Stellar Blade Un'esclusiva PS5 che sta facendo discutere per l'eccessiva bellezza della protagonista. Vieni a parlarne su Award & Oscar!
 
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Carlos Castaneda

Ultimo Aggiornamento: 12/01/2004 20:20
LucaS.
[Non Registrato]
20/12/2003 00:14

Concordo su molto di quanto hai detto.
(Anche se per Aradia la questione andrebbe un tantino approfondita).


I pericoli... sinceramente sono 20 anni che mi interesso di magia, stregoneria, sciamanesimo e argomenti correlati, ma grossi pericoli non li ho mai trovati...
Certo, non ho mai mangiato mezza pianta di Datura, nè ho sperimentato il "fumino" di don Juan, nè mi sono buttato da un precipizio per provare il mio stato iniziatico... Sarà anche per questo che Carlos ha più volte rischiato di morire?
Mi spiace per lui ma stati mentali simili si raggiungono anche tramite musica e danza, al limite con una buona aggiunta di alcol. Senza rischiare la pelle... E senza gettarsi nel vuoto...



Qui invece dissento. I pericoli della Datura ecc. (pur notevoli) sono quisquiglie rispetto ad altro.
Nel mio cammino (via secca) l'uso di questi metodi (acque corrosive) è sconsigliato e sanzionato come nocivo (anche in termini iniziatici) se non in rari casi (e molta strada sotto i piedi), malgrado ciò credo che i pericoli siano tanti, vari e notevoli. Potremmo tentare forse di fare un distignuo fra pericoli spirituali e pericoli fisici? Per un mago o una strega non credo. Il primo rischio è quello di "essere vissuto da altro da se", esperienza generalmente inconsapevole ma fra le più deleterie. Inoltre, a livelli nemmeno troppo lontani dalla norma, non è difficile muovere e dirigere energie anche molto forti, o si scaricano secondo il nostro programma o seguono il percorso più semplice: potremmo proteggerci, in tal caso il percorso più breve sono i nostri cari.
Non è un caso che il mago sia generalmente solo: è un atto di amore. Io non ho vent'anni di esperienza sulle spalle, non mi sentirei quindi a mio agio mettere in discussione la tua esperienza, derwid, posso però dire che nella mia di bastonate ne ho prese parecchie, a volte al limite delle mie possibilità.....sarà che sono maldestro o che ho raggiunto(ne mi sono state ancora date)informazion iche possano evitare questo "fastidio".
Sempre io
[Non Registrato]
20/12/2003 18:21

Stati mentali
" Mi spiace per lui ma stati mentali simili si raggiungono anche tramite musica e danza, al limite con una buona aggiunta di alcol "

Ti ringrazio della partecipazione ma lascia che ti dica una cosa... sono daccordo su quasi tutto quello che hai detto tranne che per la tua frase sopracitata. E' vero che alcuni stati alterati di coscienza sono raggiunti oltre che con gli allucinogeni anche con la meditazione, mantra, preghiere, musica, danza... ma le strade sono molto più lunghe e anche però meno pericolose. Alla fine però vorrei sapere chi è riuscito a raggiungere quello che ha raggiunto Castaneda con solo musica e danza e qualche bottiglia in più!?
grazie dell'attenzione.
derwid
[Non Registrato]
21/12/2003 00:37

Re:

Scritto da: LucaS. 20/12/2003 0.14
Concordo su molto di quanto hai detto.
(Anche se per Aradia la questione andrebbe un tantino approfondita).


I pericoli... sinceramente sono 20 anni che mi interesso di magia, stregoneria, sciamanesimo e argomenti correlati, ma grossi pericoli non li ho mai trovati...
Certo, non ho mai mangiato mezza pianta di Datura, nè ho sperimentato il "fumino" di don Juan, nè mi sono buttato da un precipizio per provare il mio stato iniziatico... Sarà anche per questo che Carlos ha più volte rischiato di morire?
Mi spiace per lui ma stati mentali simili si raggiungono anche tramite musica e danza, al limite con una buona aggiunta di alcol. Senza rischiare la pelle... E senza gettarsi nel vuoto...



Qui invece dissento. I pericoli della Datura ecc. (pur notevoli) sono quisquiglie rispetto ad altro.
Nel mio cammino (via secca) l'uso di questi metodi (acque corrosive) è sconsigliato e sanzionato come nocivo (anche in termini iniziatici) se non in rari casi (e molta strada sotto i piedi), malgrado ciò credo che i pericoli siano tanti, vari e notevoli. Potremmo tentare forse di fare un distignuo fra pericoli spirituali e pericoli fisici? Per un mago o una strega non credo. Il primo rischio è quello di "essere vissuto da altro da se", esperienza generalmente inconsapevole ma fra le più deleterie. Inoltre, a livelli nemmeno troppo lontani dalla norma, non è difficile muovere e dirigere energie anche molto forti, o si scaricano secondo il nostro programma o seguono il percorso più semplice: potremmo proteggerci, in tal caso il percorso più breve sono i nostri cari.
Non è un caso che il mago sia generalmente solo: è un atto di amore. Io non ho vent'anni di esperienza sulle spalle, non mi sentirei quindi a mio agio mettere in discussione la tua esperienza, derwid, posso però dire che nella mia di bastonate ne ho prese parecchie, a volte al limite delle mie possibilità.....sarà che sono maldestro o che ho raggiunto(ne mi sono state ancora date)informazion iche possano evitare questo "fastidio".



Si, per Aradia ci sarebbe un lungo discorso da fare...
Ma lasciamo perdere, non è la discussione giusta.
Personalmente trovo più deleteri i pericoli derivanti da un uso non consapevole di Datura e simili che i pericoli derivanti da altri livelli.
In quanto "l'essere vissuto da altro" ritengo che con una buona dose di sensibilità (il termine è forse inappropriato, intendo l'essere sensibili a certi tipi di energia, il che può essere estremamente egoistico, non nel senso di essere sensibili verso altri) senti questo prima che accada o prima che se ne perda il controllo. Forse una buona via di mezzo tra raziocinio e sciamanesimo è già un'ottima cura.
Certo, il muovere energie comporta rischi, rischi in cui vengono incluse le persone a noi vicine. Ora, tolto che ritengo impossibile estraniarsi completamente dal mondo (i primi colpiti sarebbero i nostri cari, volendo togliere questi sarebbero comunque le persone che ci stanno a vari livelli accanto, quindi o sei un eremita o il problema rimane comunque) l'unica buona alternativa rimane il crearsi una buona corrazza per dissolvere certe energie senza deviarle. E anche questo è un atto d'amore, pagare le conseguenze del proprio operato reagendo, senza farlo pesare su altri.
E certo, le bastonate arriveno, eccome...
Ma "ciò che non ci uccide ci rende più forti".
Un abbraccio.

