All'inizio è giusto partire dal Diluvio Universale...
Cara
Unconventional,
Per prima cosa non c'è bisogno di scusarsi.
Direi infatti che come analisi non è male, anzi!...tuttavia - e lei stessa se ne è accorta - potrei dire che lei confonde diversi piani d'analisi; tutti giusti al loro singolo livello, ma letali per la sua personale comprensione delle cose se mescolati. Ma è una cosa, badi bene, assolutamente normale quando ci si cimenta con il mondo dei Simboli in Alchimia. Per imboccare la strada giusta, non deve dimenticare che l'Arte è qualcosa che, ad un certo punto, ha a che fare con la materia, con cose che si toccano, pur se veicolate attraverso l'allegoria e simboli d'ogni tipo e risma.
Dunque il mio consiglio è quello di non fermarsi qui, all'inizio del sentiero. Se davvero l'Alchimia la affascina, cominci con il leggere - senza voler per forza capire tutto di primo acchito - dei buoni testi. Sulla Porta Alchemica, direi che il libro di Canseliet potrebbe essere uno splendido assaggio...e se son rose fioriranno!
Quanto al corvo e alla colomba di Noè, o alla colomba e al corvo di Utnapishtim, lei ha ragione a rivolgersi ai miti del diluvio.
Probabilmente, nel corso delle sue letture, un giorno scoprirà perchè ed a che cosa si riferisca - nella pratica - la sibillina quanto affascinante frase che portò Canseliet ad interessarsi in modo così caritatevole della Porta di Villa Palombara.
Quanto al Drago (...ma dove l'ha visto nell'immagine di Madathanus?), credo sia meglio vederlo come simbolo di una cosa tangibile, da conquistare...perchè i draghi in genere custodiscono un tesoro, oppure sono a guardia di una pulzella da liberare. E scoprirà che l'ineffabile mondo delle Fiabe è pieno di ottime, davvero ottime, istruzioni!
sempre di buon cuore
Captain NEMO
[Modificato da Captain NEMO 05/06/2006 1.49]
Tria Sunt Mirabilia