ancora sogni

sì

ma anche la sensazione di aver dormito tutto il tempo ad eccezione del fatto che hai questo ricordo che ti proviene dalla notte

si, certo. Li ho vissuti anch'io, non ho la minima idea di che cosa siano. Potrebbe essere un diverso livello di sogno, più consapevole, più vicino allo stato di veglia pur essendo a tutti gli effetti un sogno. Non escludo però che siano vere e proprie interferenze esterne. O entrembe le cose, cioè qualcosa di esterno che interagisce con noi in quel particolare livello di sogno.
So solo che sono cose che ti fanno pensare e domandare quanti livelli di realtà esistono.
Tu che idea ti sei fatto in proposito?
lucesolida

più consapevole non saprei perchè non sai di preciso quello che avviene. anzi direi che non è proprio consapevole. che siano cose che avvengono su questo livello di realtà, in questo caso sì, avvengono in questo livello di realtà.che io in quel momento non sia cosciente si vede dal fatto che la mia mente risulta sospesa in un loop che non permette di prendere decisioni, vedi la voglia di accendere la luce ma non farlo, neanche provarci. ipotesi, mi raccomando, non sto dicendo niente di sicuro, ma non credo che sia uno stato di coscienza più raffinato, anzi il contrario.

un abbraccio
duccio

è proprio in questi casi che mi viena da pormi il problema della tecnologia e tecnica per fare cose del genere, evidentemente non è una tecnologia come la nostra anzi proprio non è tecnologia, non è che c'e un macchinario come noi lo intendiamo una serie di apparati tecnologici etc, sembra più un rituale, il fatto di vedere macchine o strumente è una nostra interferenza mentale, allo stesso modo mi pongo il problema del grigio, ma che è poi, 'sto grigio? un'immagine fittizia, per me.

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Scritto da: duccio 09/01/2005 12.55
non è tecnologia, non è che c'e un macchinario come noi lo intendiamo una serie di apparati tecnologici etc, sembra più un rituale, il fatto di vedere macchine o strumente è una nostra interferenza mentale, allo stesso modo mi pongo il problema del grigio, ma che è poi, 'sto grigio? un'immagine fittizia, per me.

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Sì, anche se i grigi sono "anche" corporei, l'interferenza mentale sembra molto ampia.

i grigi agiscono su questo piano di realtà. se no non ne vedo il nesso. il fatto di avere visto creature nella stanza (da bambino) unico ricorco di disturbo "dal vero" che ho, anche se non mi riusciva di vedere bene come questi erano fatti ma per certo due erano piccoli e uno grande ed erano bianchi, mi pone il problema che loro (i cosidetti grigi) siano effetivamente attivi su questo fronte di realtà.

duccio

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Scritto da: duccio 09/01/2005 21.10
mi pone il problema che loro (i cosidetti grigi) siano effetivamente attivi su questo fronte di realtà.

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Sì, direi che questa è la parte assodata. Come pure il fatto che siano loro a pilotare gli ufi.
E' meno chiara il modo in cui si connettono con le forze oscure che stanno al di sopra del carosello di lucertole-ombre-bigfoot-mantidi e tutto quel carosello che vediamo o che ci sembra di vedere.

insetti, visitors, zerbini ambulanti come chubecca, grigi di gomma,...e quelli biondi? bho....sono molto perplesso.

Due sogni ricorrenti fatti nelle ultime due notti.

Questo primo sogno ricorrente lo faccio sin da ragazzina, gli "aerei che cadono nel giardino di casa mia", cambiano alcuni aspetti, ma la trama è quasi sempre la stessa.
Ero sul balcone, nella mia casa di bambina, quando ho visto in cielo un oggetto che volava. Mi sono accorta subito che stava precipitando, si abbassava troppo velocemente. Sono corsa sull'altro balcone e ho visto che era un aereo che con un sibilo scendeva in picchiata, un pezzo si era staccato dal fondo atterrando sul prato di fronte a me, ormai sapevo che sarebbe precipitato proprio vicino a casa mia. Era un piccolo aereo, credo che trasportasse al massimo quattro o cinque persone. Quando ha toccato terra nel giardino, ha rilasciato un liquido i cui schizzi erano arrivati fino al mio balcone. Pensavo che da lì a poco si sarebbe incendiato, invece non successe nulla. Lo osservavo da lontano incuriosita, sembrava intatto e cosa più strana nessuno si era accorto di nulla.