PS: ho parlato di vent'anni di interesse verso questi argomenti, non vent'anni di esperienza... è molto, molto diverso...
derwid
[Non Registrato]
21/12/2003 00:50

Re: Stati mentali

Scritto da: Sempre io 20/12/2003 18.21
" Mi spiace per lui ma stati mentali simili si raggiungono anche tramite musica e danza, al limite con una buona aggiunta di alcol "

Ti ringrazio della partecipazione ma lascia che ti dica una cosa... sono daccordo su quasi tutto quello che hai detto tranne che per la tua frase sopracitata. E' vero che alcuni stati alterati di coscienza sono raggiunti oltre che con gli allucinogeni anche con la meditazione, mantra, preghiere, musica, danza... ma le strade sono molto più lunghe e anche però meno pericolose. Alla fine però vorrei sapere chi è riuscito a raggiungere quello che ha raggiunto Castaneda con solo musica e danza e qualche bottiglia in più!?
grazie dell'attenzione.



Sei sicuro che la via più breve sia sempre la migliore?
Sei sicuro che tutto quanto scritto da Castaneda sia pura e totale realtà e verità?
Io ho dei dubbi, su entrambe le domande.
I suoi insegamenti sono validi e condivisibili, le sue esperienze le trovo tendenzialmente esagerate.
A meno che non si tenga valida l'ipotasi che Castaneda, a furia di assumere allucinogeni, sia rimasto mentalmente tra una realtà e l'altra o che don Juan lo abbia ipnotizzato dandogli dei comandi post-ipnotici per farlo passare da uno stato all'altro (cosa confessata in parte anche da Castaneda).
No, non ho mai visto persone liberarsi nell'aria, nè compiere balzi da un monte all'altro, ne trasformarsi in coccodrilli piumati... E non me ne dispiace nemmeno molto, sai?
Preferisco fare meno e poter tornare alla realtà in buono stato mentale e fisico senza troppe complicazioni...
Un abbraccio.
Sempre io
[Non Registrato]
21/12/2003 18:42

" No, non ho mai visto persone liberarsi nell'aria, nè compiere balzi da un monte all'altro, ne trasformarsi in coccodrilli piumati... E non me ne dispiace nemmeno molto, sai? "

..... appunto .....

un abbraccio
derwid
[Non Registrato]
22/12/2003 23:01

Re:

Scritto da: Sempre io 21/12/2003 18.42
" No, non ho mai visto persone liberarsi nell'aria, nè compiere balzi da un monte all'altro, ne trasformarsi in coccodrilli piumati... E non me ne dispiace nemmeno molto, sai? "

..... appunto .....

un abbraccio



Con "appunto" cosa vorresti concludere?
A te è successo?
Miri ad arrivare a vedere coccodrilli piumati o altre strabilianti manifestazioni del Nagual?
Ritengo sia più importante ciò che si sente di ciò che si vede.
Nel caso tu la pensassi diversamente Salvia Divinorum, Mescalina, Psilocibina e LSD non aspettano altro che fare la tua conoscenza...
Di certo, prima di conoscere bene me, aspetteranno un pò...
In bocca al lupo e un abbraccio.
Sempre io
[Non Registrato]
25/12/2003 00:46

Allucinazioni
Il Nagual per manifestarsi, non ha bisogno di allucinogeni. Questo è solo una via per scuotere una persona... dalla tua risposta credo tu abbia capito non del tutto il messaggio di don Juan... cmq io non mi sento di essere la persona che te lo deve dire, ma dal valore che attribuisci a questi mezzi vedo che della parola "vedere" tu abbia capito ben poco.

p.s ricorda: "sentire" come dici tu, è sullo stesso piano di "vedere" per il semplice motivo che fanno entrambi parte del Tonal. Io per vedere e quindi per manifestazione del Nagual intendevo una cosa molto diversa, diversa anche dalle semplici allucinazioni provocate da droghe o altri mezzi...

un abbraccio.
derwid
[Non Registrato]
25/12/2003 02:14

Re: Allucinazioni

Scritto da: Sempre io 25/12/2003 0.46
Il Nagual per manifestarsi, non ha bisogno di allucinogeni. Questo è solo una via per scuotere una persona... dalla tua risposta credo tu abbia capito non del tutto il messaggio di don Juan... cmq io non mi sento di essere la persona che te lo deve dire, ma dal valore che attribuisci a questi mezzi vedo che della parola "vedere" tu abbia capito ben poco.

p.s ricorda: "sentire" come dici tu, è sullo stesso piano di "vedere" per il semplice motivo che fanno entrambi parte del Tonal. Io per vedere e quindi per manifestazione del Nagual intendevo una cosa molto diversa, diversa anche dalle semplici allucinazioni provocate da droghe o altri mezzi...

un abbraccio.



Caro, so benissimo che il "vedere" e il "sentire" stanno sullo stesso piano e che il vedere materiale, benchè deviato da allucinogeni, è ben diverso dal "vedere" inteso da don Juan e Castaneda. Ed è proprio per questo che preferisco seguire vie alternative...
Liberissimo di pensare che io ci abbia capito poco, in fin dei conti non me ne viene in tasca niente in nessun caso...
Prima esalti i metodi seguiti da Castaneda chiedendo chi con altri sistemi ha raggiunto gli stessi livelli, poi proclami che tali mezzi non sono indispensabili...
O l'una o l'altra, decidi...

