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[fanfiction] Cuore d'Ombra - II Edizione

Ultimo Aggiornamento: 18/03/2019 22:37
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Post: 1.126
Giudice*****
16/10/2018 20:58
 
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Re:
Shilyss, 16/10/2018 11.53:

Ciao Giudicia!

Ecco la mia rituale domanda scema che è anche un modo per dire che non mi sono eclissata: ^^

Credo che dividerò la storia in 2/3 capitoli che pubblicherò ovviamente tutti insieme (temo non prima di sabato in zona cesarini, le congiunzioni astrali sono particolarmente contro di me, questo periodo).

Ragione vorrebbe che ti linkassi solamente il primo capitolo o preferisci che metta anche l'altro/gli altri?




Va benissimo il primo capitolo ^^
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Post: 935
Giudice*****
16/10/2018 21:06
 
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Re: Re:
Laodamia94, 16/10/2018 20.58:




Va benissimo il primo capitolo ^^




Grazie, io cercherò di non scrivere un mattone! [SM=g27986]
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Post: 1.126
Giudice*****
16/10/2018 21:13
 
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Re: Re: Re:
Shilyss, 16/10/2018 21.06:




Grazie, io cercherò di non scrivere un mattone! [SM=g27986]




Ma sai che su Loki potrei leggere di tutto (e non solo su di lui ma dettagli, ci siamo giù prodigate assai su questo ^^), quindi tranquilla!
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Post: 2.313
18/10/2018 16:06
 
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Niente da fare, non ce la faccio... mi ritiro
18/10/2018 18:39
 
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Cara, mi spiace dirtelo con così poco preavviso ma devo ritirarmi.
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Post: 1.126
Giudice*****
18/10/2018 21:33
 
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Non preoccupatevi ragazze, piuttosto vi ringrazio io per avere avvertito **
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Post: 61
19/10/2018 21:18
 
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A che ora scadrà il contest domani? Te lo chiedo perché il mio computer ha ben deciso di morire durante la revisione quindi entro stasera non riuscirò a postare sicuramente :c
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Post: 1.126
Giudice*****
19/10/2018 22:22
 
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Unknown_, 19/10/2018 21.18:

A che ora scadrà il contest domani? Te lo chiedo perché il mio computer ha ben deciso di morire durante la revisione quindi entro stasera non riuscirò a postare sicuramente :c

Alla mezzanotte, come sempre
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Post: 1.266
Giudice*****
20/10/2018 09:29
 
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Ciao ^^
Passo purtroppo per ritirarmi! Anche stavolta non sono riuscita a partecipare come avrei voluto.
Mi spiace molto :(
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Post: 1.126
Giudice*****
20/10/2018 09:46
 
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Re: Ciao ^^
Emanuela.Emy79, 20/10/2018 09.29:

Passo purtroppo per ritirarmi! Anche stavolta non sono riuscita a partecipare come avrei voluto.
Mi spiace molto :(




Tranquilla ^^
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Post: 61
20/10/2018 16:20
 
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Sembrava impossibile, ma ce l'abbiamo fatta!
Ecco il link
efpfanfic.net/viewstory.php?sid=3800774
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Post: 935
Giudice*****
20/10/2018 23:01
 
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Consegna storia!

Cara Giudicia, mi sanguinano gli occhi, sono le 11 di sera (come annunciato, peraltro, ma... ecco la storia💚 spero ti piaccia!)

Fino alla fine del tempo

Sono 2 capitoli!
[Modificato da Shilyss 20/10/2018 23:05]
20/10/2018 23:41
 
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Ci sono anche io, con gli occhi che sanguinano. L'ho praticamente scritta adesso, quindi mi scuso in anticipo perchè si percepisce proprio l'elemento della fretta, ma non mi andava di ritarmi! Buona lettura ^^

Le origini di Senzavolto
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Post: 1.126
Giudice*****
21/10/2018 08:11
 
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Va benissimo ragazze **
Sono da cellulare e vedo se riesco ad aggiungervi senza aspettare il computer ^^
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Post: 1.126
Giudice*****
21/10/2018 08:43
 
