Capitolo I - Un mondo di tenebra

Sentendo le parole di Michael, Louse sospira fra sé.
L’idea di coprire entrambi col suo potere è stata un’uscita più grande di lui, causata dalla sua ansia e dalla preoccupazione per il guaio in cui la sua amica si sta certamente infilando. Ora si domanda cos’abbia questa misteriosa vampira, di così eccezionale da attirare l’attenzione di un essere tanto antico quanto la Brujah.
Louse è giovane, e questo pesa sulle sue spalle quanto potrebbero farlo i secoli su quelle dei più anziani. È un vampiro solo da 14’anni e venne Abbracciato da Madame Devora quando ne aveva solo 16. La paura lo ha sempre accompagnato, vivere nel Sotto Mondo (come le chiama Madame) non è facile, specie per un “ragazzino” come lui. Da quando si unì ai nosferatu è sempre stato un raccoglitore di informazioni, soprattutto attraverso la Rete Nosferatu, un Internet network costituito da chat, mailing lists e forum protetti, per lo scambio di informazioni tra i nosferatu di tutto il mondo. Seppure così giovane, Louse può vantare contatti in quasi ogni angolo del mondo ed è proprio questo pensiero a portarlo alla sua scelta.

Non posso restare fuori da un mistero. Un nosferatu si nutre d’informazioni almeno quanto si nutre di sangue. Se scoprissi qualche segreto, il clan mi darebbe più considerazione, e poi… è ora che esca dalla tana per iniziare ad investigare come un vero nosfy.

Poi dice, rivolto a più a sé stesso: ”D’accordo Michael. Ci sto! Mi troverai nel vicolo tra pochissimo.”

La tana di Louse, nello scantinato di un edificio abbandonato. Attraverso una scala interna, sbuca in una porta nascosta da cassonetti, in un vicolo cieco. Un luogo in cui nessuno si ferma più del tempo necessario per gettare la spazzatura. Perfetto per una Porta sul Sotto Mondo.
Louse esce dalla porta, scivola dietro al cassonetto ed emerge alla luce dei lampioni. Il suo aspetto, ora, è visibile a tutti.
Basso e snello. La sua pelle è quella di un cadavere, liscia e livida. Gli occhi sono bestiali ma ricordano l’espressione intelligente e dolce di un cane. Il viso ed il corpo sono sfigurati da un’infinità di cicatrici che s’intersecano come reti e linee curve. Louse ci scherza, dicendo che è la mappa della sua città. I capelli sono un cespuglio nerastro, dall’aspetto polveroso ed ispido. Madame lo chiama “Il mio Delizioso Efebo Mostruoso”, ma Louse, sebbene adori Madame, la trova un’espressione troppo melodrammatica.
Fa un passo verso l’entrata del vicolo e si guarda intorno, Michael non tarderà.

[Modificato da Louse 06/02/2004 21.19]

La Cherokee Limited di Michael non tarda ad arrivare: basta una svolta a sinistra...Ed ecco Louse: tutto in nero, come uno scarafaggio. Mike era convinta che sarebbe dovuta andare da sola fino a pochi secondi prima: questa è senza dubbio una sorpresa piacevole. Ferma la macchina e abbassa il finestrino del sedile accanto:

"Salta su, è arrivata Thelma!"

Per tutta risposta Louse le fa la linguaccia...

[Modificato da †Michael† 06/02/2004 23.42]

Dopo la sua smorfia (e pochi vampiri fanno smorfie come i nosferatu)… Louse sale a bordo.
“Avanti, metti in moto prima che cambi idea o che Madame si accorga della mia assenza…”
La Brujah mette in moto con un sonoro rombo del motore.

Speriamo di non svegliare i morti con questo chiasso…

Poi, si volge verso Michael con un sorriso curioso.
“Ed ora… vorresti dirmi cos’ha questa vampira, di così intrigante, da scatenare la tua curiosità…?”