Anche il sogno della scorsa notte è un argomento ricorrente nei miei sogni, il "non trovare la strada si casa", però questo ha avuto un finale un po' particolare.
Mi trovavo in un luogo a me sconosciuto e dovevo tornare a casa. Mi ero persa, non sapevo che strada prendere, in che direzione andare. Cercavo di chiedere indicazioni, ma ogni persona che incontravo parlava una lingua diversa da quella che parlavo io, anzi all'inizio mi sembrava di comprendere la loro lingua, ma quando parlavo loro non ci capivamo. Se sentivo che delle persone parlavano in francese, mi avvicinavo e chiedevo informazioni in francese, ma loro a quel punto non parlavano più francese e mi rispondevano in una lingua che non capivo. La stessa cosa con degli inglesi e spagnoli, mi sentivo persa. Poi ad un incrocio ho visto quattro persone in divisa, due uomini e due donne che mi fissavano. Mi sono avvicinata e ho parlato loro in italiano, ormai rassegnata. Uno di loro mi ha risposto. Mi ha detto che ero io che non facevo nulla per trovare la strada. Mi ero subito arrabbiata a quelle parole, pensando alla mia disperazione e ai miei tentativi di comunicare con gli altri per avere indicazioni. Poi l'uomo ha continuato dicendomi che non avevo attivato l'unico strumento necessario. Io pensai subito al mio cellulare, in effetti potevo telefonare a qualcuno, così lo accesi. Quell'uomo mi disse che lo strumento a cui si riferiva sarebbe servito per farmi trovare se mi fossi persa davvero, ma per trovare la strada di casa ora dovevo proseguire da sola. Per un po' ho pensato si riferisse sempre al cellulare, ma poi nel sogno ho capito qualcosa, era come se avessi avuto la risposta sempre davanti a me e solo adesso la vedevo.
Naturalmente da sveglia ho dimenticato quale fosse questa risposta. Che nervi quando accadono queste cose nei sogni. Forse sono false risposte, per questo non le ricordi, o forse le rimuovi perché è prematuro saperle.

Ciao.
lucesolida

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Scritto da: lucesolida 10/01/2005 14.51
ho visto che era un aereo che con un sibilo scendeva in picchiata, un pezzo si era staccato dal fondo atterrando sul prato di fronte a me, ormai sapevo che sarebbe precipitato proprio vicino a casa mia.

Quell'uomo mi disse che lo strumento a cui si riferiva sarebbe servito per farmi trovare se mi fossi persa davvero, ma per trovare la strada di casa ora dovevo proseguire da sola. Per un po' ho pensato si riferisse sempre al cellulare, ma poi nel sogno ho capito qualcosa, era come se avessi avuto la risposta sempre davanti a me e solo adesso la vedevo.

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Il primo sa tremendamente di ricordo vero, ovviamente non di questa vita, e con quel tanto di lato oscuro caratteristico dei ricordi non emersi completamente.
Il secondo invece credo si riferisca a qualcosa di spirituale, un ritorno "a casa", che ovviamente non è un altro pianeta, anche un altro pianeta è una casa provvisoria.
Non mi piacciono le figure un po' fisse, ma il contenuto che emerge è stato ritoccato da una parte di inconscio molto potente. Credo che inizialmente il messaggio fosse un altro, ma che il tuo inconscio sia riuscito a immettere una informazione criptata che però serve a portarti nella direzione giusta. Spero di essermi spiegata.

