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<b>MONTERIGGIONI E IL CHIANTI</b>

Ultimo Aggiornamento: 05/03/2005 12:12
06/08/2004 09:21
 
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Per dormire (e quindi come punto di riferimento) vi consiglio l'Hotel "Il Piccolo Castello" a Monteriggioni.

VENERDI':

MATTINA:
visita a Monteriggioni, a due passi dall'Albergo.
In una mattinata riuscirete a vederla tutta perchè è veramente piccola. E' un posto incantevole.
Per pranzare potete scegliere fra due ottimi Ristoranti:
- Ristorante "Il Piccolo Castello" all'interno delle Mura;
- Ristorante "Il Pozzo", sempre all'interno delle mura, segnalato dalle migliori guide (Michelin, Veronelli etc...)
In alternativa al ristorante ci sono svariate enoteche dove servono vini eccellenti accompagnati da taglieri di affettati toscanti (prosciutto crudo al coltello, finocchiona, salumi vari) e formaggi locali (rigorosamente pecorini).
Le enoteche si trovano sempre all'interno delle mura.
Personalmente, vista la cucina squisita ma non molto leggera della zona, Vi consiglierei di pranzare in una enoteca per non appesantirvi mentre fate i vostri giretti. Poi i formaggi e gli affettati toscani sono eccezionali e quindi si può tranquillamente mangiare a sazietà con queste cosine.

POMERIGGIO:
Finita la visita a Monteriggioni, nel pomeriggio consiglio di andare a visitare COLLE VAL D’ELSA, altro bellissimo paesino situato fra Monteriggioni e San Giminiano.

Finita la visita a Colle Val d'Elsa, per la cena vi consiglio di andare a mangiare o a Monteriggioni (nei ristoranti che vi ho indicato sopra) o alla Cantinetta di Rignana. Se andate alla Cantinetta di Rignana, fatevi mettere al tavolo dove serve Fabrizio e ditegli che vi manda la Laura di Milano …
Vi tratterà con i guanti bianchi!!! [SM=x148749]

SABATO:

Sabato vi consiglio i seguenti itinerari: Visita a San Giminiano, il paese delle cento torri e a Certaldo Alta, il paese del Boccaccio. Entrambi i paesi sono due preziosi gioielli di architettura medioevale!!
Per pranzare valgono le stesse regole di cui sopra.
Vi consiglio di mangiare poco a mezzogiorno e di abbuffarvi la sera, magari con una bella fiorentina, rigorosamente di CHIANINA … eh eh eh eh

Di enoteche ne trovate quante volete, soprattutto a San Giminiano.

DOMENICA

Se non intendete partire di prima mattina, vi consiglio questo itinerario che vi porterà direttamente all'autostrada attraverando tutta la via del Chianti.
Da Tavarnelle Val di Pesa, attraversando Badia a Passignana (dove c'è la famosa Cantina Antonori) si arriva a Greve in Chianti. Da Greve in Chianti continuate percorrendo tutta la strada del chianti (ci sono le indicazioni, non potete sbagliare!!) sino all'Impruneta, piccolo comune bellissimo al confine con Firenze.
Dall'Impruneta le alternative sono due: o andare verso Firenze e ritrovarvi, dall'Impruneta direttamente a Piazzale Michelangelo, o scendere direttamente verso l'autostrada senza passare da Firenze.
Io, personalmente, consiglierei di andare da Impruneta sino al piazzale e concludere così il vostro minitour.

Ora, nei post a seguire, ti metterò tutte le foto e le mappe necessarie per il tour.

:ciao2: :ciao2:

[Modificato da Eva34 06/08/2004 9.23]

[Modificato da Eva34 25/02/2005 12.42]




So esattamente dove si trova il tuo corpo,
quello che sto cercando è una qualche indicazione del tuo cervello.





06/08/2004 09:28
 
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Una volta imboccata l'autostrada del Sole per Firenze, uscite a Firenze Certosa.
A Firenze Certosa, appena fuori il casello, svoltate a destra e vi trovate sulla superstrada che da Firenze porta a Siena.
Imboccate la Superstrada direzione Siena e uscite direttamente a Monteriggioni (ci vorranno circa 30 minuti di strada dal casello).
A Monteriggioni, una volta usciti, seguite le indicazioni per l'Albergo "Il Piccolo Castello", di cui ora ti mostro una diapositiva --ahahahah --ahahahah --ahahahah


Hotel
Il Piccolo Castello
Via Colligiana, 8 - 53035 Monteriggioni (Siena)
tel. 0577-307300 fax 0577-306126
(provato personalmente)

l’Hotel Il Piccolo Castello, un gioiello a quattro stelle immerso in un parco di oltre due ettari a solo un chilometro dalle famose cinta murarie. Quello che differenzia questo piccolo albergo di sole 50 camere da ogni altro, é lo stile con il quale é stato realizzato. Racchiuso in una struttura moderna e funzionale, il cui impianto ricorda i resort internazionali, batte un cuore in puro stile Neoclassico senese del XIX secolo



I mobili, i complementi d’arredo e di design sono stati realizzati da abili artigiani locali su disegni originali dell’architetto senese Agostino Fantastici che, nell’Ottocento, ha lasciato in queste terre, molti segni tangibili della sua opera. Tutti gli ambienti, dalla hall alla sala colazioni fino ai salotti, sono dominati dal suo tratto e pezzi originali ed in stile si fondono a creare un insieme di sicuro effetto.