Michael mette in moto.
"E' una faccia nuova...è una novità, diciamo così."
Louse la guarda con aria interrogativa.
"Si...mi annoio un pò ultimamente."
Accende la radio nel frattempo...
"Lo sai come sono fatta LouIse: non mi piace stare ferma!"
Il nosferatu annuisce con una risata. Intanto la macchina sfreccia sulla strada: Charlie Big Potato in sottofondo.
"E poi...quando e se la vedrai, capirai!"
Sembrava quasi una minaccia...

Arrivati nei pressi del cimitero, Michael ferma la Jeep. In lontananza si può vedere il cancello principale: grigio scuro, traballante, arrugginito. Tale e quale a tanti altri cimiteri...

"Fermiamoci qui."

"E ora che facciamo?" Louse è evidentemente a disagio.
Michael lo guarda con aria canzonatoria: "Paura eh?!"

Scendono dall'auto. Intanto la Brujah spiegava quello che avrebbero fatto:

"Prima di tutto: se ci hai ripensato, puoi aspettarmi in macchina. Io comunque mi trasformo e vado in perlustrazione...vediamo se scopro qualcosa. Se te la senti davvero, oscurandoti non dovresti avere problemi."

Con un sorriso rassicurante Michael sparisce tra gli alberi; al di fuori del cimitero, infatti, una distesa erbosa incolta. Louse, indeciso, se ne resta con le mani in mano: e il tempo passa. Senza sapere quanto fosse trascorso, sente un fruscio alla sua sinistra. Michael, il gufo, si è alzato in volo.

Nelle vicinanze, Graine, ha capito il movimento. Volge lo sguardo al Nosferatu, solo e ancora insicuro.

Un lieve frullo d'ali... Graine non e' piu' sola in quella via che conduce al luogo dell'ultimo riposo di tanti mortali.

"Intona anche tu, amico piumato, una canzone di morte per Jacob... perche' la Regina dei Fantasmi non cavalca piu' su questa terra... da molto tempo Macha non percorre i campi di battaglia scegliendo fra le anime dei guerrieri abbattuti".

L'antica figlia di Caino si volta, per guardare negli occhi il nuovo arrivato sulla scena... non trovando quello che si aspettava! I suoi sensi sempre all'erta ed ora, per la sorpresa, tesi allo spasimo le dicono che quello che ha davanti non e' un mortale...

"Di certo non sei dotato di piume... ma forse sei un amico, e forse sai cantare..." dice la Gangrel con voce triste, mentre si alza senza rinunciare ad una carezza sul volto del ragazzo che aveva appena, senza volerlo, ucciso "vieni avanti, giovane figlio delle tenebre, non temere! Non ho intenzione di spargere altro sangue in questa triste notte, in questo luogo tetro...".

La prima frase ha improvvisamente focalizzato l'attenzione del giovane Nosferatu su quanto sta avvenendo poco distante da lui... un ragazzo disteso su quello che sembra il rottame di una moto, una ragazza vestita di jeans, con lunghissimi capelli rossi, che adesso si e' voltata verso di lui...

E' difficile sbagliarsi: occhi come polle di fuoco sospese nella notte, una voce come quella di un lupo che tenti di esprimersi in lingua umana... le orecchie appuntite che brevemente appaiono fra i lunghi capelli che ora sembrano una criniera... tutto questo urla "GANGREL!" nella mente del giovane Cainita.

Eppure... possono esistere i Gangrel tristi? Possono essere gentili? Ha visto con i suoi occhi il gesto tenero con il quale e' sembrata accomiatarsi dal giovane mortale disteso sul suo mezzo di trasporto distrutto...