vuoi avere una prova, allora, di quello che é successo? essere sicuro? mi dice un creatura con una faccia di animale che mi spinge verso uno specchio del corridoio della mia casa di quando ero bambino, la vedi adesso sulla tua scapola destra? la vedi quella cicatrice? mi indica una cicatrice circolare depressa posta sulla scapola destra. lo volevi vedere il marchio dei rapiti, adesso lo sai, benvenuto! mi sento perduto, una grande ansia mi prende connessa ad un grande senso di impotenza. vado verso la mia vecchia camera da letto, li c'é tutta la mia famiglia, anche loro lo sanno e capiscono il mio sentirmi perduto e angosciato, so che non ho via di scampo e che sono prigioniero dei rapitori perché non mi posso opporre e loro possono venirmi a prendere quando vogliono, ho un forte senso di vergogna e di non possedere la mia vita.mio padre mi consiglia di camuffarmi perché loro possono anche essere confusi, ma mi sembra una soluzione da fuggitivo che mi condiziona enormemente. nel frattempo sono presenti ombre nella stanza che mi fanno capire che sono sempre presenti che non ti lasciano un secondo. vado in terrazza con mio padre coscente del fatto della mia condizione di prigioniero. parliamo di quello che potrebbe essere fatto, mentre nel cielo notturno ci sono fuochi artificiali che non sono fuochi artificiali, uno nell'esplodere forma la doppia elica di dna con i rispettivi atomi, le basi e i ponti.
ma la cosa peggiore é il risveglio, mi sento prostrato, come se non fossi mai stato libero di scegliere niente, con la percezione della mia triste condizione, la sensazione é così forte che non riesco a prendere sonno, devo aspettare un'ora buona.

con questo, quasi quasi preferirei essere paranoico, che dove accettare questo come verità.

un abbraccio
duccio

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Scritto da: duccio 12/01/2005 14.49
con questo, quasi quasi preferirei essere paranoico, che dove accettare questo come verità.

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Ti mando un abbraccio forte forte.
Abbi pazienza, fede e cuore. Quando si ha la sensazione di perdere tutto, è il momento in cui nuove soluzioni si aprono.
Tu sei molto avanti, duccio, non è comodo, ma è necessario. Hanno bisogno in tanti che una prima voce si levi più sicura.

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ma la cosa peggiore é il risveglio, mi sento prostrato, come se non fossi mai stato libero di scegliere niente, con la percezione della mia triste condizione, la sensazione é così forte che non riesco a prendere sonno, devo aspettare un'ora buona.
con questo, quasi quasi preferirei essere paranoico, che dove accettare questo come verità. Duccio

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Non farti sopraffare da quella sensazione, non è così, tu puoi scegliere. Non sei un condannato e nemmeno un fuggitivo, cerca di mantenere un giusto equilibrio tra la tua vita quotidiana, quella che per tutti è la sola realtà, e le esperienze che hai vissuto e che vivi; non far cadere l'ago della bilancia da una parte o dall'altra, lo sconforto altrimenti è inevitabile e rischi di farti risucchiare dal vortice della paura e della tensione. tu sei forte, hai sempre trovato le parole giuste per me, nei momenti peggiori, quindi non devi preoccuparti, sei abbastanza equilibrato per accettare qualsiasi cosa e lavorarci su.
Pensa al fatto che se quel sogno è realtà, quello che vivi è semplicemente un'altra cosa della tua vita, a cui devi dare l'importanza che merita, niente di più.
Un abbraccio.
lucesolida

stanotte ho sognato un aereo di linea che cade dietro la collina dove si trova casa mia, c'è stata una grande esplosione, molto fuoco e colonne di fumo, so che non é sopravvissuto nessuno a quella tragedia, so che dietro la collina ci sono corpi e rottami e tutto é bruciato come in un deserto.

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stanotte ho sognato un aereo di linea che cade dietro la collina dove si trova casa mia, c'è stata una grande esplosione, molto fuoco e colonne di fumo, so che non é sopravvissuto nessuno a quella tragedia, so che dietro la collina ci sono corpi e rottami e tutto é bruciato come in un deserto.

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Perchè ho smesso di fare questi sogni?
Un tempo le mie notti erano ricche di episodi riguardanti il cielo. Quante volte ho sognato astronavi, disastri aerei, bombardamenti,piogge di meteoriti? Centinaia e in modo ricorrente. Ma perchè ora non accade più?
Il mio rapporto col sonno è cambiato....

Sto facendo molti esercizi.. Alcuni me li invento di sana pianta, altri prendo spunto da qua e là. Una di queste notti ho sognato un essere particolare. Era fuori dalla finestra. Era... Travestito da qualcosa, ma non ricordo... Alto come una persona normale. Sembrava un pupazzo o forse era una divisa... Ne avevo molta paura. Mi porgeva la mano.
Alla fine ho deciso di prenderglia, sono molto deciso in questo periodo. Nello stringerla il sogno è diventato lucidissimo. Ero fuori su una collina e l'essere era scomparso. Sapendo di sognare ho cominciato a fare i soliti esercizi, tipo guardarmi parti del corpo.. Ho urlato un paio di volte la volontà di essere in camera, giusto per vedere quello che succedeva. All'inizio nulla.. Poi d'improvviso mi sono sentito trascinare ad una velocità incredibile... Attraversavo palazzi, montagne, il cielo cambiava continuamente colore.. E' durato per un po', ho visto centinaia di paesaggi diversi.. Poi mi sono svegliato.

