La storia ancestrale della Triade Splendente
Prologo...
Gli esseri viventi, fin dalla notte dei tempi, sono stati dotati di un'essenza materiale e di un'essenza spirituale di pura energia. L'essenza materiale è l'entità tangibile di ognuno di noi, ma è l'essenza spirituale colei che dimora, sopita, nel nostro profondo essere. Esistono vari modi per attingere a questa parte di noi stessi...l'essenza spirituale dona al guerriero il coraggio, la forza, la perseveranza nei suoi obiettivi, il druido fonde la sua essenza con quella della natura... per vie diverse tutti trovano un modo per risvegliare questa essenza. Gli usufruitori sono coloro che cercano nuove strade per attingere a questo potere...un potere duttile e plasmabile in molteplici maniere. Essi sono i maghi; la loro vita è spesa nello studio delle tecniche e nell’esercizio delle pratiche magiche.
Talvolta però accade, e i motivi ne sono misteriosi quanto la vita stessa, che un individuo, spesso a sua completa insaputa per gran parte se non addirittura per tutta la sua esistenza, possegga l’innata capacità di attingere e manipolare l’energia sopita in esso contenuta. Tale capacità gli consegna un potere che solo in pochi sono in grado di gestire appieno…questo è ciò che si racconta nei tomi della perduta città di Endnomor.
Tomo della storia di Endnomor
Si narra che vi fosse, un tempo, al di là del mare, in una lontana isola, un luogo in cui si ergeva l'antica città di Endnomor. Endonomor non aveva Re perché nessuno aveva il desiderio di esserlo; in essa si viveva in completa armonia, lontano da guerra, ed in prosperità. Non esistevano armi in quanto nessuno ve le aveva mai portate, non c’erano eserciti e strateghi poiché di queste cose, in quel luogo, non ve n’era bisogno alcuno.
La città crebbe florida e splendida, e la filosofia e le arti figurative si svilupparono ai massimi livelli. Fu in questo armonioso contesto che nacque una nuova arte mirata all’esaltazione della parte spirituale a cui gli abitanti di Endnomor poterono dedicarsi. Alcuni di loro fra i più dotati svilupparono infatti la capacità di manipolare la propria energia spirituale, cominciarono a mettere a punto delle regole per poterlo fare con la massima efficacia esprimendo il loro particolarissimo talento proprio come un pittore fa con tela e pennello.
Con il passare degli anni sempre di più furono gli individui in grado di manipolare questa energia, ognuno secondo un suo stile molto personale. Tuttavia in loro cominciarono presto a farsi strada sentimenti come cupidigia e brama di potere, sentimenti mai approdati a Endnomor, sentimenti che portarono ad una rivalità fra i detentori di questo talento di cui nessuno all’inizio intuì la pericolosità…
Si svilupparono sei diverse scuole di stregoneria, ognuna delle quali raccoglieva in sè persone assimilabili per carattere ed indole. Tre di queste, trasformata la rivalità verso le altre in vera e propria volontà di prevaricare, e convintisi della possibilità di utilizzare le proprie capacità per assumere il potere incondizionato su tutto e tutti, decisero di riunire le proprie forze per perseguire il fine che li accomunava, dando vita a ciò che fu poi tristemente nota come Triade Oscura.
La Triade Oscura cominciò a seminare terrore e morte ingiustificata in un luogo che non le aveva mai conosciute prima di allora, e nessuno riusciva ad opporsi a questi attacchi.
Quando la stregoneria cominciò a degenerare nella violenza e lo scontro si profilava ormai certo agli occhi di tutti, tre fratelli, abili stregoni delle tre differenti scuole che non afferivano alla triade oscura, decisero, spinti da un forte desiderio di pace e dalla ferrea volontà di ristabilire l’ordine, che per la stregoneria buona era tempo di reagire e si impegnarono nella creazione di incantesimi di combattimento. I tre fratelli erano molto affiatati, e dalla loro collaborazione nacquero gli incantesimi della Sfera Base che erano, e sono, incantesimi molto potenti, ma non soddisfecero completamente nessuno dei tre: essi, infatti, li ritenevano incompleti; inoltre i tre fratelli avevano idee molto diverse su come avrebbero dovuto essere completati. I tre decisero allora di allontanarsi per qualche tempo dalla città in cerca di ispirazione, così da poter elaborare gli incantesimi di completamento. Gorion, detto Il saggio, andò a cercare la concentrazione necessaria per i suoi allenamenti in un canyon sito in una zona dell'isola ormai molto arida e disabitata: sabbia e roccia lo circondarono per parecchi giorni prima del suo ritorno. Alagos il sanguigno, il figlio mezzano, si diresse invece verso un piccolo atollo poco lontano dall'isola ove sorgeva la città, in direzione nord: l'atollo presentava flora e fauna varia, ma libera da insediamenti umani a causa dei forti venti da cui era battuta, e che ne rendevano difficile il raggiungimento via mare. Mozer il possente, dalla corporatura robusta e il carattere schivo tanto che gli amici lo chiamavano a volte "l'orso di montagna", decise di andare proprio sulla montagna, e scelse la vetta più alta per i suoi allenamenti, là dove il ghiaccio non si scioglie neanche con il sopraggiungere della stagione calda.
In questi luoghi essi trovarono l'ispirazione che cercavano. Al loro ritorno si resero conto che l'isolamento aveva esaltato i loro caratteri: conseguenza ne fu che nessuno di loro riuscì ad applicarsi agli incantesimi creati dai fratelli… il loro fine era però rimasto immutato: opporsi alla Triade Oscura per sconfiggerla e riportare equilibrio. Raccolsero adepti fra i superstiti delle tre scuole buone di stregoneria e fondarono La Triade Splendente con la sua divisione nelle tre Sfere che dei loro fondatori portano il nome, e che rappresentarono l'inevitabile evoluzione delle tre scuole in quel tempo di lotte.