[Modificato da Graine 09/02/2004 22.27]

Lauron si sistema lievemente il foulard che esce dal taschino della giacca
Risparmiami la tua ironia, mia cara Requiem. lo sai...se non ti sta bene stare qui, sei libera di andartene via.queste ultime parole hanno un timbro molto ironico e nel pronunciarle un sorriso (o il ricordo di quello) compare sulla bocca del Samedì.
Nessuno ti trattiene...certo è-falso sospiro-che se rinunci alla nostra protezione, ti potrebbero accadere molte cose spiacevoli...molti incontri spiacevoli, più che altro.
ora Lauron si avvicina, con il suo viso scheletrico ad un palmo da quello della cappadociana.Ed io non permetterei mai che alla mia cara reliquia vivente dalla pelle di porcellana succeda qualcosa...dicendo questo le accarezza lievemente le guance esangui.
Requiem si scosta lievemente, cercando di reprimere la sua rabbia e fa dei passi indietro, tra le risatine degli altri Samedi presenti.
Chiarissimo come sempre, Lauron...
detto ciò, esce di fretta dal Crematorio, ed a passi svelti si dirige verso intricate viuzze del cimitero. l'aria della notte è fresca e la ghiaia schicchiola ad ogni suo passo.
un frullo d'ali sopra la sua testa....un gufo. Requiem si ferma per un attimo ad osservarlo, mentre una lacrima di sangue le riga il viso bianchissimo, e fa per tendere la mano verso il rapace che nel frattempo si è appollaiato su un ramo, quasi la stesse osservando.
La vampira sospira e riprende a camminare a passo svelto fino ad una cripta di famiglia, le cui mura esterne sono ricoperte dall'edera; si ferma e si siede su uno dei gradini della porta principale, con la testa tra le mani.

Michael, trasformata in gufo, osserva attentamente le mosse della vampira.
Non pensava potesse trovarla subito al primo colpo.
Né tantomeno aveva mai pensato che potesse trovarsi testimone di una cosa del genere...
La vampira, così strana, cosi forte all'apparenza, così vecchia, sta piangendo.
Una cosa che poche volte aveva visto.

Forse non è così fredda come vuole sembrare...

Louse fissa sbalordito l’antica gangrel.
“Ma… ma… ma…”

Oddio… l’ho sempre saputo che, più vecchi sono e più strano parlano… e questa, probabilmente potrebbe pure esser stata la prozia di Cu-Chulainn…
Si vede come una scritta a caratteri cubitali (tipo Pub) sulla sua testa, come un’aura, e dice: “Irish!”
Se non fosse così “evidentemente gangrel” l’avrei presa per una malkavian…
Mi piacciono i malkavian, certo… non starei solo al buio con uno di loro (se non lo conoscessi bene), ma sono comunque interessanti…
Sembra molto drammatica (ed emotiva), per una gangrel, ma ho sentito dire che è una brava persona.
Madame dice che, probabilmente, è un po’ tocca, per aver aperto un negozio con clientela umana… ma a me i folli non dispiacciono.
…uff, Madame scuote sempre la testa quando dico che i malkavian sono fighi… “Non è un comportamento da nosferatu coscienzioso, bla, bla, bla…”

Ooops, mi sta ancora guardando e non ho risposto.
Dannata abitudine di pensare a vanvera!

Louse fa un passo verso la donna e nota il corpo del giovane appena morto. Lo osserva con attenzione. Sul viso ha un’espressione bizzarra. Stupore, tristezza e curiosità, disegnano il suo volto in foggia d’uno specchio infranto.
Poi fissa negli occhi la vampira. Ne sente il dolore per ciò che è successo e che, probabilmente ha causato lei stessa in qualche modo.

“Non può venire nulla di buono da noi.” Le rivolge un sorriso che sembra una smorfia malinconica appesa per gli angoli tremolanti della sua bocca. “Posso aiutarti a nasconderlo… sai, da queste parti, c’è gente che potrebbe esserne attratta.” Col capo fa un cenno verso il cimitero, alludendo ai samedì.

