Nuova Discussione
Rispondi
 
Stampa | Notifica email    
Autore

Capitolo 2 - Inseguiti dal destino

Ultimo Aggiornamento: 04/11/2005 03:55
OFFLINE
Email Scheda Utente
Post: 12.362
Post: 1.443
Registrato il: 06/11/2001
Città: TRADATE
Età: 51
Sesso: Maschile
..:: Vice Amministratore ::..
<-Cavaliere->
Gemellato
01/07/2005 11:04
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Vilahir
"Stupendo!" commentò Vilahir fra il sarcastico ed il compiaciuto. "Stiamo diventando delle leggende nostro malgrado!"

[Modificato da bvzk 07/07/2005 4.09]

OFFLINE
Email Scheda Utente
Post: 129
Post: 120
Registrato il: 30/06/2004
Città: ROMA
Età: 48
Sesso: Maschile
..:: Utente Forum ::..
-Principiante-
02/07/2005 20:15
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Naetro
Naetro richiamò Kuma vicino a lui, e strinse le mani attorno alla sua arma, mentre fissava l'uomo che si stava avvicinando.
"Il vecchio ha detto che ci stavano venendo a cercare, bisogna solo capire con quali intenzioni...."
Disse in tono sarcastico, rivolgendosi all'elfa.
OFFLINE
Email Scheda Utente
Post: 2.114
Post: 2.114
Registrato il: 22/02/2004
Città: ROMA
Età: 50
Sesso: Femminile
..:: Utente Forum ::..
<:-Eroe-:>
Socio del "GiRSA Crew"
02/07/2005 20:24
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Halya
L'elfa di tutta risposta sfoderò la daga, portando il braccio destro dietro la schiena per nasconderla ad una prima fugace occhiata e si calò rapida il cappuccio sulla testa.
"Va bene Naetro, un probabile assalitore non ci fronteggerebbe in maniera così palese.... credo...."
Attese che l'uomo avanzasse verso di loro, per valutare le sue intenzioni.
Email Scheda Utente
04/07/2005 10:38
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Master
Il sole era ormai scomparso dietro le alture ad Ovest e nel cielo permaneva solo un vago chiarore, mentre la zona era ormai avvolta nelle ombre.
Naetro non riuscì a vedere bene i lineamenti dell'uomo che si stava avvicinando. L'unica cosa evidente era che si trattava di un vero gigante, alto almeno due metri, possente, con i capelli lunghi e la barba. Non sembrava che fosse armato.
Halya, dal canto suo, dal momento che l'oscurità non le creava troppi problemi, riuscì a distinguere i capelli rossi, gli occhi verdi ed il cordiale sorriso che ingentiliva il volto.
L'uomo avanzò fino a fermarsi a circa un paio di passi dalla coppia di viandanti. Alzò le mani, per segnalare che non aveva cattive intenzioni, e parlò con voce profonda ma cordiale.
"Benincontrati, amici", salutò. "E' un vero onore per me dare il benvenuto ad Ocrey ad una Figlia del Bosco. Sono passate innumerevoli vite d'Uomo da quando il nostro popolo aveva abituali contatti con i Silvani, ed ormai tali contatti sono ricordati solo da vecchie leggende."
Rivolse il suo sguardo a Naetro.
"E benvenuto anche a te", proseguì. "Mi dicono che sei uno straniero in questi boschi ma si dice anche che sei un prode, e noi onoriamo i valorosi guerrieri sia pure provenienti da terre lontane."
Accennò un inchino.
"La città è in debito con voi. Io sono Maccus, oste del "Baio Pezzato" di Ocrey, e mi è stato affidato il compito di accogliervi come si conviene e di offrirvi riparo e ristoro. I vostri amici sono già sistemati alla locanda: vogliamo raggiungerli?"
OFFLINE
Email Scheda Utente
Post: 2.114
Post: 2.114
Registrato il: 22/02/2004
Città: ROMA
Età: 50
Sesso: Femminile
..:: Utente Forum ::..
<:-Eroe-:>
Socio del "GiRSA Crew"
04/07/2005 17:22
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Halya
L'elfa si tolse il cappuccio, ripose la daga e sussurrò al compagno:
"Vieni, ma teniamo gli occhi aperti!"
Si avvicinò al gigante e ricambiò il sorriso.
"Sono Halya di Boscoverde il Grande e questo è il mio amico Naetro, ti siamo grati per l'ospitalità che ci darai e per l'accoglienza che ci hai riservato Maccus!
"Se vuoi farci strada ti seguiremo."

