi utili all'indagine sulla morte dell'ispettore capo di polizia Filippo Raciti, durante gli scontri in occasione del derby Palermo-Catania. Ben 250 uomini, tra Squadra mobile e Digos, e altri 150 militari dell'Arma, di cui una settantina del Reparto operativo e il resto della territoriale, sono mobilitati sul territorio. L'operazione sta riguardando tutti i club organizzati del Catania calcio, in particolare quelli del centro storico e del quartiere periferico di Librino. I risultati saranno resi noti domenica. E' la risposta della magistratura e delle forze dell'ordine al tifo violento e alla domanda di sicurezza negli stadi. Proprio oggi la procura aveva avviato un'indagine conoscitiva sui club. L'obiettivo è scandagliare il mondo della tifoseria organizzata e degli ultras e trovare tracce e collaborazioni che portino a chi ha lanciato la bomba carta e il masso contro l'auto dell'ispettore capo. Ma più in generale si tratta di individuare le frange più violente di questo mondo. Il fascicolo, che al momento non ha iscritti nel registro degli indagati, si aggiunge alle due inchieste avviate per ricercare responsabilità della morte del poliziotto e accertare il grado di sicurezza dell'impianto sportivo.

Proseguono intanto i sopralluoghi dei magistrati catanesi allo stadio per chiarire la dinamica degli scontri costati la vita all'ispettore capo di polizia Filippo Raciti, di 38 anni, colpito da una bomba carta mentre era a bordo di un mezzo della polizia all'esterno dello stadio. La procura di Catania ha disposto il sequestro dello stadio della città, per effettuare i sopralluoghi e rilievi del caso, hanno detto fonti giudiziarie.

In prefettura a Catania è stato convocato un incontro tra autorità e forze dell'ordine, alla presenza dell'arcivescovo di Catania, per decidere sui festeggiamenti per la patrona Sant'Agata di domani, per i quali il match tra Catania e Palermo era stato anticipato a ieri sera.

IL PRESIDENTE DEL CATANIA: "PASSERO' LA MANO"

Nottata insonne per il presidente del Catania, Nino Pulvirenti, che a caldo aveva detto di volere lasciare il calcio e che oggi sembra dello stesso avviso: "Non possiamo mandare a monte tutti gli obblighi con i dipendenti, i calciatori e i tifosi veri - afferma - e non la diamo vinta a questi teppisti, ma, sistemate le cose, vedremo di passare la mano". In tre anni, spiega, "abbiamo realizzato un progetto positivo per la città, ma questa ferita non si potrà mai rimarginare e questa terribile e insopportabile ombra segnerà per sempre la storia di Catania. Sono vicino alla famiglia Raciti e alle forze dell'ordine - conclude Pulvirenti - senza le quali il bilancio sarebbe stato ancora più tragico".


NAPOLITANO: PROFONDO DOLORE; TUTTI REAGISCANO

Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha espresso alla moglie, ai figli e ai familiari dell'ispettore capo di Polizia Filippo Raciti, vittima della cieca violenza scatenatasi nel campo sportivo di Catania in cui prestava servizio, i sentimenti di commossa partecipazione al loro profondo dolore. Il Capo dello Stato, colpito dalla gravità degli incidenti e dall'impressionante numero dei feriti tra le forze dell'ordine e i cittadini, ribadisce che alla ferma condanna per la recrudescenza drammatica di atti di violenza in occasione di competizioni calcistiche debbano accompagnarsi scelte e comportamenti coerenti da parte di tutte le autorità responsabili contro degenerazioni che infangano i valori dello sport e offendono la coscienza civile del paese.

SCAPAGNINI: OMICIDIO VOLONTARIO, TOLLERANZA ZERO

"E' inaccettabile quello che è accaduto, dobbiamo unirci al massimo livello per combattere questa deriva che non è più sport, ma solo delinquenza". Lo dice il sindaco di Catania, Umberto Scapagnini, secondo cui "tolleranza zero contro dei delinquenti che si fingono tifosi e danneggiano un'intera città. Catania - aggiunge Scapagnini - è una città civile, ma occorre colpire con fermezza e durezza chi sbaglia in questa maniera incredibile. Abbiamo assistito a scene da guerriglia urbana, cose intollerabili. Il lancio della bomba carta - osserva il sindaco di Catania - è avvenuto all'interno dell'auto dove si trovava il poliziotto, quindi con il chiaro intento di uccidere". Per Scapagnini si può "parlare di omicidio volontario. Io in 40 anni di attività ho assistito a scene strazianti, ma vedere un giovane morire nella sala di rianimazione dell'ospedale Garibaldi, dopo che in un primo momento sembrava si fosse ripreso, mi ha colpito profondamente come uomo e come medico. Giuro a me stesso - conclude - che farò di tutto e di più perchè cose del genere non possano e
debbano ripetersi".

NIENTE FESTA, SOLO RITI RELIGIOSI PER PATRONA

Saranno solo celebrazioni religiose quelle per la patrona di Catania Sant'Agata. E' stato deciso nel corso di un vertice al quale hano partecipato
il prefetto di Catania Anna Maria Cancellieri Peluso, il sindaco Umberto Scapagnini e l'arcivescovo Salvatore Gristina, dopo il tragico derby di ieri. Era stata la famiglia dell'ispettore capo Filippo Raciti, a chiedere l'interruzione
della festa religiosa.