Un abbraccio.
LucaS.
[Non Registrato]
25/12/2003 23:11

Se posso permettermi una piccola intromissione fra Derwid e Sempre io.
Volevo proporre una piccola (giuro[SM=g27819]) riflessione sull'uso di sostanze psicoattive.
Generalmente si vive in una situazione di "sonno": il nostro spirito è condizionato dal corpo, o meglio, la nostra stessa coscenza si appoggia su di esso....per fare un esempio se sveniamo "perdiamo conoscenza". Esistono esercizi e lungo percorso per riuscire a mantenere il "centro" senza il corpo, ed anche solo riuscite parziali sono livelli altissimi. L'uso di simili sostanze, se non supportato da questa capacità, non farà altro che fornire al nostro spirito (ancora vincolato dalla corporeità) le immagini di un corpo allucinato: avremo quindi non una visione del "reale" ma una semplice allucinazione e, si badi, potremmo in piena buona fede vivere l'illusione di aver raggiunto chissà cosa mentre, molto più probabilmente si è verificata la peggiore delle ipotesi ovvero: si E' STATI raggiunti da qualcosa, abbiamo cioé aperto le porte ad energie che ci hanno utilizzato (e forse continueranno a farlo con o senza la nostra consapevolezza). Personalmente, se io vedessi un coccodrillo piumato mi preoccuperai alquanto, non per la visione in se, quanto invece per la consapevolezza che nel "flusso" io non avevo il controllo: cosa alquanto rischiosa.
Detto molto sinceramente le esperienze di Castaneda viste almeno secondo l'ottica della mia via sono un monito a quel che non si deve fare. Ci sono spunti dello sciamanesimo che condivido e che ritengo importantissimi, al contempo, vista la piega del discordo mi sentivo in dovere di fare questa precisazione e proporre questa questione [SM=g27822]
Sempre io
[Non Registrato]
26/12/2003 00:27

Nagual
" Prima esalti i metodi seguiti da Castaneda chiedendo chi con altri sistemi ha raggiunto gli stessi livelli, poi proclami che tali mezzi non sono indispensabili... "

Non sono indispensabili infatti, ma se tu o qualsiasi altra personna che conosci ha raggiunto gli stessi livelli sia con una via o con un'altra, bè allora, vorrei essere il suo apprendista.

Comunque, non ho mai "esaltato" o "minimizzato" niente e nessuno, ho solo voglia di scambiare idee e opininioni alla costante ricerca di un uomo di sapere.

Nel frattempo ti ringrazio e ringrazio anche coloro che stanno partecipando a questo forum. E invito caldamente tutti coloro vogliano dire la loro su questo tema. Buone feste!

derwid
[Non Registrato]
27/12/2003 23:08

Re: Nagual

Scritto da: Sempre io 26/12/2003 0.27
" Prima esalti i metodi seguiti da Castaneda chiedendo chi con altri sistemi ha raggiunto gli stessi livelli, poi proclami che tali mezzi non sono indispensabili... "

Non sono indispensabili infatti, ma se tu o qualsiasi altra personna che conosci ha raggiunto gli stessi livelli sia con una via o con un'altra, bè allora, vorrei essere il suo apprendista.

Comunque, non ho mai "esaltato" o "minimizzato" niente e nessuno, ho solo voglia di scambiare idee e opininioni alla costante ricerca di un uomo di sapere.

Nel frattempo ti ringrazio e ringrazio anche coloro che stanno partecipando a questo forum. E invito caldamente tutti coloro vogliano dire la loro su questo tema. Buone feste!




No, non posso nè voglio paragonarmi a Castaneda...
Innanzitutto perchè non ho scritto una decina di testi di successo internazionale...
Se prendessimo per buono tutto quello che viene scritto dovremmo accettare come oro colato pure il Necronomicon...
Condivido alcuni insegnamenti di don Juan, li trovo non solo accettabili, ma veramente utili nel cammino di ricerca di sè stessi. Ritengo però che molto nella narrazione di Castaneda sia pura invenzione letteraria o frutto di un uso esagerato di certe sostanze o derivante da altre particolarità mentali dell'autore stesso... Castaneda ha ricevuto molti elogi, solitamente da parte di seguaci New Age che di antropologia sanno ben poco, ma anche molte autorevoli critiche... Tra cui quella dei rappresentanti dei Nativi Americani, che, guardacaso, affermano che i metodi presentati non fanno assolutamente parte del loro partimonio culturale...
Io ci anderi cauto prima di innalzarlo alle somme vette del Sapere... Anche se, ripeto, alcuni suoi testi sono veramente illuminanti se si scinde il concetto dalla narrazione...
Sempre io
[Non Registrato]
30/12/2003 04:40

Nativi Americani
"Tra cui quella dei rappresentanti dei Nativi Americani, che, guardacaso, affermano che i metodi presentati non fanno assolutamente parte del loro partimonio culturale... "

Probabilmente avrai anche ragione ma... Nativi Americani? Ti riferisci ai meticci risultanti dagli Indios (termine comunque errato) e i coloni spagnoli nati dal 1500 ad oggi in America Latina? Bè se sono questi le ragioni delle loro smentite sono molto ovvie. Se invece ti riferisci agli Indios discendenti dalle popolazioni precolombiane, bè dovremmo interrogare chissà quante culture, visto che per es solo in Guatemala esistono tuttora più di 20 culture indios diverse e si parlano 21 lingue indigene diverse... il problema è un altro: Il sapere di don Juan probabilmente è un insieme di sapere, non di certo prettamente messicano (ricordo che il messico è prevalentemente meticcio e che esiste solo da 300 anni!) ma pare abbia origini molto più antiche andando a ripescare la vecchia cultura tolteca... e purtroppo al giorno d'oggi chi potrebbe confermare la via di don Juan, e soprattutto secondo quali vantaggi, o meglio forse dire svantaggi e a che prezzo? Non è forse vero che il processo di colonizzazione ha calpestato, seppur non del tutto cancellato specie in America Latina a differenza di quella inglese (USA), le culture, tradizioni, usi e costumi sacri che per giunta venivano tramandati solo oralmente? Facendo un piccolo esempio, pensando cioè a Maria Sabina che fu (non so se è ancora viva) una curandera indios della regione dell'odierno messico e a come, dopo aver donato i funghi sacri (psylocibe mexicana) ad Albert Hoffman e avendoli fatti conoscere a tutto l'occidente, si fu pentita di grosso di aver rivelato certe cose e pensò perfino che i funghi non avrebbero mai più avuto lo stesso potere... e questo per che ragioni secondo voi...? Per non parlare poi della terra bruciata (e non solo terra) portata dagli spagnoli e puritani inglesi nel Mondo Nuovo e non solo in nome del Vangelo? L'800 è passato come si suol dire, lo so, ma gurda caso i testi di Castaneda appaiono nella meta del 900 in su, e prima di lui negli anni 30 e 40 altri ne hanno scritte delle belle... ed il tutto seguito da una rivoluzione di massa mondiale della società degli anni 60 e 70! Che sconvolgimenti! Quei libri non sono stati scritti ieri nel 2003 con la libertà di ieri, no. Adesso ci sono da 20 anni solo le critiche, critiche e giudizi. Ma come si possono giudicare cose che non si comprendono. Dovremmo forse iniziare a provarle per vedere se sono vere? me lo auguro. E perchè mai allora critichiamo quelle cose e intanto però ci rimpinziamo la bocca di dogmi, idee e credenze che siano sia stigmati di un S. Francesco che dogmi come la professione di fede per qualsiasi religione. Preferisco i fatti, e la speranza almeno che un giorno riesca a trovare qualcuno che mi apra gli occhi, ma non perchè noi non abbiamo la capacità di aprirli, solamente perchè come in un comune sogno non sappiamo che stiamo sognando, abbiamo però il bisogno di una sveglia che ci faccia ricordare di svegliarci, in una realtà che è esattamente uguale al sogno di prima nel momento che la viviamo. vi prego meditiamo.
Colgo ancora l'occasione per ringraziarvi tutti e augurarvi i più calorosi auguri di buon nuovo anno.

