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Cosa vogliono???

Ultimo Aggiornamento: 13/11/2004 13:36
03/08/2004 11:23
 
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Giulia d'Ambrosio
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Re: ....

Scritto da: Miamela 02/08/2004 23.33
Giulia i bambini si stanno svegliando ...perche tieni ancora tutto nascosto ????????
Se vuoi dare un senso a quello che stai facendo racconta le cose come stanno ....(nessuno vuol portare via il tuo lavoro)
quello che ce in ballo ....lo pretende.........



Hai un'idea molto parziale di come sono fatta io, e un'idea molto parziale di come sono i bambini piccoli.
Non ho niente da nascondere, perché non ho grandi segreti, come non ne ha nessuno, anche se strombazzano un sacco di stupidaggini che in tanti sono felici di bersi.
Garantisci tu della stabilità psichica di una bambina molto piccola, nel momento in cui le si raccontano cose che neanche i suoi genitori possono accettare o capire? Vai a farti un bello stage in psicologia delle emergenze e poi vediamo se non cambi idea.
Rabbrividisco, se penso che in giro ci sono persino sedicenti ricercatori che hanno un'incoscienza simile alla tua.
03/08/2004 11:43
 
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Miamela
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.....
(Bambini) era sottinteso come (coscienze nuove) non come bimbi .......


Le persone che si risvegliano sono (bambini)




..............
03/08/2004 12:07
 
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prometeo
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Hai proprio ragione Miamela,la stessa cosa è successa anche a me,i bambini non sono separati dal tutto,però non hanno coscienza di cos'è il bene e cos'è il male,noi invece sappiamo che il bene e e il male non sono nel mondo,appartengono solo all'essere umano,la mia lunga ricerca mi ha solo portato dentro me stesso,dove ho ritrovato quel bimbo a quale è stato impedito il suo gioco,il gioco di dio,la vera guerra è in atto dentro ognuno di noi,perchè tutto ciò che abbiamo dentro,lo ritroviamo fuori,la realtà in cui vive ognuno è solo lo specchio di noi stessi,tutto questo viene amplificato attraverso i vari piani della realtà fino ad arrivare ad interagire con il macrocosmo,cioè dio perchè se è vero che "TUTTO CIò CHE è IN ALTO è COME TUTTO Ciò CHE è IN BASSO"è vero anche che"TUTTO CIò CHE è IN BASSO è COME TUTTO CIò CHE è IN ALTO"quindi chi conosce questa legge può interagire con il macrocosmo attraverso il microcosmo,cioè se stesso.Ciao
03/08/2004 22:54
 
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Giulia d'Ambrosio
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Re: .....

Scritto da: Miamela 03/08/2004 11.43
(Bambini) era sottinteso come (coscienze nuove) non come bimbi .......
Le persone che si risvegliano sono (bambini)
..............



be', ma claudio stava parlando di una bimba VERA!
E tu hai postato in riferimento a quello.
Il commento riguardo il fatto che le persone risvegliate sono come bambini mi ricorda la protagonista di Taken.
04/08/2004 09:17
 
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Claudio
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Per Giulia...il dopo " Non toccate i bimbini!!! "
Buona sera, o buon giorno, lí da voi…
Prima la bambina che sogna il grigio (spero che sia stato solo un sogno. Vedi “Non toccate i bimbini!!!” 02/08/2004 18.14 ), adesso mia moglie sono 2 volte che sogna un tipo alto, dai capelli chiari, ben vestito (per quello che ne so io sará un Pleiadiano?).
Gli racconta qualcosa peró lei non si ricorda cosa.
Da notare che è giá da tempo che sogna “un’onda”.
È altissima, è una montagna d’acqua che arriva dal mare.
A un certo punto ci troviamo in un momento critico, deve decidere se salvarsi lei o la bambina.
Mi passa la bambina e lei sparisce nell’acqua.

E adesso quel tipo lí….

