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IRAQ: GOVERNO AMMETTE, TERRORISTI INFILTRATI NELLA POLIZIA(AGI) -

Ultimo Aggiornamento: 25/09/2005 23:50
21/09/2005 22:10
 
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Baghdad, 21 set. - Il governo di Baghdad si e' dovuto arrendere all'evidenza: le forze di sicurezza create con l'aiuto della coalizione brulicano di terroristi infiltrati.
Intervistato dalla Bbc sui fatti di lunedi' scorso a Bassora, quando due soldati britannici arrestati dalla polizia erano stati consegnati alle milizie sciite di Moqtada al Sadr, Muwafak al Rubaie, consigliere per la sicurezza nazionale, ha riconosciuto che "terroristi" e "ribelli" si sono infiltrati nella polizia.
Rubaie ha detto di non conoscere le esatte dimensioni del fenomeno, ma ha annunciato l'avvio di una serie di "controlli per ripulire le forze dell'ordine ed evitare in futuro qualunque penetrazione da parte di ribelli e terroristi".
Lunedi' le forze britanniche avevano fatto irruzione in un carcere di Bassora sfondando con un blindato un muro di cinta per liberare due membri delle Sas, le forze speciali di Sua Maesta', arrestati poco prima. Dal ministero dell'Interno di Baghdad era giunto l'ordine di liberare subito i due soldati, ma i poliziotti li avevano invece consegnati all'esercito Mehdi. Da qui la decisione di fare irruzione e la scoperta del covo in cui i due erano stati portati.
Al Rubaie ha comunque criticato la condotta britannica affermando che la vicenda poteva essere risolta in un modo "molto piu' tranquillo e amichevole" e ha annunciato l'apertura di un'indagine.
Nel luglio scorso il Pentagono aveva diffuso un rapporto in cui avvertiva del pericolo che i ribelli si infiltrassero nel'esercito e nella polizia. (AGI) -
210905 SET 05
22/09/2005 14:35
 
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Raga, chi diceva che sarebbe stato il Vietnam capitolo 2?
25/09/2005 00:22
 
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Vietnam capitolo secondo ? Secondo chi ? No, Johnnolo, per quel (poco) che ne so io, in Vietnam era in atto una vera e propria rivoluzione con un enorme seguito popolare guidata da HoChiMin e gli USA ci si ritrovarono dentro con tutti e due i piedi forse senza nemmeno sapere nè come nè perchè (lo sapevano, certo, ma se non ci fosse stata la disfatta finale dei francesi a Dien Bien Phu in molti affermano che si sarebbero ben guardati dall'intervenire). Qui la situazione è ben diversa. Saranno anche un esercito occupante (già, come si fa a fare una guerra contro un Paese se non lo si occupa ? come la si vince ?) ma i cosiddetti "resistenti" pare che non siano affatto tanto gli iraqeni (che certamente non vedono l'ora che la coalizione se ne vada ma che sono ben felici di essersi liberati di Saddam) o, almeno, sia una parte minoritari di essi legata al vecchio regime, ma soprattutto jihadisti di ogni dove ai quali delle sorti del popolo iraqeno gliene frega assai poco.
E' certo che il vecchio regime sta dimostrando di non voler cedere tanto facilmente. Ma forse non l'aveva detto lo stesso Saddam ancor prima della guerra ? Non aveva detto che avrebbero combattuto casa per casa, strada per strada ? E non credo proprio che si riferisse alla fase della guerra vera e propria, giacchè per quanto sanguinario e dittatore, certo stupido non era e sapeva benissimo che non aveva alcuna possibilità di sconfiggere gli USA sul piano militare.
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25/09/2005 01:38
 
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Perché il Vietnam ha battuto gli USA sul piano Militare? Beh si forse, erano sovvenzionati da Cina e Russia (le armi non mancavano) ma di fatto non era una guerra fra "Militari" ma fra Militari e contadinotti falsi Militari (salvo l'Esercito regolare e Vietcong), secondo me è il Vietnam 2.

