| | | OFFLINE | | Post: 54.522 Post: 44.516 | Città: TERAMO | Età: 42 | Sesso: Femminile | | Utente Gold | |
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12/01/2002 06:17 | |
Usa: filtri anti-porno censurano siti umanitari
Che cosa c'entra Amnesty International con pornografia, droga, violenza e alcoolici? Sembra davvero impossibile collegare l'organizzazione umanitaria queste piaghe, ma c'è qualcuno, o meglio qualcosa, che lo fa: i filtri anti-porno.
In America, in seguito all'approvazione della legge che protegge i bambini che navigano in rete (the Children's Internet Protection Act), nelle biblioteche e nelle scuole che usufruiscono di connessioni in rete, vige l'obbligo di installare filtri anti-pornografia, pena il taglio di fondi e finanziamenti.
In teoria i software fotorecettori hanno la funzione di non far accedere il navigatore a siti "sconvenienti", pornografici, pedofili, inneggianti alla violenza o alla droga. Ma se non si limitassero a censurare i siti della lista nera sopra citati?
Il fenomeno si è verificato ed è stato segnalato da alcuni studenti. L'organizzazione Peacefire ha condotto un'indagine, dalla quale è risultato che SurfWatch e Cyber Patrol, softtware "a prova di porno", ostruiscono l'accesso non solo a siti "a luci rosse", ma anche a quelli istituzionali delle organizzazioni sui diritti dell'uomo o sulla ricerca scientifica come l'American Cancer Society. Capita quindi che i filtri censurino qualsiasi riferimento al corpo umano e l'alt a immagini e contenuti offensivi venga esteso anche alle pagine online dedicate alla lotta ai tumori.
Altro accesso vietato quello al sito dell'Amnesty International University di New York. Nessuna accusa di pornografia invece all' American Kurdish Information Network, ma uno stop alla navigazione a causa di "contenuti che si riferiscono ad alcool e droghe". Stessa accusa, con relativa censura, è toccata al sito della Strategic Pastoral Action Network, associazione non violenta, e a quello di Peacemagazine, bimensile online sulla situazione del Kosovo e della Palestina, messo al bando per contenuti pornografici.
Una volta digitato l'indirizzo, sui pc forniti di filtri compaiono avvisi come "Ostruito da (nome del programma) a causa di contenuti sessualmente espliciti", o per "presenza di nudi integrali, testi e immagini sessualmente espliciti". Puniti senza ragione.
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