Claudio/Mexico,
saluti
04/08/2004 19:13
 
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prometeo
[Non Registrato]
Voglio raccontare in questo forum qualche cosa che non ho mai raccontato a nessuno,ho un ricordo che mi perseguita da quando ero poco più che un bimbetto di 3 anni,ricordo che la mia mamma mi cullava nelle sue braccia,forse avevo la febbre(questo è un particolare che non ricordo)dall'altra parte della camera vedevo una figura che mi spaventava,era una specie di ominide scuro che mi fissava,io volevo urlare dalla paura per avvertire la mia mamma,chissà come mai non riuscivo a farlo,mi hanno raccontato poi che spesso avevo delle convulsioni,ho anche un vago ricordo di un elettroencefalogramma.
Ora sono sicuro che quella figura che io vedevo era reale,sono sempre stato convinto che si fosse trattato di un'allucinazione dovuta al delirio di qualche febbre(ripeto non sono convinto che l'avevo,non ho nessun ricordo di malattie infantili)ho visto qualche foto di presunti grigi,somigliano tantissimo a quell'essere,non l'ho più rivisto,l'impressione che ho adesso(ripensandoci) era come se mi avesse tenuto sotto controllo,forse davvero non aveva intenzione di farmi del male!
04/08/2004 21:43
 
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Giulia d'Ambrosio
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Re:

Scritto da: prometeo 04/08/2004 19.13
Ora sono sicuro che quella figura che io vedevo era realeDIM]



Puoi provare a disegnare il tuo ricordo/impressione, e vedere se si attivano sogni che val la pena di trascrivere.
04/08/2004 21:45
 
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Giulia d'Ambrosio
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Re: Per Giulia...il dopo

Scritto da: Claudio 04/08/2004 9.17
adesso mia moglie sono 2 volte che sogna un tipo alto, dai capelli chiari, ben vestito (per quello che ne so io sará un Pleiadiano?).
Gli racconta qualcosa peró lei non si ricorda cosa.
Da notare che è giá da tempo che sogna “un’onda”.




Gasp. Che groviglio. Tienimi informata, se possibile.
05/08/2004 07:57
 
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Claudio
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Groviglio?...?? senta qua...
"Gasp. Che groviglio. Tienimi informata, se possibile. "

Gent.ima Giulia, in quanto a grovigli potrei raccontare un po' di me. Invece faró solo una domanda che nasce dalle mie esperienze: cosa avrebbe dovuto imparare una persona che nella sua vita ha rischiato 4 volte di morire?
(corrente elettrica/380V-in acqua-in moto-in auto)
Quando ho visto il film con Bruce Willis ("El protegido"/Il protetto, non so con che nome lo abbiano dato in Italia) che racconta la storia di un uomo che esce illeso da un catastrofico incidente in treno, mio sono visto un po'. Anch'io non ho mai sofferto nemmeno un graffio. Se l'argomento interessa lo porteró avanti raccontando piú dettagliatamente.

Saluti,
Claudio/Mexico

05/08/2004 16:39
 
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Giulia d'Ambrosio
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Re: Groviglio?...?? senta qua...

Scritto da: Claudio 05/08/2004 7.57
Gent.ima Giulia, in quanto a grovigli potrei raccontare un po' di me.



Va bene, grazie. Aspetta il 22 perché sto partendo. Nel frattempo pensaci.
Grazie ancora per la fiducia.
08/08/2004 16:13
 
