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[Buena Vista Lab] #4 - Jungle Town

Ultimo Aggiornamento: 20/03/2006 22:05
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Comune mortale
Semi-Coolflame
Fake di Sé Stesso
Rusticus Plebeius
Inaspettatamente, a 5 anni esatti dalla chiusura di MM, la Disney ci regala quello che in pratica e' un "episodio-bis", e che nella mente di Faraci sarebbe probabilmente potuto essere l'inizio di una nuova serie noir.
Perche' Jungle Town, oltre ad essere realizzato dagli autori di "Anderville", riprende lo stile e moltissime tematiche del "predecessore", e aggiunge tutte quelle che in un fumetto con Topolino o non potevano ovviamente essere accettate (morti, sesso, temi sociali), o per altri motivi non potevano esserci (famiglia). Il rischio, penserete, e' che affrontare tutto questo in una graphic-novel di 62 pagine, che non ha nemmeno avuto un seguito, possa farla sembrare sbrigativa e affollata.
Invece, no: in "Jungle Town", Faraci dimostra tutta la sua capacita' di sceneggiatore, mostrando di essere capace di affrescare personaggi (anche secondari, come Liza) in poche battute, e rendendo onore, al contrario di quanto ha fatto in altre produzioni recenti, alla fama che si e' conquistato.

Le differenze fra "Jungle Town" e MM, naturalmente, ci sono, e partono fin dalla storia in sè: mentre MM era fondamentalmente la storia di una città, Anderville, e degli effetti che questa città, pensata fin nei minimi dettagli, ha sul protagonista abituato a vivere nella tranquilla Topolinia, Jungle Town parte dai personaggi, e precisamente da una famiglia - i Bonnard -, seguendo la vita della quale, e in particolare di Adam, il protagonista, arriviamo a capire la società in cui vive.
Una societa' multirazziale, quella della citta' del titolo; ma nell'idearla, Faraci ha l'ottima intuizione di non dipingerla in bianco e nero, non dividerla fra "noi e loro", non mettere una sola razza dominante e una emarginata, ma di creare, in maniera ben piu' realistica, una societa' variegata, con innumerevoli "etnie", e con una certa profondita' storica. Cosi', nell'introduzione ci viene detto che le due maggioranze, i cani e i gatti, hanno avuto in passato dissidi, ma che ora sembrano superati e i matrimoni misti, come quello fra Adam e Marla, sono frequenti, nonostante suscitino ancora delle perplessita' (come vediamo nel caso della signora dal parrucchiere, personaggio che piu' realistico e attuale non si puo').

L'altra ottima intuizione di Faraci e', pur muovendosi, nel filone principale, nel terreno delle tensioni sociali, di fotografare a Jungle Town non solo gli aspetti corrotti e negativi, ma anche quelli normali e positivi. Cosi', a fianco dell'indagine di Adam, che tocca i lati peggiori della citta', abbiamo anche uno spaccato di vita familiare/sentimentale felice, o almeno normale (Marla) o meno felice (Liza), nonche' qualche intermezzo positivo con le vicende di Bessy, Jacko e i suoi amici: almeno loro, dalle problematiche etniche non sembrano toccati.
Cosi', se l'eccessivo pessimismo, una sorta di rassegnazione nei confronti di una citta' marcia fino al midollo, pervadevano MM e, pur essendone i punti di riconoscimento, lo rendevano fin troppo difficile e opprimente, in Jungle Town Faraci raggiunge l'obiettivo di dipingere una citta' a tutto tondo, con i suoi alti e i suoi bassi.

Come ho gia' detto, "Jungle Town", a mio parere, a livello di sceneggiatura e' impeccabile: nonostante i numerosi stacchi ed il seguire diverse linee narrative contemporaneamente non si rischia mai di perdere il filo. Faraci dimostra poi nuovamente ottime doti di caratterista: tutti i personaggi, grazie anche al supporto grafico, si comportano in maniera realistica e riescono a venire tratteggiati in poche battute. Notevole e' il fatto che questo avvenga anche con i comprimari: mi riferisco soprattutto alla signora dal parrucchiere o al "pastore tedesco" dell'appuntamento di Liza, personaggi fastidiosi o meschini che trovano una totale rispondenza nella realta', e che proprio per questo riescono anche divertenti.
Un appunto, poi, bisogna farlo sull'abbinamento fra animali e personaggi, sempre perfetto. Non so in verita' quanto, soprattutto fra i comprimari e i personaggi non attivi, abbia influito lo sceneggiatore e quanto il disegnatore - alcuni di questi, in ogni caso, sono geniali (penso ad esempio all'anziano rinoceronte e al sorcio mendicante).