IL SETTORE GIOCHI E SCOMMESSE PERDE 9 MILIONI

La tragedia di Catania ha i suoi strascichi economici anche per il settore giochi e scommesse. Dal blocco dei campionati di calcio, riporta Agipronews, lo Stato perde in entrate erariali circa 3,1 milioni di euro per ogni fine settimana di stop. Più grave il computo per concessionari, ricevitori e provider, che avranno mancati incassi per circa 5,9 milioni di euro complessivi per week end. Il totale, secondo le stime dell'agenzia, tocca i 9 milioni di
euro. Il calcolo è presto fatto: le scommesse sportive raccolgono in media 30 milioni di euro per ogni fine settimana. Di questi una cifra compresa tra il 60 ed il 70 per cento viene puntata sui campionati italiani di Serie A, B e C, circa 20 milioni di euro che portano introiti erariali per 1,2 milioni, e 5,3 milioni di euro per provider e concessionari. Per Totocalcio, Il9 e Totogol la raccolta per i due concorsi del fine settimana, imperniati su Serie A e B, si attesta a circa 5,5 milioni di euro: di questi 1,9 milioni andrebbero all'erario, mentre ricevitori e provider avrebbero circa 600 mila euro in meno di guadagni.

ECCO COME FARSI RIMBORSARE I SOLDI DELLE GIOCATE

Chi ha giocato le schedine di questo fine settimana - fa sapere l'agenzia specializzata Agicoscommesse - per Totocalcio, Totogol, Il9 e la scommessa a totalizzatore Big Match, potrà chiedere il rimborso delle giocate. La
sospensione dei Campionati italiani riguarda anche le scommesse a quota fissa. Chi ha effettuato giocate comprendenti esclusivamente partite sui campionati italiani potrà richiederne il rimborso. Chi ha invece fatto giocate miste, ovvero comprendenti sia squadre italiane sia incontri su Campionati esteri si vedrà assegnato agli incontri sui campionati italiani una quota pari ad 1. Di fatto quindi tale quota non verrà conteggiata nell'eventuale vincita.

Affari Italiani

[Modificato da elvis84 05/02/2007 0.57]




05/02/2007 01:03
 
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Le cifre della vergogna
I dati parlano di un aumento di arresti e denunce e della diminuzione delle partite con feriti, con l'eccezione di quelle di serie A, nel girone di andata del campionato. Ma dal lavoro delle 'squadre tifoserie' delle Digos italiane, gli esperti che svolgono le indagini dopo le partite, é facile individuare gli incontri più a rischio: uno su tutti Palermo-Catania del 20 settembre 2006. Lo stesso derby che ieri si è concluso con la morte di un poliziotto, quando è stato giocato a Palermo ha impegnato la squadra speciale della Digos in una indagine che si è conclusa con 63 denunce e un arresto. Contro una media, in tutte le altre città italiane, di 4-5 denunce a partita.

DERBY SICILIANO IL PIU' A RISCHIO: Dal 23 agosto scorso al 30 gennaio, considerando anche le partite di coppa Italia, amichevoli, nazionali e i campionati di serie A, B e C, le indagini delle 'squadre tifoserie', successive alle partite, hanno portato a 307 denunce, 47 arresti differiti (quelli previsti dal decreto Pisanu) e 27 arresti. La media è di 4-5 denunce a partita, per l'incontro Verona-Vicenza (serie B) del 4 novembre scorso si è arrivati a 13, 11 dopo Salernitana-Cavese, partita di serie C/1 del 10 gennaio, 10 per Verona-Genoa (serie B) del 30 ottobre 2006. E poi il salto ai 63 di Palermo-Catania. Anche per quanto riguarda gli arresti, se al primo posto c'é Avellino-Salernitana ([SM=g27762], al secondo, con 5 arresti c'é Catania-Messina.

VIMINALE, 108 ARRESTI E 486 DENUNCE IN GIRONE ANDATA: Sono in aumento, rispetto allo scorso anno, rispettivamente del 12 e dell'89,84 per cento, secondo i dati del Viminale sul girone di andata di serie A, B e C. In particolare, per quanto riguarda gli arresti, sono stati 42 per partite di serie A (21 lo scorso anno, +100%); 34 per partite di serie B (38 lo scorso anno, -10,5%); 32 per partire di serie C (37 lo scorso anni, -13,5%). Mentre per quanto riguarda le denunce, 223 per partite di serie A (68 lo scorso anno, +227,94%); 128 per partite di serie B (98 lo scorso anno, +30,61%); 135 per partite di serie C (90 lo scorso anno, + 50%)

DIMINUISCONO I FERITI, MA AUMENTANO QUELLI TRA FORZE ORDINE: In totale gli incontri con feriti sono stati 55 contro i 59 dell'anno precedente. Una diminuzione del 6,78%, dunque, ma con un'eccezione: la serie A, dove le partite con feriti sono aumentate del 16,67%, passando dalle 18 dello scorso anno a 21. Sono stati 16, invece, gli incontri con feriti in B (erano 17, -5,88%) e 18 in C (contro 24, -25%). Dai dati del centro nazionale sulle manifestazioni sportive emerge poi una diminuzione del 31% dei feriti tra i tifosi, mentre sono aumentati del 42% quelli tra le forze dell'ordine.

PIU' POLIZIOTTI E CARABINIERI NEGLI STADI: E' aumentato del 4% il numero di uomini delle forze dell'ordine impegnati negli stadi durante il campionato di calcio, secondo i dati dell'osservatorio. Si tratta di Polizia e Carabinieri con il concorso della Guardia di Finanza. Le aliquote di rinforzo della Forza Pubblica vengono individuate in relazione ad un piano nazionale disposto dal capo della Polizia, Gianni De Gennaro, sulla base delle informazioni pervenute nel corso della settimana, ed analizzate dall'Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive.

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