Suggerisco un saggio:
"L'anello che non tiene", autore italiano che adesso mi sfugge, cronaca completa di come quando e perche' in Italia dalla pubblicazione ad oggi ha rivendicato politicamente il Signore degli Anelli ed i "presunti" messaggi politici che esso avrebbe contenuto. Nemmeno tanto criptati secondo i vari personaggi della DX e della SX, dagli Yippies Americani a Gianfranco Fini, che se ne sono appropriati.
Per me l'eterogeneita' di coloro che rivendicano Tolkien per se e' il primo segnale del fatto che JRRT fosse un letterato 'puro', un vero medievista, e che non vi siano nel suo romanzo piu' riferimenti di quelli che l'autore del Beowulf (ad esempio) ha voluto mettere nella sua opera. CHiaramente la visione del mondo di una persona e come si mette in rapporto alla sua epoca (ben DUE guerre mondiali) non possono non venire a galla. Tuttavia credo ancora nella buona fede di John.
Ossian
PS
UGV, bellissimo topic. Spero se ne possa discutere in tanti!