Oggi leggevo un articolo su PC World e, vi giuro, faticavo a credere a quello che mi passava sotto gli occhi.
Si tratta di un articolo sul famigerato problema del p2p. Mi ha lasciato stupefatto il punto di vista dell’autore dell’articolo, che fa suoi i pareri di alcuni utenti dei circuiti p2p: “il p2p e’ utile perche’ non posso permettermi di andare al cinema tutte le settimane….”, “posso arricchire i miei orizzonti culturali … “ (questa e’ davvero divertente), “lo faccio perche’ i CD/DVD/Software costano troppo”, “e’ giusto scaricare perche’ le major guadagnano troppo”, ed il ben noto e famigerato “non causo danno a nessuno, perche’ tanto quel file/canzone/software non lo comprerei mai”.
Incredibile che una rivista di settore sposi tesi assolutamente idiote e vane come queste, blande giustificazioni di chi non ha l’onesta’ di dire
“lo faccio perche’ tanto non corro nessun rischio di essere beccato e perche’ e’ semplicissimo farlo”.
Apprezzo molto di piu’ chi scarica illegalmente con queste motivazioni, ne’ mi sento di criticarlo perche’ chi e’ senza peccato scagli la prima pietra (quando avevo la vostra eta’ almeno…). Ma cercare di giustificare un’attivita’ palesemente illecita con motivazioni cosi’ assurde e’ davvero idiota.
Cosi’ come e’ assurdo che nascano legislazioni, come quella che probabilmente attecchira’ in Germania, che prevede il carcere per chi scarica…. Ma scherziamo??? Ma fategli una bella multa, che so, pari al doppio del valore commerciale del materiale scaricato, e amici come prima. Mi pare che tutti stiano perdendo la testa.
L’unico punto di vista sensato che ho sentito esprimere sulla questione e’ quello del giornalista Massimo Fini: “si tratta di una pratica che semplicemente denota mancanza di rispetto verso il prossimo e mancanza di senso civico. Ma noi italiani siamo cosi’.”