OFFLINE
Email Scheda Utente
Post: 6.302
Post: 6.179
Registrato il: 22/11/2003
Città: ROMA
Età: 47
Sesso: Maschile
Occupazione: Tecnico Informatico
..:: Amministratore Forum ::..
^Maestro^
Fondatore del "GiRSA Crew"
04/07/2005 20:06
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Jarek
… e la cosa non mi piace per niente”.
Rispose Jarek a Vilahir continuando a sorseggiare il suo idromele.
L’eothraim si fece improvvisamente serio e pensieroso, poi disse:
Hai idea di che diavolo stia succedendo, Bardo?
L’assalto a Garik, la sparizione di Mejan, il ritrovamento della sua strana missiva e di quel cofanetto, l’incontro con Halya e Naetro, lo scontro con l’orientali, quell’albero … com’è che l’ha chiamato l’elfa? Ucorno? E ancora: l’apparizione di quel demone che ha parlato tramite il corpo di un orientale morto, l’amuleto che tu hai preso, le strane parole pronunciate dagli abitanti del villaggio quando abbiamo fatto il nostro ingresso qui in taverna … pensi che non le abbia sentite? Ho fatto finta di nulla, ma le ho ascoltate attentamente … una per una.
Ed il nome di Rabain che continua a tornare.

Jarek piombò nuovamente nel silenzio.
*Il nome di Rabain che continua a tornare … prima nelle lettere lasciatemi da Mejan, poi da Naetro, poi da quella specie di demonio … e infine dagli uomini di questo villaggio.
Perché?*

Tornò a rivolgersi al suo compagno:
Allora? Ti sei fatto una vaga idea di quello che sta accadendo?
OFFLINE
Email Scheda Utente
Post: 129
Post: 120
Registrato il: 30/06/2004
Città: ROMA
Età: 48
Sesso: Maschile
..:: Utente Forum ::..
-Principiante-
04/07/2005 20:50
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Naetro
Alla presentazione dell'elfa il buon Naetro s'inchinò sorridendo cordialmente : "Io sono Naetro di Brea" disse il guerriero rinfoderando l'ascia.
"Ti seguiamo."

[Modificato da Maraudja 04/07/2005 20.51]

OFFLINE
Email Scheda Utente
Post: 12.362
Post: 1.443
Registrato il: 06/11/2001
Città: TRADATE
Età: 51
Sesso: Maschile
..:: Vice Amministratore ::..
<-Cavaliere->
Gemellato
05/07/2005 13:11
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Vilahir
"Diciamo che si sta delineando un quadro nella mia testa...", rispose il bardo mantenendo uno strano sorriso... "Ma è troppo assurdo per parlarne qui ed ora..."

[Modificato da bvzk 07/07/2005 4.11]

OFFLINE
Email Scheda Utente
Post: 6.302
Post: 6.179
Registrato il: 22/11/2003
Città: ROMA
Età: 47
Sesso: Maschile
Occupazione: Tecnico Informatico
..:: Amministratore Forum ::..
^Maestro^
Fondatore del "GiRSA Crew"
06/07/2005 12:52
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Jarek
Troppo assurdo?!
Jarek sembrava davvero sorpreso dalle parole di Vilahir. Poggiò il boccale e, senza mezzi termini, incalzò il suo compango:
Dici che è troppo assurdo per parlarmene? E allora l’incontro con … con quell’albero assassino al centro della radura come lo definiresti?
Un attimo di silenzio poi riprese con ancor più veemenza:
E un Demone che parla attraverso il corpo di un orientale morto stecchito? Non è forse un accadimento a dir poco … assurdo?
Di nuovo silenzio.
L’eothraim riacquistò la calma, abbassò la voce e concluse:
Quando Naetro ed Halya torneranno dovremmo parlare tutti insieme di quello che sta succedendo, amico mio. A proposito … che ne pensi di Maccus? Non che non mi fidi di lui … ma ho preferito raccontargli solo il minimo indispensabile.
OFFLINE
Email Scheda Utente
Post: 12.362
Post: 1.443
Registrato il: 06/11/2001
Città: TRADATE
Età: 51
Sesso: Maschile
..:: Vice Amministratore ::..
<-Cavaliere->
Gemellato
06/07/2005 18:03
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Vilahir
"E hai fatto bene, amico mio", ribattè il bardo ponendo una mano sulla spalla dell'eothraim, in tono tutt'altro che canzonatorio. "Anch'io ritengo Maccus un brav'uomo, ma non so se sappia bene con chi parlare e con chi tacere..."
*Ma lo sappiamo, noi?* concluse il bardo solo nei suoi pensieri.

