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e va bene così...

Ultimo Aggiornamento: 27/02/2006 20:27
31/01/2006 19:17
 
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da l'arena del 31/1/06

ALLARME RISCALDAMENTO GLOBALE. Bavaglio negli Usa allo scienziato della Nasa troppo «pessimista»
«Il clima è al punto di non ritorno»
Ricerca di un gruppo di esperti voluta dal governo inglese: «Forse già tardi per agire»


di Paolo Mozzo



Il clima mondiale fila dritto al tracollo. Il 2005 anno più caldo di sempre. La colpa? Pessimo utilizzo (nessuno è innocente) dell’energia e delle risorse. Il risultato equivale a «carestie, siccità, danni socio-economici», al «possibile crollo di interi ecosistemi». Lo conferma un rapporto del governo britannico, fondato sulle analisi di una pattuglia di superesperti. Ma dall’altra parte dell’Atlantico, dove governa George W. Bush, l’imperativo è «non far sapere». Così John Hansen, spina nel fianco della Casa Bianca in materia di ambiente, è «imbavagliato» per ordini superiori. Non è un militante di Greenpeace, ma il direttore del Goddard Institute for Space Studies, 63 anni, alla Nasa dal 1967. Ora tutte le sua dichiarazioni sono «filtrate»: perchè, spiega, «tra un po’ sarà tardi per fare qualsiasi cosa». Il riscaldamento globale avanza, dunque, ma non è «politicamente corretto» dirlo.
Londra, per ora, è pragmatica e guarda in faccia il futuro prossimo. Prossimo? Ci vorranno mille anni, ma gli effetti si avvertono già. L’«aumento di 7 metri del livello del mare» e la (per molti aspetti conseguente) caduta dalla padella a brace delle economie nei Paesi in via di sviluppo, prefigurata dal pool di esperti britannico è già percettibile. Il ministro dell’Ambiente Margaret Beckett sostiene infatti che le conclusioni del rapporto allarmeranno molti, finora convinti che si potesse evitare il peggio. «Il pubblico - dice - non ha ancora familiarizzato col fatto che potremmo raggiungere un punto di non ritorno, di cambiamenti irreversibili».
Per far sì che la temperatura media globale non aumenti di più di due gradi, la concentrazione di anidride carbonica non dovrebbe crescere oltre misura. Ma saremo al livello limite «entro i prossimi 10 anni. Nessun Paese è disposto a chiudere una centrale che fornisce l’energia necessaria all’unico scopo di risolvere il problema dell’effetto serra, dobbiamo accettare questa realtà. L’obiettivo di "frenare" il principale tra i gas-serra è quindi, temo, non realistico», conferma sir David King, consulente scientifico del governo britannico.
Sulla sponda americana le cose vanno per un altro verso. Il «povero» Hansen, prefeta di sventure pressochè certe, vede smorzato ogni tentativo di denuncia, ma spiega: «Al ritmo attuale l’aumento delle temperature implicherà cambiamenti per cui avremo un pianeta completamente diverso e sarà troppo tardi per fare qualcosa». Tesi condivisa dalla maggior parte dei suoi colleghi: «Il dibattito adesso non è più sul fatto se l’effetto serra esista, ma se il cambiamento stia avanzando tanto rapidamente che, nello spazio di decenni, per l’umanità non avrà più nulla da fare per "raddrizzarlo"», sintetizza col Washington Post. Dichiarazione, la sua, «senza filtro».
Hansen, infatti, conferma anche al New York Times di voler ignorare le restrizioni: «Pensano che il loro lavoro sia fare da censori». «Non possiamo andare avanti altri dieci anni in questo modo», dice solo pochi giorni dopo la conferma, firmata appunto dal Goddard Center, secondo cui il 2005 è stato «l’anno più caldo mai registrato» nella storia dell’umanità. Un dato statistico, e un’incognita. Per scioglierla servono diversi Hansen, scienziati che ignorino i diktat dei governi. E parlino. Arriveremo forse, comunque, tardi. Magari non «troppo tardi».