Luca
LucaS.
[Non Registrato]
30/12/2003 13:38

articolo di Introvigne su Casteneda.


Castaneda: mistico o mistificatore?

A quasi un anno dalla morte, Carlos Castaneda rimane una delle figure più popolari nell’ambiente del New Age in tutto il mondo. Solo in italiano sono disponibili una quarantina di edizioni dei suoi numerosi libri, diversi siti Internet, nove gruppi che praticano ufficialmente – autorizzati dalla società a cui ha lasciato in eredità i suoi diritti d’autore, Cleargreen – i "passi della Tensegrità", l’ultima versione del suo metodo esoterico. Sembra che l’unico problema sia la lotta contro quelli che il sito Internet italiano di Cleargreen chiama spregiativamente "parassiti": i gruppi castanediani non autorizzati, che proliferano in Italia come in molti altri paesi del mondo. Eppure – ignorate da Cleargreen e dai discepoli più fedeli – ombre e nubi continuano ad addensarsi intorno agli insegnamenti dell’antropologo americano. Molte continuano a emergere in occasione della causa per l’eredità che oppone a Cleargreen la moglie divorziata di Castaneda, Margaret Runyan Castaneda, e il figlio di quest’ultima, Adrian Vashon, che l’antropologo riconobbe con il nome di C.J. Castaneda benché fosse a conoscenza del fatto che il padre biologico fosse in realtà uno dei suoi migliori amici, Adrian Gerritsen.

Castaneda entra all’Università della California di Los Angeles nel 1959. Dichiara di essere nato a San Paolo, in Brasile, nel 1935 e di essere figlio di un professore universitario. I documenti della sua immigrazione negli Stati Uniti – riemersi in occasione delle dispute sull’eredità – lo dichiarano invece nato a Cajamarca, in Perù, nel 1923, e affermano che il padre era un gioielliere. Sembra che, emigrando negli Stati Uniti, nel 1951 avesse lasciato in Perù, incinta, una moglie di origine cinese. Si dichiara invece celibe e sposa Margaret nel 1960 (dopo alti e bassi, divorzieranno nel 1973). Nel 1962 consegue il primo grado universitario (BA) in antropologia. Continua a studiare per ottenere un dottorato, e nel 1968 – quasi improvvisamente – diventa famoso in tutto il mondo. La casa editrice della sua università, la University of California Press, pubblica The Teachings of Don Juan (la traduzione italiana, A scuola dallo stregone, uscirà nel 1970). Nel libro Castaneda racconta i suoi incontri con Don Juan Matus, un nagual o sciamano messicano di etnia yaqui che avrebbe incontrato per caso a Nogales, in Arizona, a una fermata dell’autobus nel 1960. Don Juan avrebbe introdotto il giovane studente a straordinarie avventure spirituali, alcune delle quali "aiutate" dall’uso di sostanze tratte da diverse piante allucinogene. Nell’epoca della "rivoluzione psichedelica", il libro diventa un best seller internazionale. Nel 1971 Castaneda pubblica Una realtà separata, affermando di avere con questo secondo volume completato la sua trascrizione degli insegnamenti di Don Juan. Gli editori, tuttavia, premono per ulteriori libri, e non manca qualche critica nei confronti di quella che sembra una promozione delle droghe psichedeliche. Così, nel 1973, Castaneda afferma di avere incidentalmente "ritrovato" degli appunti che erano andati perduti, da cui emerge che le droghe non sono strettamente necessarie per raggiungere stati alterati di coscienza. E’ il tema di Viaggio a Ixtlan, che viene accolto positivamente dall’ambiente degli antropologi. Sulla base – tra l’altro – di questo volume, l’Università della California gli concede il dottorato e anche un’autorità come Mary Douglas afferma che si tratta di nuove scoperte antropologiche di notevole importanza.

Negli anni 1970, tuttavia, Castaneda si trasforma gradatamente da antropologo in guru. Afferma di avere incontrato di nuovo Don Juan Matus – che nessuno ha visto – per pochi giorni nel 1971, e ne nascono ulteriori volumi. Più tardi apprenderemo che Don Juan è morto, ma ne rimangono in circolazione diverse discepole, con cui Castaneda intreccia complessi rapporti. Le discepole di Don Juan riconoscono peraltro ormai lo stesso Castaneda come un maestro. Negli ultimi anni dà al suo insegnamento il nome "Tensegrità", per indicare un insieme di esercizi di meditazione e movimenti del corpo che dovrebbero permettere di percepire i campi di energia in forma di filamenti luminosi molto al di là dei normali processi cognitivi, fino ad accedere a livelli di consapevolezza infiniti. E’ la "via del guerriero", una parte integrante del New Age di cui Castaneda era, al momento della morte, il riconosciuto maestro.

Nel 1976 un professore di psicologia, Richard de Mille, pubblica Castaneda’s Journey, in cui mette in dubbio che Don Juan Matus sia mai esistito. E’ il segnale che molti antropologi scettici attendevano per denunciare Castaneda come uno pseudo-antropologo (benché dotato di titoli accademici reali) e un mistificatore. Esperti delle zone che descrive nei suoi volumi mettono in luce diverse contraddizioni paesaggistiche, climatiche e geografiche. Un altro antropologo, Hans Sebald, elenca una serie di animali che compaiono nei volumi di Castaneda e che sono del tutto sconosciuti nella zona dove avrebbe dovuto incontrarli. De Mille e altri collaborano nella preparazione di una voluminosa raccolta di brani paralleli da cui si evince che molti degli insegnamenti – presunti originali – di Don Juan derivano quasi letteralmente da testi più o meno oscuri di antropologia o di esoterismo pubblicati negli Stati Uniti prima del 1960. Infine, esce allo scoperto la ex-moglie Margaret, che nel 1996 pubblica un libro di ricordi. Margaret – che promette nuove rivelazioni in occasione della causa per l’eredità – afferma che Don Juan Matus è semplicemente un prodotto della fertile immaginazione di Castaneda, e che il cognome deriva dal vino preferito dell’antropologo, il Mateus.