Sui disegni sono impossibilitato a dire piu' di tanto, perche' non potrei mai parlare male di Cavazzano. In Jungle Town esibisce un tratto piu' umoristico rispetto a quello di MM, a meta' strada fra le storie di allora e della stilizzazione, per alcuni eccessiva, dei suoi ultimi lavori - per questo collocherei la realizzazione di Jungle Town verso il 2002. In ogni caso, si adatta piu' che bene alla storia, ora alleggerendo il clima, ora supportando con l'ottima caratterizzazione "estrema". L'unica pecca, forse, e' che Jungle Town manca un po' dell'atmosfera straordinaria di Anderville, che in MM faceva gia' meta' dell'opera. Naturalmente, la cosa e' in parte voluta - come ho detto la locazione vuole essere piu' "positiva" di quella di MM - e tuttavia avrei preferito, magari, una colorazione piu' atmosferica. Non arrivare, certo, agli eccessi del predecessore, con le vignette monocromatiche marroni e il "cerchio" di colore, ma usare magari tonalita' meno vistose di quelle esibite dalla colorazione sgargiante di Jungle Town.

Se vogliamo trovare dei difetti in questa pubblicazione, potrei dire che il finale sembra un po' sbrigativo, ma puo' darsi che si tratti anche in questo caso di un tocco di realismo. Il lungo combattimento fra Topolino e Rud Kaminsky di "Anderville" e' certo storico, ma nella realta' e' ben piu' probabile una breve sparatoria come quella che conclude Jungle Town. In verita', un problema che ho ben piu' sentito e' che la storia ha un che di incompiuto - fatto che si spiega facilmente, considerato che probabilmente questo doveva essere il numero pilota di una serie. In effetti, non sono poche le trame non pienamente concluse: dall'insoddisfazione sentimentale di Liza (anche se viene accennata una storia fra lei e Rollo) alle vicende dei ragazzi. Trame che probabilmente sarebbero state riprese in numeri successivi. Sono poco speranzoso sulla possibilita' che in futuro la serie sia presa nuovamente in considerazione; pero', vista l'elevata qualita' di questo numero, direi che sarebbe davvero bello.
05/03/2006 19:52
 
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Comune mortale
Gregario
L'ho preso e appena finito. Concordo in parte con Rensel, mi è piaciuta molto come idea e come svolgimento, l'intuizione delle varie razze è geniale, ma si avverte il fatto che sia una serie non decollata, troppo sbrigativa la risoluzione dell'indagine, troppo lasciate appese le sottotrame...certo è difficile far divenare autoconclusivo ciò che non è nato per esserlo, e in questo devo dire che il risultato è davvero ottimo. E' un peccato che tanto lavoro e materiale vada perso così, avrebbero potuto scommetterci di più. Certo, non è facile vedere animali antropomorfi che parlano di sesso in modo così esplicito, menter ormai alla violenza ci siamo abituati. Forse qui il contrasto è più stridente rispetto a MM dove l'ambientazione era cupa...qui invece questi colori solari e questa forse eccessiva infantilità dei personaggi si scontrano con la maturità dei temi, anche se il tema sociale è ben integrato. Ovviamente nulla da dire contro Faraci e Cavazzano che in coppia sono sempre imbattibili!
06/03/2006 17:57
 
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Preso. Bella storia e bei disegni, ma è evidente che questo è un "numero uno". Una serie regolare di Jungle Town avrebbe la mia totale approvazione, ma dovrebbe essere scritta e disegnata da Faraci e Cavazzano. Riesco ad immaginare pochi altri autori che potrebbero cimentarsi con Jungle Town... forse Recchioni fra gli sceneggiatori e Mastantuono o Coppola fra i disegnatori - ma li sto dicendo quasi a istinto.
06/03/2006 18:05
 
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Bambino prodigio
Gregario
Attivista dei Verdi
Sedulus Quaestor
letto... e se non grido al capolavoro poco ci manca direi, mi ha assolutamente esaltato fino a tipo pagina 55 quando però mi sembrava di star leggendo l'introduzione di un ciclo di storie... sinceramente sul finale ho poco da dire, è ben costruito e sceneggiato, per carità, ma è chiaramente sbrigativo...

