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Le follie israeliane e anti-israeliane.

Ultimo Aggiornamento: 02/11/2023 14:17
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30/10/2023 09:53

La questione è incredibilmente complessa. Io parto da qui:


Zerocalcare non andrà a Lucca Comics & Games.

Il fumettista, che non perde un'edizione della grande fiera dedicata ai fumetti e ai games, lo ha annunciato sul suo profilo social. Il motivo, ha spiegato, è il patrocinio alla manifestazione dell'ambasciata israeliana in Italia. La polemica va avanti da giorni e non si placa.

"Purtroppo il patrocinio dell'ambasciata israeliana per me rappresenta un problema - ha scritto Zerocalcare - in questo momento in cui a Gaza sono incastrate due milioni di persone... Venire a festeggiare li dentro rappresenta un cortocircuito che non riesco a gestire. Mi dispiace nei confronti della casa editrice, dei lettori e lettrici e anche per me stesso".

"Sono stato a Gaza diversi anni fa - continua il fumettista nel suo post - conosco persone che ancora vi vivono. Quando mi chiedono com'è possibile che una manifestazione culturale di questa importanza non si interroghi sull'opportunità di collaborare con la rappresentanza di un governo che sta perpetrando crimini di guerra in spregio del diritto internazionale, io non riesco a fornire una spiegazione".

"Non è una gara di radicalità - aggiunge - e da parte mia non c'è nessuna lezione o giudizio morale verso chi andrà a Lucca, soprattutto non è una contestazione alla presenza dei due autori del poster Asaf e Tomer Hanuka, che spero riusciranno ad esserci e che si sentiranno a casa, perché non ho mai pensato che i popoli e gli individui coincidessero coi loro governi. Spero che un giorno ci possano essere anche fumettisti palestinesi che al momento non possono lasciare il loro paese".

"Lo so che quel manifesto è solo un simbolo - ha anche scritto Zerocalcare -, ma quel simbolo per persone a me care rappresenta in questo momento la paura di non vedere il sole sorgere domattina"

[...]

(ANSA)



Condivido le opinioni di zerocalcare, però avrei preferito vederlo a Lucca e fare qualcosa per i civili palestinesi insieme ai due autori israeliani. La questione del patrocinio, infatti, non significava che la manifestazione fosse solidale con la politica di Netanyahu.

Allora, un passo indietro. Cosa è accaduto in Medio Oriente? Semplicemente un casino le cui origini si possono far risalire a duemila anni fa, quando l'Impero Romano reprimeva duramente gli ebrei. Provo a sintetizzare con le parole di Antonio Guterres al consiglio di Sicurezza dell’Onu:


Ho condannato inequivocabilmente gli orribili e senza precedenti atti terroristici compiuti da Hamas in Israele il 7 ottobre. Niente può giustificare l’uccisione deliberata, il ferimento e il rapimento di civili o il lancio di razzi contro obiettivi civili. Tutti gli ostaggi devono essere trattati umanamente e rilasciati immediatamente e senza condizioni. E con rispetto, constato pienamente la presenza tra noi di membri delle loro famiglie. È importante riconoscere anche che gli attacchi di Hamas non sono avvenuti dal nulla. Il popolo palestinese è stato sottoposto ad anni di soffocante occupazione. Hanno visto la loro terra costantemente divorata dagli insediamenti e piagata dalla violenza. Le loro economie sono state soffocate. Poi le persone sono state sfollate e le loro case demolite.




Immagino sappiate tutti dell'attacco di Hamas, del migliaio di morti circa che hanno provocato al rave e negli insediamenti israeliani e delle circa 200 persone che tengono come ostaggio. Dovrebbe essere altrettanto ben nota la reazione di Netanyahu, ossia:
- bombardamenti che è difficile dire quanto siano chirurgici (se da un edificio viene sparato un razzo, quello diventa un lecito obiettivo militare, anche dentro ci vivono donne e bambini);
- l'assedio di un piccolo territorio (25 volte più piccolo della città di Roma) con dentro oltre 2 milioni di persone;
- una missione di terra che i suoi alleati gli sconsigliano (Biden in primis).

Quel che magari è meno noto sono le colpe israeliane, in particolare dei coloni e dell'attuale governo in carica. Da quando è in carica, Netanyahu ha esacerbato le politiche di espansione territoriale, tanto che non sarebbe illogico collegare il violento attacco di Hamas al suo pluridecennale operato. Di recente ha armato i coloni, e questi non si limitano a difendersi, ma danno invece la caccia ai musulmani.
Insomma, è una follia senza fine. Il governo di Israele aggrava le tensioni invece di cercare di placarle, probabilmente sta compromettendo la possibilità di liberare gli ostaggi (se questa possibilità mai è esistita) e non si capisce cosa voglia ottenere.

L'obiettivo dichiarato è sradicare Hamas, ma le menti di questo gruppo terrorista non si trovano tutte in Palestina, e si può ipotizzare che anche molti guerriglieri si siano trasferiti altrove in attesa del dopo.
Già, il dopo. Netanyahu vuole spostare i palestinesi da nord a sud, quindi bonificare il nord, trasferire nuovamente i civili e riprendere l'opera di guerriglia e distruzione. Cosa resterà, dopo? Due milioni di persone ancor più povere di prima e ancor più arrabbiate con Israele. Forse Netanyahu riuscirà a cancellare Hamas, ma inevitabilmente un altro gruppo troverà terreno fertile per raccoglierne l'eredità. Non è una bella prospettiva.