Domanda per duccio e lucesolida. Durante i vostri sogni non acquisite mai lucidità? Non avete mai provato a fare esercizi prima di addormentarvi?

caro w4,

quello che ho fatto qualche volta prima di addormentarmi erano figure yoga, la differenza più grande che notavo quando andavo a letto è che vedevo colori con gli occhi chiusi. penso che fare esercizi possa cambiare il sonno e come sogni e che ti predisponga meglio ad affrontare la notte. la notte é importante, bisogna darli un giusto valore. secondo me fai bene a inventare gli esercizi che senti prima di addormentarti. ti posso dire che in generale so di sognare in diversi sogni, so anche come andrà a finire il sogno e molto spesso decido di svegliarmi se il sogno non va come voglio. quando dormiamo siamo dei sensitivi e alla fine essere sensitivi (che é una brutta parola) non é niente di speciale é come dire che sia speciale saper camminare o parlare, alla fine tutti lo sono ma poi al risveglio ripiombiamo nella nostro sonno profondo di un altro tipo che avviene durante il giorno e diventa difficile ricordare ed essere presenti e fare le nostre cose con consapevolezza, e ci perdiamo dietro a pensieri che sembrano importanti in quel momento e decisivi ma in realtà abbiamo fette di prosciutto davanti agli occhi.
anche nel sogno dell'aereo che cade sono lucido, so che è un sogno e che non sta avvenendo realmente quello, dietro la mia collina. non posso dire che sia un sogno di angoscia perché non sono angosciato durante il sogno. riuscire ad avere un certo distacco per quello che avviene durante la notte è positivo secondo me, cercare di essere un osservatore del sogno ti evita anche spiacevoli incontri e farti male con questi, sì perchè si possono incontrare entità che non sono frutto di aver letto troppi fumetti ma che esistono e che sono "esterne" anche se qui il discorso esterno interno é posto per capirci e non é reale. ti comporti come un portale, attraverso di te passano entità che sono un pò meno capaci di te di farlo in modo indipendente, non siamo fondamentalmente liberi, anche se non siamo più affatto consapevoli di una cosa del genere. la tua struttura viene usata da altri perché siamo talmente "potenti" che altri passano attraverso di noi fino a quando noi non gli chiudiamo volontariamente e con consapevolezza la porta in faccia, perciò cerchiamo di capire quando i primi ad ingannarci siamo noi stessi.

un abbraccio
duccio

volevo scrivere: NOI SIAMO fondamentalmente liberi non NON siamo fondamentalmente liberi, errore di battitura (?)

lo ripeto SIAMO fondamentalmente LIBERI

Vivo i sogni su diversi livelli, tra cui quello lucido. C'è stato un periodo in cui ho provato ad utilizzare delle tecniche per fare sogni lucidi o per uscire dal corpo, ma non sono mai serviti, o meglio, non ho mai ottenuto il risultato sperato, ma credo che dipendesse più dall'ansia da prestazione che dalla validità delle tecniche. A volte mi serve molto di più inventarmi situazioni di rilassamento nella mente. Ad esempio, se sono tesa, prima di addormentarmi faccio un po' di respirazione (che ho imparato anni fa nel corso di preparazione al parto) e poi immagino di creare intorno a me e intorno ai miei cari una cupola di energia che mi protegge da tutto. E' una stupidata, una fantasia che so non essere vera, ma non so perché mi tranquillizza e un attimo prima di addormentarmi a volte mi sembra quasi di vederla. Sono d'accordo con Duccio sull'importanza della notte e di fare il possibile per prepararsi a passarla nel migliore dei modi, quindi sì a rilassamenti e meditazioni o a qualsiasi cosa ci si sente di fare per star meglio. W4, non preoccuparti se passi periodi in cui i sogni cambiano, anch'io vivo ciclicamente dei periodi in cui volontariamente o involontariamente mi allontano da certe cose. Può dipendere da mille fattori, ma poi se fanno parte di te, tornano.