Camere dentro il Castello

Le Camere, eleganti e raffinate ma che conservano l'antico sapore delle ville di campagna, dotate di tutti i comfort ma inserite in una atmosfera medioevale, semplice, serena che racconta di antichi sapori, di una vita a dimensione d' uomo, per tutti quelli che per piacere o per scelta decidano di regalarsi un soggiorno nel "Piccolo Castello" alla scoperta di un prezioso angolo di Toscana




Il servizio è ottimo, la prima colazione (quando sono andata io c'era solo la prima colazione perchè fuori stagione) SUPERBA!!!
Le stanze spettacolari.
Inoltre IN QUESTA STRUTTURA RECETTIVA SONO GRADITE LE INFORMAZIONI VIA E-MAIL

SITO: [URL]www.ilpiccolocastello.com [=URL]www.ilpiccolocastello.com

[Modificato da Eva34 06/08/2004 9.29]




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06/08/2004 09:34
 
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MONTERIGGIONI



LA MAPPA DI MONTERIGGIONI



1)Porta Romea
2)Piazza Roma
3)Porta San Giovanni
4)Torre via Matteotti
5)Chiesa San Giovanni
6)Pieve S.M. Assunta

Lasciata la macchina o nel parcheggio a valle (gratuito) o in quello (più piccolo ed a pagamento) a monte ha inizio la visita a Monteriggioni entrando dalla porta Franca o Romea.

Porta Romea

La porta Romea era la porta d'ingresso principale a Monteriggioni.
Su di essa si trovano sia la lapide del 1213 e sia la lapide del referendum di annessione all'Italia unita.
La porta era dotata di una pesante cancellata in ferro che velocemente veniva calata ad ogni attacco nemico.
Dalla porta Romea si accede alla bella Piazza Roma.

Piazza Roma

Piazza Roma è la principale piazza di Monteriggioni.
Su di essa si affacciano i principali negozi e monumenti di Monteriggioni

Porta San Giovanni

Continuando lungo via 1° Maggio si arriva alla porta di San Giovanni.
La porta di San Giovanni è l'altra porta di ingresso a Monteriggioni, quella che guarda verso Firenze

Torre Via Matteotti

Questo è l'edificio più antico di Monteriggioni

Chiesa di San Giovanni

La chiesa di San Giovanni Evangelista appartiene al nucleo originale di Monteriggioni, prima dell'intervento Senese di trasformazione nell'imponente fortezza

Pieve di Santa Maria Assunta

Chiesa in stile Romanico/Gotico della fine del XIII secolo su di una singola navata con abside e con la facciata in travertino.

La storia

Antico insediamento prima etrusco e poi romano Monteriggioni è nota fin dal XI secolo come tappa della via Francigena in Toscana.
Fu però Siena a trasformarla (togliendola al Vescovo di Volterra e all'Abate di Abbadia ad Isola) nell'imponente Fortezza a protezione del confine nord nelle guerre contro la nemica Firenze.
E Monteriggioni crebbe fino a superare le 150 famiglie con quasi 600 abitanti (XIV), tra cui forse anche dei miei lontani avi ... i Bonaccorso di Cafferello.
Le mura furono alzate dal 1213 (vedi la lapide sulla porta Romea) al 1219 e poi rinforzate in vari anni (1260, 1270) fino al 1545.
Le mura di Monteriggioni sono lunghe oltre 500 metri, alte venti e cinte da 14 torri a base quadrata.
La Fortezza negli oltre trecento anni di uso passò spesso di mano tra Siena e Firenze fino al 1554 quando, senza combattere, il traditore fuoriuscito fiorentino Giovannino Zeti, con la scusa "dell'acqua guasta di un pozzo", consegnò Monteriggioni alle truppe Imperiali comandate dal Marchese di Maragliano che da li a poco (1555) avrebbe conquistato e soffocato anche la secolare Repubblica di Siena.
Si chiude così l'epoca Comunale in Italia



Dove Mangiare ...

All'interno delle mura

RISTORANTE "IL PICCOLO CASTELLO" (Praticamente il ristorante dell'Albergo di cui sopra, però dislocato all'interno delle mura)

All'interno del Castello di Monteriggioni si trova il Ristorante il Piccolo Castello. Locale in rustico elegante che nasce in una antica casa in pietra con le sue arcate in mattoni ed il giardino di olivi prezioso nella sua delicata bellezza. Arredato con cura dispone di 100 posti nel suo interno e 60 posti nel giardino. I clienti hanno la possibilità di scegliere la sala che più gli conviene per la serata: la sala Vip, riservata a clienti di alto livello ; la veranda dalla quale si può godere lo splendido parco ; Il giardino che ha una splendida vista sulla cinta muraria del Castello. La cucina è tipica toscana improntata sulla genuinità e sulla ricerca di antichi sapori . La pasta fatta in casa, tartufi, cacciagione, griglia al carbone , il taglierino al tartufo nella coppetta di pane , i pani speziati , il gelato mantecato sono alcune specialità che si possono gustare. Durante la Festa del Tartufo Bianco e delle Antiche Ricette, rispettivamente da Ottobre a Dicembre e da Febbraio ad Aprile, vengono preparati anche menù speciali che esaltano i prodotti della campagna toscana. Il Ristorante è sempre aperto. È consigliata la prenotazione.