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Scritto da: Claudio 02/08/2004 3.45
Vi racconto quello che mi sta succedendo.
Due sere fa stavo “girando” in rete leggendo notizie sui siti di “ufo & cose strane”.
Dopo pochi minuti mi si avvicina mia figlia (3 anni e ½) e la siedo sulle mie gambe. A un certo punto sullo schermo appare una delle tante foto (vera o falsa che sia) di un “grigio” (vedi http://members.xoom.virgilio.it/ufologai/ )e Melissa(figlia) mi dice “io lo conosco quello lí… l’ho visto in camera da letto” .
Mi sono bloccato e sono rimasto senza parole per un momento.
Poi interrogando la bambina mi ha detto che lei giocava (tempo fa) con un “bambino” come il 1mo che appare sulla sinistra del banner superiore. Mi ha anche raccontato che adesso è giá da tempo che non lo vede piú. Non sono riuscito a sapere di piú perché quando le chiedo se lei è andata a giocare con lui in qualche posto strano (astronave o simili) rimane come pensierosa e poi mi di dice di no, peró io ho quasi la certezza che lei non mi sta raccontando tutto, è come se fosse bloccata. È un fatto strano perché mia figlia mi racconta sempre di tutto senza bugie.
Adesso la mia paura è questa : non è che i grigi usino come tecnica anche quella di abituare il soggetto alla loro presenza quando è piccolo per poi, in un secondo momento, “fargli la festa”?
Io le ho detto che se si ripresenta (in sogno?) gli dica che non vuole giocare con lui, che se ne vada e, se insiste, che gli dia una botta o gli metta un dito in un occhio. (...non ridete!)
Magari potrá sembrare insegnare a una bambina di 3 anni 1/2 dei metodi violenti, peró credo che i grigi&Co. non siano preparati a una reazione di questo tipo e potrebbe anche essere un modo per allontanarli. Spero.
Che fare?

Saluti a tutti dal Messico.
Claudio, Puerto Vallarta



Ciao Claudio.
Mi viene da dirti una cosa: almeno tu dai importanza a quello che dice tua figlia e ti assicuro che è già molto. Vedi io quando ero piccola (età un pò meno di tua figlia e poi un pò di più) vedevo "cose strane" e avevo sempre paura di dirlo a mia mamma. Vedevo come delle sfere luminose grandi che mi spaventavano e della gente che girava spesso per casa sotto forma spesso di ombre scure (anche mia mamma e mia nonna un giorno ascoltando di nascosto i loro discorsi ho sentito che ne parlavano). Naturalmente vedevo anche altro ma non lo ricordavo.
Però quando incominciava la sera a fare buio, mentre avevo giocato tranquillamente tutto il giorno, diventavo improvvisamente triste e pareva che non ci fosse motivo di questo. Io piangevo quasi tutte le sere nel letto di notte e non ricordavo neanche il perchè, mia mamma a volte mi sentiva e mi chiedeva "perchè piangi" e io dicevo che non lo sapevo, però lo sapevo in fondo, ma non volevo dirglielo.
Una volta mia mamma si è scocciata e mi ha portata in cucina, mi ha fatto sedere e mi ha convinta a dirle perchè piangevo, abbastanza con le buone all'inizio e un pò meno alla fine.
Io ho detto che avevo paura che quelli venivano e mi portavano via. Lo ricordo come fosse ieri: mia mamma mi ha guardata e si è messa troppo a ridere, mi rideva in faccia mentre io piangevo e piangevo perchè avevo paura anche per lei, perchè sapevo che prendevano anche lei e mia sorella. Dopo che ha smesso di ridere mi ha detto: "non ti preoccupare che quando vengono gli diamo un calcio nel sedere e li mandiamo via", però rideva ancora e io me ne accorgevo benissimo che non credeva a una parola di quello che dicevo, e non gliene poteva importare di meno di come mi sentissi, era scocciata perchè anzichè dormire doveva perdere tempo con me. E poi ha detto "non lo vedi che ci sono tutte le serrande abbassate e le porte chiuse" e io pensavo che quelli entravano lo stesso, che mia mamma non poteva farci nulla e non avrebbe mai potuto salvare me ne se stessa.
Io non le ho mai più raccontato nulla.
Vedi Claudio, quel bambino strano veniva a giocare anche con me e mia sorella, io me lo ricordo quando eravamo nel lettone del divano del salotto e ci svegliava e diceva di non dire nulla a nessuno.
Io sono cresciuta senza che nessuno mi credesse e con la convinzione di essere pazza fino a un anno fa. Non stavo bene prima, ora si. Non importa se non sai cosa fare o chissà cosa dire a tua figlia secondo me, l'importante è che lei possa sentirsi creduta e considerata :-)
09/08/2004 09:33
 
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cla74
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ti capisco anche io avevo paura di passare x pazza e nessuno mi crede. Ho provato a dire qualcosa sottoforma di scherzo e mi hanno detto che guardo troppo i film di fanascienza e che ho una fevida immaginazione ...ordinaria amministrazione.
11/08/2004 04:03
 
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zaffiro
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Bambini.............
[SM=g27970]

Ehi ragazzi mi dispiace leggere delle vostre sofferenze da piccoli rispetto al non essere creduti, deve essere stata dura!

