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Assassinato sacerdote italiano in Turchia

Ultimo Aggiornamento: 12/02/2006 17:37
06/02/2006 19:12
 
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La polizia ritiene sia stato il gesto isolato di un fanatico
Prete ucciso: killer ripreso da una telecamera
L'assassino di Andrea Santoro, il sacerdote italiano ammazzato in chiesa, a Trabson, in Turchia, inquadrato da una videocamera

ANKARA (TURCHIA) - Inquirenti più vicini alla verità. È stato ripreso da una telecamera l'assassino del prete missionario cattolico, don Andrea Santoro, ucciso domenica in chiesa a Trabson (Trebisonda) da un giovane di circa 17 anni ed è stato questo, più che la testimonianza dei due testimoni oculari (un giovane turco ed una giovane italiana), a consentire alla polizia di identificarlo e di cominciare le ricerche sin dai primi minuti dopo l'omicidio. Lo hanno detto fonti diplomatiche italiane aggiungendo che la telecamera era quella di una gioielleria vicina alla chiesa.
INDAGINI - Sul piano delle indagini le stesse fonti riferiscono che la polizia turca si sta orientando verso due direzioni: quella del gesto isolato di un fanatico squilibrato senza legami con gruppi religioso-politici e quella di un delitto legato al traffico di prostitute cristiane provenienti da Paesi dell'ex Unione Sovietica, al cui recupero e salvezza don Andrea si era dedicato sin da due anni fa, quando giunse a Trabzon come parroco della locale chiesa di Santa Maria. Secondo questa seconda ipotesi qualcuno dei trafficanti potrebbe avere commissionato il delitto al giovane diciassettenne, raccomandandogli di gridare l'invocazione religiosa «Allah o Akbar» al fine predeterminato di nascondere il vero movente e depistare così la polizia.
ERDOGAN - il primo ministro turco Recep Tayyip Erdogan ha chiare lettere a sottolineato l’intenzione del governo «di catturare il colpevole quanto prima possibile». «Uccidere un sacerdote, per di più in un luogo di preghiera, è inaccettabile e lo condanniamo senza riserve. Questo episodio dopo i recenti sviluppi in Danimarca e Francia è estremamente sconfortante», ha dichiarato il premier turco.
06 febbraio 2006

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Ma certo. [SM=x165044] un fanatico isolato.Ma certo. [SM=x165044] un killer della mafia turca. Certo [SM=x165044]...può essere benissimo ognuna delle due piste, possono essere credibili entrambe, ma allora perchè mi sembra che le autorità turche stiano affannosamente e disperatamente escludendo a priori l'ipotesi di un atto terroristico di matrice islamica? [SM=x165070] forse perchè farebbe passare i malvagi cristiani per vittime? [SM=x165044]
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"We few, we happy few, we band of brothers;/ for he today that sheds his blood with me /shall be my brother" (Shakespeare- Henry V)

"Bisogna che il popolo si avvezzi a riconoscere negli agenti della sicurezza pubblica non più i ministri di una esosa tirannide; ma coloro che vegliano alla sicurezza dellordine e della proprietà e che si ricordi come in libero e ben ordinato stato il rispetto della legge non è solo la forza del governo ma anche della nazione. " ( giornale " La Lombardia" di Milano. 17 Luglio 1860)

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07/02/2006 09:29
 
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07 febbraio 2006 Corriere.it

La notizia riferita da agenzie di stampa turche. Oggi il rientro della salma
Don Santoro, preso il presunto omicida
E' un liceale di 16 anni, forse influenzato da Ali Agca. Il sacerdote italiano era stato ucciso domenica a Trebisonda. Venerdì i funerali


