Fanfic sul Galaxy Express 999 - prologo

Salve a tutti. Dal momento che in questo periodo ho trovato un pò di tempo, mi sono messo a trascrivere alcune idee che mi frullavano da un pò nella testa, e che mi avevano fatto venir voglia di scrivere una fanfic ambientata nel mondo del GE999. Ne è venuto fuori un inizio di una nuova storia parallela, che prende spunto da qualche indizio della serie televisiva, e si immerge nel Leijiverse, con tutte le licenze fisiche e spazio-temporali del caso

Se qualcuno vuole darci un'occhiata, metterò qui qualcosa (dopotutto la sezione serve per quello ), così poi mi date qualche parere. Non so quanti nel gruppo siano appassionati del GE999, comunque di sicuro qualcuno c'è

Come note a margine relative al primo episodio, Hammer Redril è un personaggio che appare negli episodi 109 e 110 della serie del GE999, allorché c'è una piega spazio-temporale, e Tetsuro e Maetel incontrano un GE999 del futuro, con a bordo lo stesso Controllore, la stessa Maetel e appunto Redril. Inoltre, il primo episodio riprende un flashback narrato nell'episodio 110 e lo amplia un pò, per delineare meglio la situazione. Da lì in poi la storia va avanti in piena autonomia, ma essendo ambientata nel futuro finirà certamente per risentire di ciò che è accaduto in passato. Gli unici vincoli saranno la coerenza con gli episodi 109 e 110.

Il titolo è ancora sconosciuto, perché non mi è ancora venuto in mente

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PROLOGO

L'Universo si estende all'infinito. I suoi confini sono irraggiungibili, la sua vastità è inimmaginabile. L'Universo è la più complessa espressione del Caos, e allo stesso tempo la più complessa espressione dell'Ordine, è la Morte e la Vita, è lo Spirito e la Materia. Ogni giorno l'Universo nasce e muore, nuove stelle nascono, e vecchie stelle muoiono. Non sono le leggi della fisica a valere in tutto l'Universo, ma è solamente questa legge, la Legge dell'Evoluzione, la sopravvivenza.
Un tempo c'erano stati uomini eroici e coraggiosi, che avevano percorso il Mare delle Stelle fino ai suoi confini, e che avevano portato fin là i loro ideali di Libertà, di Amore e di Amicizia. Quel tempo però era lontano, quegli uomini erano morti e altri erano nati al loro posto. Erano state combattute guerre, alcune vinte e alcune perse. Molti dei pianeti più ricchi dell'universo avevano conosciuto epoche buie e difficili, e alcuni di essi erano divenuti pianeti morti, mentre altri pianeti si erano sostituiti ad essi. Intere galassie avevano subito dei profondi mutamenti, la Vita era sparita da esse per trasferirsi altrove, in nuove forme intelligenti ed evolute. Dove prima c'era la Vita ora c'era il Nulla, ma l'Universo continuava inesorabilmente ad espandersi.
La razza umana però non si era ancora estinta. Nonostante un corpo poco resistente e una vita molto breve, i Terrestri e tutti gli altri esseri della stessa specie stavano resistendo allo scorrere del Tempo, inesorabile, che decretava da secoli l'avvento di nuove forme di vita biomeccaniche o ameboidi. Creature prive di limiti come le percezioni sensoriali, i sentimenti, la forma del corpo, la dipendenza da parametri troppo variabili come il calore e il nutrimento. Quando era arrivato il tempo che tutti gli esseri umani dell'universo unissero le proprie forze per resistere alla Legge dell'Evoluzione, ciò era stato fatto, e in pochissimo tempo la scienza dei pianeti da loro abitati aveva generato una fittissima rete di scambi commerciali e tecnologici. Questa rete di comunicazioni fisiche ed elettromagnetiche venne chiamata Ferrovie Galattiche. E la cosiddetta "Era delle Ferrovie Galattiche" fu il livello più alto di evoluzione raggiunto dalla coalizione di tutti gli esseri umani dell'universo. In quel periodo non si sentiva più il bisogno di eroi solitari senza macchia e senza paura, e l'organizzazione umana era così meticolosa da garantire la sicurezza per tutti.
Poi però successe qualcosa. L'illuminata "Era delle Ferrovie Galattiche" diventò solamente un ricordo, e non c'era più nessun eroe in grado di impedire il caos, la disgregazione, il buio, l'oblio. La rete di comunicazioni venne smantellata o abbandonata, la Paura si impadronì delle menti degli uomini deboli, l'Oscurità impedì che l'umanità recuperasse il suo antico splendore. Ma questa non era un'ingiustizia, era una crudele applicazione della Legge dell'Evoluzione, che relegava gli esseri umani al ruolo di schiavi o di profughi senza meta. E così si era arrivati all’Anno Stellare 66778.