Mi fate ricordare la mia infanzia...anche se non condivido la vostra sofferenza.
Sono nata con gli alieni nella mente, sono sempre esistiti nel mio io e nei miei pensieri, da piccolina a circa 3/4 anni avevo paura di notte degli scheletri bianchi con gli occhi neri che venivano a prendermi nel sonno...ma non ho mai pianto...mi coprivo completamente con le coperte e andavo sotto...giù giù...sparivo in modo che non mi si vedesse neanche la testa (non so come facessi a respirare).
Nella mia innocenza speravo che bastasse nascondermi per non essere vista.

Ma non avevo paura degli alieni...no ne ho mai avuta, nanche quando adolescente ho avuto esperienze più pesanti miste a sogni e realtà, fatti che pensavo fossero di natura spiritica con entità non terrestri che stazionano nella nostra dimensione.

Da piccola ero una bimba molto "aliena", ero dolce e socievole ma anche solitaria quando emergeva in me una personalità più profonda, in quei frangenti avevo nostalgia dello spazio e guardavo gli altri bambini con distacco, a volte improvvisamente dovevo allontanarmi da loro e isolarmi, per entrare in contatto con il cielo, ed una voce dentro mi diceva "non dimenticarlo mai"...cosa non ricordo ma la sensazione che provavo era che non dovevo dimenticare le mie origini e che io ero diversa dagli altri bambini.

Per anni ho creduto che tutta questa mia storia legata ad alieni e fenomeni paranormali fosse frutto del mio modo di essere e che se esistono quelle entità con cui mi relazionavo queste rappresentano la mia stessa origine, come se io provenissi da quello spazio e fossi nata in questa vita per portare a termine un compito prestabilito.

Da bambina sognavo i dischi volanti che la notte venivano a prendermi, mi aspettavano davanti la terrazza di casa mia, mi svegliavano mentre dormivo chiamandomi telepaticamente, ero io ad alzarmi nel sogno ed uscire con il mio pigiamino per andare con loro.
Andavamo in giro e vedevo le città dall'alto illuminate, loro mi parlavano, mi istruivano e mi dicevano quando sarebbero tornati....io mi divertivo, era normale, faceva parte della mia vita e poi erano gentili e familiari.
Mi dicevano anche che c'erano altri bambini come me e che un girono da grande ne avrei conosciuto qualcuno.
Erano miei amici e rispecchiavano la mia profonda natura, la loro dimensione era quella del mio stesso profondo essere, del mio IO, della mia mente.
Al mattino raccontavo alla mia sorellina appena un pò più grande che ero stata in giro con il disco volante e lei ridendo mi accusava alla mamma e mi diceva scema...scema...anche mia madre allora ci rideva sopra perchè non associava agli ufo le sue esperienze, che credeva nella sua cultura fossero di natura spiritica (che ovviamente non ci raccontava).
Ridevano...ma non mi arrabbiavo...non mi intaccava per niente la loro reazione, tanto sapevo che non avrebbero potuto capire e non mi importava, perchè io in fondo non appartenevo a loro e un giorno sarei andata lontano...lontano.
Loro non facevano parte del piano, lo sapevo e non dovevano necessariamente nè credere nè sapere, quella era solo la mia missione ed un giorno sarei arrivata alla meta.

Bè che dirvi...la mia infanzia con gli alieni è stata serena, e anche con gli umani perchè...non mi credevano!
L'impatto violento invece è scoppiato con la mia umanizzazione forzata, quando gli adulti nel corso della mia adolescenza hanno invece riconosciuto nelle mie storie un fenomeno reale classificandolo come negativo, interpretando quegli esseri attraverso credenze religiose.
Mia madre collegò improvvisamente la descrizione di un essere che avevo visto in casa (e che era uno degli alieni dei miei sogni)all' esperienza che lei stessa aveva vissuto quando era al terzo mese di gravidanza e aspettava proprio me.