[Modificato da bvzk 07/07/2005 4.12]

Email Scheda Utente
07/07/2005 04:27
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Master
Maccus condusse Naetro ed Halya fino alle porte della città. Lì fece cenno di attendere un momento, e si recò a scambiare due parole con un nuomo che nel frattempo si stava avvicinando, seguito da un altro che però rimase qualche passo indietro.
L'oscurità sempre più fitta impedì a Naetro di vedere bene ciò che accadeva, ma ad Halya non sfuggì la strana occhiata lanciatale dall'uomo con cui Maccus parlava, nè l'espressione imbronciata e sospettosa dell'altro. Il colloquio avvenne a bassa voce e l'Elfa non riuscì a distinguere le parole che i due pronunciavano.
In ogni caso, qualche istante più tardi Maccus tornò sorridendo verso di loro e indicò che potevano proseguire. Riprendendo il cammino si accorsero che, alle loro spalle, le porte della città venivano chiuse.
Percorsero in silenzio la via principale della città, notando come non ci fosse più nessuno in giro, fino a raggiungere la piazza del fontanile, dove Maccus diresse i suoi passi verso un portico, sul quale spiccava l'insegna "Il Baio Pezzato".
"Eccoci arrivati", disse mentre apriva la porta. "Questa è la mia modesta locanda. Mi sono permesso di fare in modo che, per questa notte, essa sia riservata solo a voi quattro viaggiatori. Un piccolo segno di riconoscenza per quanto avete fatto per noi."

Jarek e Vilahir interruppero la loro conversazione quando udirono la porta che si apriva e videro l'imponente sagoma di Maccus stagliarsi nell'ingresso.
Poco dopo l'oste, seguito da un inconfondibile Naetro e da una figura incappucciata che non poteva essere che Halya, fece il suo ingresso nella sala della locanda.
"Bene, ora ci siamo tutti", annunciò con un sorriso.

[Modificato da bvzk 07/07/2005 11.04]

OFFLINE
Email Scheda Utente
Post: 2.114
Post: 2.114
Registrato il: 22/02/2004
Città: ROMA
Età: 50
Sesso: Femminile
..:: Utente Forum ::..
<:-Eroe-:>
Socio del "GiRSA Crew"
09/07/2005 12:55
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Halya
L'elfa si guardò rapidamente attorno, quando capì che non c'era nessuno oltre a loro nella sala si tolse il cappuccio, fece un cenno d'intesa a Jarek e Vilahir, poi si diresse verso Maccus.
"Ti ringraziamo ancora per la tua ospitalità."
Disse all'oste fissandolo negli occhi, ed accennando un leggero sorriso.
Poi si avviò verso il tavolo dove erano seduti i suoi compagni, con grande stupore si accorse di non riuscire a guardare Jarek negli occhi.
*Come faccio a dirgli di abbandonarla, come posso sostenere una verità nella quale neanche io credo?*
Arrivata al tavolo posò le mani sul legno scuro e rovinato da anni di bevute e di baldorie, fissò le nocche delle sue dita e le vide diventare bianche mentre si aggrappavono al legno ruvido.
"Dobbiamo parlare urgentemente...e da soli! Molte cose sono cambiate nell'ultima ora purtroppo."
La sua voce era poco più di un sussurro, udibile solo dai suoi amici.
OFFLINE
Email Scheda Utente
Post: 129
Post: 120
Registrato il: 30/06/2004
Città: ROMA
Età: 48
Sesso: Maschile
..:: Utente Forum ::..
-Principiante-
12/07/2005 06:01
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Naetro
Rivolgendosi a Jarek e fissandolo negli occhi "Qui bisogna parlare ragazzi e la cosa non è tanto facile a dirsi nè a farsi. Voi che cosa avete di nuovo da dirci prima che iniziamo io e l'elfa?
Questo Maccus ha l'aria amichevole ma per ora la situazione è troppo delicata meglio non fidarsi di nessuno. Io direi intanto di ordinare qualcosa per non dare troppo nell'occhio. Eh! Che ne dite?
OFFLINE
Email Scheda Utente
Post: 12.362
Post: 1.443
Registrato il: 06/11/2001
Città: TRADATE
Età: 51
Sesso: Maschile
..:: Vice Amministratore ::..
<-Cavaliere->
Gemellato
13/07/2005 12:03
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Vilahir
"Intanto, che qualunque cosa stia succedendo, noi ci siamo in mezzo" ripsose Vilahir in tono vago "proprio al centro"
OFFLINE
Email Scheda Utente
Post: 6.302
Post: 6.179
Registrato il: 22/11/2003
Città: ROMA
Età: 47
Sesso: Maschile
Occupazione: Tecnico Informatico
..:: Amministratore Forum ::..
^Maestro^
Fondatore del "GiRSA Crew"
19/07/2005 00:13
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Jarek
Avete ragione tutti e tre
Disse Jarek rivolgendosi ai suoi compagni.
La sua voce era un sussurro e i suoi occhi due fessure.
Rimase per un istante in silenzio con lo sguardo perso nel suo boccale di idromele, poi disse ad Halya e Naetro:
Date un’occhiata alle camere che Maccus ci ha riservato e poi ordinate pure qualcosa da mangiare. Io vorrei andare a fare una visita ad una persona che potrebbe fornirmi alcune spiegazioni. Non rimarrò fuori per molto … anzi credo che sarò di ritorno proprio in tempo per la cena, dopo la quale potremmo parlare tra di noi, in tutta tranquillità, cercando di venire a capo di tutta questa a assurda faccenda
Si alzò e raggiunse l’oste che, dimostrando un’alta dose di educazione e discrezione, era rimasto un po’ defilato dal gruppo.
Maccus avrei davvero bisogno di sapere dove posso trovare il vecchio Wessel; indicami la sua abitazione, andrò a scambiare due chiacchiere con lui e tornerò proprio in tempo per sedermi a tavola e gustare una provvidenziale cena.
Si voltò verso Vilahir, inarcò le sopracciglia con aria interrogativa e con un cenno del capo “chiese” al Bardo se avesse intenzione di seguirlo.