Le potenzialità per la serie c'erano ed anche tante, complimenti a chi ha pensato che non potesse essere una serie di successo (probabilmente gli stessi che hanno pensato che kylion avrebbe venduto più di Harry Potter), la pubblicazione con marchio BV ha decisamente senso e ha consentito una maggiore libertà agli autori, con un Faraci che conferma che il genere Noir con ironia è decisamente ciò che gli riesce meglio e un cavazzano come al solito da ammirare anche se non ai suoi massimi livelli in alcune tavole imho, nota di merito comunque alla cura messa in tutti i personaggi anche solo quelli di sfondo che sono stracaratterizzati...

i vari difettucci (qualche battuta leggermente scontata, la mancanza di suspance ed effettivamente la trama lasciata per aria) tendono tranquillamente a passare assolutamente in secondo piano grazie alla qualità complessiva della storia, e l'idea di fondo delle razze anche per come è sviluppata mi esalta a dir poco...

per il resto, si può solo stare a pensare su come si sarebbe evoluta la storia SE ce ne fosse stata la possibilità...

ma pazienza, evidentemente saremo noi(includo tutti quelli a cui la storia è piaciuta) che abbiamo gusti strano in fatto di fumetti...
08/03/2006 01:46
 
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Comune mortale
Guerriero Evroniano
Tamarro Blisscomane
Rusticus Plebeius
no. partire parte benone.
..vedere uno stecchito in mezzo ad un campo da golf è lol.
ma purtroppo inizia e finisce là.

il resto è una presentazione da classico numero zero che presenta, presenta ma che fa accadere meno di niente.

un omicidio tiene svegli 2 polizziotti finchèp nn vanno da uno che gli dà l'indirizzo dell'assassino in un bliglietto...
ba..

sceneggiato bene, ma non mi pare al livello di storia tutto sto che, se fra 3 buone viste riappare jngle town probabilmente potrebbe essere una buona storia.

su disegni e colorazione nulla da dire.

il concetto è: cari disney, se per voi buena vista coincide con "dare un prodotto così cosà ma che attira per titolo o autori messo in forma di volume pregiato" sinceramente bah...
08/03/2006 21:00
 
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Comune mortale
Spora
A parte l'errore a pagina 20 (dove nella seconda vignetta al posto di rollo doveva esserci Bonnard) trovo il disegno e i colori molto gradevoli, la storia un pò deludente come se fosse stata adattata su poche pagine mentre doveva svilupparsi su almeno il doppio, però è una mia opinione.
11/03/2006 10:29
 
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Comune mortale
Semi-Coolflame
lo sto sfogliando ora, e mi piace... peccato? (che non sia una serie)
Ma che vogliano *effettivamente* trasformare questa Buena Vista Lab in qualche area dove stampare eventuali numeri zero per vedere se tirano?
11/03/2006 18:28
 
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Comune mortale
Guerriero Evroniano
Tamarro Blisscomane
Rusticus Plebeius
mmm forse marginalmete... a me dà più l'idea di "creare un contenitore che esteticamente esprima "classe" per metterci fasullame vario"
12/03/2006 00:47
 
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Comune mortale
Semi-Coolflame
Letto e mi è piaciuto molto, peccato per il finale... troppo, troppo veloce.
Una serie regolare non sarebbe proprio male.

