vigasiani sorridete, le amiche son tornate...

eccoci qui, a salutare:

1°- il nuovo anno (si lo so che è tardi per gli auguri, ma fate finta di nulla per un attimo, ok?)

2°- gli ultimi fiocchi di neve ormai dimenticati e disciolti al sole di questi giorni, che da' la piacevole impressione che l'inverno sia finito (mentre invece non è che una piccola parentesi purtroppo)

3°-.............. massì, c'è qualcos'altro da salutare in questi primi 32 giorni dell'anno, non ve ne siete accorti??

ma allora non vi siete ben guardati attorno, scusatemi!!
piccolo aiutino:
graziosi volatili piccoli...... scuri quasi neri..... che volano emettendo quel ronzio sommesso.....
ancora non avete indovinato??
massì, intendo proprio le famose mosche vigasiane doc!!
le uova, gelosamente custodite da una comoda culla gelata che ha conservato perfettamente il loro stato di salute, con i primi calorosi raggi del sole, si sono dischiuse, lasciando libere per l'aere (viva la poesia, almeno la prendiamo con filosofia...) quei simpatici animaletti che per tutta l'estate scorsa ci hanno accompagnato allietandoci con la loro presenza molto pressante e sentitamente numerosa.

scherzi a parte, non credo di essere l'unico che ha avuto la piacevole (???) sorpresa di trovarsi il muro di casa, quello esposto al sole di mezzogiorno, leggermente velato da una cospiqua quantità dei volatili di cui vigasio va orgogliosamente fiera.
e siamo al primo di febbraio, cosa succederà il primo di luglio o di agosto???
faremo un'altra piccola comparsata all'ennesima festa della polenta?
faremo un'altra passeggiata serale digestivamente utile, presso la serata di gala gentilmente offerta dai nostri cari rappresentanti istituzionali, i quali gentilmente ci chiederanno ancora una volta il perchè della cagnara provocata dalle nostre sciocche urla e fischi che disturbano il quieto desinare??
magari ci si può trovare questa volta proprio davanti al municipio, i soliti quattro gatti spelacchiati che gridano al vento e ai sordi vigasiani doc, che il problema c'è e che va affrontato...
magari l'amministrazione che in teoria dovrebbe fare il nostro interesse, ma che invece ha altri grattacapi a cui pensare (la festa della polenta impegna notevolmente sia dal punto di vista mentale che organizzativo) questa volta ci ascolta, hai visto mai.....

magari (c'è anche questa possibilità, anche se remotissima) mi sbaglio io.... e questo mio intervento è solo una perdita di tempo...

(era quel buon signore che vive così quieto, alla fine del suo viaggio che cosa ci ha portato? le teste maculate di feroci mosche, dalle campagne fra il primo e il terzo mese un grande stormo in volo arrivò *)

magari quel signore di cui sopra, stavolta ha deciso di cambiar mestiere e da quest'anno dai suoi siti usciranno solo uova di cioccolata, hai visto mai la divina provvidenza???

* per gentile concessione di angelo branduardi N.d.A.

... scherzi a parte, non credo di essere l'unico che ha avuto la piacevole (???) sorpresa di trovarsi il muro di casa, quello esposto al sole di mezzogiorno, leggermente velato da una cospiqua quantità dei volatili di cui vigasio va orgogliosamente fiera .....

Ho ripreso uno stralcio del tuo lungo monologo.
Ok il contenuto, anche se enfatizzato, ma la forma!!
COSPIQUA è un erroraccio. Si scrive cospicua.
Per favore, fatti correggere da qualcuno le bozze prima di pubblicarle. Oppure, abbi l'umiltà di consultare un dizionario della lingua italiana.

Ma che SQUOLA avrà fatto il cieco?

ti chiedi che scuola avrà fatto solo perchè scrive cospiqua anzichè cospicua?son d'accordo che non va bene,forse avrà fatto la scuola della vita che ti insegna a mettere insieme qualche ragionamento,tu hai solo scritto sei parole e oltretutto sei andato fuori tema!
io invece mi o con il cieco,i suoi interventi son sempre ben argomentati,e si può ben chiudere un occhio per qualche errorino,siamo in un forum,non a scuola!

Caro il mio moscerino, saputello sarai tu. Io chiedo solo ai grandi oratori di curare anche la forma e di evitare strafalcioni linguistici (e ti assicuro che non era l'unico!.
Non sono uscito fuori tema, nel tema non sono mai entrato volutamente.

ho messo cavoli per non incappare nei sensibili strali di cotanta scienza (spero di averlo scritto giusto).
chiedo umilmente venia per quella mia sciocca svista, non ho recensori che correggono i miei scritti e di questo me ne dolgo. vorrei però far notare che nella lettura della divina commedia o del faust di ghoete, sia nella versione originale tedesca che nella traduzione del grande amedeo forzi, ho trovato alcune sviste lessicali che superano di gran lunga la mia venale mancanza di occhio, non per questo, tuttavia, ho scritto al sommo (cosa per altro abbastanza difficile, vista la mancanza del suo ultimo indirizzo noto, almeno nella versione cartacea da me posseduta) o al traduttore di cui sopra, essendo questi passato a miglior vita nel 1958 e per questo motivo, purtroppo irreperibile ai viventi.
scherzi a parte, mi dolgo del fatto che aver messo una "c" al posto di una "q" o viceversa, abbia privato a giuseppe o a vladimiro il piacere della comprensione di quello su cui mi son permesso di discettare.. e di aver scatenato la loro giusta reazione emotiva.
giuseppe, se mi mandi il tuo indirizzo e-mail (mi permetto di darti del tu, se non ti dispiace) sarei ben felice di sottoporti i miei scritti affinchè almeno la forma, se non i contenuti, siano salvi e di pubblica comprensione. così almeno il mio scrittore automatico avrà la possibilità di essere aggiornato all'ultima versione.
vladimiro, (mi permetto di dare del tu anche a te, perdonami) ma davvero squola si scrive così, oppure hai solo cercato di scimiottare quelle piacevoli scritte che si facevano alla lavagna in prima o seconda elementare? quello che hai scritto mi ha fatto tornare in mente un piacevole episodio accaduto molti anni fa, che credvo scomparso per sempre nei meandri della memoria... io non ho fatto grandi scuole (con la "c" stavolta) ma nell'ultima, avevamo una professoressa di italiano di circa 70 anni, me la ricordo perfettamente perchè anche lei era quasi cieca, ma una volta, finita la lezione, eravamo a fine anno e da li a poco non l'avremmo mai più rivista, ci disse prima di uscire: ricordate ragazzi che non c'è un solo modo di scrivere scuola (un nostro compagno di classe aveva fatto quel grossolano errore di grammatica) si può usare anche la q di quadro, un mio studente, anni fa, lo faceva sempre e gli avrò messo un cinque in pagella almeno una decina di volte. adesso è diventato addirittura ministro.
quell'alunno si chiamava aldo moro. io non ho mai pensato una sola volta in vita mia, che moro fosse analfabeta come me... democristiano si, ma analfabeta come il sottoscritto....
scusate la mia prolissa vena, e soprattuttoper il ritardo in cui correggo il mio stupido intervento. ciao ciao a tutti