[Modificato da bvzk 19/07/2005 6.42]

Email Scheda Utente
19/07/2005 06:48
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Master
"Non è difficile indicarti l'abitazione di Wessel", interloquì Maccus, con fare pensoso. "Si tratta della casa proprio di fronte alla locanda, dall'altra parte della piazzetta. Appropriata, direi, per quello che è ancora, a tutti gli effetti, l'anziano del villaggio. Ma se fossi in te eviterei di andare a fargli visita adesso: per noi non è tanto tardi, ma lui sarà già a letto a quest'ora. E' vecchio e malato e sua moglie, una brava donna, una con cui attraversare le montagne, come diciamo da queste parti, non ti permetterà di disturbarlo prima di domani mattina."

[Modificato da bvzk 19/07/2005 6.49]

OFFLINE
Email Scheda Utente
Post: 6.302
Post: 6.179
Registrato il: 22/11/2003
Città: ROMA
Età: 47
Sesso: Maschile
Occupazione: Tecnico Informatico
..:: Amministratore Forum ::..
^Maestro^
Fondatore del "GiRSA Crew"
21/07/2005 15:11
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Jarek
Se le cose stanno così” rispose Jarek con tono serio “non ci rimane altro che approfittare della tua cordiale ospitalità
L’Eothraim iniziava a sentirsi leggermente a disagio, ma non riusciva ancora a comprendere il motivo di quella sensazione.
Direi che possiamo andare a posare il nostro bagaglio nelle stanze che ci hai riservato” disse continuando a rivolgersi all’oste “e dopo esserci tolti di dosso i segni di questa lunga e faticosa giornata io e i miei compagni scenderemo nella sala per mettere qualcosa nello stomaco
Alzò le spalle e fece un evidente gesto con le mani, come per dire “non ci rimane altro da fare”.
Poi si girò verso gli altri e chiese:
Siete d’accordo?
OFFLINE
Email Scheda Utente
Post: 6.302
Post: 6.179
Registrato il: 22/11/2003
Città: ROMA
Età: 47
Sesso: Maschile
Occupazione: Tecnico Informatico
..:: Amministratore Forum ::..
^Maestro^
Fondatore del "GiRSA Crew"
04/09/2005 13:32
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