La morte di Castaneda ha aumentato i dubbi e i misteri. Secondo l’organizzazione che ne è l’erede, Cleargreen, avrebbe fatto testamento a suo favore il 23 aprile e sarebbe morto il successivo 27 aprile (Margaret e il figlio contestano sia il testamento, sia la firma). Il certificato di morte perpetua la finzione secondo cui sarebbe nato in Brasile, e afferma – certo erroneamente – che non sarebbe mai stato sposato. Il corpo è stato cremato poche ore dopo la morte, che nessuno ha annunciato ai seguaci e ai milioni di lettori. Solo oltre due mesi dopo – quando la voce ha cominciato a circolare - Cleargreen ha confermato la notizia, offerto qualche scarno dettaglio e citato come ragione per il precedente silenzio la nota estrema avversione di Castaneda per i giornalisti, i fotografi e la pubblicità. Resta il fatto che per parecchi mesi – mentre promuoveva la "Tensegrità" come via, fra l’altro, alla buona salute – Castaneda stava in realtà morendo di cancro.

Alcuni ammiratori dell’antropologo distinguono fra i primi scritti – che costituirebbero gli autentici insegnamenti di Don Juan Matus – e gli ultimi, in cui un Castaneda invecchiato e malato avrebbe proposto, con la "Tensegrità", una nuova ipotesi non garantita da alcun insegnamento tradizionale. Altri hanno deciso di non ignorare le prove che si accumulano secondo cui Don Juan Matus non è mai esistito. Distinguono, però, fra "verità" e "validità" degli insegnamenti, sostenendo che i metodi attribuiti a Don Juan – anche nell’ipotesi in cui quest’ultimo sia un personaggio di fantasia – "funzionano", e meritano quindi in ogni caso di essere praticati. Cleargreen, dal canto suo, difende la "Tensegrità", e afferma in un recente comunicato stampa che "Carlos Castaneda ha lasciato il mondo nello stesso modo in cui lo fece il suo maestro, Don Juan Matus: con piena consapevolezza. La cognizione del nostro mondo nella vita quotidiana non fornisce una descrizione di un fenomeno come questo. Così, per rimanere nei termini della legalità e nei termini burocratici che il mondo della vita quotidiana richiede, Carlos Castaneda è stato dichiarato essere morto".


Massimo Introvigne
Sempre io
[Non Registrato]
30/12/2003 21:36

Articolo
Grazie dell'interessamento. Di questi articoli ve ne sono più di uno. Letti e straletti però, molto spesso, da persone che si sono fermati solo al primo libro di Castaneda...
Vi sono però molti articoli che smentiscono tante di quelle cose che se venissero presi alla lettera, non si saprebbe più a cosa credere... partendo dalla legge di Darwin, alle piramidi, alla storia come la studiamo a scuola e persino e soprattutto alle arti magiche come la Wicca. Tornando a Castaneda, comunque sia, se fosse ripreso in buona parte da altri testi esoterici più vecchi e via dicendo, non credo cambierebbe molto: il "best seller psichedelico" come viene chiamato sarebbe comunque un manuale di fisica, chimica, antropologia già esistente.
derwid
[Non Registrato]
31/12/2003 00:03

Mi riferivo a questo documento:

****************************************************************

I. Risoluzione del 5° Raduno Annuale del Cerchio degli Anziani della Tradizione
[contributo di Linda Zoontjens]

È stato portato all’attenzione degli Anziani e dei loro rappresentanti nel Consiglio che vari individui stanno girando in quest’Isola della Grande Tartaruga e attraversano le grandi acque verso il suolo straniero, affermando di essere leaders spirituali. Portano pipe e altri oggetti sacri alle Nazioni Rosse, il popolo indigeno dell’emisfero occidentale.

Gli ultimi vent’anni hanno visto la nascita di una nuova industria negli Stati Uniti. Conosciuta come "Spiritualità Indio-Americana," questa redditizia impresa cominciò apparentemente con un certo numero di mistificazioni letterarie compiute da non-indiani come Carlos Castaneda, Jay Marks (alias "Jamake Highwater", autore di The Primal Mind, ecc.), Lynn Andrews (Medecine Woman, Jaguar Woman, Crystal Woman, Spirit Woman, etc.). Anche alcuni indiani come Alonzo Blacksmith (alias Chunksa Yuha, "l’Indiano legittimatore" di Hanta Yo), "Chief Red Fox" (Memoirs of Chief Red Fox) e Hyemeyohsts Storm (Seven Arrows, ecc.) hanno lucrato su ciò, scrivendo brutte distorsioni e totali menzogne sulla spiritualità indigena a favore del consumo di massa. Gli autori si sono arricchiti spacciando la loro porcheria, mentre i veri indiani morivano di fame, fuori dalla vista e dai pensieri dell’America.

Questi individui stanno radunando seguaci non-indiani che credono di stare ricevendo istruzioni dal popolo originale. Noi Anziani insieme ai nostri rappresentanti seduti in consiglio avvertiamo questi seguaci non-indiani che è nostro giudizio che questo non sia un procedimento corretto e che l’autorità di portare questi oggetti sacri viene data dal popolo, e lo scopo e la procedura sono peculiari al tempo e ai bisogni del popolo.

Gli uomini e le donne di medicina sono scelti dal guaritore ed è necessaria una lunga istruzione e disciplina prima di poter fare cerimonie e guarigioni. Queste procedure sono sempre in lingua nativa; non ci sono eccezioni e la motivazione non è il profitto.

Ci sono molte Nazioni con molte e varie procedure intese specificatamente per il benessere dei loro popoli. Queste procedure e queste cerimonie sono della Natura più Sacra. Il Consiglio trova che l’aperta esposizione di queste cerimonie sia contraria a queste Sacre istruzioni.

Quindi, siate avvisati che questi individui si muovono giocando sui bisogni spirituali e sull’ignoranza dei nostri fratelli e sorelle non-indiani. I valori di queste istruzioni e cerimonie sono discutibili, forse privi di significato, e dannosi per l’individuo che porta falsi messaggi. Ci sono domande che dovrebbero essere fatte a questi individui:

1. Quale Nazione la persona rappresenta?
2. Qual è il loro Clan e Società?
3. Chi li ha istruiti e dove hanno imparato?
4. Qual è il loro indirizzo di casa?