Da lì...un gran casino!

Da una parte, nei sogni, gli alieni mi avvisavano di quello che mi avrebbero fatto gli uomini il giorno dopo e che mi avrebbe fatto stare male, mi dicevano che non avrei dovuto più raccontare niente e tenere segreto il nostro rapporto.
Dall'altra gli umani(cioè mia madre, alcuni suoi amici fidati e qualche esperto di paranormale)che mi istigavano a ribellarmi e a cacciare da me questi esseri perchè anche se non c'era effettivamente un'azione negativa (di fatto non avevano fatto niente di male) dovevo riconoscere in loro qualcosa di malefico...dovevo rinnegarli e aborrirli come demoni travestiti da angeli.

Ero ancora troppo giovane...mi hanno fatto soffrire molto...mi hanno spezzato l'anima, perchè nessuno pensava che comunque quella dimensione rispecchiva anche una parte della mia personalità, del mio IO profondo, del mio modo di essere. Mi hanno classificata come un soggetto strano che doveva guarire a tutti i costi, con le buone o con le cattive.

E' stato un attacco psicologicamente molto violento e mi ci sono persa perchè non sapevo più cosa era giusto e chi fosse veramente negativo se gli uomini o gli alieni.
E poi perchè dovevo sentirmi un caso da risolvere....?
In realtà non riuscivo ad identificarmi con gli altri, io non ero come loro, ero comunque e sempre diversa, pertanto i modelli propinati dagli adulti non mi rispecchiavano, io ero un soggetto normale ma diverso...e poi perchè dovevo sentirmi in colpa per quello che ero? E perchè dovevo sentirmi infetta, contaminata per il fatto di appartenere a dimensioni diverse in modo così esplicito...che c'era così di male?
O ero io a non sapere riconoscere il male dal bene?

Comunque a 15 anni ho tentato il suicidio...mi sono salvata e da quel giorno ho cominciato a risalire la china.

Vi ho raccontato questa storia soltanto perchè penso che i bambini e i ragazzini ...bisogna soltanto lasciarli in pace, tanto non avete proprio niente da dirgli, perchè nessuno ancora conosce la verità e tutto il divagare su certi fenomeni è soltanto caotico e confusionario e può soltanto fare danno a chi è troppo giovane.

PS.
Spesso mi sono anche chiesta se mi avessero lasciata in pace e avessi continuato il mio percorso senza inquinamenti mentali...chissà se oggi saprei la verità.

Gli alieni aspettavano che io crescessi, che diventassi adulta per accettare consapevolmente il nostro rapporto e passare a un livello superiore che comprendeva incontri coscienti e reali.
Quando ero al bivio e dovevo scegliere se continuare o rinnegare, loro volevano convincermi ad accettare e mi diedero anche una piccola prova: dovevo accettare dei simboli disegnandoli e promettere di mantenere il segreto....
La sera in cui disegnai quei simboli, pensando a quello che loro mi avavevano detto...senza dire niente a nessuno...proprio nell'attimo in cui ultimai l'ultimo tratto, mio fratello mi chiamò concitatamente dalla terrazza....e quella volta ...per la prima volta...vidi un ufo non più nei miei sogni...ma proprio lì nel cielo sopra la mia casa! [SM=g27972]


11/08/2004 17:54
 
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Akima
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ciao zaffiro, io ti capisco perfettamente, molte delle cose che dici e come ti senti mi corrispondono alla grande. Prima mi sentivo confusa, proprio come tu dici quando non sapevi quasi distinguere il bene dal male, scusa se mi esprimo male, poi ho capito, posso solo dire che bisogna guardarsi bene dentro per trovare la risposta. Anche io per molto tempo non avevo paura di loro, vedi è l'abitudine, però considera il fatto che in realtà non tutto è come ci viene propinato, sono molto bravi ad abbindolare la gente.
13/08/2004 17:13
 