Via I Maggio n° 1
Tel e fax 0577-314370
Monteriggioni Castello - Siena

--garden--

Ristorante Il Pozzo
P.zza Roma, 20 - 53035 Monteriggioni
Tel. 0577 304 127 - Fax 0577 304 701
ilpozzo@ilpozzo.net
chiuso domenica sera e lunedì
www.ilpozzo.net
(N.B.: QUESTO E' SEGNALATO DALLE MIGLIORI GUIDE)

All'interno del Castello di Monteriggioni si trova il Ristorante Il Pozzo, che dal 1969 offre i piatti della cucina senese in un ambiente rustico elegante.
Nel periodo estivo è possibile mangiare nel giardino.
Si può gustare antipasti con crostini e salumi locali; zuppa di fagioli, pappardelle al cinghiale, pici e tortelli nel cartoccio con tartufo.
Come secondi piatti si puo trovare il piccione ripieno, il coniglio alla chiantigiana, cinghiale in dolce e forte o sulla griglia, controfiletto di manzo sulla griglia.
I contorni sono cucinati con le verdure fresche di stagione.
I dolci sono fatti artigianalmente in casa.
Nel Ristorante Il Pozzo inoltre è possibile accompagnare le pietanze con vini rossi e bianchi delle migliori fattorie del Chianti.

--garden--

Enoteche varie

[Modificato da Eva34 06/08/2004 9.36]

[Modificato da Eva34 06/08/2004 9.37]




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20/08/2004 12:46
 
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COLLE VAL D'ELSA
Il comune di Colle Val d’Elsa sorge nel cuore della Toscana, poco lontano dalle città di Siena, Firenze e Volterra. Antico insediamento etrusco-romano, Colle diventò rapidamente un centro importante per l’intera area. Diventata libero comune, Colle instaurò rapidamente stretti rapporti di collaborazione con le città di Firenze e Siena, diventando, nel 1500, “municipio fiorentino”.
Nel corso del Medioevo il Comune ricoprì un ruolo importante nella vita economica del paese, grazie alla cospicua produzione di lana, carta, ferro, cereali e legnami. Scesa in campo a fianco di Firenze nella “guerra dei Pazzi”, conosciuta ovunque per le sue famose cartiere e per l’arte della stampa, Colle Val d’Elsa fu eletta, nel 1592, sede vescovile. La sua popolarità continuò a crescere nel periodo cinque-seicentesco, in seguito all’affermazione di giuristi, letterati, storiografi e cortigiani che s’integrarono pienamente nella cultura medicea: la famiglia degli Usimbardi rivestì ruoli importanti nelle corti e negli uffici toscani; Francesco Campana venne inviato da Papa Clemente VII a Londra per incontrare Enrico VIII a seguito dello scisma inglese. Nel XIX secolo le cartiere che, in quello precedente erano molto rinomate, tanto da fornire la carta anche per i manoscritti dell’Alfieri, furono sostituite da vetrerie, tipografie e molerie. L’industria andò affermandosi lentamente nei primi del ‘900, quando cominciarono a prosperare le numerose Scuole di Avviamento ed i Conservatori e conseguentemente s’inserirono nella vita culturale del luogo artisti come Salvetti, Meoni, Maccari, Fusi e Manganelli.



