21/06/2005 21:08 |
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| Registrato il: 18/06/2003 | Città: BOLOGNA | Età: 40 | Sesso: Maschile | Moderatore | Veterano | |
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il rpoblema non credo sia nella quantita' di persone "normali" o "strane" che giocano di ruolo o partecipano all'esercito.
Non ho un'ottica relativista come Tyris ma non sono neppure ottimista come CervantesIII.
Io trovi i giochi di ruolo un ottimo modo per distrarmi e passare dei momenti piacevoli, ma bisogna riconoscere che se portato all'eccesso (come ogni cosa d'altronde) ti distacca dalla realta'.
Ogni gruppo sociale ha i suoi tipi di "deviati": nel gdr ci sono i dissociati dalla realta', nelle tifoserie i violenti e nell'esercito le persone 'inquadrate' e spesso anche i violenti.
Dire che questi 'deviati' non ci sono vuol dire fare discorsi ipocriti, in quanto la loro presenza e' innegabile.
Diciamoci la verita'...buona parte di noi tifa per qualche squadra e probabilmente va' anche allo stadio -> tifoso ma dubito che qui ci siano persone che fanno le cariche alla polizia.
Alla fine dei conti i violenti sono poche centinaia, ovvero neppure l'1% dei tifosi, eppure se ti autidefinisci tifoso subito ti addocchiano come violento (foruna non e' il mio caso, sono totalmente indifferente al calcio...).
Per i gdr e' la stessa cosa.
Giudicare un contesto migliore di un altro dipende poi squisitamente dall'opinione di ciascuno.
io penso che sia meglio sognatore che violento, quindi preferisco l'ambiente dei gdr a quello delle tifoserie, ma rimane una mia opinione.
Per altri il violento e' un 'figo' e il distaccato uno 'sfigato' e preferisce altri ambienti.
Visto che per i militari i dissociati dalla realta' sono inutili e che i gdrristi hanno una percentuale di distaccati superiore alla media, non vedo nulla di strano nel fatto che lo usino come cartellino d'allarme.
Anche io dovendo accettare un militare e dovendo rifiutare i violenti un paio di visite in piu' gliele farei. |
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