Basta! Parlamento pulito

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cutuli maria grazia

Ultimo Aggiornamento: 22/11/2001 17:57
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21/11/2001 00:21
 
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non voglio definirla "la vittima n. 1".. cosi come hanno detto i tg.. è giusto ricordarla con il suo nome.
inseguiva un sogno. le sue aspirazioni. il suo lavoro.
è morta per la crudeltà di chi non sogna più da tempo.
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21/11/2001 00:42
 
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Purtroppo arca non possiamo dire nulla..
Non è stata colpa sua.., non la vuoi definire vittima, ma lo è..

Spero solo che questo primo morto italiano serva a far aprire gli occhi a qualcuno..

scusami se le mie parole sono state banali..

:ciauz lia
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21/11/2001 00:58
 
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Anche altri
Non è la prima, forse non sarà nemmeno l'ultima di cronista, giornalista o fotografa che perderà la vita nel corso di una
guerra o di un'inchiesta scottante.
Ricordo altri casi di morti assurdi per colmare la nostra sete
di notizie per degli avvenimenti che ci sembrano così lontani,
così irreali da non sembrare veri.
Solo perchè non riusciamo a vederli come tali.
C'è una guerra in corso, a torto o a ragione non lo voglio dire,
ma noi tutti la vediamo come una favola lontana, che non ci
sfiora minimamente se non per futili commenti da bar, se non per
parlare di lampi della notte, unica immagine che memorizziamo.
Mi spiace per la giornalista italiana, ma anche per gli altri tre
che erano con lei, anche per tutti gli altri morti, a partire
dai passeggeri degli aerei famosi che nessuno ricorda, che
nessuno menziona come vittime di questa guerra che stiamo vivendo
e che nessuno sa quando avrà termine.
Quando c'è una guerra tutti i sogni terminano ma nessuno, ripeto
nessuno, è più importante di un altro per essere ricordato.
Il frate
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21/11/2001 07:30
 
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Ognuno di noi nasce per avere un destino
E come tutti sappiamo una professione come quella di Maria Grazia aveva un milione di rischi...
Ma io sono convinta di una cosa, che fino a pochi istnti di morire nei suoi occhi brillava la luce della soddisfazione, credo che per fare un lavoro come il suo, bisogna avere una passione, una forza d'animo, e soprattutto amarlo più di se stessi, perchè la prima cosa che metti in discussione è la tua vita, e credo lei ne fosse consapevole..
Certo questo non giustifica il modo in cui è stata ammazzata, però lei ha dato la vita per quello in cui credeva....
e questo è unico.....

By Sarah :mucca
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21/11/2001 09:14
 
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vittime si, numeri no
caro frate,
le vittime sono tutte uguali e questo lo so.. volevo soltanto che nessuno, maria grazia per prima, fosse ricordata per il numero... il numero uno.. volevo ricordarla con il suo nome.

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22/11/2001 17:57
 
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niente numeri
Sono d'accordo che nessuno deve essere ricordato come un numero.
I numeri alla fine servono solo per le statistiche che, tra le
altre cose, spesso non corrispondono alla realtà.
Passando alla giornalista io la vorrei ricordare come tutte le
altre vittime di questa assurdità chiamata guerra ma è un compito
immane per il mio piccolo cervello.
Di certo non la ricorderò come la numero Uno in quanto la sua
sola particolarità (come morte) è stata quella di essere la
prima giornalista italiana a morire in questo conflitto.
Ricordo che altri italiani sono morti nell'attentato alle torri.
E se la dovessi ricordare come vittima dovrei ricordare anche
Ilaria Alpi morta mi sembra in Africa (non sono molto bravo con
la memoria) e l'altro giornalista morto lo scorso anno in Cecenia.
Forse non sembro molto toccato dalla loro morte, ma lo sono.
Solo che cerco di ricordare non SOLO quelli che in qualche modo
conosciamo ma anche tutti gli illustri sconosciuti di cui non
sappiamo e non sapremo mai il nome.
Un vantaggio la giornalista lo ha avuto rispetto agli altri, lei
sapeva che poteva correre dei rischi mortali nel fare questo suo
lavoro tanto interessante.
Le altre migliaia di illustri sconosciuti , no.
Il frate
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