Una guerra ebbe luogo e lo scontro durò parecchi decenni, ed il livello degli stregoni che si fronteggiavano crebbe a tal punto che alcuni di essi fra i più dotati, pochi per la verità, riuscivano a padroneggiare più di una sfera. Alcuni di questi maestri trascrissero gli incantesimi e le tecniche per castarli in grossi tomi il cui scopo era quello di istruire gli iniziati, viste le continue perdite fra gli stregoni che avrebbero dovuto occuparsi degli addestramenti.
Incantesimi sempre più potenti e distruttivi si fronteggiarono, e presto ci si accorse che la fine di quella civiltà era terribilmente vicina…
Ebbe infine luogo il grande scontro fra i superstiti più potenti di entrambe le Triadi: lo scenario era quello apocalittico di una Endnomor semidistrutta, con detriti e cadaveri di innocenti che coprivano ciò che rimaneva delle strade. Gli stregoni della Triade Splendente sapevano che ormai poco o nulla restava da fare, tuttavia non vollero sottrarsi a quello scontro nella speranza che, almeno, fosse decretata la fine di coloro che avevano trascinato nell’incubo quella città e quella gente. Dal canto loro gli stregoni della Triade Oscura volevano quantomeno dimostrare la propria superiorità e quella della propria arte, del tutto disinteressati, accecati com’erano da orgoglio, presunzione e tracotanza, dello sfacelo che ciò avrebbe comportato. Le energie che si contrapposero quel giorno, tanto simili ed al tempo stesso diametralmente opposte, non lasciarono spazio a vincitori…solo la distruzione totale di tutte le forme di vita…l’isola stessa su cui la città era stata fondata sprofondò negli abissi perdendosi nella memoria.
Tuttavia non tutto di Endnomor, andò perduto: il vecchio bibliotecario, Kronos, assieme ad alcuni abitanti, riuscì a lasciare l'isola su di un’imbarcazione pochi istanti prima della sua distruzione definitiva nel tentativo di portare in salvo qualcosa di quella civiltà.
Molti tomi furono imbarcati e condotti per mare fino al momento dell’arrivo in terre sconosciute…
I giorni nostri
Nulla sappiamo di ciò che avvenne dopo poiché lo stesso diario del bibliotecario, da cui attingemmo queste notizie, rimane misteriosamente incompleto.
Ma sappiamo che tra i preziosi libri tratti in salvo, in mezzo a trattati di arte e filosofia di levatura notevole e di enorme interesse per chiunque li legga, vi erano anche alcuni tomi con gli insegnamenti di un maestro stregone appartenuto alla Triade Splendente: il suo nome era Kaivalya, nome che significa "unità", ed i suoi libri recavano sulla copertina il simbolo di una mano aperta. I tomi ci incuriosirono non poco e, dalla loro lettura, e quasi per gioco, un gruppo di noi scoprì di essere realmente dotato delle capacità di cui nei tomi si parlava con estrema dovizia di particolari…
Avvenne un giorno, lo ricordo bene, in cui io stesso leggevo da uno di questi tomi, il primo. Vi si parlava dell'importanza dell'aura e di come fosse necessario, per la riuscita anche del più semplice degli incantesimi, espanderla fino a renderla tangibile: concentrazione ed autocontrollo erano gli strumenti necessari. Affascinante! Volli provare, ed il primo tentativo fu maldestro oltre che ridicolo...non ci credevo ancora veramente, lo consideravo un semplice gioco, un espediente per divertirsi con gli amici, nulla di più. Ma non furono necessari molti tentativi affinché si manifestassero i primi segni, ed in principio furono per lo più piccoli fenomeni elettrostatici, ma fu il riconoscere nella nostra concentrazione le loro cause ad entusiasmarci. E ci spingemmo oltre...
La curiosità di sapere quali confini saremmo stati in grado di varcare ci motivava oltremodo; iniziammo degli allenamenti costanti che ci portarono lentamente e con fatica alla padronanza dei nostri poteri, ognuno di noi raggiungendo la massima efficacia con gli incantesimi che maggiormente erano affini alla propria natura ed in linea con il proprio carattere, chi più chi meno.
Decidemmo allora di aprire la conoscenza di quest’arte ad altri rifondando, lontano dai luoghi ove ebbe la sua prima genesi, la Triade Splendente! Come fu per l’antica Triade Splendente, anche il nostro obiettivo è quello di elevare la stregoneria ai massimi livelli e di farne uso nel tentativo di ostacolare l’ascesa al potere delle forze oscure il cui ruolo e importanza sono costantemente in ascesa nel Granducato di Lot, Granducato a cui chiediamo ospitalità.
La nostra struttura si basa su di un rapporto del tutto simile a quello che c’è fra un allievo ed il suo mentore ed un forte sentimento di amicizia e fratellanza ci unisce l’un l’altro.
Le nostre giornate sono fatte di ore ed ore di estenuanti allenamenti poiché ognuno di noi anela ad un sempre crescente controllo del proprio potenziale ed abilità nel manipolare l’energia di cui, come tutti gli esseri viventi e non viventi, siamo pervasi.
Solamente uno stregone ha però raggiunto il livello supremo che sappiamo essere appartenuto solo a pochi di quel popolo eletto da cui tutto ebbe origine… Egli è il nostro Kaivalya, l’Unità delle tre Sfere, ed è un maestro ed una guida per tutti noi.