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Ok cari partecipanti, ho provveduto a contattare l'amministrazione per lo spostamento.
Ci si rivedrà tra un mese quasi di certo, dato che la vita reale mi ha preso ogni energia e minuto.
Stay tuned! E grazie a tutti, a chi ce l'ha fatta e a chi ha tentato fino all'ultimo 😍
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Post: 2.883
Giudice*****
21/10/2018 19:28
 
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Re:
Laodamia94, 21/10/2018 08.43:

Ok cari partecipanti, ho provveduto a contattare l'amministrazione per lo spostamento.
Ci si rivedrà tra un mese quasi di certo, dato che la vita reale mi ha preso ogni energia e minuto.
Stay tuned! E grazie a tutti, a chi ce l'ha fatta e a chi ha tentato fino all'ultimo 😍




Nessun problema❤
Anzi, sono già orgoglioso di essere riuscito a partecipare finalmente a un tuo contest! [SM=g27988]

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Post: 1.126
Giudice*****
22/10/2018 15:37
 
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Re: Re:
mystery_koopa, 21/10/2018 19.28:




Nessun problema❤
Anzi, sono già orgoglioso di essere riuscito a partecipare finalmente a un tuo contest! [SM=g27988]




Sono orgogliosa io di averti tra i partecipanti!
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Post: 5.640
Giudice*****
22/10/2018 21:30
 
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buon lavoro!😍
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Post: 1.126
Giudice*****
17/11/2018 10:30
 
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Salve a tutti **
Sono qui per dirvi di tenere duro, perché tra oggi e domani finalmente pubblicherò le valutazioni ^^ quindi resistete, il tempo dell'attesa è quasi finito!
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Post: 5.640
Giudice*****
17/11/2018 15:47
 
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E' grezzo dire che sbavo nell'attesa?😜
grazie!
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Post: 1.126
Giudice*****
18/11/2018 17:09
 
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Finalmente, è il momento!
Ci siamo, quindi ^^
Mi avete dato non poche grane con le vostre storie, tutte decisamente magnifiche e sentite; tanto che alcune si distanziano per davvero, davvero pochi centesimi di punti e in alcuni casi condividono il podio.
Non posso che essere soddisfatta di ciò, davvero, perché mi avete donato dei momenti splendidi.
Ma ora facciamo parlare i risultati!

Come sempre, vi chiedo di attendere che abbia postato tutto prima di rispondere.
Fatemi sapere se volete la valutazione come recensione, poi!
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Post: 1.126
Giudice*****
18/11/2018 17:14
 
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SESTA CLASSIFICATA:
Le Origini di Senzavolto di WURAGS




♦ Grammatica e stile: 7,5/10 (5/5 di Grammatica e 2,5/5 di Stile)

Allora, di errori grammaticali veri e propri non ne ho trovati; tuttavia a volte tendi a mettere molte virgole, anche quando potresti utilizzare altri segni di punteggiatura e, quindi, dare un ritmo diverso alla storia.
Comunque sia non ho tolto nulla, è questione solo di struttura.
Per quanto riguarda, invece, lo stile, devo dire che in alcune parti l’ho adorato letteralmente: esempi di ciò sono le lacrime di Michio che si infrangono al suolo, in una scena fortissima che rende alla perfezione il dolore violento, annichilente, di questo piccolo e l’incapacità di porvi rimedio, oppure quando dici che il bimbo continua a ingurgitare per sopprimere il vuoto dentro sé, ma finisce per farlo diventare qualcosa di ancora più grande. Ecco, se da una parte l’ho infatti assolutamente amato, in certe scene avrei preferito una maggiore calma: per esempio, lo stacco tra la primissima parte dove parlano Senzavolto e Zeniba e il passato del primo è troppo rapido, e se potrebbe essere giustificato con la rapidità dei ricordi che piombano su Michio, comunque la sua lettura non dona un buon effetto.
Questa velocità percorre un po’ tutta la storia e sembra allentarsi solo nel finale, molto dolce e quieto; e di questo non credo sia colpa tua, quanto il tempo stringente che ti ha costretto ad accelerare il lavoro.
Niente di grave, comunque.