I quattro compagni si congedarono da Maccus per recarsi nelle stanze che l’oste aveva loro riservato. Halya aveva a disposizione un alloggio tutto per se, piccolo ma pulito e confortevole.
Jarek, Vilahir e Naetro, invece, disponevano di una sistemazione decisamente più grande … ma d’altronde avrebbero dovuto condividere quello spazio in tre.
Dopo essersi “spogliati” degli zaini, dei sacchi e delle armi più pesanti, si riunirono tutti nella stanza più grande con l’intenzione di ricapitolare quanto era da poco successo.
Portavano ancora addosso i segni del viaggio, ma ci sarebbe stato tempo dopo per ripulirsi … quello era il momento giusto per i chiarimenti.
Cominciamo dall’inizio” esordì Jarek rivolto ad Halya e Naetro.
L’eothraim stava in piedi, con la schiena poggiata ad una parete; si rigirava tra le mani il ferro di cavallo recuperato tra la refurtiva degli orientali, lo sguardo perso negli intarsi e nelle ammaccature di quell’oggetto di metallo. Stava evidentemente raccogliendo i pensieri, poi, finalmente iniziò:
Io e Vilahir abbiamo avuto qualche inconveniente alle porte del villaggio, ma alla fine le due guardie si sono convinte a lasciarci passare. Pare che la situazione qui ad Ocrey sia talmente critica che anche un Eothraim di Garik abbia difficoltà ad entrare. Ad ogni modo siamo giunti qui in Taverna senza ulteriori intoppi.
L’Eothraim fece una piccola pausa, poi riprese:
Il nostro ingresso in Locanda non è passato inosservato … se così vogliamo dire. Pare che il giovane Brackban, il ragazzo che abbiamo salvato dalle grinfie degli Orientali, sia nientedimeno che il figlio di Maccus, l’oste.
Vi confesso che fa un certo effetto ritrovarsi puntati addosso gli occhi di decine e decine di persone. Un attimo prima tutta quella gente stava intorno al bancone a discutere animatamente e improvvisamente … ssshhh … il silenzio assoluto!

Jarek si girò verso Vilahir e, con un accenno di sorriso sulle labbra, disse:
Visto il mestiere che fai probabilmente sarai avvezzo ad un comportamento del genere da parte del tuo pubblico. Ma a differenza tua, io preferisco evitare l’attenzione della gente, piuttosto che attirarla.
Vilahir scrollò le spalle, come per dire “Che ci vuoi fare? Questione d’abitudine” e l’eothraim riprese a parlare:
Ad ogni modo ho preferito far finta di nulla, mi sono recato al bancone, ho ordinato da bere ed ho atteso che l’oste facesse la sua prima mossa. Il fatto strano è che gli avventori si sono insolitamente fatti da parte per farci passare e poco dopo hanno iniziato a commentare e borbottare strani frasi circa Re Rabain, il fatto che quest’ultimo sarebbe finalmente tornato e che sarebbe giunto ad Ocrey al tramonto in compagnia degli elfi e tante altre scemenze che sinceramente iniziavano a darmi fastidio e alla fine qualcuno …
Nonostante gli sforzi per mantenere un certo distacco (e una certa calma), Jarek iniziava a mostrare impercettibili segni di disagio. Continuava a chiedersi che cosa stava accadendo e che centrava con lui la leggenda di Rabain. Era disorientato dalla storia raccontata da Vilahir e Naetro circa quel demone che si era impossessato del corpo dell’orientale morto … e poi quella creatura a forma di albero nella radura e poi …
… si accorse che i suoi compagni lo stavano osservando in silenzio, leggermente incuriositi dal suo improvviso silenzio! Scrollò leggermente la testa, come a scacciare quei pensieri, e proseguì:
… dicevo, alla fine qualcuno ha avuto l’ardire di apostrofarmi con l’appellativo di furfante da quattro soldi e quello è stato troppo! Ho messo fine a tutte quelle sciocchezze affrontando a viso aperto tutti quei chiacchieroni buoni a nulla. Maccus però si è messo in mezzo, ha detto che io e il Bardo eravamo suoi ospiti, ci ha offerto da bere, ci ha ringraziati per aver salvato Brackban e con grande autorità ha messo a tacere tutti gli avventori. Inoltre, quando gli ho detto che volevamo parlargli in privato, ha mandati tutti a casa ed ha chiuso la locanda.
Finalmente ci siamo seduti, da soli, noi tre, e gli ho raccontato, per sommi capi, quello che ci è capitato in giornata. Gli ho parlato dell’assalto a Garik e del fatto che Mejan sia stata l’unica sopravvissuta (ho taciuto tutto il resto). Gli ho detto che tengo a quella donna più che alla mia stessa vita e che quindi mi sono messo sulle sue tracce. Gli ho parlato dello scontro con l’orientali, della liberazione di Brackban ma ho tralasciato la storia del Demone e … di quel mostruoso albero! Gli ho restituito tutti i ninnoli che ho trovato nei sacchi degli orientali e alla fine gli ho chiesto di aiutarvi ad entrare ad Ocrey senza che le guardie alla porta interferissero.