1) Nessun motivo per dichiarare guerra (O meglio lo stesso caso del Vietnam, da una parte vi era il "Comunismo", qui c'era un dittatore, solo che il motivo cambia in base all'umore dell'Amministrazione Bush e company.)

2) Centinaia di migliaia di Civili morti e oltre un milione di feriti.. senza parlare dei poveri Soldati Americani, scuole, ospedali, uffici Statali completamente distrutti, (il sistema sanitario Iraqeno era secondo a quello dell'Egitto, uno dei piu' avanzati in Medio Oriente).

3) Attentati (come in Vietnam)

4) Non si arrendono.. o meglio non si arrenderanno "dentro casa loro" preferiscono morire (come in Vietnam).

5) Trappole esplosive a destra e a manca mimitizzate da comuni oggetti (come in Vietnam).

6) Manifestazioni in tutte le parti del mondo, non se ne vedevono di così numerose - appunto - dai tempi del Vietnam.

7) Soldati Americani e Inglesi che tornano a casa "arrestati" e "censurati" perché "raccontavano" che la guerra secondo loro era ingiusta, e che non riuscivano a comprendere il motivo per cui i loro compagni venivano uccisi in battaglia.. in nome di cosa?

Una guerra va dichiarata per validi motivi, non perché un giono "una Nazione decide così", se vi fossero state armi di distruzione di massa avrei potuto capire... ma difatto perché sono li'? E poi, gli USA non sono deficenti, non amano pisciare nell'orticello altrui nel momento stesso in cui vengono a conoscienza dell'esistenza di Armi di distruzione di massa, amano "dialogare" (ovviamente la paura fa ragionare, vedi il NordKorea che nessuno osa toccare, salvo luuunghissime trattative diplomatiche). Quindi mi chiedo, l'Iraq aveva "armi di distruzione di massa", quale Paese invade un altro Paese sapendo che questo era dotato di armi di distruzione di massa.. non capisco. Poi (non voglio essere banale) a me puzza la questione Bush imprenditore e titolare di una enooorme impresa petrolifera ----> Iraq, l'Iraq, uno dei piu' grandi fornitori di Petrolio in tutto il globo. Strano eh?



Non capirò mai questa guerra, posso capire l'Afghanistan, da lì è nato l'11 Settembre quindi era/è necessario stanarei colpevoli, ma non comprendo l'Iraq, e poi non è mai stato dimostrato un'apparente amicizia fra Bin Laden e Saddam. Senza parlare che l'ONU non è un circolo per giocare a Briscola, è un Istituzione nata e creata secondo accordi internazionali scritti e firmati che vietano l'aggressione ad un Stato Estero senza motivo (Pena: Embargo, Sanzioni di vario tipo ect.. ect..).

Boh, sarò paranoico.









25/09/2005 08:51
 
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Ah, Johnnolo, Johnnolo! Perchè vuoi scatenare il BVZD ( Buon Vecchio Zio Dago) nelle sue tiritere storiche[SM=x165051] dopo una notte di lavoro nella giungla d'asfalto? [SM=g27760]

Esauriamo subito l'argomento Iraq. Come tu sai bene sono d'accordo con te sulle origini della guerra, per le ragioni che ho esposto in un altro 3d. Quello che mi lascia perplesso è il tuo punto 4. Sono d'accordo che la situazione della guerriglia è terribile e che sin dall'inizio è stata spaventosamente e colpevolmente sottovalutata dagli Alleati ( italiani compresi). Tranne poche migliaia di persone e gli oltranzisti sciiti nel sud la maggior parte della guerriglia è in mano agli stranieri, ai volontari della jihad. Esempi? partiamo dal tagliatore di teste e rappresentante di Al Qaeda in Iraq, il giordano AlZarkawi, almeno tre dei kamikaze che si fecero esplodere dinanzi ai seggi elettorali a gennaio e citati da Magdi Allam nel suo ultimo libro erano
sudanesi e marocchini, il kamikaze che si fece espodere nel tentativo di assassinare il sottosegretario alla difesa USA durante la sua visita a Bagdad era un marocchino residente in Italia sin dall'infanzia, il terrorista che interrogò i "nostri eroi" Agliana, Cupertino eStefio disse di essere un marocchino per lungo tempo residente in Italia e l'elenco potrebbe continuare. E' da un pezzo che la guerriglia, a parte alcuni relitti dell'epoca di Saddam, non è più in mano agli iracheni. L'appoggio popolare alla guerriglia? Beh, allo stesso modo si può parlare di appoggio alle scelte del governo vista la vasta affluenza di popolo alle elezioni, no?
Credo che l'atteggiamento dell'iracheno medio in questo momento sia molto simile a quello dell'italiano del 1945 che vedeva il proprio Paese invaso da eserciti di varie Nazioni. Racconta Montanelli che nell'estate del 1945 apparve una scritta anonima sui muri di Roma "ANNATEVENE TUTTI QUANTI E LASCIATECE PIAGNE DA SOLI" .

