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07/10/2003 19:38 | |
Milano, il ragazzo ha già confessato
Sembrava una rapina finita nel sangue, invece si è trattato di un barbaro delitto in famiglia. A uccidere Angela Pedrazzini, 46enne di Pozzuolo Martesana (Milano), colpendola con un'arma da taglio, è stato il figlio 21enne. Il ragazzo è stato arrestato e ha già confessato l'omicidio. A dare l'allarme sono stati i vicini ai quali si era rivolto il marito della donna, preoccupato perché non riusciva a mettersi in contatto con lei.
In un primo tempo, infatti, l'ipotesi più probabile avanzata dagli inquirenti sulla causa del decesso era stata la rapina in casa, una villetta unifamiliare isolata alla periferia di Pozzuolo Martesana. E gli indizi erano tutti a sostegno di questa pista, visto che i carabinieri avevano trovato la casa a soqquadro. L'arma del delitto, un coltello, non è ancora saltata fuori.
Angela abitava da anni con il marito Bruno Valcarenghi, 49 anni, autotrasportatore, e i due figli, Paolo di 21 e Giorgio di 18 anni. La donna è stata uccisa con alcune coltellate, sette, all'addome e al collo.
A mettere sulle tracce del figlio più grande della coppia era stato un particolare: l'assassino sarebbe entrato senza lasciare segni di effrazione e sarebbe fuggito senza portare via nulla di importante, oltre ad aver colpito la donna al volto.
Angela era sola in casa, il marito si era assentato, come tante altre volte, per uno dei suoi viaggi. Il figlio più giovane era in campeggio con gli amici, mentre il figlio maggiore è stato rintracciato solo nella tarda mattinata.
Quando i carabinieri l'hanno trovato era sotto l'effetto della droga e in stato confusionale avrebbe confessato il delitto, senza però dare una spiegazione del suo drammatico gesto. Angela - una bella donna, bionda, elegante - era conosciuta da tutti come una persona molto gentile, tranquilla, "alla mano". Dedita al giardinaggio passava ore della giornata a curare prato e fiori della villa.
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