Comunque nonostante le belle parole, ho passato le ultime tre notti in compagnia di sogni bruttissimi.
La prima notte ho sognato di passare attraverso una porta piccolissima e di ritrovarmi in un ambiente grandissimo. Davanti a me c'era un palco grande come un campo da calcio, intorno si vedevano collinette con alcune persone sparse.
Sul palco c'erano degli indiani, vestiti in abiti occidentali, che facevano una danza. Sembrava un rituale molto particolare; avevano tutti in mano, sia uomini che donne, una specie di spada corta, un lungo coltello molto piatto e affilato. Lo muovevano con una maestria incredibile. Nel pezzo finale del rituale, uno degli indiani si è avvicinato danzando verso di me e quando la musica è cessata mi ha puntato quell'arma all'addome. Mi sono spaventata tantissimo e sono corsa via. Sapevo che dovevo attraversare il palco, ma questo si era trasformato in un labirinto. Quando pensavo di avercela quasi fatta, l'indiano che mi aveva puntato l'arma è apparso davanti a me. Si capiva dal suo sguardo che aveva cattive intenzioni. Mi ha detto solo: ti ho trovata. Ho iniziato ad urlare e mi sono svegliata.
La notte successiva ho sognato che uscivo dal lavoro insieme ad un collega, mi dirigevo verso un parcheggio isolato dove avevo lasciato l'auto. Arrivata sono rimasta senza parole nel vedere la mia auto completamente smontata, divisa in mille piccoli pezzi. Le cose che custodivo sopra erano anche loro lì, sparpagliate. Mentre osservavo il disastro e lo commentavo con il mio collega, un'auto si è fermata vicino a noi. All'inizio non ho dato molto peso alla cosa, fino a che non sono scesi due uomini altissimi dai capelli molto chiari. Stavano montando qualcosa e non mi ci è voluto molto, nonostante il buio della sera, a riconoscere l'arma che stavano assemblando. Era una mitraglietta, molto moderna. Un attimo dopo era puntata contro di me. Il mio collega si era subito messo davanti a me, per farmi scudo, ma è bastato un movimento della loro mano per scaraventarlo lontano. Uno dei due uomini disse che era me che cercavano e che finalmente mi avevano trovata. Ricordo che si avvicinarono e mi puntarono l'arma sul fianco. In quel momento mi sono svegliata per l'urlo di mio figlio che mi chiamava dalla sua cameretta. L'urlo è entrato nel sogno, distraendo anche i killers. Da sveglia sono accorsa da mio figlio che si stava svegliando in quel momento. Aveva urlato mentre stava ancora dormendo. Mi ha raccontato che stava sognando di giocare in casa, quando è squillato il telefono e c'era un mio collega (quello che stavo sognando anch'io) che mi cercava, allora mi ha chiamato per dirmi di venire al telefono. E ha urlato davvero, svegliandomi e allontanandomi da quell'incubo.
Infine la notte scorsa ho sognato di trovarmi in una stanza con mio marito e un'altra donna. Eravamo in una situazione surreale, al limite tra il reale e la fantasia, ero semi-lucida (forse non è possibile, ma è così che mi sentivo). C'era un martello che fluttuava nell'aria e andava a sbattere contro un frammento di roccia antica presente in centro alla stanza. Sapevo che doveva esserci una spiegazione, che probabilmente stavo sognando, ma c'era qualcosa più forte di me che controllava tutto. Vidi una corda nera pendere dal soffitto, la donna mi disse che era un brutto segno, un bimbo una volta si era accidentalmente impiccato con quella corda. Improvvisamente sapevo che chi reggeva quel martello era lo spirito di quel bimbo e che voleva comunicare con me. L'ansia che mi ha assalito era talmente forte che sono uscita da quel sogno urlando. Mi sono ritrovata in un luogo scuro, vedevo quello che stavo sognando come dentro uno schermo. Dicevo che non volevo più vivere quelle cose, che voleva tranquillità. Piangevo e poi ho sentito una voce che mi diceva che faceva parte di me, che dovevo imparare a dominare quelle sensazioni negative e la paura. Continuavo a ripetere che non volevo. Poi come se mi avesse ascoltato, ho ricominciato a sognare, questa volta ero bambina e giocavo nel giardino dietro casa, c'era tanta luce, mi sentivo bene.

lucesolida