Vietnam...uhu!!! e qui si scatena il Grillo Parlante! [SM=x165051]

Vedi, non è che Cina e URSS "forse" foraggiavano il Vietnam del Nord...no. Lo saturavano di armi. Il principale porto nordvietnamita, Haiphong, era letteralmente affollato di navi sovietiche cariche di armi e rifornimenti dirette verso il fronte.
Militari sovietici si occupavano delle batterie antiaeree di missili SAM che proteggevano Hanoi e i principali centri nordvietnamiti e istruttori militari sovietici addestravano le truppe locali nell'uso delle armi più sofisticate di fabbricazione sovietica, mentre il governo cinese, nonostante l'ostilità con Mosca, vendeva armi ai nordvietnamiti quasi a costo zero. Agenti del KGB e del GRU ( i servizi segreti militari sovietici) addestravano i servizi segreti di Hanoi e avevano la primna stesura degli interrogatori dei prigionieri americani, a volte prima ancora dello stesso governo viet. Non sono d'accordo neanche sui "contadinotti", non è giuto nei confronti dei vitenamiti la cui partecipazione popolare "sciolta" ,per dire così ,fu sempre piuttosto minima. Il sudvietnamita che voleva partecipare alla guerra di liberazione si arruolava nel Vietcong ( nel quale la componente comunista, per quanto maggioritaria, non era unica) , mentre l'esercito nordvietnamita o ANV era composto da soldati addestrati e capaci, reduci da vent'anni di combattimenti, dalla guerriglia anti giapponese o dalla guerra di liberazione contro i francesi. L'offensiva congiunta del Tet del gennaio 1968 venne condotta nel Vietnam Centrale dall'esercito nordvietnamita e mise in seria difficoltà gli americani. Gli attentati e le trappole esplosive fanno parte di qualsiasi guerra, non solo dell'Iraq e del Vietnam ( guarda la Bosnia ad esempio) .
Manifestazioni? Per quanto perplesso sulla guerra lo sono ancora di più sui manifestanti. Finchè ci saranno pacifondai che se ne andranno in giro con cartelli del tipo "I MORTI OCCIDENTALI? CHI LA FA L'ASPETTI!" ( come dopo Madrid) non credo che si potranno avere manifestazioni oceaniche come quelle degli anni '60.

Conclusione: L'Iraq è un tunnel del quale non si vede ancora la luce, ma di qui a definirlo Vietnam ne manca ancora molto. Non è una guerra di popolo, vista la foltissima presenza di miliziani stranieri. Il movimento pacifista è fortemente influenzato da ideologie e, a parte la marcia dei 100.000 a Washington condotta dalla madre di un soldato ucciso, non si vede un autentico movimento poplare di opposizione alla guerra, nemmeno in Italia.