C'è almeno un motivo (ma ce ne sono molti altri ovviamente che non sto a elencare) per cui forse non c'è possibilità (almeno per la disney/buena vista): tratto troppo disneyano, troppi bimbi pacioccosi che dicono "beeeeello" in edicola e poi si ritrovano con cani, gatti e ratti che dicono le parolacce: associazioni dei consumatori che si ribellano (?)

ciao
12/03/2006 09:32
 
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Comune mortale
Spora
io in questa cornice disneyana del bravissimo Cavazzano, la battuta della porcella (nel senso di animale) che a pagina 12 dice che i maschi vogliono solo quella cosa l'ho trovata di cattivo gusto, quasi come la nota pubblicità delle patatine...

[Modificato da Pazu 12/03/2006 12.05]

12/03/2006 11:36
 
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Bambino prodigio
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Sedulus Quaestor
Re:

Scritto da: Pazu 12/03/2006 11.36
io in questa cornice disneyana del bravissimo Cavazzano, la battuta della porcella (nel senso di animale) che a pagina 12 dice che i maschi vogliono solo quella cosa l'ho trovata di cattivo gusto, quasi come la nota pubblicità delle patatine...

[Modificato da Pazu 12/03/2006 12.05]




mh, io invece l'ho apprezzata, non tanto la battuta in sè, quanto in generale un clima più smaliziato del solito in generale, con una maggiore tendenza al realismo, e nella realtà quella battuta ci stava, senza contare che non era fine a sè stessa, ma spiegava con una battuta la condizione del personaggio...

12/03/2006 12:50
 
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Comune mortale
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penso sia un problema mio che associo quel segno ad un determinato targhet, l'esperimento del targhet di età maggiore si vede ed è apprezzabile come tutti gli esperimenti; ma sinceramente quando l'ho letto, e complice il segno di cavazzano con cui sono cresciuto in tutti i sensi, è come se avessi letto una battuta di paperina che dice a paperino: allora, lo facciamo?

[Modificato da Pazu 12/03/2006 21.08]

12/03/2006 21:06
 
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Bambino prodigio
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Sedulus Quaestor
Re:

Scritto da: Pazu 12/03/2006 21.06
penso sia un problema mio che associo quel segno ad un determinato targhet, l'esperimento del targhet di età maggiore si vede ed è apprezzabile come tutti gli esperimenti; ma sinceramente quando l'ho letto, e complice il segno di cavazzano con cui sono cresciuto in tutti i sensi, è come se avessi letto una battuta di paperina che dice a paperino: allora, lo facciamo?



e paperino, da buon papero, avrebbe risposto: QUA!


ok, pessima...


a parte le scemenze, in effetti, credo che non sia successo solo a te, e IMHO, una diversa colorazione, avrebbe aiutato a "differenziare" JT dal classico albo disneyiano...
12/03/2006 21:44
 
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Comune mortale
Semi-Coolflame
Bene, letto e riletto un paio di volte. Orami mi sembra che sia stato detto tutto: mi è piaciuto, la trovata delle razze/animali è geniale, vedere topi e gatti che si ammazzavano e facevano battute sporche mi ha fatto strano, all'inizio, ma alla fine lo trovo più naturale di quanto non mi sarei aspettato.
I disegni erano superbi, le chine anche, la storia un po' frettolosa nel finale, ma comunque molto godibile.

Bello, veramente.
13/03/2006 15:05
 
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Re:

Scritto da: Pazu 12/03/2006 21.06
è come se avessi letto una battuta di paperina che dice a paperino: allora, lo facciamo?



La dissonanza fra i disegni e la sceneggiatura (i toni, le situazioni, le tematiche) è evidente, quindi credo che l'effetto fosse in parte voluto.
13/03/2006 18:00
 
