..azz...è per questo che volevo leggerlo almeno un'altra volta prima di postare..ahh...il forum, questa tentazione^^
cmq
*ding*
[avviso che si riveleranno parti dell'opera]
Direi che la parte più emozionate sono le due settimane trascorse da Craig con Raina. In particolare? Probabilmente il viaggio in auto (dell'andata), la giornata passata sdraiati sul campo innevato e la scena pag. 442/445...ma non credo si possa dire "questo è bello, questo è brutto" perchè la cosa bella di questo fumetto è la continuità, inizi a leggerlo e ci cadi dentro..e te ne trovi sbalzato fuori alla fine. Questo in realtà avviene in tutto ciò che mi appassiona, ma con quest'opera l'ho sentito in modo particolare.
Una sola nota. A mio parere, Blankets lo si può godere del tutto solo quando si sono vissute certe esperienze e, di conseguenza, certe emozioni. Mentre lo leggevo, ad un certo punto mi son detto: "io mi fermo qui"; non nella lettura, ma nelle esperienze fatte. Per dirla meglio, ho sentito la storia come in parte mia solo fino ad un certo punto; da poi da lì mi son limitato a leggere solo il suo passato, senza trovare nessun riferimento di quel che faceva nelle "coseCheHoFattoE/Oprovato" (direi che è naturale, nel leggere un'autobiografia di un autore che ha soli 10 anni più di me).
Conto di rifarmi rileggendo Blankets tra un anno o due.
[sarò ripetitivo, ma continuo a dire STUPENDO!]
Il tempo è come l'ombra della rondine, che vola e non si muove...
[Modificato da Uno 09/01/2005 0.47]