Soluzione? Creare esercito e polizia iracheni almeno passabili, consegnare loro l'iraq e poi andarsene in fretta, possibilmente dopo avere reso inoffensivo un galantuomo alla Zarkawi

Il BVZD saluta tutti e se ne va a nanna! Ci si rilegge nel pomeriggio!
[SM=x165078]
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"We few, we happy few, we band of brothers;/ for he today that sheds his blood with me /shall be my brother" (Shakespeare- Henry V)

"Bisogna che il popolo si avvezzi a riconoscere negli agenti della sicurezza pubblica non più i ministri di una esosa tirannide; ma coloro che vegliano alla sicurezza dellordine e della proprietà e che si ricordi come in libero e ben ordinato stato il rispetto della legge non è solo la forza del governo ma anche della nazione. " ( giornale " La Lombardia" di Milano. 17 Luglio 1860)

"Una grande Civiltà viene conquistata dall'esterno solo quando si è distrutta dall'interno" (William James Durant)
25/09/2005 10:23
 
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In effetti, quale movimento pacifista si sente , se non sparuti gruppi fortemente ideologgizzati e spesso in malafede nel descrivere la complessa realtà storica! Non si può dire, tutto il popolo americano ha gli occhi foderati, c'è qualcosa che non funziona! Mentre la fomentazione in Iraq di gruppi terroristici esterni, è ben presente, a tal punto che chi ostenta tanta chiarezza nell'esporre bugie e verità, credo che o è in malafede, oppure vive su marte.
25/09/2005 14:15
 
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Re:

Ah, Johnnolo, Johnnolo! Perchè vuoi scatenare il BVZD ( Buon Vecchio Zio Dago) nelle sue tiritere storiche[SM=x165051] dopo una notte di lavoro nella giungla d'asfalto? [SM=g27760]


Tho! Ci speravo [SM=g27760]


Esauriamo subito l'argomento Iraq. Come tu sai bene sono d'accordo con te sulle origini della guerra, per le ragioni che ho esposto in un altro 3d. Quello che mi lascia perplesso è il tuo punto 4.



Ora leggo


Sono d'accordo che la situazione della guerriglia è terribile e che sin dall'inizio è stata spaventosamente e colpevolmente sottovalutata dagli Alleati ( italiani compresi). Tranne poche migliaia di persone e gli oltranzisti sciiti nel sud la maggior parte della guerriglia è in mano agli stranieri, ai volontari della jihad. Esempi? partiamo dal tagliatore di teste e rappresentante di Al Qaeda in Iraq, il giordano AlZarkawi, almeno tre dei kamikaze che si fecero esplodere dinanzi ai seggi elettorali a gennaio e citati da Magdi Allam nel suo ultimo libro erano
sudanesi e marocchini, il kamikaze che si fece espodere nel tentativo di assassinare il sottosegretario alla difesa USA durante la sua visita a Bagdad era un marocchino residente in Italia sin dall'infanzia, il terrorista che interrogò i "nostri eroi" Agliana, Cupertino e Stefio disse di essere un marocchino per lungo tempo residente in Italia e l'elenco potrebbe continuare.



Vero, ma stanno lì a difendere il suolo Iraqeno almeno quanto e come lo facevano gli Stati Comunisti col suolo Vietnamita.


E' da un pezzo che la guerriglia, a parte alcuni relitti dell'epoca di Saddam, non è più in mano agli iracheni. L'appoggio popolare alla guerriglia? Beh, allo stesso modo si può parlare di appoggio alle scelte del governo vista la vasta affluenza di popolo alle elezioni, no?



Ti sfugge un particolare, l'Elezioni sono/erano una montatura, e chi andava a votare lo faceva in cambio di medicinali o alimenti, e non perché sentiva l'irrefrenabile voglia di sfruttare l'ondata di "democrazia" che ha colpito il Paese, l'hai detto tu che l'Iraqeno medio non vede l'ora che finisca tutto.


Credo che l'atteggiamento dell'iracheno medio in questo momento sia molto simile a quello dell'italiano del 1945 che vedeva il proprio Paese invaso da eserciti di varie Nazioni. Racconta Montanelli che nell'estate del 1945 apparve una scritta anonima sui muri di Roma "ANNATEVENE TUTTI QUANTI E LASCIATECE PIAGNE DA SOLI" .