ITINERARIO TURISTICO
La città di Colle Val d’Elsa, uno dei comuni più grandi della provincia senese, situata sopra ad un’altura, si mostra divisa in tre parti: la zona più moderna (il Piano), il Borgo e l’antico centro storico (il Castello). Al Piano, il nucleo centrale è costituito da Piazza Arnolfo, realizzata nella prima metà del 1800. Dalla piazza si giunge a Piazza Bartolomeo Scala o Nova, situata vicino alla Villabona, animata dalle fiorenti attività economiche che vi si svolgono. Proseguendo si arriva alla Cappella della Madonna del Carmelo, posta sotto i poggi dell’Olivo e di Castiglioni. Dalla parte opposta sono collocati il Santuario della Madonna del Renaio (proprio di fronte alla cartiera del Paragone), datata XVI secolo, e la Chiesa di Santa Maria Assunta (X secolo). Poco distante dalla chiesa è collocata l’Abbadia Benedettina, edificio dell’XI secolo, che divenne poi commenda del futuro Papa Giulio II. A Monte Spugna si trova la Cartiera della Buca, famosa per essere diventata la sede del Museo della Carta e della Stampa; insieme a quella della Buca, anche la Cartiera di Mezzo, diventata ora un Hotel, era una delle Cartiere più famose e grandi di Colle. Di fronte alla Cartiera di Mezzo è posto il Teatro del Popolo, nel quale annualmente si svolge una famosa Stagione Teatrale di Prosa. Proseguendo per Via dei Fossi, si arriva alla Piazza e alla Chiesa di S. Agostino, ristrutturata nel 1521 su progetto di Antonio da Sangallo il Vecchio. L’esterno conserva ancora l’antica facciata medievale, l’interno è decorato con numerosi dipinti ed opere d’arte. Per completare la parte esterna della chiesa, nel transetto destro, nel ‘900 è stato aggiunto un campanile “neogotico”.
Dalla Porta Guelfa, la sola rimasta intatta, si accede al “Pozzo”, detto anche “Quattro cantoni”, punto nodale della città alta. Dai “Quattro Cantoni” si snodano le vie più importanti del paese: Via dell’Aringo, Via degli Olmi, Via Gozzina e Via Costa, ricche di edifici importanti sia dal punto di vista civile che da quello artistico. Tra questi da ricordare il Palazzone, Palazzo Campana e la Torre dei Livini.



La Strada Nova congiunge il “Piano” con il “Borgo”, luogo particolarmente suggestivo per la ricchezza di paesaggi che vi si possono ammirare, come la vista di Colle Alta posta sullo sfondo del Chianti e della Montagnola. Il primo monumento che s’incontra è la Porta Nova, un imponente esempio di architettura quattrocentesca, abbellita da due ampi torrioni cilindrici. Da un arco si accede in Via del Secco, dove è collocato il Conservatorio di San Pietro, inizialmente pensato e costruito come monastero dal Vescovo di Arezzo su progetto di Giorgio Vasari il Giovane. Quest’edificio, un tempo ricco di opere d’arte, fu sede di un’importante scuola frequentata anche dal Bilenchi, fondatore del Conservatorio di Santa Teresa. Di fronte si trova l’Ospedale di San Lorenzo, costruito nel XVII secolo e fatto ristrutturare da Pietro Leopoldo nel 1789. Da Via della Porta Vecchia si accede al Convento di San Francesco (XIII secolo) e all’omonima Chiesa. Tutto il complesso costituisce la sede dell’attuale Seminario Vescovile, costituito da una biblioteca, nella quale sono conservate numerose opere religiose e letterarie, e da un chiostro, che racchiude molte lapidi e un affresco di scuola fiorentina. La chiesa, in origine, era sede di numerose opere pittoriche di Sano di Pietro e di Simone Martini, oggi trasferite nella Pinacoteca di Siena.
Poco fuori del Borgo si trova la Chiesa di S. Maria delle Nevi, attribuita ad Antonio da Sangallo il Vecchio. Rientrando nel quartiere da Piazza Bajos, abbellita dalle molteplici case medievali che vi si affacciano, si procede lungo un percorso ricco d’interessanti costruzioni: i Palazzi Tommasi e Usimbardi, il Palazzo Orlandini, il Palazzo Galganetti ed il Palazzo Alessi, che ospitò il “Laboratorio di Arte Decorativa” del Salvetti. Proseguendo si arriva in Piazza di Santa Caterina, dove è situata l’omonima Chiesa, edificata nel 1400 e perfezionata poi con successivi rifacimenti. All’interno della Chiesa sono da citare le vetrate a colori raffiguranti la Traslazione di Santa Caterina delle Ruote e i numerosi dipinti sacri. Dalla Piazza, proseguendo per Via Francesco Campana, s’incontrano altri edifici di gran valore artistico, come i Palazzi Renieri (ora trasformato in Hotel), Apolloni, Ceramelli e l’attuale Palazzo Comunale, un edificio tardo-rinascimentale locato proprio accanto alla sede della Confraternita della Misericordia. L’ultima zona di Colle è il Castello, che si apre con Palazzo Campana, splendido esempio di architettura cinquecentesca. La facciata del palazzo è abbellita da un arco bugnato che lo mette in comunicazione con Via del Castello, attraverso la quale si accede al Centro Storico. Camminando lungo questa via s’incontrano edifici medievali e rinascimentali come Palazzo Salvetti, il Bastione Sapia, Palazzo Morozzi, posto accanto a Palazzo Giusti, Palazzo Dini e il Seminario Vescovile, l’ultimo edificio della via. Si è così giunti a Piazza del Duomo, nella quale si trovano il Palazzo del Podestà, contenente nel suo interno il Museo Archeologico intitolato a “R. Bianchi Baldinelli” e la Torre del Duomo. Dalla parte opposta si alternano Palazzo Renieri, il Palazzo del Popolo, la Fontana di Piazza ed il vecchio Seminario Vescovile, situato nel lato ovest. Nel lato est è posto il Palazzo Vescovile, un tempo sviluppatosi su tre corpi, in cui sono collocate delle importanti opere tra cui una Madonna col Bambino del 1400 di Luca Tommè. Nella frazione del Castello si può ammirare anche il Duomo, edificato tra il 1603 e il 1630 sui resti della precedente Pieve di S. Salvatore. La facciata dello stesso fu realizzata soltanto agli inizi del 1800, da un architetto senese che utilizzò un freddo schema neoclassico. L’interno del Duomo è ricco d’opere d’arte come il bellissimo Pulpito in stile rinascimentale, le Cappelle laterali, le pregevoli porte della Sacrestia, la Cappella del Santo Chiodo, racchiusa dalla raffinata Cancellata e arricchita dal Tabernacolo quattrocentesco e dal Leggio in bronzo attribuito al Tacca, che rappresenta un delizioso capolavoro d’arte tardorinascimentale. La costruzione è completata dal Coro e dalla Cattedra in legno, decorati con preziosi intagli, dal Fonte Battesimale del 1465, opera di Benedetto o Giuliano da Maiano, dall’Organo sinistro e dalla Cappella del SS. Sacramento, in cui si trovano L’Ultima Cena del Vannini e la balaustra in marmo. Nel piano sotto al Duomo è stata costruita la Chiesa della Misericordia, mentre di fronte è collocato il Museo di Arte Sacra, nella Sala di S. Alberto, una delle tante stanze del Seminario Vescovile, dove sono disposti molti affreschi del Lorenzetti. Accanto a questo sorge il Palazzo dei Priori, edificato nel corso dei secoli XII e XIV. La facciata del Palazzo è ricca di graffiti, la decorazione è poi completata da un grande stemma mediceo. Il primo piano del Palazzo è occupato dal Museo Civico, allestito in tre sale. Tra le opere più importanti esposte vanno citate le tele di Rutilio Manetti e del Tornioli, le sculture di Felice Palma e altri dipinti di autori meno famosi. Proseguendo oltre la zona più medievale della frazione, si arriva al Teatro dei Vari, appartenuto un tempo al complesso dell’Accademia dei Vari. In principio il teatro nacque come ospizio, poi divenne ospedale, prima di affermarsi come teatro. Da qui, proseguendo, si giunge in Piazza di Canonica nella quale si affaccia la Chiesa di Santa Maria in Canonica, con il suo campanile a tre campane. Via del Castello prosegue poi attraverso le torri e le case medievali, fino alla Porta al Canto, demolita nel 1876. Alla fine della via s’intravede il belvedere affiancato dal Baluardo, uno dei simboli della città. Dal belvedere, procedendo in altra direzione si arriva alla Torre di Arnolfo, situata lungo la Via delle Romite, per poi ripercorrere la stessa Via del Castello e ritornare a Palazzo Campana. Colle Paese non è l’unico centro del Comune ad essere ricco di monumenti e di storia: anche la periferia che le si snoda attorno merita di essere visitata. Soprattutto lungo le vie che la congiungono a Siena, alla Maremma, a Volterra e Casole d’Elsa, sono dislocati vari monumenti e costruzioni architettoniche di valore artistico.