Che scena bizzarra. Pensa fra sé. Se qualcuno ci vedesse ora. Una gangrel antica come il suo paese ed un nosferatu appena Abbracciato…

Un toreador potrebbe farci un quadro, e intitolarlo: “La Donna Bestiale e il Fanciullo Mostruoso”. Sembra un quadro di Blake.

Ora sorride di nuovo alla donna, con aperta sincerità. I suoi occhi canini e limpidi, brillano dei riflessi delle stelle.

Una bambola di porcellana che piange, pensa tra sè e sè. Quel vampiro sconosciuto dalla forza indubitabile, ora talmente fragile all'apparenza. E così attraente in quella sua debolezza...Il suo istinto non l'ha mai ingannata: Michael non avverte nessun segnale di pericolo. Va bene: diciamo pure che spesso è avventata...quasi fosse un neonato, le è sempre piaciuto sperimentare e azzardare. Adesso il vampiro la guarda con quei suoi occhi lucidi, quasi a supplicarla di qualcosa.

"Perché gli permetto questo?!!" Singhiozza. Nonstante tutto, mantiene la sua aria composta.

"Perché sempre sola...sempre qui?!" Di nuovo una candida mano tesa. Lacrime. Sospiri.
In un istante Michael si allontana dall'albero e si appollaia su quello che resta di una colonna di marmo: di fronte la cripta, a due metri di distanza dalla cainita. Niente più singhiozzi. Il vampiro comincia a capire...

"Una ben triste verita', giovane figlio di Caino... tanto piu' triste per chi, come me, aveva abbracciato da mortale il destino del Guaritore" ribatte la Gangrel "Invece eccomi qui... portatore di morte addestrato a preservare la vita...".

Poi si riscuote e prosegue: "Non c'e' necessita' di nascondere alcunche'... il destino di questo mortale si e' compiuto contro questo idrante, mentre cercava di vincere una stupida gara con me".

"Pero' hai ragione... potrebbe esserci qualcuno interessato a lui... vediamo di provvedere al riguardo... allontanati per favore".

Si allontana di qualche metro e raggiunge la sua moto che giaceva ancora la' dove l'aveva lasciata per correre in soccorso di Jacob, la riaccende (non senza difficolta')... e, davanti agli occhi stupiti del Nosferatu, spalanca il gas per disegnare un cerchio di gomma bruciata attorno al corpo del ragazzo!!!

Arrestatasi, mette la moto sul cavalletto e torna a guardare negli occhi il giovane Cainita, dopo aver deposto qualcosa... un rosso fiore d'erica un po' sciupato che ha trovato frugando in una tasca del suo giubbotto di jeans... sulla fronte del ragazzo morto.

Poi si rivolge di nuovo al suo interlocutore: "Questo l'ho visto fare 'in TV'... si dice cosi' vero? Scommetto che nessuno aveva mai pensato ad usarlo come simbolo di protezione... ma un cerchio e' sempre un cerchio"... sorride adesso, forse al pensiero dei mortali che il mattino seguente si troveranno di fronte a questa stranezza.

"Sono stata estremamente scortese... non ti ho nemmeno chiesto come ti chiami! E, a proposito... bella macchina!" sorride nuovamente indicando con lo sguardo il Cherokee parcheggiato nei pressi.

Louse continua a fissarla.

Questa vampira fa cose sempre più strane, non finisce di sorprendermi.
Hm, fiori d’erica, cerchi, guaritori… quand’ho pensato agli eroi celti non mi stavo sbagliando…

“Oh, è vero… non mi sono presentato.” Risponde, imbarazzato. “Il mio nome è Louse, del Clan Nosferatu… ovviamente…” Sorride. “La macchina, invece, è di Mike. Dovrebbe essere ancora da queste parti. Lei è una Brujah.” Ridacchia. “Sembra che, da ‘ste parti, si raccolga un po’ di tutto il Sangue di Caino.
Comunque… dici che quel cerchio proteggerà il corpo del ragazzo dai Samedì che infestano il cimitero?”