E appunto [SM=g27763]



Vietnam...uhu!!! e qui si scatena il Grillo Parlante! [SM=x165051]

Vedi, non è che Cina e URSS "forse" foraggiavano il Vietnam del Nord...no. Lo saturavano di armi. Il principale porto nordvietnamita, Haiphong, era letteralmente affollato di navi sovietiche cariche di armi e rifornimenti dirette verso il fronte.



E appunto, quello che dico, e quello che sta accadendo in Iraq. Da dove credi che escano tutte quelle armi? Senza parlare che ultimamente i milizia hanno anche M16 e M4, armi tipicamente Americane, questo vuol dire che sono cos preparati da riuscire non solo a procurarsele dai Cadaveri, ma anche di organizzare assalti a convogli alleati per poter "fare spesa".

OMISSSSSSISSS ( non la fig*, omissis vero [SM=g27766] )


Gli attentati e le trappole esplosive fanno parte di qualsiasi guerra, non solo dell'Iraq e del Vietnam ( guarda la Bosnia ad esempio)

Manifestazioni? Per quanto perplesso sulla guerra lo sono ancora di più sui manifestanti. Finchè ci saranno pacifondai che se ne andranno in giro con cartelli del tipo "I MORTI OCCIDENTALI? CHI LA FA L'ASPETTI!" ( come dopo Madrid) non credo che si potranno avere manifestazioni oceaniche come quelle degli anni '60.



Non sono d'accordo, tu confondi quei pacifondai, con i soliti ragazzotti che non hanno un caxxo da fare. Un po' come i vostri antagonisti confondono il Poliziotto servitore dello Stato, con il Poliziotto Fascista pronto a pestare tutti. Stai commettendo lo stesso identico errore, ossia travisare politicamente gli Ideali di chi è veramente pacifista o comunque contro l'Attuale guerra in Iraq, tu dici di non essere d'accordo con questa guerra, o comunque, di essere perplesso... bene, lo sono anche tante altre persone.


Conclusione: L'Iraq è un tunnel del quale non si vede ancora la luce, ma di qui a definirlo Vietnam ne manca ancora molto. Non è una guerra di popolo, vista la foltissima presenza di miliziani stranieri. Il movimento pacifista è fortemente influenzato da ideologie e, a parte la marcia dei 100.000 a Washington condotta dalla madre di un soldato ucciso, non si vede un autentico movimento poplare di opposizione alla guerra, nemmeno in Italia.
Soluzione? Creare esercito e polizia iracheni almeno passabili, consegnare loro l'iraq e poi andarsene in fretta, possibilmente dopo avere reso inoffensivo un galantuomo alla Zarkawi



Stai scherzando? Propio l'altro giorno ne parlavano al Tg, ti rammendo che l'attuale Governo USA, censura (per propria politica) i Pacifisti e manganella chi osa manifestare difronte al campidoglio alla casa bianca. In Usa se parli male del Presidente, l'FBI viene a bussarti alla porta (come accadeva in Germania negli anni 30/40 da parte della Gestapo). Ti tiene fermo 24/48 ore per interrogarti e romperti le palle e poi ti rispedisce a casa. Si parla tanto di democrazia, ma io non ne vedo. Manifestazioni in America non ne mancano, solo che nessun Tg(nazionale o estero) ne parla, semplicemente per censura o poco interesse. (Infondo cosa fa piu' notizia, un Kamikaze o una manifestazione..)
Comunque sia, soluzioni in Iraq ne vedo poche, hai ragione tu, "L'Iraq è un tunnel del quale non si vede ancora la luce", e non se ne vedrà neanche dopo il ritiro delle truppe.