27/02/2006 18:35
 
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Re:
scusa ma... avevi ancora dubbi sulla tendenza autodistruttiva dell'uomo?
inarrestabile!
27/02/2006 20:27
 
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il cieco
[Non Registrato]
non è mica da ieri che si sanno queste cose ma si sta meglio nel far finta di nulla... d'altro canto è nel dna di questa società spargere letame a piene mani e poi lamentarsi della puzza che c'è nell'aria.
altrimenti non si spiegherebbe il fatto di come sia spinta la commercializzazione di auto sempre più potenti, sofisticate, sicure (se stai a [SM=x104362] di quei 15-20 quintali di tecnologia pura, altrimenti sei morto!)con tanti fari sempre più intelligenti, con orpelli dai nomi strani e sconosciuti, con tanti gadget di cui non hai mai avuto bisogno, ma che dopo averli provati una volta sei sicuro che non potrai mai farne a meno per il resto della tua vita.
tutto nel sacro nome della sicurezza, naturalmente. mai a nessuno è venuto in mente che 30 anni fa, le auto erano meno sicure, ma si moriva di meno sulle stesse strade attuali, visto che da allora non sono state assolutamente rimodernate o adeguate al livello attuale di traffico. come mai?
possibile che a nessuno sia venuto in mente di mettere un freno alla potenza e velocità di quei mostri assetatissimi a quattro ruote che circolano per le nostre strade che ormai assomigliano ad una giungla, dove solo loro possono scorazzare liberamente?
si, lo so, il traffico 30 anni fa era dieci volte minore di quello di adesso, anche venti volte di meno, ma allora come abbiamo fatto a sopravvivere allora? in un blog del mitico grillo, hanno fatto una statistica che diceva più o meno così:
in una città media, poniamo verona, la velocità media di un autoveicolo è di 15-20 Km orari, la tratta di spostamento è intorno ai 10-15 Km, sempre di media, praticamente un'ora per andare da una parte all'altra della città e per farlo usiamo un'auto di 12 quintali, 150 cavalli, che consuma in quell'ora passata a maledire il vicino di coda che fa la stessa cosa con noi, due litri di costosissima e altrettanto inquinante benzina.
praticamente il tempo di percorrenza, la distanza da un punto all'altro, è la stessa che si potrebbe fare a [SM=x104362] di un mulo, solo che inquineremmo infinitamente di meno....
possibile che nello stesso tempo in cui dentro la scatola magica si fanno vedere i livelli di smog che ci sono in ogni giorno dell'anno, la gente che cammina per le strade con stupide e inutili mascherine di carta e quant'altro, un minuto dopo c'è la solita novità dell'altrettanto solita casa automobilistica che magnifica il nuovo modello "euro 4" quindi libero di circolare e inquinare ulteriormente, mentre gli altri ti invidiano. mostro che puoi avere sotto il "culo" per soli 35.000 euro... e chi è che non li ha in tasca circa 70 milioni delle vecchie lirette?
ma non si diceva che il metano inquina 10 volte in meno della benzina o del diesel? allora me la prendo a metano...
bravo, ma mica tutte le case automobilistiche fanno auto a metano, le cosidette ibride, solo tre su.... su tutte insomma.
vuoi vedere che della nostra salute non gliene frega niente a nessuno, e che se non ci pensa nessuno è perchè il business non paga in questo frangente?
e stiamo parlando solo di automobili, categoria che incide per il 25% dell'inquinamento globale, il resto viene dai gas immessi nell'atmosfera da aziende più o meno grandi che contribuiscono come possono...

un vecchio proverbio indiano, dakota per la precisione, recita:
quando l'uomo bianco avrà tagliato l'ultimo albero, seccato l'ultima sorgente, scoprirà che non ci si può scaldare o dissetare con il denaro.
era circa il 1870, preistoria si dice adesso...
ma gli indiani d'america di allora, non erano il fratello scemo, buono solo da morto???
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