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duccio
[Non Registrato]
http://news2000.libero.it/webmagazine/wmu7.html
28/08/2004 07:45
 
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Claudio
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Per chi ha figli
Per Akima: certamente che considero ció che mi dice mia figlia anche se ha solo 3 anni 1/2. Io non la considero una bambina ma una donna piccola. Vorrei che anche tutti gli altri genitori considerassero questo punto molto importante per la crescita dei nostri piccoli. Io sono stato allevato "alla moda vecchia" e mi sono sempre detto che non avrei mai fatto ai miei figli ció che hanno fatto a me (con il risultato poi che a 19 anni me ne sono andato di casa). Mi sforzo sempre di capire i punti di vista di Melissa(la figlia). Quando non sono d'accordo o non voglio che faccia certe cose la soluzione é semplicissima: le spiego i motivi, lei capisce e accetta ció che le sto raccontando. Ovviamente ci vuole un po' di pazienza. Non uso mai le maniere forti, non l'ho mai picchiata, e, quando proprio é indispensabile, se devo fare il "cattivo" le parlo con un tono moooolto serio e senza darle alternative. Fino adesso ha funzionato perfettamente.
Saluti a tutti
Claudio



28/08/2004 20:00
 
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prometeo
[Non Registrato]
Anch'io sono stato educato alla vecchia maniera e anch'io a 20 anni sono andato via dalla casa dei miei genitori,anch'io avevo pensato di educare i miei figli in modo diverso,mia figlia per esempio non l'ho mai considerata come una cosa di mia proprietà,ma come un individuo che dovrà affrontare la sua vita nel migliore dei modi,cerco più che altro di fargli capire i meccanismi del mercato e delle pubblicità che fanno di tutto per accaparrarsi questa fetta consistente di potenziali consumatori.
Purtroppo essendo molto vivace(io l'ho sempre definita una monellaccia,ma è così che in fondo la preferisco)a volte qualche sculaccione mi è scappato(anche se dopo ho sempre sofferto io).
Giulia ha 8 anni ed è molto serena sogna sempre di essere una strega buona e di volare su una scopa assieme alle sue amichette streghe anche loro,in quello che lei chiama il mondo delle streghe,vorrei sapere se dovrei preoccuparmi per lei oppure no,e se i suoi sogni nascondono qualcosa.
Ciao
09/09/2004 10:09
 
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Claudio
[Non Registrato]
Groviglio? (leggi qua, Doc.)
"Va bene, grazie. Aspetta il 22 perché sto partendo. Nel frattempo pensaci. Grazie ancora per la fiducia."

"Invece faró solo una domanda che nasce dalle mie esperienze: cosa avrebbe dovuto imparare una persona che nella sua vita ha rischiato 4 volte di morire? (corrente elettrica/380V-in acqua-in moto-in auto)"

