Cara Giulia,
anni fa ho perso un caro amico. Nessuno, davvero nessuno era come lui. Non si trattava solo di amicizia, ma di conoscenza e interazione fra due anime che avevano voglia di vedere oltre, e di ricordare.
Col tempo ho imparato a diventare io stessa quello che invece prendevo da lui. E alla fine, quando meno me lo aspettavo, ho incontrato altre persone speciali, con cui mi sono ulteriormente arricchita e grazie alle quali sono cresciuta.
La notte a volte è lunga, e se d'improvviso qualcuna fra le stelle che ci aiutava a scorgere il cammino viene meno, crediamo di essere perduti.
Certo, J.Mack era un personaggio particolare e speciale. Ma checché se ne dica, la sua eredità, per quanto 'pesante' o 'ricca' o 'elaborata' non è morta con lui, perché è decisamente un terreno fertile. E la speranza che altre persone sappiano coltivarlo allo stesso modo, e perché no anche meglio, è davvero l'ultima a morire...
LM
PS. Ci vediamo al convegno di Seveso, buon tutto.