DOVE MANGIARE

SEGNALATI DA VERONELLI

Arnolfo
COLLE VAL D'ELSA (Siena)
via XX Settembre 50/52a
Tel: 0577/920549; fax: 920549.
arnolfo@arnolfo.com
www.arnolfo.com

Coperti: 35
Prenotazione: obbligatoria
Costo: 100 €
Carte di credito: SI
Chiusura settimanale: martedì e mercoledì
Ferie: 13 gennaio-11 febbraio e 27luglio-11 agosto
Tipo di locale: elegante, in palazzo del 1500
In cucina e in sala: Gaetano Trovato, chef-patron; in sala, il fratello Giovanni, sommelier.
Piatti: rombo dorato al basilico con medaglione di cappesante e pomodoro; sella di lepre al foie gras, foglie di spinaci e composta di ribes; ravioli di gallinella di mare con calamaretti, vongole e broccoletti; lasagnetta alla ricotta di pecora ed erbe fini con pesto al dragoncello; branzino al timo con peperoni, dolci, zucchine e capperi di Salina; piccione con cosciotto croccante farcito ai fegatini. Il pane e i grissini sono di casa.
Dolci: zuccotto all'alchermes, cioccolato e canditi; granita al caffè e crema all'anice stellato; tortino al cioccolato con ciliegie speziate.
Salumi: dei Marini, esemplari norcini in Agliana.
Formaggi: pecorino delle Crete Senesi, ricotta e pecorino di Curbeddu.
Vini: carta di notevole valore.
Acqueviti: offerta elitaria.
Notizie varie: erano dette Arnolfi - chissà mai perché - colorate figurine realizzate con filo di ferro, perle e fili di lana (ne era abile "intrecciatrice" la principessa Irina, nipote dello zar Nicola II).

-arcobale-

L'Antica Trattoria
COLLE VAL D'ELSA (Siena)
piazza Arnolfo 23
Tel: 0577/923747; fax: 923767.