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E' vero che inizialmente può spiazzare vedere associato al disegno di Cavazzano una storia adulta e che presenta una trasposizione della nostra società sena censure. Ma se ci pensiamo non è neanche strano, è solo questione di abitudine, e personalmente mi ci sono abiutato in fretta.
Sulla storia, personalmente l'ho trovata ottima, benché si abbia al sensazione di una non completa appagatezza. Insomma, si capisce che questo è il numero zero di una serie, che putroppo non vedremo continuare. E come numero zero svolge il suo compito alla grande, presentando personaggi, comprimari, la città e quello che il tema portante della storia: la società di Jungle Town.
Durante tutta la storia si respira un'aria di Pkna e MM, anche se la storia se ne distacca. Ma questo è perché JT fa parte dello stesso unico discorso. Discorso interroto, per il momento, ma chissà che questa pubblicazione, unita alle ristampe di Pkna, non porti a una ripresa.
Ritornando alla storia, geniale e originale la questione delle razze, e di come queste convivano nella società di Jungle Town; una storia che rispecchia molto la nostra società attuale, e quello che incuriosisce è che la storia risale a prima del 11 settembre 2001 ma risulta più attuale oggi che all'epoca. Sulla sceneggiatura direi che è ottima, a parte forse il finale troppo frettoloso: intendiamoci, frettoloso perché si tratta di una storia unica. Se fosse la prima storia di una serie, sarebbe perfetta. Grande Tito!
Sui disegni di Cavazzano, beh non credo ci sia niente da dire. Se qualcuno di voi non ha ancora acquistato il volume, guardi le antemprime presenti su comicus, sbavi, e poi corra prenderlo!
Plauso anche per i colori di Luca Bertelè veramente belli e adatti al disegno di Cavazzano.
In definitiva un ottimo acquista, assolutamente cosigliato a tutti i pikers!
13/03/2006 22:49
 
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Triumviro
Ammiraglio
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Clarissimus Consul
Visto che ne avete tutti scritto positivamente, tocca a me dirne male. Oddio, non troppo, ma un po' si'.
L'episodio e le idee di fondo mi sono piaciute e non poco (semplice e geniale la trovata delle razze!), cosi' come l'ambientazione, la caratterizzazione dei comprimari e le classiche battute "da sbirro", in cui, lo sappiamo, Faraci e' maestro. Lascia molta perplessita' l'evidenza che questo sia un "numero zero" rattoppato alla meno peggio, e senza dubbio bisogna ringraziare la Buena Vista per avercelo fatto leggere lo stesso anche se la serie non avra' mai seguito, cosa per cui va invece biasimata. Soprattutto, pero', non mi hanno convinto tante piccole cadute di stile in situazioni altrimenti dipinte alla perfezione in poche battute. Tante frasi, soprattutto le meno "a effetto" mi sanno di forzato, innaturale, cosi' come innaturali mi sembrano alcune uscite estemporanee che si' danno immediatamente una caratterizzazione forte dei personaggi (penso alle battute di Liza sugli uomini e quello che vogliono da lei) ma mi sembrano anche parecchio innaturali. Non staro' a criticare il finale affrettato, che rovina innegabilmente il tutto ma era comprensibilmente necessario. Piu' che altro, e' che la trama principale della storia (i complotti relativi ai topi) finisce assolutamente in secondo piano, cosi' come la psicologia di quello che dovrebbe essere il protagonista, che e' approfondita meno che in personaggi molto meno importanti. I siparietti sui ragazzi, in questo quadro, sono del tutto inutili.
Dal punto di vista grafico, complimenti a Cavazzano ma niente chapeau: non stupisce pur rimanendo sulla sua solita altissima qualita'. Sono i colori, decisamente troppo squillanti, a rendere un po' inverosimile la resa generale: ok non essere cupi alla MMMM, ma qui i toni sono eccessivamente solari.
Ottimo l'apparato di rubriche, che varrebbe gia' da solo il volumetto. Nel complesso, nonostante le critiche che ho fatto per rompere un po' le palle, davvero un'uscita bella e interessante, speriamo ce ne siano altre allo stesso livello!

ps. Nessuno ha notato la citazione finale da "Careful with that axe, Eugene"?
14/03/2006 00:38
 
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Comune mortale
Semi-Coolflame
tutti trovate geniale la storia delle razze e, per carità, è un'idea carina ma forse non sapete/non ricordate che la stessa idea si poteva anche leggere (se non ricordo *IO* male) anche nel "Pantegane e Sangue" dei wu-ming :)

www.wumingfoundation.com/italiano/downloads_ita.htm
14/03/2006 09:25
 
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Triumviro
Ammiraglio
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Clarissimus Consul
E' vero, geniale quel racconto, me ne ero dimenticato!
14/03/2006 11:40
 
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Sul sito della Wu Ming Foundation c'è anche "Canard a l'orange mecanique", con Paperino comunista...
14/03/2006 15:21
 
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