ANKARA (Turchia) - La polizia turca ha arrestato il sospetto omicida di don Andrea Santoro, il sacerdote italiano ucciso in Turchia domenica scorsa. Lo riferisce l’agenzia di stampa Anatolia. Secondo un'altra agenzia di stampa turca, la Anadolu, che cita un funzionario di polizia si tratterebbe di un sedicenne. Secondo lo stesso poliziotto il ragazzo potrebbe essere stato influenzato dalle recenti notizie stampa su Ali Agca, l'uomo che ferì Papa Giovanni Paolo II nel 1981. Stando a quanto ha riferito l'agente, il ragazzo avrebbe agito da solo. Inoltre, ha aggiunto, «non vi sono collegamenti con organizzazioni illegali e con la politica».
CACCIA ALL'UOMO - Dopo l’assassinio di donSantoro a Trebisonda, le autorità turche avevano avviato una vera e propria caccia all’uomo. Le indagini si sono concentrate su un sospetto, un giovane vestito di nero e con un berretto dello stesso colore, la cui immagine era stata «catturata» da una telecamera di sorveglianza. Gli inquirenti avevano diffuso un primo identikit del sospetto: un adolescente secondo alcuni, un adulto secondo altre fonti.
L'AGGUATO - Don Andrea, 61 anni, è stato ucciso a colpi di pistola dentro la chiesa, alle 15.45 di domenica. L’omicida, secondo quanto riferito da un testimone, Loredana Palmieri, l’assistente di don Andrea, avrebbe urlato «Allah o Akbar» ("Dio è grande") prima di sparare: lo ha confermato il nunzio apostolico in Turchia, monsignor Antonio Lucibello secondo cui il sacerdote «era in ginocchio e di spalle, si apprestava a celebrare la funzione, quando gli hanno sparato». Don Andrea è stato «freddato» con due colpi:uno al cuore e uno al fegato» ha spiegato poi Monsignor Luigi Padovese, vicario apostolico in Anatolia, dopo l’autopsia: «I colpi hanno provocato un’emorragia interna ed è morto immediatamente».
I FUNERALI - La salma di don Andrea arriverà oggi alle 11.30 all’aeroporto di Ciampino a Roma, a bordo di un velivolo militare turco. Ad accompagnare la salma ci saranno lo stesso monsignor Luigi Padovese, l'assistende del sacerdote Loredana Palmieri e un giovane cristiano turco, entrambi, questi ultimi, testimoni dell’assassinio. I funerali si terranno, secondo fonti del Campidoglio, nella giornata di venerdì nella Basilica di San Giovanni. A presiedere le esequie sarà il cardinale Camillo Ruini, vicario del Papa per la diocesi di Roma.
"La regionalizzazione della Polizia di Stato è una cosa che si decide in Parlamento ed anche se non piace ai più di centomila lavoratori della Ps deve essere comunque accettato". F. Speroni, Lega Nord (Aripijate !!! - Bluewall)
07/02/2006 15:54
 
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La salma è rientrata in Italia. I funerali si svolgeranno venerdì a Roma
Arrestato l'omicida di don Andrea Santoro
E' un liceale di 16 anni, forse influenzato da Agca. Ha confessato. Secondo la tv

