E’ noto come, per anni, da metà degli anni 70 fino a verso la fine l’Italia fu completamente tagliata fuori dai concerti di gruppi stranieri di rilievo.
Sia a causa di un clima politico e sociale avvertito all’estero come da “guerra civile”, sia a causa di frequenti problemi logistici ed economici (mancati pagamenti, strutture inadeguate) ma soprattutto dopo una serie di gravi incidenti che funestarono una serie di importanti concerti.
Nei primi anni dei 70 una parte del Movimento , incominciò a seguire le teorie leader di Stampa Alternativa, Marcello Baraghini, raccolte poi nel libro Riprendiamoci la musica del 1974 che denunciava la mercificazione antidemocratica della musica, l’asservimento dell'arte nei confronti del capitale e l’oligarchia discografica in grado di controllare indisturbata l'intero settore dello spettacolo.
Nacque così l’usanza pratica di “riprendersi la musica” attraverso lo sfondamento ai concerti, rifiutandosi di pagare il bilgietto.
Le prime avvisaglie si erano già avute il 1° ottobre 1970 Palalido di Milano con i Rolling Stones, quando scoppiarono incidenti all’esterno anche se dovuti alla scarsa capienza: alla fine 63 giovani vengono arrestati ma soprattutto sempre a Milano il 5 luglio 1971 al “Vigorelli” durante il concerto dei Led Zeppelin all’interno del 10° Cantagiro.
Anche in questo caso disordini non direttamente imputabili a contestazioni di sorta ma ad un’organizzazione quantomeno carente che accostò Bobby Solo, Gianni Morandi (che rifiutò di salire sul palco a causa dei fischi e oggetti che arrivavano sul palco) e Ricchi e Poveri con le star rock del momento che attirarono un pubblico enorme e poco gestibile che la polizia fronteggiò con botte e lancio di lacrimogeni (che finirono sul palco e interruppero il concerto dopo pochi pezzi).
Nello stesso perido una serie di concerti Colosseum a Roma(26 maggio 1971, Piper), i Grandfunk con gli Humble Pie (30 Giugno 1971, Palaeur), i Pink Floyd ( 25 Giugno 1971, Palaeur) PFM, Black Widow e Yes al teatro Brancaccio a Maggio 1971, oltre ad una lunga serie di band prog inglesi (dai Genesis ai VGG ai Gentle Giant) non avevano causato nessun problema di ordine pubblico.
I disordini imputabili alla diretta contestazione, alla “musica gratis” contro i “padroni della musica” si manifesta per la prima volta nel giugno 1973 al Festival di Avanguardia di Napoli quando duemila persone si rifiutarono di pagare il biglietto e di conseguenza, di accedere allo spettacolo, costringendo gli organizzatori ad aprire gratuitamente i cancelli.
Fu il concerto di Lou Reed a Roma il 10 febbraio 1975 con durissimi scontri con la polizia che manganellò ferocemente chiunque capitasse a tiro, lanciando lacrimogeni a profusione (anche a Milano ci fu parecchia tensione causata da pseudo autonomi) e con quello di Santana del 13 settembre 1977 a Milano con cartello Odio Santana servo della Cia , pietre, bulloni e una molotov sul palco.
In mezzo il processo a De Gregori e gli incidenti al Festival di Re Nudo.
I gruppi eviteranno a lungo l’Italia per ricomparire solo nel 1979 con Patti Smith (e il poco conosciuto Iggy Pop) prima e Bob Marley e tutto il resto poi.