Il BVZD saluta tutti e se ne va a nanna! Ci si rilegge nel pomeriggio!
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25/09/2005 14:56
 
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Mmmm, perdonami Johnnolo ma non riesco a paragonare il vietcong del 1965-75 con il kamikaze del 2005. Il vietcong o il soldato norvietnamita era un patriota che combatteva perchè si considerava ( a torto o a ragione) partecipe di una guerra di liberazione nazionale. Non riesco a trovare similitudini tra Al Zarqawi e il generale Giap, comandante delle truppe dell'AVN, nemmeno con la migliore buona volontà. Il kamikaze che in un colpo solo ha assassinato a Bagdad 150 operai disoccupati sciiti pochi giorni fa non può essere definito certo un liberatore. In secondo luogo il Vietnam è etnicamnete omogeneo, ad Hanoi e Saigon si parlava la stessa lingua e si aveva la stessa cultura , mentre in Iraq vi sono sunniti, sciiti e curdi e una dozzina di gruppi etnici minori ( addirittura gli assiri che credevo scomparsi ai tempi di Alessandro Magno) con tre differenti confessioni religiose musulmane. In questo momento poi sono in atto degli spaventosi massacri ai danni degli sciiti ( pochi giorni fa il migliaio di persone morte sui ponti del Tigri) che sconfinano quasi nel genocidio. Durante l'Era del Vietnam, come viene chiamata dagli americani, il Vietcong eliminava spietatamente la maggior parte dei collaborazionisti ( durante l'occupazione di Huè nel gennaio-febbraio 1968 centinaia di funzionari pubblici ed oppositori politici vennero uccisi dai nordvietnamiti e dai vietcong) ma non ci fu il massacro indiscriminato di interi villaggi e città come sta accadendo in Iraq, dove il termine sciita è quasi una condanna a morte.

Le elezioni irachene? Beh, anche se sono d'accordo con te sull'assenza di "ansia di democrazia" da parte degli elettori credo che fai torto alle decine di persone assassinate dai kamikaze dinanzi ai seggi. La popolazione ha voluto dare un segnale di cambiamento, un "annatevene tutti".
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"Una grande Civiltà viene conquistata dall'esterno solo quando si è distrutta dall'interno" (William James Durant)
25/09/2005 15:08
 
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Attenzione, non ho mai paragonato il combattente vietnamita con il kamikaze (se è per questo non paragono neanche il Terrorista Islamico con il Kamikaze, visto che il vero Kamikaze, quello Giapponese non ha mai massacrato i Civili facendosi saltare in aria al mercato). Non l'ho mai detto, semplicemente dico che tutta la storia nell'insieme ricorda il Vietnamm, cambia il cattivo, cambia "il motivo" (semmai ce ne dovesse essere uno). Ect. ect.. Ma chissà perché sia il Popolo americano (una gra parte), sia quello Estero che quello Iraqeno, s'è letteralmente rotto le palle di questa guerra.
FInalmente la gente si sta svegliando, e ha capito, che infondo tutto questo si poteva evitare, non c'era un motivo valido per combinare tutto questo casino.


Le elezioni irachene? Beh, anche se sono d'accordo con te sull'assenza di "ansia di democrazia" da parte degli elettori credo che fai torto alle decine di persone assassinate dai kamikaze dinanzi ai seggi. La popolazione ha voluto dare un segnale di cambiamento, un "annatevene tutti".



Parlo Arabo? Diciamo le stesse cose Dago..
25/09/2005 15:28
 
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Re:

Scritto da: Johnnolo 25/09/2Parlo Arabo? Diciamo le stesse cose Dago..



Chiedo venia, mi sono svegliato da meno di un'ora[SM=x165062] [SM=g27760]
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25/09/2005 15:30
 
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Vai in castigo [SM=x165051] [SM=x165042]


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Leggo e rileggo, ma rimango dell'opinione che una cosa fu il Vietnam, altra storia è l'Iraq. Questo senza entrare nel merito del motivo per il quale gli USA e gli inglesi hanno deciso di fargli la guerra. Ripeto che per quel poco che ne so e come ha detto anche Dago113, in Vietnam era in atto una rivoluzione popolare con un enorme seguito, in Iraq la "resistenza" è in mano ai jiahdisti mercenari dell'odio antioccidentale. Che se non "combattessero" in Iraq andrebbero molto probabilmente a farlo in altri fronti. Per esempio, quello occidentale. Poi, può essere pure che mi sbaglio. Ma questa è la mia impressione.
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