Scritto da: Denebola 16/10/2005 2.54
Un decreto interpretativo serve proprio per chiarire laddove un testo di legge ha avuto un interpretazione errata in un ambito giudiziario (sentenza).
Qualsiasi studente di legge puo dirti questo per poco meno di 80 centesimi, il costo di un caffe se glielo offri.
Bye.
Tralascio la spocchia.
Per il resto ok, siamo d'accordo, hai spiegato ai noi poveri ignoranti cos'è una norma interpretativa (non un "decreto", perchè può avere anche forme diverse dal decreto). Ma il punto rimane: quella di cui parli è una norma interpretativa o no? Perchè prima hai detto di sì, poi hai detto di no, adesso sembri di nuovo voler dire di sì. Per cui ti domando ancora: come funziona? A intermittenza?
Lascia che però sia io a fare a te, con tutta l'umiltà che un ignorante deve a un esperto, una breve puntualizzazione. Che una norma interpretativa serva "proprio per chiarire laddove un testo di legge ha avuto un interpretazione errata in un ambito giudiziario (sentenza)" è un'ingenuità che non ti fa onore. Perchè se una interpretazione è "errata" lo si può desumere dal contesto normativo in cui già si trova (rapporti con la Costituzione, con altre leggi esistenti, con i principi generali, col diritto comunitario, eccetera), e quindi per le interpretazioni "errate" una norma interpretativa
non serve. Le norme interpretative manifestano solo la volontà attuale che una legge sia (e fosse, anche in passato) intesa in un modo o in un altro, niente di diverso. E si tratta di una volontà
politica, in senso ampio. In questo caso ancora più del solito, viste le dinamiche.
Oh, senza neanche il bisogno di pagarmi un caffè.