Tipologia: cucina attenta ai testi classici; cantina molto buona; attenta scelta di acqueviti
Coperti: 45
Prenotazione: SI
Costo: 47 €
Carte di credito: SI
Chiusura settimanale: martedì
Ferie: dal 23 dicembre al 12 gennaio
Tipo di locale: elegante
In cucina e in sala: la patronne Luciana Mazzei Paradisi; in sala, Enrico Paradisi, co-patron.
Piatti: scampi al vapore in purea di ceci; terrina di tartufo e fungo porcino; "la" farinata; gnocchi di zucca gialla ai gamberi di Sicilia; pappardelle di lattuga al ragù di coniglio in bianco; maccheroni al piccione; bocconcini di cinghiale alla toscana; faraona allo scalogno e Vin Santo. Preparano in casa il pane e la stiacciata.
Dolci: zuccottino alla senese; crostatina di pere; semifreddo all'arancia.
Salumi: toscani, della salumeria Falorni di Greve in Chianti.
Formaggi: di fossa, caprini, pecorini, robiola, toma.
Vini: confermo essere la carta, in gran parte toscana, di buona cerca e valore.
Acqueviti: pregevoli grappe, distillati d'uva, rhum e whisky.




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20/08/2004 12:54
 
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SAN GIMINIANO


San Gimignano si erge con il profilo delle sue torri, su di un colle (m.334) a dominio della Val d’Elsa. Sede di un piccolo villaggio etrusco del periodo ellenistico (III-II sec. a.C.) inziò la sua storia intorno al X secolo prendendo il nome del Santo Vescovo di Modena: San Gimignano, che avrebbe salvato il borgo dalle orde barbariche. Ebbe grande sviluppo durante il Medioevo grazie alla via Francigena che lo attraversava. Tant’è che San Gimignano ebbe una straordinaria fioritura di opere d’arte che adornarono chiese e conventi. Nel 1199 divenne libero comune, combattè contro i Vescovi di Volterra ed i comuni limitrofi, patì lotte intestine dividendosi in due fazioni al seguito degli Ardinghelli (guelfi) e dei Salvucci (ghibellini). L’otto maggio 1300 ospitò Dante Alighieri, ambaciatore della lega guelfa in Toscana. La terribile peste del 1348 ed il successivo spopolamento gettarono San Gimignano in una grave crisi. La cittadina dovette perciò sottomettersi a Firenze. Dal degrado e abbandono dei secoli successivi si uscì soltanto quando si cominciò a riscoprire la bellezza della città, la sua importanza culturale e l’originaria identità agricola.

Itinerari artistici

Il Duomo o Chiesa Collegiata, consacrata nel 1148, strutturata su tre navate è arricchita da pregevoli affereschi di scuola senese: Vecchio e Nuovo Testamento (Bartolo di Fredi e "Bottega dei Memmi"); Giudizio Universale (Taddeo di Bartolo), opere di scuola fiorentina: Storie di Santa Fina (Ghirlandaio), San Sebastiano (Benozzo Gozzoli), Statue Lignee (Jacopo della Quercia) e sculture di Giuliano e Benedetto da Maiano. Tutto questo fà della Collegiata di San Gimignano un museo di grande prestigio.

Palazzo Comunale: Cortile e Sala di Dante con la Maestà di Lippo Memmi. Museo Civico e Pinacoteca con opere di Filippino Lippi, Pinturicchio,Benozzo Gozzoli, Domenico di Michelino, Pier Francesco Fiorentino, Sebastiano Mainardi, Lorenzo di Niccolò di Martino, Coppo di Marcovaldo ecc... Inoltre dal museo civico si può visitare la Torre Grossa o del Podestà costruita nel 1311 ed alta 54 metri.

Museo d’arte Sacra: Tele, tavole e frammenti lapidei provenienti da chiese e conventi soppressi. Argenterie, corali e vesti liturgiche.

Museo Archeologico reperti archeologici etruschi, romani e medioevali provenienti da scavi e ritrovamenti nel territorio comunale.Spezieria di Santa Fina, materiale proveniente dalla Spezieria dello Spedale di Santa Fina, che riproduce l’antica farmacia, con i contenitori di ceramica e vetro ed i medicamenti. Galleria di Arte Moderna e Contemporanea “R. De Grada”importante spazio espositivo della città.

Chiesa di Sant’Agostino: Storie di Sant’Agostino (Benozzo Gozzoli) resti di affreschi trecenteschi, tavole e tele di autori diversi (Benozzo Gozzoli, Piero del Pollaiolo, Pier Francesco Fiorentino, Vincenzo Tamagni, Sebastiano Mainardi). Cappella di Santo Bartolo(Benedetto da Maiano).

Chiese minori: Santo Bartolo, S. Jacopo, San Piero, San Francesco (resti), S.Lorenzo in Ponte.

E ancora:

Museo Ornitologico.

Fonti Medioevali

Rocca di Montestaffoli
.