Un'immagine di don Andrea Santoro (Ansa)
ANKARA (Turchia) - La polizia turca ha arrestato il sospetto omicida di don Andrea Santoro, il sacerdote italiano ucciso in Turchia domenica scorsa. Lo riferisce l’agenzia di stampa Anatolia. Secondo un'altra agenzia di stampa turca, la Anadolu, che cita un funzionario di polizia si tratterebbe di un sedicenne. Secondo lo stesso poliziotto il ragazzo potrebbe essere stato influenzato dalle recenti notizie stampa su Ali Agca, l'uomo che ferì Papa Giovanni Paolo II nel 1981. Stando a quanto ha riferito l'agente, il ragazzo avrebbe agito da solo.
LA CONFESSIONE - Il giovane ha poi confessato il suo gesto. Secondo la rete turca Ntv, il giovane omicida di padre Santoro avrebbe detto dopo la confessione di essere rimasto sconvolto dalle caricature del profeta Maometto pubblicate in vari paesi europei. La notizia non ha trovato finora conferme. La stessa emittente ha poi rivelato il nome dell'assassino di don Andrea, Ohuzhan Akdi, sottolineando che sarebbe legato al traffico di prostitute di Trabzon. Sull'omicidio del sacerdote è stato aperto dalla magistratura romana un fascicolo che sarà trasmesso alla procura presso il tribunale dei minori.
L'ATTENTATORE - Dell'attentatore si sa che è originario del villaggio di Vakfikebir sul Mar Nero, a circa 40 chilometri da Trabzon e che il giovane si era iscritto al liceo Fatih di Trabzon, ma non aveva mai frequentato le lezioni. Vakifkebir conta 33 mila abitanti, prevalentemente agricoltori e pescatori. Anche i suoi famigliari - i genitori e due fratelli - sono stati prelevati dalla polizia e condotti nella questura di Trabzon per essere interrogati.
CACCIA ALL'UOMO - Dopo l’assassinio di don Santoro a Trebisonda, le autorità turche avevano avviato una vera e propria caccia all’uomo. Le indagini si sono concentrate su un sospetto, un giovane vestito di nero e con un berretto dello stesso colore, la cui immagine era stata «catturata» da una telecamera di sorveglianza. Gli inquirenti avevano diffuso un primo identikit del sospetto: un adolescente secondo alcuni, un adulto secondo altre fonti.
L'AGGUATO - Don Andrea, 61 anni, è stato ucciso a colpi di pistola dentro la chiesa, alle 15.45 di domenica. L’omicida, secondo quanto riferito da un testimone, Loredana Palmieri, l’assistente di don Andrea, avrebbe urlato «Allah o Akbar» ("Dio è grande") prima di sparare: lo ha confermato il nunzio apostolico in Turchia, monsignor Antonio Lucibello secondo cui il sacerdote «era in ginocchio e di spalle, si apprestava a celebrare la funzione, quando gli hanno sparato». Don Andrea è stato «freddato» con due colpi:uno al cuore e uno al fegato» ha spiegato poi Monsignor Luigi Padovese, vicario apostolico in Anatolia, dopo l’autopsia: «I colpi hanno provocato un’emorragia interna ed è morto immediatamente».
I FUNERALI - La salma di don Andrea è arrivata in tarda mattinata all’aeroporto di Ciampino a Roma, a bordo di un velivolo militare turco. Ad accompagnare la salma monsignor Luigi Padovese, l'assistente del sacerdote Loredana Palmieri e un giovane cristiano turco, entrambi, questi ultimi, testimoni dell’assassinio. I funerali si terranno, secondo fonti del Campidoglio, nella giornata di venerdì nella Basilica di San Giovanni. A presiedere le esequie sarà il cardinale Camillo Ruini, vicario del Papa per la diocesi di Roma, che oggi ha accolto le spoglie di don Andrea a Ciampino e ha detto: «La sua è stata una testimonianza eroica».
07 febbraio 2006
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Avevo preparato un commento molto velenoso su questo delitto e sulla sua soluzione, sulla disperata ricerca da parte turca di una pista che non fosse quella islamica...preferisco non postarlo.

Preferisco ricordare don Andrea ed il suo sacrificio, quello di un altro Martire sacrificato per la Fede.


[SM=g27767] [SM=g27767] [SM=g27767]
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07/02/2006 16:52
 
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Vorrei poter dire qualcosa, ma penso che la cosa migliore sia quella di salutare don Andrea. Che Dio l'abbia in gloria. [SM=g27767]
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07/02/2006 20:06
 
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Si avete ragione, la giustificazione? Il ragazzo sarebbe rimasto colpito dalle vignette! Accipicchia che tempismo, e allora che fai , ammazzi un essere umano, si pure propendo per la pista dei fanatici religiosi

Un pensiero al povero parroco, tra l'altro molto attivo verso il prossimo
07/02/2006 20:34
 
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Re:

Scritto da: ostro 07/02/2006 20.06
Si avete ragione, la giustificazione? Il ragazzo sarebbe rimasto colpito dalle vignette! Accipicchia che tempismo, e allora che fai , ammazzi un essere umano, si pure propendo per la pista dei fanatici religiosi

Un pensiero al povero parroco, tra l'altro molto attivo verso il prossimo



Vignette???
Dai su, cerchiamo di essere realisti, stanno cominciando una faida e stanno tastando il polso all'europa per non parlare poi, come leggevo in un altro articolo, la possibile volontà di distogliere l'opinione pubblica sul problema nucleare in Iran.
Dai ragazzi, siamo seri....ca@@o gliene frega a loro delle vignette!?! [SM=x165045]
07/02/2006 22:32
 
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Una preghiera per il parroco...Don Andrea!
Deeppink
08/02/2006 00:38
 
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questa è il volto dell'assassino, una persona che tutto può suscitare tranne che sete di morte e vendetta.
Questo, purtroppo, mi fa avere molta paura dell'islam e delle sue frange nemmeno troppo estreme.
Le nostre caserme sono piene di figli e figlie di Allah che lavorano regolarmente, brava gente con volti puliti e sereni come questo.....già....certe cose arrivano sempre da chi meno te lo aspetti [SM=g27767]
10/02/2006 20:41
 
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Ecco chi era don Andrea
Dal Corriere della Sera dell'8 Febbraio 2006

LA LETTERA DEL SACERDOTE
«Una ragazza turca mi ha detto: Dio è uno, siamo uguali»

Pubblichiamo ampi stralci di una lettera di don Andrea dell’11maggio 2004. Ci è stata fornita da don Athos Righi della comunità monastica di Monteveglio, fondata da Dossetti, il quale conobbe don Andrea nel 1980 e lo incoraggiò a seguire la sua vocazione tra i musulmani