E intanto nel mondo cresce un sentimento antisemita, che arriva a fare cose incredibili come questa:


Diverse centinaia di persone si radunate all'aeroporto di Makhachkala - capitale della repubblica russa a maggioranza musulmana del Daghestan - per una manifestazione di protesta contro il conflitto israelo-palestinese, che poi è degenerata in scontri, quando decine di persone hanno preso d'assalto la pista e il terminal dopo che era stato annunciato l'atterraggio di un aereo proveniente da Israele.

Drammatiche le immagini che circolano sui social e che testimoniano quella che sembra essere una vera a propria caccia all'uomo, con echi sinistri di pogrom. Nei video si sente tra le persone che hanno invaso lo scalo anche qualcuno che urla "Allah u Akbar", mentre altre immagini mostrano decine di uomini che abbattono le barriere, cercano di controllare le auto in uscita dall'aeroporto o sfondano le porte all'interno del terminal.

A placare gli animi l'intervento delle forze speciali e della polizia, mentre le autorità lanciavano un appello a cessare gli "atti illegali". Il personale dello scalo da parte sua ha suggerito ai manifestanti di scegliere tre persone dotate di telecamera per entrare nell'aereo e dimostrare che non c'erano ebrei nella cabina del velivolo.

(ANSA)



Ci sono tutte le prerogative perché le angherie verso il popolo ebreo continuino nei secoli a venire. E non del tutto a torto.



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30/10/2023 14:11


l governo ucraino ha svolto "un ruolo chiave" nelle violenze scoppiate ieri all'aeroporto di Makhachkala, nella Repubblica russa del Daghestan.

Lo ha detto la portavoce del ministero degli Esteri di Mosca, Maria Zakharova, secondo la quale l'obiettivo è quello di "destabilizzare la Russia" provocando divisioni etnico-religiose.

Lo riferisce l'agenzia Ria Novosti.

(ANSA)



Miseria, che colpo di scena sarebbe se fosse vero...

O forse... beh, è un po' rigirare le carte in tavola, ma non le si può dar torto: a causa del governo ucraino, l'operazione militare speciale è un fallimento, e la Russia sta pagando questo con la destabilizzazione della federazione.



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Grado Massimo!
30/10/2023 20:35

Lasciando perdere il delirio di certr affermazioni sull'Ucraina... Lo trovo ridicolo.

La questione in quei territori è ormai in un punto di non ritorno. La cosa che mi da fastidio è che non c'è obiettività sul conflitto, proprio come in quello ucriano. La tv e proprio da spegnere...

Questo conflitto è nato decenni. Ormai l'odio divampa, sia da una parte che dall'altra. Sia chiaro, non giustifico nessun atto di violenza da parte di nessuno, quello che sta succedendo é da condannare a priori.

Detto ciò comprendo Zerocalcare, e anzi, lo ammiro per la sua onestà in questo contesto.
[Modificato da manuenghel 30/10/2023 20:37]



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31/10/2023 18:05

Qualche previsione su cosa ci aspetta.

Mi pare abbastanza diffusa l'opinione che Netanyahu, colpevole di aver sottovalutato la pericolosità di Hamas e di aver contribuito attivamente alla disastrosa aggressione subita, sparirà dal panorama politico israeliano quando terminerà il governo di unità nazionale. Pare dunque plausibile che voglia andarsene come la persona che ha distrutto Hamas, tanto più che con questo gruppo terroristico ha un conto personale aperto, perché gli hanno ucciso il fratello qualche tempo fa. E quindi Israele andrà avanti dritta con la sua opera di bonifica (e devastazione). Secondo gli analisti, passeranno mesi, forse anche un anno intero, prima che abbia finito.

Il problema sono i tunnel sotterranei, che si estendono per oltre 500 km e arrivano a decine di metri di profondità (mi pare 60 o 70).
A riguardo della difficoltà di questo terreno le opinioni divergono. A parere di alcuni (Nane Cantatore), i soldati israeliani sono già addestrati a questo scenario e l'intelligence israeliana ha già mappato gran parte di questi tunnel. Secondo altri (Mirco Campochiari), lo scenario è invece da incubo, perché neppure i palestinesi sanno come si snodano nel sottosuolo e perché i combattimenti si svolgeranno in luoghi angusti, dove un uomo passa a fatica, e pieni di trappole. Non mi ricordo per quali motivi non sarebbe efficace allagare tutto, ma a me viene in mente che la sotto dovrebbero esserci anche i prigionieri, e sarebbe piuttosto cinico rischiare di ucciderli per stanare i guerriglieri di Hamas.

Quindi... Eh... secondo Save The Children, sono morti 3.000 bambini palestinesi ("bambini" potrebbe intendersi come "minorenni"), un numero assurdamente alto. E crescerà parecchio, presumibilmente finché Hamas non sarà dichiarato defunto o Netanyahu non sarà caduto.



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Grado Massimo!
02/11/2023 14:17

quanti crimini di guerra ci sono...





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