DOVE MANGIARE

SEGNALATI DA VERONELLI

Osteria delle Catene
SAN GIMIGNANO (Siena)
via Mainardi 18
Tel: 0577/941966; fax: 941966.
osteriadellecatene.oster@tin.it

Tipologia: cucina attenta alla tradizione; proposta di vini dei luoghi
Coperti: 38
Prenotazione: NO
Costo: 33 €
Carte di credito: SI
Chiusura settimanale: mercoledì
Ferie: 15 giorni a dicembre, a gennaio e febbraio
Tipo di locale: classico-rustico
In cucina e in sala: Gino Guercini, chef-patron; in sala, Virgilio Tabani.
Piatti: i crostini; minestra di farro; ribollita; zuppa medioevale allo zafferano di San Gimignano; tagliatelle al cinghiale; stracotto al Chianti; lepre ai tre vini di San Gimignano; polpa di cinghiale in umido.
Dolci: torta di farro allo zafferano o alla crema e mandorle; tiramisù; cantuccini e Vin Santo.
Salumi: di maiale, di cinghiale e di cinta senese.
Formaggi: pecorini toscani.
Olio di oliva: dell'azienda agricola Signano, locale.
Vini: carta sangimignanese e toscana, "sui piatti".
Notizie varie: San Gimignano è antico borgo medioevale, alto sul colle tra vigne e olivi, stretto nella duplice cerchia di mura. Impossibile indicare i luoghi più belli; pressoché ovunque il segno secolare della bellezza. Questa città è da vivere tutta. (L.V.)

-arcobale-

La Collegiata
SAN GIMIGNANO (Siena)
località Strada 27
Tel: 0577/943201; fax: 940566.
collegio@tin.it
www.lacollegiata.it

Parcheggio: SI
Costo: 75 €
Carte di credito: SI
Chiusura settimanale: non la fa
Ferie: gennaio e febbraio
Tipo di locale: elegante, nell'ex-chiesa dello splendido nucleo architettonico francescano (1587), ornato da incantevole giardino all'italiana
In cucina e in sala: Gilberto Rossi; in sala, Gianluigi Dini.
Piatti: sfogliatina di polpo e porri con crema all'aglio dolce; terrina di trippa bianca e fagioli "scritti" al profumo di santoreggia; zuppa di cipolle rosse di Certaldo con medaglione di fegato di maiale nella rete; pappardelle di farina di castagne sul cinghiale in camicia di spinaci; pici al ragù d'anatra selvatica; intingolo d'oca disossata con cuori di sedano rifatti; filetto di maiale di cinta senese con rapini (le foglie della rapa) e miele. Loro il pane, nei tipi: allo zafferano di San Gimignano, ai semi, al prosciutto, alla cannella altri ancora.
Dolci: mousse al panforte di Siena su vellutata di mascarpone al Muffato; focaccina di ricotta e pere alla cannella; millefoglie alla nocciola e cioccolato al rhum.
Salumi: di cinta senese, di rigorosa scelta.
Formaggi: pecorini toscani, anche acquistati con rigore.
Vini: sotto il chiostro, hai l'enoteca-cantina, colma di molti cru - toscani soprattutto - portabandiera.

-arcobale-

Dorandò
Punteggio: 77
SAN GIMIGNANO (Siena)
vicolo dell’Oro 2
Tel: 0577/941862; fax: 941862.
info@ristorantedorando.it
www.ristorantedorando.it

Tipologia: cucina attenta alla tradizione; ottima pasticceria; proposta di vini dei luoghi
Coperti: 35
Prenotazione: SI
Costo: 50 €
Carte di credito: SI
Chiusura settimanale: lunedì (da Pasqua a fine ottobre, sempre aperto)
Ferie: dal 10 gennaio al 28 febbraio
Tipo di locale: classico-elegante (ha muri imponenti in pietra del XIV secolo)
In cucina e in sala: Duccio Ferri, patron; in sala, Marcello Bisogni, comproprietario.
Piatti: insalata di trippa con verdure in salsa all'arancia; millefoglie di pecorino con spuma di melanzane su crema di pomodoro; pici al ragù bianco di anatra al rosmarino e porri stufati; gnocchi di carote con zucchine e pecorino erborinato su passata di scalogno; filetto di baccalà croccante alla Vernaccia con favette fresche in salsa allo zafferano; brasato di manzo al Chianti con purea di ceci e cicerchie al timo. Ti elenco i pani di casa: alle olive, ai 5 cereali, bianco toscano, schiacciatina al rosmarino.
Dolci: biscotto con crema dolce di formaggio all'amarena e salsa al cardamomo; cilindro di cioccolato e cocco su crema all'anice e mele caramellate.
Salumi: prosciutto locale all'uso contadino.
Formaggi: pecorino di Pienza e delle Crete Senesi.
Vini: meditata, personale carta (toscana).
Acqueviti: grappe anche toscane







So esattamente dove si trova il tuo corpo,
quello che sto cercando è una qualche indicazione del tuo cervello.





20/08/2004 13:05
 
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CERTALDO
Le origini di Certaldo



Come testimoniano alcuni ritrovamenti nel territorio, si fanno risalire ad epoca etrusco-romana. Deriva il suo nome dal latino cerrus(o dal germanico cerrus aldo) col significato di "altura ricoperta di cerri" (alberi).