Fece una pausa. Non aveva smesso per un istante di “giocare” col ferro di cavallo che teneva in mano. Erano troppi i pensieri che gli vorticavano in testa e faceva fatica a dargli un ordine.
Per la seconda volta si rese conto che i suoi compagni lo stavano osservando in silenzio, attendendo che lui continuasse (e chiedendosi, probabilmente, per quale motivo si era nuovamente ammutolito)
Maccus è una persona assai intelligente!” riprese Jarek “Mi ha raccontato che Garik è stata distrutta perché i suoi abitanti si sono rifiutati di pagare i tributi imposti da quel bastardo di … da quel bastardo che si è autonominato Conte di Widu! Qui ad Ocrey, invece, si sono chinati alla prepotenza degli orientali ed hanno pagato. Coincidenza noi ci siamo imbattuti proprio nel carretto che trasportava le … tasse. In effetti quei cani avevano preso il figlio di Maccus come ostaggio per assicurarsi che l’oste non compiesse qualche sciocchezza, se così vogliamo dire. Con quello che abbiamo fatto oggi nella foresta ci siamo guadagnato il rispetto e la riconoscenza di Maccus e di tutta Ocrey… e vi assicuro che non è poca cosa. Dicevo che Maccus è una persona intelligente e infatti ha immediatamente capito che io e il Bardo non abbiamo detto tutto ciò che sapevamo, però non ha fatto altre domande. D’altra parte sono certo che Brackban gli ha raccontato con enfasi tutto ciò che ha visto … e anche quello che non ha visto, date retta a me!
Comunque l’oste mi ha parlato di Mejan, ha detto che è stata qui ieri pomeriggio, che ha parlato in privato col vecchio Wessel (la persona con cui tanto desidererei scambiare quattro chiacchiere ma che Maccus mi ha incoraggiato a non disturbare stasera), che è subito ripartita e che poco dopo sono arrivati gli esattori di quel cane rognoso di Azrek. Pare che oltre a spellare gli abitanti di Ocrey, gli orientali (ed in particolare il loro comandante Dokuta) fossero interessati ad ottenere notizie su Mejan. Per fortuna nessuno gliene ha date e quindi Dokuta e tre dei suoi leccapiedi si sono diretti verso Lualis (sembra che tra loro ci fosse un battitore che aveva trovato delle tracce nel bosco) mentre gli altri, col carro pieno di refurtiva, sono tornati indietro … o almeno ci hanno provato