Louse è un po’ scettico, ma deve ammettere che, potendo attingere alla Conoscenza dei nosferatu, è stato testimone di cose ben più strane nei suoi 14’anni di non morte…
…ora che ci penso… ho passato solo due anni in più come vivente, di quanti ne abbia trascorsi da non-morto. Buffo. Non c’avevo mai riflettuto seriamente…
16’anni a bere Coca Cola e 14 a succhiare sangue… mi domando cosa sia peggio…?

“Noi del Sotto Mondo ti conosciamo, abbiamo sentito parlare di te, ma non so se tu conosci personalmente qualcuno dei miei… ad esempio, Meg la Pazza o Charley. Credo frequentiate le stesse zone… di solito, qui in città, ci limitiamo ad osservare le novità e prender nota. Sai, è un periodo tranquillo…” Poi, lancia uno sguardo meditabondo verso il cimitero e, sottovoce, ma ben udibile per la gangrel, aggiunge: “,,,almeno, così credevo…”

Che cosa vuoi da me, gufo? non trovi anche tu che sia penoso, per una della mia età, lasciarmi andare a tali infantili sentimenti?un sorriso amaro le compare sulle labbra...
Secoli di non vita, ed eccomi qui...con il fiato dei Samedì sul collo...
il gufo sembra capire...o no? no,certo che no.. che assurdità. La osserva dalla colonna di marmo, socchiudendo i grandi occhi gialli di quando in quando.
"Di solito gli animali fuggono immediatamente alla mia presenza..anzi, a volte basta solo che percepiscano il mio passaggio" Incuriosita, Requiem si alza e si dirige a passi lenti e silenziosi verso il rapace.
"Vediamo quanto sei coraggioso, gufetto.." il gufo, non appena la cainita è abbastanza vicina, spicca un volo radente fino ad una lapide poco distante...ma non se ne va.
??? "mah...fammi chiarire un po' la natura di questo gufo un po' troppo temerario..sembra quasi non agire d'istinto"
Requiem attiva il potere di Auspex
Immediatamente l'aura le appare chiara: nonostante non abbia nulla di aggressivo...è quella di un vampiro!
La cainita emette un basso ringhio, soffiando come un gatto e mostrando i canini aguzzi..

[Modificato da §Requiem§ 13/02/2004 19.30]

Michael sapeva che l'avrebbe scoperto.."Oops, mi ha sgamata!"
Stavolta spicca il volo e raggiunge il ramo più alto di un albero vecchio e robusto. Davanti gli occhi incuriositi e sempre vigili della donna di porcellana ritorna nella sua forma di vampiro.

"Ma sei tu!" La cainita sembra non essere poi tanto sorpresa. Sempre pronta all'attacco però.

"Vuoi restare qui a fare la muffa oppure pensi di seguirmi?" Michael si guarda attorno: per il momento è tutto tranquillo, si dice. Non sa bene perché, non sa se quella cainita sia o meno una cappadociana...non sa molto a dire il vero. Però sente che ha bisogno di aiuto. Solidarietà tra fratelli (o meglio sorelle?). Solo la solita fritta e rifritta noia? Chi potrebbe dirlo...

"Vuoi restartene lì imbambolata?" Detto questo, Michael salta agilmente sul ramo di un albero poco più lontano.

Se-seguirti?!?
lo stupore fa posto immediatamente al timore
ehi..ehi...aspetta...dove dovremmo andare?!? Come hai fatto a trovarmi?!? io non posso..vorrei, ma...
Requiem da' un'occhiata veloce e furtiva intorno a sè.
e poi..i samedì..i giovanni...
"I GIOVANNI!! e se lei stesse in combutta con loro?? magari è una loro mercenaria..ecco a cosa si riferiva Lauron con il "destare troppe attenzioni"

senza una parola, la cainita si infila in fretta dentro la vecchia cappella di famiglia..
ho capito le tue intenzioni! vattene via!
la brujah rimase a guardarla con fare interrogativo dall'albero.