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è possibile che Bush ordini di aggredire Cuba per fini elettorali

Ultimo Aggiornamento: 11/03/2006 02:28
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03/08/2005 11:02
 
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Un’altro servitore contro Cuba
nella Corte di Bush: Il consulente Caleb

NICANOR LEÓN COTAYO

Bush si è nuovamente immischiato in modo grossolano negli affari interni di Cuba nominando uno dei suoi uomini per coordinare pubblicamente azioni sovversive contro l’Isola.

Si tratta del consulente Caleb Mc Carry, che ha lavorato 8 anni nel Comitato degli Affari Esteri della Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti e adesso diventa gladiatore per la democrazia a Cuba.

La creazione della carica e la nomination del Coordinatore sono stati anticipati in un documento che ha fatto conoscere Bush il 6 maggio dell’anno scorso, scritto dall’allora segretario di Stato Colin Powell e da altri funzionari del suo Governo.

Quel gruppo ha ricevuto il cinico nome di Commissione per l’Assistenza a una Cuba Libera e in poco più di 450 pagine ha particolareggiato il modo in cui concepisce prima assassinare la Rivoluzione cubana e poi imporre qui una società prefabbricata nella Casa Bianca.

Anche in Iraq hanno nominato un coordinatore statunitense, una specie di capo-pastore della grande fattoria, ma per farlo hanno prima dovuto invadere quella nazione e poi occuparla militarmente.

Nel caso di Cuba è stato nominato senza aver fatto né una cosa né l’altra. Perfino sapendo benissimo che se aggredissero questa nazione si imbatterebbero in una resistenza molto superiore a quella conosciuta in Iraq.

È stato presentato giovedì nel Dipartimento di Stato dal suo capo Condoleezza Rice, davanti a un pubblico composto da funzionari nordamericani e da gente dell’estrema destra di origine cubana residente a Miami.

Secondo la Rice in questo caso la nomina "agevolerà e accelererà la transizione finale a un Governo democratico a Cuba".

Caleb ha affermato nella cerimonia che "è responsabilita del mondo civilizzato agire per fare in modo che la famiglia cubana si riunisca sotto la libertà politica ed economica".

Il congressista repubblicano di origine cubana Lincoln Díaz-Balart ha riassunto il parere dei suoi dichiarando che Mc Carry "è altamente qualificato per essere il coordinatore principale della politica di Bush verso Cuba".

Questo avviene quando The New York Times ha appena informato che perfino rilevanti avvocati delle Forze Armate degli USA hanno protestato per scritto contro i tormenti subiti dai prigionieri del Pentagono nella base nordamericana di Guantánamo.

Cosa succederebbe se Cuba nominasse una figura del suo Parlamento allo scopo di spingere per una transizione negli USA capace di frenare la vendita in massa di cocaina, marijuana e altre droghe illegali che ha luogo in molte vie di quel paese?

Cosa succederebbe se a Cuba fosse designato un funzionario per accelerare una transizione negli USA che applicasse a fondo il bisturi fino a giungere all’accaduto nella frode elettorale del 2000 nella Florida che portò Bush alla Presidenza?

Cosa accaderebbe se dall’Avana si stimolasse una transizione che riuscisse a risolvere il caso dei 44 milioni di nordamericani senza assicurazione medica, o la vergognosa crisi che colpisce molte delle loro scuole pubbliche?

Lo scandalo della Casa Bianca scuoterebbe il pianeta e metterebbe in allarme i suoi più intimi alleati nella sacrosanta missione di disseminare la loro democrazia per il mondo.

Ma esibiscono Caleb Mc Carry come importante servitore di un comportamento che eleva la condotta di gangster alla categoria di politica ufficiale di Washington.

Con questo passo sono stati crocifissi i "dissidenti" partoriti qui dal Governo statunitense. Li hanno lasciati totalmente nudi e senza un piccolo ramo dove sostenersi.

Come vedranno nel Consiglio di Sicurezza dell’ONU tutto quanto detto?

L’Organizzazione degli Stati Americani dirà la sua o continuerà a mantenere un rispettoso silenzio? Dimostrerà di esserne a conoscenza l’UE? Aspettiamo.

www.granma.cu/italiano/2005/agosto/mar2/caleb-it.html


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