1) corrente elettrica/380V:
avevo 5 o 6 anni, la mia famiglia aveva un negozio di alimentari. Nel negozio c’era un’affettatrice che funzionava con corrente trifasica/380 Volt. Io non so perché (da piccolo ero abbastanza pericoloso, smontavo di tutto, andavo a dormire con le chiavi inglesi e cacciaviti…non ridete!!) peró un giorno presi le forbici che usava mio nonno per potare (quelle con le due lame corte a forma di becco di pappagallo) e tagliai il cavo elettrico che alimentava il motore. Ricordo solamente un bagliore e poi che mi sono risvegliato non so quanto tempo dopo senza nessun danno fisico. Ovviamente un grande spavento per tutti. Le forbici avevano una bella mezzaluna sulle due lame. Voglio pensare di non esserci rimasto secco perché l’impianto era fornito di un sistema "salvavita" ad alta sensibilitá.
2)in acqua:
Gennaio ’81, lavoravo come cuoco per una societá alberghiera. Mi comunicano la necessitá di trasfermi a lavorare alle Maldive, esattamente all’isola di Bodhuiti, arcipelago di Malé, di fronte all’isolotto di Cudhaiti.
Ogni settimana mi immergevo con altri sub dell’hotel e istruttori appena fuori dal "reef" per vedere il passaggio degli squali (miaru-kandu, in maldiviano) e per fare foto. Eravamo a circa 24 mt. di profonditá e, normalmente, ci siedavamo in un punto sicuro per evitare qualsiasi problema con i "pescetti"(che non sono per niente pericolosi). Esperienza indimenticabile se non fosse che io un giorno arrivai un po’ in ritardo. Mi stavo preparando per sedermi quando, con la coda dell’occhio vedo dietro di me una cosa enorme. Mi spavento (terrorizzato), pinneggio con il massimo della potenza, urto contro la parete di corallo, perdo la maschera e l’erogatore. Non credo che lo squalo volesse attaccare, semplicemente sono stato io ad invadere il "corridoio" dove stava passando lui. Non perdo conoscenza e riesco a rimettermi la maschera, l’erogatore e a "fare il vuoto" alla maschera. Nel frattempo i due istruttori mi avevano giá preso per le caviglie perché ero risalito di circa 15 mt in pochissimi secondi. In tutto questo casino ho sputato una macchia di sangue che mi è uscita dalla bocca e dal naso. Risaliamo lentamente rispettando la decompressione. Avevo un dolore dalla parte destra, parte alta del torace. Ritorniamo all’hotel, il medico mi visita e consiglia che sarebbe meglio il ricovero in ospedale (6 ore di barca) per una probabile estensione polmonare. Neanche a parlarne, gli dico che ho solo un po’ di dolore e che posso benissimo continuare a stare nell’hotel. Passano i giorni, mi ricupero e poi rientro in Italia con un anticipo di 2 mesi dalla data prevista dal mio contratto. Ovviamente una volta a casa mi faccio visitare da uno specialista il quale mi conferma l’estensione polmonare e si stupisce che non abbia perso conoscenza con le ovvie conseguenze. Mi dice di andare ad accendere molti ceri alla Madonna. Passano 3 o 4 anni. Un giorno, per il rinnovo del libretto sanitario (indispensabile per il mio lavoro) mi richiedono i raggi X al torace (adesso credo che non li fanno piú). Ritiro i referti e il medico di turno mi chiama nel suo ufficio mostrandomi, preoccupato, la lastra appesa e retroilluminata. Mi fa notare una macchia nella zona destra, in alto, del polmone destro. Gli spiego l’accaduto delle Maldive e la cosa finisce lí, anche se lui mi consiglia ulteriori esami (mai fatti).
Ma la cosa continua. Arriviamo piú o meno ai giorni nostri, 1994: lavoro a Playa del Carmen, zona di Cancun(Messico). Siccome soffro di dolori alla schiena (discopatia tra la 4° e 5° vertebra) mi faccio una TAC per vedere a che livello è arrivato il mio problema. Sorpresa, nella sequenza di immagini non si vede assolutamente nulla della macchia nel polmone dx. Racconto al medico della mia esperienza e gli domando se si dovrebbe vedere ancora qualche cosa. Mi risponde che la macchia che appariva anni prima doveva essere la ferita calcificata e che dovrebbero esserci ancora delle tracce. Non vado oltre.
3)in moto:
Novembre ’86, ore 19:00-19:30: autostrada To-Mi di ritorno a casa dopo un giro con gli amici, vado verso Torino. Guido un’ Honda Bol D’Or, 150CV + preparazione da 270Km/h (chi è piú o meno della mia etá ricorderá). Corsia di sorpasso, luci eccese, velocitá intorno ai 200-210 Km/h (no pensate che sia una velocitá folle, con una moto carenata, con tuta e casco non si sentono neanche tanto). Non c’era quasi nessuno. Di fronte a me, nella corsia centrale, vedo un camion grande con telone blu con scritte bianche e targa gialla (francese?) che stava sorpassando un furgone bianco Reanult nella corsia di destra. A quella velocitá hai appena il tempo di focalizzare gli altri veicoli che in pochi secondi ti ritrovi giá dietro di loro. Arrivo a pochi metri dal camion e questo si sposta sulla corsia di sinistra (la mia!!) per sorpassare un Fiat Panda azzurrino che, tranquillo tranquillo, stava viaggiando nella corsia centrale!! Non so come ho fatto, ricordo solo di aver scalato una o due marce e di aver "aperto" tutto il gas. Credo di essere passato almeno a 230-240 KM/h, raschiando la carenatura contro la divisione di cemento che divide i due sensi di marcia. La moto "scodinzola" per un istante peró "tiene", il camionista mi vede all’ultimo istante e si strige sulla destra il piú possibile per facilitarmi. Ricordo il suo sguardo nello specchietto retrovisore del camion: stupito e sorpreso. Praticamente non mi aveva visto probabilmente per il riflesso del sole che a quell’ora era di fronte(tramonto). Dopo pochi Km mi fermo all’autogrill Motta-Alemagna di Novara: credo di aver pianto almeno per 15 minuti. Ricordo ancora benissimo il sapore metallico in bocca. Poi risalgo sulla moto e ritorno a casa a...90-100 Km/h. Dopo meno di un mese vendo la "Bol D’Or" e mi ricompro una moto da trial (...piú tranquilla).
4)in auto:
Settembre ’88: era giá notte, credo che erano le 22:00-22:30. Lavoravo in un ristorante a Vermezzo, sul naviglio, pochi Km prima di Abbiategrasso(Mi). Quella sera pioveva, avevo ritirato l’auto dall’officina per una messa a punto e cambio gomme. Sto viaggiando a circa 90-100 Km/h sulla strada che da Abbiategrasso porta a Legnano, una strada un po’ stretta e pericolosa per le curve. Sono alla fine di un rettilineo, poi c’è una curva sulla sinistra. Mi preparo per fare la curva ma, in quell’istante vedo due fari arrivare dall’altra parte. Non faccio nemmeno in tempo a toccare i freni. L’altra auto (una Opel Ascona, anche qui... probabilmente molti non avranno idea di che auto fosse: diciamo una berlina delle dimensioni di un’Alfa 164) invade la mia corsia e l’urto è inevitabile. Ricordo solo di aver pensato
"… porca miseria, sto’ str… mi ha "limato" la fiancata" perché realmente io ho sentito solo un gran colpo, ma non mi sono reso conto di quanto fosse forte. Scendo dall’auto (Volvo 240 GLD) e rimango stupito della gran botta: piú della metá del "muso" non c’era piú, era schiacciato come una fisarmonica. Non sono nemmeno uscito di strada. Praticamente quasi un "frontale" al 100%.
Per gli occupanti dell’altra auto(4) : prognosi riservata di 15gg, poi si ricuperarono meno uno che rimase con lesioni permanenti al braccio dx(credo). Ricordo che alla Opel mancavano le due portiere di destra e l’asse posteriore (trasmissione) era come strappato, i vetri erano "esplosi" frantumati in mille pezzi. Danni da me subiti: niente. Gli infermieri dell’ambulanza chiesero chi era l’automobilista del Volvo e, quando mi videro, non credevano che fossi io. Pure la polizia aveva lo stesso dubbio ed arrivarono a pensare che stessi nascondendo la veritá. Anche qui posso pensare che il tipo di auto abbia avuto un ruolo importante, peró fino a che punto? Dalle rilevazioni dei periti risultó che fu un'impatto sui 90-95 Km/h per entrambi i veicoli. Quindi è come se fossi andato a sbattere a 180-190 Km/h contro un muro. Non sono a conoscenza delle varie leggi della dinamica, peró credo che in questo caso le velocitá si sommano.
A voi i commenti……
Claudio.
08/11/2004 13:11
 
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Scritto da: Claudio 09/09/2004 10.09
A voi i commenti……
Claudio.



commenti: tu e la tua famiglia siete "protetti" da entità "aliene" in quanto inseriti in un qualche progetto ...
08/11/2004 13:30
 
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Aggiungerei...
Il che alla fin fine non è tanto vantaggioso per voi...anzi...
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