10/01/2005 16:51 |
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Se fretta e pressapochismo sono le cause degli errori umani (anche in campo sanitario) questi non sono ammissibili.
Se la tempestività (diversa dalla fretta, e non è solo questione semantica) è il fattore determinante per alcuni ambiti lavorativi (vedi terapie intensive, p.s., sale operatorie), allora il lavoratore va messo nelle condizioni di affrontare la tempestività dell'azione in condizioni di sicurezza, codificando TUTTI i passaggi e i processi e attendovisi TUTTI.
Ciò che poi è frutto dell'attività routinaria, dove le cose sono più 'soft' (se mi concedete il termine) ma proprio per questo non rilevabili immediatamente, qualsiasi stimolo che serva per innescare una maggior attenzione è benvenuto.
Io, da ieri, ho fatto apporre dei nastri gommati di un bel colore rosso vivo, con la scritta ATTENZIONE sulle confezioni dei farmaci potenzialmente letali, che qualcuno, in condizioni di tranquillità, dovrà preparare e controfirmare. Sarà una stupidaggine? Non so, nel frattempo cerco di richiamare l'attenzione di chi lavora nel quotidiano.
Cercare di rimuovere gli errori umani, è bestiale! Cercare di ridurre il numero degli errori umani, è cosa buona e giusta! |
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