Se non vi arriva nessuna informazione, potete chiedere agli indirizzi segnati sotto, e cercheremo di scoprire qualcosa di loro per voi.

Noi ci preoccupiamo solo di quelle persone che usano le cerimonie spirituali con i non-indiani per profitto. Ci sono molte cose da condividere con i Quattro Colori dell’umanità nel nostro comune destino di unione con nostra Madre la Terra. È questa condivisione che deve essere considerata con grande cura dagli Anziani e dalle persone di medicina che affrontano i Sacri Compiti, cosicché non possa venire alcun danno alle persone dall’ignoranza e dal cattivo uso di queste potenti forze.

Firmato

Tom Yellowtail, Wyola, MT 59089
Larry Anderson, Navajo Nation, PO Box 342, Fort Defiance, AZ 86504
Izadore Thom, Beech Star Route, Bellingham, WA 98225
Thomas Banyacya, Hopi Independent Nation, Shungopavy Pueblo, Second Mesa via AZ 86043
Philip Deere (deceduto), Muskogee (Creek) Nation
Walter Denny, Chippewa-Cree Nation, Rocky Boy Route, Box Elder, MY 59521
Austin Two Moons, Northern Cheyenne Nation, Rosebud Creek, MT
Tadadaho Haudenosaunee, Onondaga Nation via Nedrow, NY 13120
Chief Fools Crow (deceduto), Lakota Nation
Frank Cardinal, Sr., Chateh, PO Box 120, Assumption, Alberta, Canada, TOMOSO
Peter O’Chiese, Entrance Terry Ranch, Entrance, Alberta



II. Vine Deloria Jr. su ‘don Juan’
Di Sandy McIntosh

Cercando di capire i problemi che i popoli di una cultura (la nostra) incontrano quando cercano di comprendere qualcosa di fondamentale in un’altra cultura (la "saggezza degli sciamani dell’antico Messico"), mi sono imbattuta nel seguente brano di Vine Deloria Jr., dalla sua introduzione a The Pretend Indian: Images of Native Americans in the Movies (L’Indiano Immaginario: Ritratti di Nativi Americani nei Film): Qui lui mette in discussione una delle immagini più forti che i bianchi abbiano degli indiani: lo stereotipo del "vecchio capo".

"Carlos Castaneda mise a profitto l’immagine del vecchio indiano in una serie di best sellers che hanno molto più a che fare con un viaggio lisergico che con gli indiani. Qualsiasi cosa sia don Juan, non è certo riconoscibile come indiano, eccetto che da quei bianchi confusi e feriti psichicamente che hanno bisogno di proiettare le loro energie spirituali in un vecchio indiano a mo’ di soluzione…. I bianchi sono sinceri ma solo su quello che interessa loro, non sugli indiani dei quali conoscono molto poco. Diventano eccessivamente collerici se cerchi di dir loro la verità, e non faranno che respingerti, e continueranno a cercare finché non troveranno l’indiano delle loro fantasie….La soluzione ovvia all’intera faccenda sarebbe che i bianchi acquisissero un qualche genere di maturità psicologica e/o religiosa. Ma l’atteggiamento psicologico dell’intera società americana è rivolto verso la perpetua giovinezza. Ciascuno crede di dover rimanere eternamente giovane. Nessuno vuole credere che sta diventando o che diventerà mai vecchio. In qualche modo solo gli indiani diventano vecchi perché i preziosi libri illustrati sono pieni di fotografie di vecchi indiani, ma è difficile trovare un libro con fotografie di vecchi bianchi."



III. Estratti da Spiritual Hucksters: The Rise of the Plastic Medicine Men (I Propagandisti Spirituali: La Nascita dell’Uomo di Medicina di Plastica), di Ward Churchill
[Contributo di Linda Zoontjens]

Vine Deloria Jr. (Standing Rock Sioux – Autore/Professore)

"I bianchi di questo paese sono così alienati dalle loro vite e così affamati di una qualche specie di vita reale che si afferrano a qualsiasi pagliuzza per salvarsi. Ma la società high tech ha dato loro il gusto del "mordi e fuggi". Vogliono una spiritualità preconfezionata in modo da fornire loro un’istantanea illuminazione, e più è sensazionale e assurda, meglio è. Pagheranno un sacco di soldi a chiunque sia abbastanza disonesto da offrire loro la salvezza spirituale dopo aver letto il libro giusto, o essere stato seduto immobile per i giusti quindici minuti di sessione. E, naturalmente, questo li rende vulnerabili a ogni tipo di venali giocatori d’azzardo immaginabili. È tutto molto patetico, veramente."

Oren Lyons (Capo tradizionale della Nazione Onongada)

"I non-indiani si sono così abituati a tutti questi inganni da parte di impostori e bugiardi che quando un vero leader spirituale indiano cerca di dar loro consigli utili, viene respinto. Non è abbastanza "indiano" per tutti questi esperti non-indiani di religione indiana. Ora, questo non solo è degradante per gli indiani, ma è anche un comportamento da completi illusi da parte degli esperti del momento che pensano di aver avuto tutte le risposte prima ancora di aver udito le domande…..Qui il punto di fondo è che abbiamo più bisogno di rispetto interculturale oggi che in ogni altro periodo della storia umana. E nulla blocca più velocemente e più efficacemente il rispetto e la comunicazione delle illusioni di una parte verso l’altra. Oggi abbiamo problemi reali, problemi tremendi, problemi che minacciano la sopravvivenza del pianeta. Indiani e non-indiani devono confrontarsi insieme su questi problemi, e questo significa che dobbiamo avere un dialogo onesto, ma questo dialogo è impossibile finché i non-indiani si illudono su cose basilari come la spiritualità indiana."

Janet MsCloud (attivista per i diritti di pesca e anziana della Nazione Nisqually):

"Prima vennero a prendere la nostra terra e la nostra acqua, poi il nostro pesce e la nostra cacciagione. Adesso vogliono pure le nostre religioni. Tutto a un tratto ci sono un sacco di idioti senza scrupoli che se ne vanno in giro dicendo che sono persone di medicina. E ti venderanno una cerimonia del sudore per 50 dollari. Non solo è sbagliato, ma è anche osceno. Gli indiani non vendono la loro spiritualità a nessuno, a nessun prezzo. Questo è solo un altro di una lunghissima serie di furti ai danni del popolo indiano, ed eppure, in un certo modo, è il peggiore….Queste persone corrono alle riserve comportandosi come se fossero perdute e senza speranza, proprio patetico. Così finisce che qualche anziano è abbastanza cortese, abbastanza premuroso da essere gentile con loro, e queste persone come ripagano questa generosità? Dopo quindici minuti con un leader spirituale, considerano se stessi "persone di medicina" certificate, e perdono la testa, "diffondendo il verbo" – a pagamento.

