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Carlos Castaneda

Ultimo Aggiornamento: 12/01/2004 20:20
LucaS.
[Non Registrato]
12/01/2004 15:11

Non posso che esser felice nel leggere che non ritieni di possedere Verità assolute, lo ritengo un atteggiamento intelligente e, per questo, intervengo nuovamente in questa discussione.

Riallacciandomi comunque alla tua recente presa di posizione piuttosto netta mi sento però di fare presente una perplessità che comunque rimane.
Riguardo il fattore interpretativo dove, come obiezione, mi citi ad esempio la bibbia, confermi in larga misura una mio timore. Per quanto tu abbia manifestato di non possedere "certezze assolute", ritieni implicitamente che, nei testi di Castaneda vi sia tratteggiata LA Via e che, per quanto celata (come potrebbe esser nella Bibbia) li vada cercata.
Se non ho frainteso, questo ti porta sulle stesse impostazioni metodologiche dei "fedeli del libro", cristiani così come musulmani o ebrei, secondo cui ciò che doveva esser dato per ottenere il Sommo traguardo è stato già dato: basta cercare nello Scritto. Mi chiedo allora, cosa guidi la tua scelta con così tanta decisione, perchè Castaneda e non un altro Sciamano?
Se ritieni la tua scelta ragionevole dovrà pur esserci, perl'appunto, un motivo ragionevole: sostenibile cioè attraverso ragione.
Ragione che mi pare non sia mai stata qui da te argomentata.
Per farti un esempio, io personalmente, pur non seguendo la Via Sciamanica, preferisco altre impostazioni che non quelle di Castaneda; quale dovrebbe esser il fattore discriminante per cui preferire la sua? Oltretutto su molti dei suoi stessi testi sono stati avanzati numerossissimi dubbi di tipo non solo antropologico ma addirittura biografico.
Giusto per spiegarmi meglio ti invito a leggere questo pezzo tratto da una conversazione con uno Sciamano del ceppo linguistico wirrárika al link http://www.cisi.unito.it/eidetica/vat/34.htm, consiglio però la lettura completa a partire da http://www.cisi.unito.it/eidetica/vat/app1tra.htm e l'intera trascrizione e traduzione è scaricabile dall'indice http://www.cisi.unito.it/eidetica/vat/indice.htm.
E' interessantissimo poter conoscere una via dello Sciamanesimo non edulcorata come fece verosimilmente Castaneda e ancor più interessante è notare come molti temi e addirittura simboli qui usati si ripetano in modo a volte identico a volte invece semplicemente analogo le immagini dell'Ermetismo Tradizionale. Questa trascrizione e trattazione è di pregio universitario e non risente dei dubbi circa il "romanzare le vicende" che alcuni adducono come detrazione a Castaneda.
Ora, mi chiedo, perchè mai dovrebbe essere una "bibbia" Castaneda e non questo Sciamano? E ancora, perchè mai dovrebbe essere una "bibbia" lo sciamanesimo piuttosto che l'induismo, la stregoneria o che so io....il Sufismo?
Domande queste a cui, chi ritiene che le vie e le risposte siano in un testo, deve saper rispondere.

Se invece si ritiene che la linea di discrimine ed il fattore di una scelta sia nell'esperienza e nella meta che ci si prefigge, così come cade ogni pretesa superiorità di tante Vie, decade anche quella dello Sciamanesimo e, tuttosommato, di ogni Via in generale. Rimane come banco di prova ciò che una Via è in grado di raggiungere, la coerenza del suo impianto teorico e l'adeguarsi dei suoi simboli con i simboli oggettivi ed universali dello spirito e, a questo punto, parlano i fatti e quindi l'esperienza vissuta. Secondo la mia modesta opinione, a meno di non perdersi in stati esclusivamente devozionali e mistici, se facciamo le cose per bene, alla fine ci incontreremo: sciamanesimo o meno che sia.
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