| | | | Post: 213 | Registrato il: 27/05/2003 | Sesso: Maschile | Me la cavo bene | | OFFLINE |
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11/11/2003 17:56 | |
Sono 5 anni che, nella mia camera, è appesa una poesia (secondo me) stupenda.
Ancora oggi quando mi soffermo a rileggerla mi vengono i brividi...
E' tratta da un'articolo di Motociclismo del 1998, era una prova-comparativa di Naked.
Molti diranno che riguarda le moto "sportive" ma bisogna cogliere la filosofia e cucirla sul giubbotto... io ormai l'ho cucita sul cuore... vederla da VMAXER non cambia le cose...
Si mangiano la strada con la voracità di una belva all’inseguimento della preda.
Il motore, in bella vista, si fa sentire, nelle orecchie, nel cuore, nella schiena; il telaio si concede, come una donna consapevole della sua bellezza, dopo una corte serrata: un po’ restio all’inizio, scatenato in una danza fremente quando il feeling si avvicina all’apice.
Tra il pilota e la sua amata, un rapporto fuori dal comune: emozioni; sensazioni; brividi; pelle d’oca; il piacere sottile ma coinvolgente (e sconvolgente) dei sapori da gustare con velocità, ma senza fretta.
Avere tanta potenza, ma poterla assaporare una volta su tre?
No, non si fa così. L’aria che ti investe, i profumi che ti circondano, l’asfalto che si presta in tutta l’aderenza e ti fa piegare di più, li vuoi gustare sempre del tutto, senza perderne nemmeno un alito.
In sella trattenersi è impossibile: inclinazione, curva, manetta, spinta… i “bassi” tuonano, ruggiscono, esplodono; ogni tanto, la passione porta a esagerare e il rapporto fa per incrinarsi.
Gli amanti si concedono una divagazione, un colpo di testa, per lo spazio di un respiro; ma, di tutto questo, non può restare sull’asfalto che una piccola virgola nera.
Motociclismo, Giugno 1998
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