Alcuni di loro si proclamano persino "rappresentanti spirituali ufficiali" di vari popoli indiani. Sto parlando di persone come Dyhani Ywahoo e Lynn Andrews. È assolutamente disgustoso… Abbiamo anche degli indiani che fanno queste cose. Abbiamo avuto i nostri Sun Bears e Wallace Black Elks e altri, che venderebbero la propria madre se pensassero di poterne ricavare un veloce profitto. Ciò che stanno vendendo non appartiene a loro da vendere, ed essi lo sanno. Sono dei ladri e dei traditori, ed essi sanno anche questo. È per questo che non li vedrete più insieme agli indiani. Quando facciamo i nostri raduni e incontri tradizionali, non vedrà mai i Sun Bears e quel genere di persone lì."

Last Matthew King (capo spirituale Oglala):

"Ogni parte della nostra religione ha il suo potere e il suo scopo. Ogni popolo ha le proprie strade. Tu non puoi mischiare queste strade, perché la strada di ogni popolo ha il suo equilibrio. Distruggere l’equilibrio è irrispettoso e molto pericoloso. È per questo che è proibito…. Molte cose sono proibite nella nostra religione. Le cose proibite sono gli atti di mancanza di rispetto, le cose devono venire imparate, ed imparare è molto difficile. È per questo che ci sono pochissimi veri "uomini di medicina" tra di noi; solo pochi vengono scelti. Per qualcuno che non ha imparato come viene mantenuto il nostro equilibrio, fingere di essere un uomo di medicina è molto, molto pericoloso. È un’enorme mancanza di rispetto verso i poteri e può causare un grande danno a chiunque agisca così, a coloro a cui afferma di insegnare, alla natura, ad ogni cosa. È molto brutto."

IV. Reazioni a Florinda Donner
[Di Linda Zoontjens]

Florinda Donner è stata tacciata di infamia. Nel numero del 13 luglio 1996 di The Desert News (Salt Lake City), un articolo faceva notare che i nativi americani disapprovano il furto delle loro tradizioni da parte di persone tipo Florinda Donner, Lynn Andrews, ecc. La Donner è stata menzionata anche in Psychology Today come una delle persone non gradite ai nativi americani perché sono stufi di essere sfruttati da "sciamani bianchi e uomini di medicina di plastica."

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"Sempre io" sei liberissimo di credere e praticare ciò che vuoi... Ripeto, trovo alcune ottiche di Castaneda e don Juan interessantissime e addirittura, in alcuni casi, illuminati.
Non me la sento di farne un Maestro e di prendere per buono tutto quanto da esso scritto... Ma questo vale anche per qualunque altro autore...
Spero veramente che, prima o poi, troverai ciò che cerchi...
Un abbraccio.
Sempre io
[Non Registrato]
10/01/2004 17:46

Grazie per il disturbo, non serviva che mi esponessi quello che ho già letto, e soprattutto solo quello a sfavore di Castaneda. Purtroppo quello che cerco non c'entra ne coi bianchi, neri, indiani o altro... c'entra con l'uomo e basta. E a me fa personalmente schifo leggere parole scritte da indiani che si reputano tali anche di tradizione che sicuramente con quelle tradizioni c'entrano poco: è come noi se ci vantassimo di appartenere a tradizioni dei popoli che vivevano millenni fa nelle nostre terre. Ma per piacere! Quando leggo cose scritte da "potenti" di qualsiasi razza o ceto o casta, diffido perchè sono scritte solo per diffendere e fare interessi di UN POPOLO. Come tutte le religioni del resto. Ma a questo mondo che ci piaccia o no, siamo soli. Appunto, è vero, Don Juan chi era? A lui infatti non interessava proprio nulla di tradizioni se rispettate o no, o di popoli o di tutto il resto: a lui interessa solo se stesso, il bene suo, dove è nato e dove andrà a finire quando muore e sapere dove cavolo siamo e come facciamo ad interagire con questa realtà. A lui non interessa quello che hanno da dire i vecchi, o giovani, o bianchi o neri. Esattamente come me, ed è per questo che sono convinto che lo sciamanesimo esista proprio come quello di don juan e che sia ancora una volta celato e nascosto come lo è sempre stato anche se in maniera diversa.
derwid
[Non Registrato]
11/01/2004 00:16

Re:

Scritto da: Sempre io 10/01/2004 17.46
Grazie per il disturbo, non serviva che mi esponessi quello che ho già letto, e soprattutto solo quello a sfavore di Castaneda. Purtroppo quello che cerco non c'entra ne coi bianchi, neri, indiani o altro... c'entra con l'uomo e basta. E a me fa personalmente schifo leggere parole scritte da indiani che si reputano tali anche di tradizione che sicuramente con quelle tradizioni c'entrano poco: è come noi se ci vantassimo di appartenere a tradizioni dei popoli che vivevano millenni fa nelle nostre terre. Ma per piacere! Quando leggo cose scritte da "potenti" di qualsiasi razza o ceto o casta, diffido perchè sono scritte solo per diffendere e fare interessi di UN POPOLO. Come tutte le religioni del resto. Ma a questo mondo che ci piaccia o no, siamo soli. Appunto, è vero, Don Juan chi era? A lui infatti non interessava proprio nulla di tradizioni se rispettate o no, o di popoli o di tutto il resto: a lui interessa solo se stesso, il bene suo, dove è nato e dove andrà a finire quando muore e sapere dove cavolo siamo e come facciamo ad interagire con questa realtà. A lui non interessa quello che hanno da dire i vecchi, o giovani, o bianchi o neri. Esattamente come me, ed è per questo che sono convinto che lo sciamanesimo esista proprio come quello di don juan e che sia ancora una volta celato e nascosto come lo è sempre stato anche se in maniera diversa.



