Re: Risanare la frattura...
Scritto da: donum dei 21/05/2006 14.01
Per trascendenza non intendo chissà quale concetto astruso, ma quel “relativizzare” sé stessi così caro al nostro Capitano.
Relativizzare sé stessi, sentirsi partecipe ad un Tutto che per me è Natura, e ritrovarne la “sacralità” –intesa come stupore e meraviglia- così come doveva apparire all’uomo primitivo.
Questo per me significa “risanare la frattura”.
Un affettuoso saluto,
Maria Teresa
Io credo che la verità si sia via via ammantata di un cumulo così enorme di interpretazioni e personalizzazioni nel tentativo di tramandarne il messaggio in modo "onestamente occulto" che la maniera migliore di cercarla stia proprio nel tentativo di immedesimarsi nella realtà più semplice e atavica proprio del cosiddetto uomo primitivo.
Trovo enormemente più stimolante cercare di comprendere la via di un antico sciamano che leggere decine o centinaia di testi (cosa che per altro faccio e non me ne vergogno di certo)
o scivolare in tecnicismi che gli Antichi neppure immaginavano e che certo non sono necessitati loro.
Buona notte!
Thomas Komosinsky