L’eothraim stava cercando di raccogliere le idee; continuava a rigirarsi il ferro di cavallo tra le mani in cerca di qualche altra informazione che si era scordato da riferire hai suoi compagni.
Beh …” disse infine “credo di aver detto tutto. Quello che è accaduto dopo lo sapete; Maccus vi ha fatto entrare (spero senza problemi), ci ha offerto la sua ospitalità, ci ha impedito di andare a disturbare Wessel (cosa che non ho affatto gradito) e fra poco ci aspetta per la cena”.
Jarek si voltò verso Vilahir ma il Bardo era silenzioso; pareva assorto in strani e profondi pensieri. Si chiese se il suo compagno avesse ascoltato anche solo una di tutte le parole che aveva detto fino a quel momento.
Improvvisamente, forse sentendosi osservato, il Bardo alzò di scatto gli occhi, fissando il suo sguardo in quello di Jarek. Poi passò in rassegna anche Halya e Naetro ed infine, con aria confusa, disse:
Ehm … Jarek è stato molto esaustivo, direi … non ho molto da aggiungere. Haya, Naetro avete incontrato delle difficoltà mentre eravate nella foresta ad aspettarci?
Difficoltà?” chiese l’elfa al Bardo con aria quasi divertita. Inarcò un sopraciglio e chiese “Cosa intendi per difficoltà?
Vilahir stava per risponderle quando Naetro intervenne bruscamente nella discussione e disse:
Ehi, voi due, non è il caso di sottilizzare. Evitiamo di fare i puntigliosi e non facciamola troppo lunga! Io ed Halya ci siamo imbattuti in un vecchietto. Stavamo li ad aspettare il vostro ritorno quando un uomo anziano ci ha avvicinati. Ha iniziato a parlare in modo strano, dicendo che noi abbiamo la possibilità di fermare la follia di Azrek se solo lo vogliamo. Ha detto che possiamo essere protagonisti di grandi eventi che cambieranno il corso della storia e che per far questo dobbiamo assolutamente …
… dobbiamo assolutamente recarci a Còr-Angàlalàdh!” lo interruppe Halya.
Naetro parve disorientato dall’intromissione dell’elfa nel suo bel discorso, fece per riaprire la bocca ma Halya continuò a parlare senza badare alla reazione del giovane guerriero:
Il vecchio ci ha consigliato caldamente di recarci in quel luogo il prima possibile! Ammetto che è stato piuttosto vago in merito ai motivi per i quali dovremmo arrivare fin laggiù … ma la cosa mi ha incuriosito, dal momento che tu stesso, Jarek, questa mattina ci hai chiesto dove si trovasse quel luogo … ricordi?
Jarek annuì e improvvisamente, come se si fosse ricordato di fare una cosa importate, smise di giocare col ferro di cavallo e iniziò a frugare nel suo zaino da viaggio.
Halya e Vilahir sembravano incuriositi dalla strana reazione dell’eothraim, Naetro, invece, ancora confuso per esser stato interrotto dall’elfa, riprese la parola e, tutto di un fiato, senza staccare le parole l’una dall’altra, disse:
Il-vecchio-ha-detto-anche-che-Azrek-verrà-a-conoscenza-di-quello-cha-abbiamo-fatto-ai-suoi-esattori-e-che-per-questo-inizierà-a-darci-la-caccia-e-che-non-sarà-soddisfatto-fin-quando-non-ci avrà-messo-le-mani-addosso!
I tre compagni si girarono contemporaneamente verso il giovane guerriero. Quel fiume di parole, seppur drammaticamente vere e inquietanti, erano state pronunciate senza prender fiato e per questo avevano assunto una connotazione quasi comica.
Quel vecchio ha ragione, Naetro” disse Vilahir “Adesso abbiamo attirato l’attenzione degli orientali su di noi … e questo non è un bene. Ad ogni modo la storia che mi avete raccontato mi lascia piuttosto perplesso.
Anche io sono … perplesso, se così si può dire” si intromise Jarek. L’eothraim aveva finalmente trovato quello che stava cercando: si trattava di un piccolo pezzo di pergamena, piegato. Lo consegnò ad Halya e disse:
E’ una pagina di diario … non so a chi appartiene, ma contiene alcune indicazioni geografiche. Stava nel cofanetto che Mejan mi ha lasciato e che io ho trovato questa mattina nella sua abitazione.
L’eothraim si rivolse quindi a Naetro e chiese:
Cosa è successo dopo che il vecchio vi ha detto di recarvi a Còr-Angàlalàdh e vi ha messo in guardia su Azrek?
Il giovane guerriero sembrava confuso, ma ad ogni modo rispose prontamente:
Beh … in quel momento abbiamo sentito dei rumori, io e l’elfa ci siamo girati ed abbiamo visto arrivare Maccus. Ci siamo voltati nuovamente verso il vecchio ma lui era sparito!
Vilahir sorrise tra se e se … Jarek, invece, sbuffò spazientito.
Non ci torvo niente da ridere! Io non vado a Còr-Angàlalàd ne in nessun altro luogo indicatomi da vecchi pazzi o antiche pagine di assurdi diari!” esclamò agitando il ferro di cavallo in direzione dei suoi compagni “l’unica cosa che mi interessa è trovare Mejan … o, al limite, assicurarmi del fatto che stia bene e sia al sicuro da qualche parte! Per il resto possono andare in malora, tutti quanti: Azrek, quei cani rognosi di orientali, il vecchio che avete incontrato, i cadaveri parlanti, i mostri a forma di albero, Còr-Angàlalàd e tutto il resto … dannazione!
Ecco fatto! Jarek aveva completamente perso la pazienza e non era riuscito a trattenersi dall’esplodere.
Nella stanza piombò il silenzio.
Naetro rimase immobile. Halya che fino a quel momento stava osservando il foglio consegnatole dall’eothraim, alzò gli occhi e provò una strana ed insolita soggezione nei confronti del suo compango.
Vilahir guardò Jarek intensamente ed annuì tra se e se … come se sapesse da sempre che, prima o poi, il suo compagno avrebbe avuto una reazione del genere.
Il Bardo prese quindi la parola e con estrema pacatezza si rivolse all’elfa:
Halya … che ne dici di essere un po’ più chiara? Innanzitutto come è comparso questo vecchio? Non venirmi a dire che è sbucato dal nulla. Lo avevate mai visto in passato? Vi ha parlato anche di me e Jarek? Ci ha spiati? Ci ha seguiti? Era un eothraim? E vi ha spiegato per quale motivo dovremmo andare a Còr-Angàlalàd? Raccontami tutto!
Naetro emise un sordo mugugno mentre Jarek si era di nuovo poggiato alla parete e aveva ripreso a girarsi tra le mani il ferro di cavallo.
Halya fece un profondo sospiro e rispose al Bardo …
OFFLINE
Email Scheda Utente
Post: 2.114
Post: 2.114
Registrato il: 22/02/2004
Città: ROMA
Età: 50
Sesso: Femminile
..:: Utente Forum ::..
<:-Eroe-:>
Socio del "GiRSA Crew"
05/09/2005 21:40
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Halya
"Capisco la tua curiosità Vilahir... e anche la tua reazione Jarek."
L'elfa stava tentando di raccogliere le idee per esporre quella strana esperienza nel modo più chiaro e conciso possibile.
"Il vecchio nel bosco ci stava aspettando,me e Naetro intendo; non chiedetemi perchè noi due, questo non lo so, ma voleva parlare esclusivamente con noi."
"Pare che fosse lo stesso uomo che due giorni fa ha tratto in salvo Naetro e lo ha accudito fino a quando non ha ripreso conoscenza."