La sua storia è documenta dal 1164 quando Federico il Barbarossa concesse il territorio ai Conti Alberti che vi esercitarono il dominio fino alla fine del 1200. Assoggetto alla Repubblica di Firenze, Certaldo divenne dal 1415 sede del Vicariato, tanto che anche nel periodo Mediceo fu il centro politico e giudiziario più importante della Valdesa. La facciata, come l’atrio e il cortile del Palazzo Pretorio, reca le insegne dei diversi Vicari fra cui i bellissimi stemmi in terracotta invetriata della bottega dei Della Robbia.

COME ARRIVARE

COME ARRIVARE

IN AUTO:
da FIRENZE: ((A1) uscita Firenze Signa, superstrada Pisa-Livorno uscita Empoli ovest, statale 429 direzione Siena
da SIENA: superstrada Siena Firenze, Poggibonsi, statale 429 direzione Empoli.



DOVE MANGIARE

In Certaldo Alta avete due scelte:

Il Castello (Via della Rena 6, in fondo a Via Boccaccio rispetto al Palazzo Pretorio; Tel 0571 668 250). Cucina semplice e atmosfera accogliente. La spesa si aggira sulle 30-40.000 lire a persona, più vini. Hanno anche camere, a partire da 150.000 Lire a notte (camera doppia; compresa la colazione).
L'Osteria del Vicario (Via Rivellino 3, accanto al Palazzo Pretorio; Tel 0571 668 228). Ambiente elegante e cucina raffinata. La spesa si aggira sulle 80-90.000 lire a persona più vini. Hanno anche camere, a partire dalle 130.000 Lire a notte.
Certaldo Bassa ha diversi ristoranti; la guida del Gambero Rosso segnala il Ristorante Boccaccio in Piazza Boccaccio (Certaldo Basso), Tel 0571 652 444.

-arcobale-



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E per finire
LA VIA DEL CHIANTI



http://www.chiantimusei.it/

Qui troverai tutte le informazioni utili per attraversare la via del Chianti.

ORA NON MI RESTA ALTRO CHE AUGURARTI UNO SPLENDIDO VIAGGIO.
SPERO PROPRIO DI NON DELUDERTI!!

:ciao2: :ciao2: :ciao2: :ciao2:

[Modificato da Eva34 20/08/2004 13.16]




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20/08/2004 13:54
 
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bellissime ricerche, brava..

A colle val d'elsa son stato l'anno scorso, in uno stupendo agriturismo..

Anche altre lo0calità le ho viste escluso monteriggioni, dove tra l'altro penso proprio di andarci presto (hihihihi)


11/09/2004 18:46
 
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Toscana
bella vero la mia toscana?.....e da buon toscanaccia nn posso che amare la mia terra.
Eva ma nn sei stata a visitar l'abbazia di San Galgano???? e davvero stupende e poi c'è pure la spada nella raccia..è un luogo bellissimo credimi.-brumbrum-
13/09/2004 19:04
 
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No Sole,
non ci sono mai stata ....
Conto di riuscire ad organizzare un raduno per la festa d'autunno che ci sarà a Monteriggioni il primo we di ottobre!!
Spero che anche tu sarai dei nostri!!
Ma di dove sei tu di preciso??

:ciao2: :ciao2: :ciao2:



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25/02/2005 13:00
 
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Re: MONTERIGGIONI
:grrrr: :grrrr: :grrrr: :grrrr: :grrrr: :grrrr: :grrrr: :grrrr: :grrrr: :grrrr: :grrrr: :grrrr: :grrrr: :grrrr: :grrrr: :grrrr: :grrrr: :grrrr: :grrrr: :grrrr: :grrrr: :grrrr: :grrrr: :grrrr:



25/02/2005 15:32
 
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Tanto che si è a San Gimignano però mi sembra d'obbligo una puntatina a Volterra... ossia 3000 anni di storia dell'umanità racchiuse in un fazzoletto di terra!!! Non credo che esista al mondo un luogo che può vantare così tante testimonianze di varie culture e varie epoche... La porta etrusca (e il museo etrusco), il teatro romano, i palazzi medioevali e rinascimentali, una pinacoteca di altissimo livello con un gioiello assoluto della pittura italiana ("La Deposizione" del Rosso Fiorentino!!!1) e poi è una cittadina viva, ancora attiva grazie all'alabastro, non congelata in un determinato periodo storico come San Gimignano...
e se non bastasse anche spettacolari scenari naturali, vedi le "Balze"...

Poi decisamente affascinante è anche la parte a sud di Siena...
Montalcino, Montepulciano, Pienza, Chiusi etc...
ma effettivamente non si finirebbe mai di girarla la Toscana... è stupenda d'avvero!!!!


:20:

[Modificato da PanG 25/02/2005 15.33]









Gianpaolo

25/02/2005 15:45
 
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Già
tutti posti magnifici che ho visitato anche io ...
Ma inserire tutti questi posti in una volta sola sarebbe un delirio ... per cui, per il momento, "accontentiamoci" di questi!!

:5:



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