Beh, immaginavo non servisse, ma dato che non avevo di meglio da fare l'ho fatto comunque con piacere, sperando potesse interessare a qualcuno... Magari a qualcuno a cui interessa leggere i pro e i contro e non solo i pro di una certa ottica...
Sai, io di solito diffido più chi fa solo i propri interessi di chi fa gli interessi e difende UN POPOLO...
Banale questione di punti di vista, non preoccuparti...
Auguri per la tua ricerca... un'ultima domanda... se ti interessa solo il Tuo bene perchè poni questi quesiti ad altri?
Pensi forse che altri possano in un qualche modo fare il Tuo bene?
Perchè mai dovrebbero perder tempo per te, invece di pensare al Loro bene?
Come giustamente dici, siamo soli...
Auguri ancora...
Un abbraccio.
LucaS.
[Non Registrato]
11/01/2004 03:08

Resto un poco amareggiato dal profilarsi della chiusura di questa discussione.
Credevo, Sempre Io, di aver d'innanzi un Cercatore, non un custode. Pensavo che le tue domande fosser omirate ad ottener risposte e a proporre opinioni e non un mezzo retorico per andare a parare su quel che già, in cuor tuo, ritenevi di aver per certo. D'innanzi a questi atteggiamenti rimango un poco perplesso, ma ti Auguro davvero con Cuore successo e fortuna nella strada che hai deciso di intraprendere confidando che la tua certezza sia ben fondata.

Voglio, infine, farti notare alcuni punti di questo tuo ultimo messaggio che mi è parso così "stonato" rispetto al tuo modo precedente di porti.

Prima dici che:

sono convinto che lo sciamanesimo esista proprio come quello di don juan



e questa è la tua opinione, poi sostieni che:


e che sia ancora una volta celato e nascosto come lo è sempre stato anche se in maniera diversa.



se tu sai esattamente che lo sciamanesimo è "proprio come quello di Don Juan, si presume 8visto che Don Juan è in tali libri) che tu lo sappia attraverso qulla decina e rotta di libri di Castaneda.....e questo lo chiami celare?

Sono sempre stato dell'idea che se esiste una Verità, questa, non è mai stata in mano ad una sola persona, ad una sola voce ne, tantomeno ad una decina di libri di Castaneda. Non ti pongo qui queste che paion obiezioni per criticare Castaneda o voler polemizzare con te, ti invito solo in sede del tutto personale, dentro di te, a rimaner aperto e libero verso possibilità che magari oggi non prendi in considerazione. Molto pericoloso è creder di aver trovato per certo la strada giusta.
Sempre io
[Non Registrato]
12/01/2004 02:15

La mia mira nel porre domande non è cambiata: miro infatti a sapere quello che pensano gli altri, qualche volta la provocazione ci stà per spronare la gente a parlare! Non preoccupatevi, io non ho in mano nulla di certo! altrimenti non sarei qui! altro che custode.
e comunque questo dibattito non è chiuso! anzi. Quanto al celare... bè, anche la Bibbia è un testo molto interpretato, e questo è un modo di celare secondo me. 10 libri di Castaneda? si è vero ma interpretati e travisati da i più sono diventati i best seller degli psiconauti! che vergogna.
LucaS.
[Non Registrato]
12/01/2004 15:11

Non posso che esser felice nel leggere che non ritieni di possedere Verità assolute, lo ritengo un atteggiamento intelligente e, per questo, intervengo nuovamente in questa discussione.

Riallacciandomi comunque alla tua recente presa di posizione piuttosto netta mi sento però di fare presente una perplessità che comunque rimane.
Riguardo il fattore interpretativo dove, come obiezione, mi citi ad esempio la bibbia, confermi in larga misura una mio timore. Per quanto tu abbia manifestato di non possedere "certezze assolute", ritieni implicitamente che, nei testi di Castaneda vi sia tratteggiata LA Via e che, per quanto celata (come potrebbe esser nella Bibbia) li vada cercata.
Se non ho frainteso, questo ti porta sulle stesse impostazioni metodologiche dei "fedeli del libro", cristiani così come musulmani o ebrei, secondo cui ciò che doveva esser dato per ottenere il Sommo traguardo è stato già dato: basta cercare nello Scritto. Mi chiedo allora, cosa guidi la tua scelta con così tanta decisione, perchè Castaneda e non un altro Sciamano?
Se ritieni la tua scelta ragionevole dovrà pur esserci, perl'appunto, un motivo ragionevole: sostenibile cioè attraverso ragione.
Ragione che mi pare non sia mai stata qui da te argomentata.
Per farti un esempio, io personalmente, pur non seguendo la Via Sciamanica, preferisco altre impostazioni che non quelle di Castaneda; quale dovrebbe esser il fattore discriminante per cui preferire la sua? Oltretutto su molti dei suoi stessi testi sono stati avanzati numerossissimi dubbi di tipo non solo antropologico ma addirittura biografico.
Giusto per spiegarmi meglio ti invito a leggere questo pezzo tratto da una conversazione con uno Sciamano del ceppo linguistico wirrárika al link http://www.cisi.unito.it/eidetica/vat/34.htm, consiglio però la lettura completa a partire da http://www.cisi.unito.it/eidetica/vat/app1tra.htm e l'intera trascrizione e traduzione è scaricabile dall'indice http://www.cisi.unito.it/eidetica/vat/indice.htm.
E' interessantissimo poter conoscere una via dello Sciamanesimo non edulcorata come fece verosimilmente Castaneda e ancor più interessante è notare come molti temi e addirittura simboli qui usati si ripetano in modo a volte identico a volte invece semplicemente analogo le immagini dell'Ermetismo Tradizionale. Questa trascrizione e trattazione è di pregio universitario e non risente dei dubbi circa il "romanzare le vicende" che alcuni adducono come detrazione a Castaneda.
Ora, mi chiedo, perchè mai dovrebbe essere una "bibbia" Castaneda e non questo Sciamano? E ancora, perchè mai dovrebbe essere una "bibbia" lo sciamanesimo piuttosto che l'induismo, la stregoneria o che so io....il Sufismo?
Domande queste a cui, chi ritiene che le vie e le risposte siano in un testo, deve saper rispondere.

Se invece si ritiene che la linea di discrimine ed il fattore di una scelta sia nell'esperienza e nella meta che ci si prefigge, così come cade ogni pretesa superiorità di tante Vie, decade anche quella dello Sciamanesimo e, tuttosommato, di ogni Via in generale. Rimane come banco di prova ciò che una Via è in grado di raggiungere, la coerenza del suo impianto teorico e l'adeguarsi dei suoi simboli con i simboli oggettivi ed universali dello spirito e, a questo punto, parlano i fatti e quindi l'esperienza vissuta. Secondo la mia modesta opinione, a meno di non perdersi in stati esclusivamente devozionali e mistici, se facciamo le cose per bene, alla fine ci incontreremo: sciamanesimo o meno che sia.
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