| | | OFFLINE | | Post: 27 Post: 27 | Registrato il: 26/01/2007
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11/05/2007 16:51 | |
Le parole sono minuscole e lontane stelle nel firmamento dell’anima e, come l’acqua e il pane sono necessari al sostentamento del corpo, esse alimentano lo spirito, l’insaziabile e irrinunciabile desiderio di conoscenza. Le parole sono come bussole, aiutano ad orientarci, a capire la direzione di questo grande, assurdo, tragico e incantevole sogno che è la vita.
In mezzo ai libri vivo parte del mio tempo, con lo spirito di chi intraprende un viaggio lungo strade sconosciute. Ad ogni libro corrisponde una persona che ha usato fantasia, intelletto, saggezza, conoscenza, cultura, sentimento e ha messo tutto ciò a disposizione del prossimo; ha fatto dono delle sue virtù a chi, come me, crede che l’arte in generale e l’arte della comunicazione letteraria in particolare, significhi viaggiare e far viaggiare nel tempo, nella memoria, nel mistero delle passioni e nell’infinita meraviglia che l’uomo porta in se.
Ho letto romanzi di fantasia, storie d’amore e di morte, poesie, racconti autobiografici; ho letto di vicende umane tremende ed inquietanti, testi filosofici, diari personali, raccolte di aforismi e di pensieri. Non tutti hanno il dono di saper infondere e far comprendere fino in fondo quel che si proponevano di esprimere ma certo è che molte delle cose che ho letto hanno saputo regalarmi emozioni grandissime.
Si può anche ridere o piangere davanti alle parole scritte da uno sconosciuto. Si entra dentro ai fatti narrati, si viene trascinati dalle parole ed è un’esperienza ineguagliabile quella di provare ciò che qualcuno ha vissuto o sognato di vivere, quella di spiegarsi improvvisamente, dopo aver letto una frase, il senso di qualcosa che da solo e per anni non riuscivi a spiegarti.
La dolce violenza con cui le parole sfrecciano dalla carta al centro esatto del cuore di chi legge, arriva a far male; un male dolce, a volte malinconico, altre sognante; un male che scuote, emoziona e ravviva; un dolore necessario, sopportabile, pari alla speranza che infine trionfa come un urlo liberatorio e che non lascia mai spazio alla sconfitta. Quali alternative esistono per scoprire che l’arrendevolezza alla quotidiana disattenzione, soffoca i cuori, annebbia le menti e sottrae brandelli di umanità, portandoci alla rinuncia della bellezza del vivere?
Le mie parole non hanno pretese, né di bellezza né verità ed io non sono che un vortice di sabbia sollevato dal vento. Quando il vento riposa io smetto d’esistere e mi scompongo, svanisco, mi confondo nella distesa infinita di granelli di normalità. E allora tacciono le parole ma non il battito del mio cuore che continua in ogni tempo a misurare la distanza fra il bene ed il male senza giudizio e senza paura. E quest’anticipo di primavera,offre senza distinzione una carezza di calore a tutti i granelli di sabbia, vivano essi nel bene o nel male, ammesso che qualcuno viva davvero e sempre solo da una parte o dall’altra. |