Guardò verso il guerriero, come per cercare conferma delle sue parole; Naetro annuì senza aggiungere niente se non un flebile grugnito.
Halya si fermò un attimo poi continuò.
"Per quanto riguarda me, quell'uomo ha un aspetto stranamente familiare, ma non ricordo assolutamente dove posso averlo incontrato; lasciando da parte tutti i discorsi sul nostro destino, e di come le nostre scelte potranno cambiare in un modo o nell'altro la storia futura; l'unica cosa chiara è che ci ha detto di raggiungere assolutamente Còr-Angàlalàdh, anche a costo di rinunciare alla ricerca di Mejan."

Halya guardò Jarek, per la prima volta dal giorno in cui lo aveva conosciuto temeva le sue reazioni e il suo giudizio, l'elfa sapeva bene cosa gli stava chiedendo, lasciare una persona cara al suo destino per inseguire i vaneggiamenti di un vecchio probabilmente pazzo incontrato nel bosco.
Prima ancora che l'eothraim potesse dire qualcosa Halya si affretto ad aggiungere.
"Jarek so bene che ti sto dicendo delle cose per te insensate, ma nel profondo dell'animo penso che quel vecchio fosse qualcosa di più di un visionario, non chiedermi perchè, non riesco a spiegarlo neanche a me stessa in maniera logica, ma questo è quello che sento."

Si riggirò la pergamena tra le mani, lesse ancora quel nome sul foglio....Còr-Angàlalàd....
" Còr-Angàlalàd...." disse piano.
"Còr-Angàlalàd, è qui che dobbiamo andare!"
Disse fissando Jarek negli occhi.

OFFLINE
Email Scheda Utente
Post: 6.302
Post: 6.179
Registrato il: 22/11/2003
Città: ROMA
Età: 47
Sesso: Maschile
Occupazione: Tecnico Informatico
..:: Amministratore Forum ::..
^Maestro^
Fondatore del "GiRSA Crew"
08/09/2005 19:35
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Jarek
Jarek fece un profondo e lungo sospiro … come se insieme all’aria volesse liberarsi anche di quei pensieri che gli affollavano la mente.
Alzò la testa, smise di giocare con il ferro di cavallo e ricambiò lo sguardo di Halya.
I due si fissarono intensamente e per alcuni istanti, che parvero interminabili, l’aria nella stanza si fece immobile. Vilahir e Naetro non osarono parlare ne tanto meno muoversi.
Non c’era rabbia negli occhi dell’eothraim … ma solo una grande determinazione.
Non c’era cattiveria nel suo sguardo … ma fierezza.
Non presunzione, ma consapevolezza.
Carisma.
Ecco la parola giusta,“carisma”, Jarek ne possedeva una buona dose, anche se lo celava ottimamente dietro quel suo solito atteggiamento stravagante e imprevedibile.
Eppure l’othraim non era un semplice furfante da quattro soldi, questo l’elfa lo sapeva.
Solo lui avrebbe potuto interrompere quel silenzio e spezzare quella sorta di incantesimo che sembrava aleggiare all’interno della stanza, e così fu:
Credo sia opportuno rimandare qualsiasi tipo di decisione a domani mattina.
Lo dico perché veniamo da una giornata di viaggio molto faticosa e ricca di emozioni; e poi abbiamo bisogno di mettere qualcosa sotto i denti. Inoltre non ci siamo ancora ripuliti ne cambiati. Dobbiamo anche concederci qualche ora di sonno ... e infine perché domattina parlerò col vecchio Wessel, l’ultimo ad aver visto Mejan.
A quel punto, rinfrescati, riposati e rifocillati potremmo decidere quale sarà la strada giusta da percorrere.

Aveva usato un tono di voce insolitamente calmo, tuttavia non aveva mai smesso di guardare Halya negli occhi.
Vado a controllare se il buon Maccus ci ha già preparato qualcosa da mangiare”.
Così dicendo percorse lentamente, ma con passo deciso, l’intera stanza, aprì la porta ed uscì richiudendosela alle spalle.
*Magari ora si sentiranno più liberi di parlare*
E con questo pensiero raggiunse la grande sala della Taverna …
Nuova Discussione
Rispondi

Feed | Forum | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 17:12. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com