«Carissimi, questa mattina hanno suonato il campanello. «È lunedì — rispondo — le visite alla chiesa oggi non ci sono». Una voce dall’altra parte risponde: «Ho avuto un sogno...». Vado alla porta e mi trovo davanti un ragazzone sorridente: «Debbo entrare in chiesa. Due notti fa ho avuto un sogno che mi diceva di venire alla chiesa di Trabzon: c’era un crocifisso che mi tendeva la mano emi diceva: vai a Trabzon! Ho preso l’autobus e sono venuto» (ha dovuto fare una decina di ore di autobus per arrivare!). Un altro ragazzo sui 25 anni ieri mi si è accostato emi ha detto: «Sono tre mesi che vengo in chiesa a pregare. Ho scelto Gesù. Sento che mi chiama. Che debbo fare?» Una donna non battezzata ma di famiglia cristiana, proveniente dal Caucaso, sposata a un turco musulmano mi diceva: «Quando vengo in chiesa respiro, trovo un’aria pulita, sento la serenità nel cuore».Un altro giovane dopo aver letto la chiamata di Gesù agli apostoli diceva: «È proprio quello che è successo ame, circa unmese fa... Che debbo fare? ».
Un giorno durante l’orario delle visite un giovane sulla trentina si avvicina emi dice: «Che tu possa accogliere l’Islam!... Dio giudicherà con misericordiama dipende dalla religione che si è professata... perché non accogli Maometto? Gesù non è il Figlio di Dio... Accogli l’Islam!». «Dio è grande —gli rispondo io —. Lascia a lui il giudizio. Puoi forse sostituirti a Lui? La carità è più grande della fede...». Il giovane continua con un misto di durezza e alterigia. C’è una coppia di fidanzatini che ci osserva. Lei ha il velo, ascolta tutto. Uscendo, mi passa accanto come un angelo e mi sussurra: «Her din Kutsal dir» (Ogni religione è santa) e mi pare che queste sue parole consacrino questo luogo, la preghiera che vi si fa e la fede che vi si vive... Ieri due ragazze si sono presentate. Hanno preso un Vangelo e mi hanno chiesto di parlare. Una fa: «Da tempo mi sento insoddisfatta. Da qualche settimana ho cominciato a pensare al cristianesimo. Ho visto anche il film su Gesù». Ho letto loro alcuni capitoli del Vangelo di Giovanni, dell’ultima cena, e il capitolo di Isaia sul servo sofferente che si è addossato i nostri peccati. Ogni volta che si parlava di amore, dolore, perdono, salvezza, ogni volta che si faceva riferimento alla vicinanza diDio una delle due ragazze annuiva profondamente. «Dio è uno, dice l’altra. Che differenza c’è tra Islam e Cristianesimo?».
Per diversi giorni è venuta una signora che cura dei programmi televisivi di musica. Col volto triste e addolorato ha chiesto di pregare per lei. Col passare dei giorni si rasserenava. Ci ha detto: «Grazie per avermi fatto conoscere l’amore di Dio». Una sera siamo andati a mangiare in una locanda. Il padrone, il cuoco e un inserviente si sono mesi a parlare con noi sul celibato, le tentazioni, la debolezza umana, il perdono di Dio. «Ma come si fa senza una donna?» dice uno. E anche se c’è una donna come si fa a non andare con altre donne? dico io. Voi siete sposati. Ci andate mai con altre donne? «Io qualche volta», dice uno. «Come vedi ci vuole la grazia di Dio. La buona volontà non basta». La sera ogni tanto troviamo cocci di bottiglia nel cortile della chiesa.Anche questa sera rientrando ci siamo resi conto di essere stati resi «beati».
Ci ricordiamo delle beatitudini di Gesù e cerchiamo di reprimere una voglia di ira che sale da dentro... Il 9 maggio era la festa della mamma. Un giovane musulmano viene in chiesa con dei fiori e mi dice: «È la festa della mamma, vado a portarli alla Madre Maria». C’è un minuscolo segno di speranza e un esempio per noi: un giovane musulmano che ci aiuta nei lavori di restauro e di pulizia della chiesa e di custodia di essa quando noi manchiamo. Ci colpisce per la sua umiltà, il suo rispetto, la sua meticolosità e l’accuratezza con cui fa le cose. Sempre pronto a dire sì, anche nei lavori più ingrati, sempre gentile con noi e sollecito per i suoi numerosi fratelli di famiglia. L’ho conosciuto mesi fa mentre scavava una fossa di due metri e mezzo in mezzo a un fango che quasi lo seppelliva, per i pochi soldi che gli dava chi lo aveva ingaggiato. Siamo andati a trovarlo a casa: una povertà totale in mezzo a una ricchezza di cuore. Chi è più vicino a Dio, mi sono detto? Mille messe non valgono una semplicità di cuore e una purezza di comportamento come quello che abbiamo visto. »
don Andrea Santoro
08 febbraio 2006

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Mi piacerebbe che chi ha mandato un ragazzino ad uccidere un uomo come don Andrea ( perdonatemi ma non credo che quell'adolescente abbia potuto concepire da solo il delitto) potesse leggere questa lettera...ma anche se lo facesse credo che non capirebbe un Uomo come don Andrea. L'odio, a volte, è troppo forte.
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11/02/2006 22:29
 
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Era un grande amava confrontarsi con rispetto donando la sua vita! Evangelizzava il Deus Caritas Est il titolo dell'ultima e prima Enciclica del Papa Benedetto XVI

Un problema di linguaggio l'Amore di Dio per noi è questione fondamentale per la vita e pone domande decisive su chi è Dio e chi siamo noi!

Ebbene questo sacerdote ci credeva e credeva nell'amore verso Dio incarnato verso gli altri, con coraggio è rimasto in quei luoghi dove Dio viene distrutto da uomini che ci chiamano infedeli, solamente perchè crediamo in Dio e suo Figlio Gesù Cristo! Grazie Don Andrea per aver portato avanti il nostro Credo Religioso.
12/02/2006 17:37
 
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Grazie Don Andrea.
La tua vita sarà per me di esempio.
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