♦ IC/Caratterizzazione personaggio: 10/10

Sulla caratterizzazione, invece, ci siamo appieno perché hai dato un passato verosimile al personaggio e inserito molte delle caratteristiche che lo contraddistinguono.
Senzavolto è uno dei characters dell’intero Studio Ghibli che più adoro, perché fin da subito mi è sembrato di una gentilezza dolcissima – con Chihiro mi ha fatto venire spesso i lacrimoni – e adorabile nella progressiva scoperta che si fa di lui (come non intenerirsi davanti alle scene a casa di Zeniba, quando fa a maglia e finalmente si sente a casa?), oltre che sentirlo dritto nel cuore per la solitudine che porta con sé, e che vuole cessare.
Tutti lo evitano, lo temono; ma la gentilezza e la cura mutano quello che sembrava una strada senza uscita, a dimostrazione che Senzavolto è uno di quei villain che hanno bisogno solo di una mano che li stringa e li faccia sentire, in qualsiasi modo, amati e benvoluti. Alla fine è la ricerca d’amore che spinge ogni sua azione, dalla più positiva a quelle che portano disastro: non ricerca altro, assolutamente.
Ergo, leggere di come questi fosse in passato un bimbo con problemi di bulimia a sopperire alla tristezza e alla distanza progressiva da ogni gesto di empatia, al disprezzo della sua stessa famiglia e al bullismo, è perfettamente comprensibile; ed è verosimile anche l’esito della sofferenza, che si incastra bene non solo nella sua vita, ma anche, come hai giustamente detto, in un sistema molto meritocratico come può essere quello giapponese.
Il finale riprende la serenità con cui si conclude l’opera originale, con Zeniba che concede a Senzavolto di restare e risana il suo animo; quindi, tutti gli elementi caratterizzanti sono stati presentati e funzionano bene.
I miei complimenti, davvero.



♦ Introspezione: 10/10

L’introspezione è perfettamente legata alla costruzione del passato del personaggio, tramite i pensieri bui che questi ci mostra.
Scelgo l’espressione che per me racchiude tutto » “Non ho scelto io di vivere”: non potevi essere più cruda ma necessariamente coerente nel mostrarci – in una sola frase, per giunta; nessun sproloquio né larghi giri di parole, basta questo per spalancare le porte dell’esito finale – il male di vivere e di essere ignorati, odiati, sbeffeggiati, evitati e dimenticati. Ancora una volta fa male se si pensa che il primo passo verso le tenebre è nato in un contesto famigliare, in quel grembo che dovrebbe difendere e sostenere; invece così non è, e il povero Senzavolto si trova a perdere in partenza.
Per fortuna il cammino non è finito, e sul suo destino si sono posizionate Chihiro e Zeniba; alla fine la pace è giunta, dopo tanta solitudine e oblio.



♦ Gradimento personale: 4/5

Come ti avevo già detto sul contest e ribadito qui, io adoro Senzavolto; e non sai che piacere poter leggere qualcosa su di lui, specie se viene indagato in maniera delicata come in questo caso.
Certo, se ci fosse stato il tempo di rendere il tutto meno affrettato avrei gradito maggiormente, ma fidati che quello che ho letto mi è bastato per risplendere la giornata e farmi sciogliere (quel finale mi ha fatto venire gli occhi a cuore, potrei ripeterlo a ruota libera!), quindi mi ritengo soddisfatta.



TOTALE: 31,5/35
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Giudice*****
18/11/2018 17:16
 
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QUINTA CLASSIFICATA:
τρέλα – ἀπορία di MISSREDLIGHTS




♦ Grammatica e stile: 10/10

Non ci sono gravi errori di grammatica, a parte qualche d eufonica e la ripetizione della parola amore in questa frase: “Erano ebbri e pieni di un amore che li avvelenava e li curava. Non c’era cura per un amore di questa portata, per un amore che era antidoto e veleno al tempo stesso.”
Non ho tolto punti perché non ho ritenuto necessario farlo, visto che per il resto il testo è corretto. Ecco, forse l'unico appunto che farei è di sostituire qualche punto fermo con altri segni di punteggiatura come punto o virgola o due punti, in modo da rendere più scorrevole la lettura; ma alla fine la storia si struttura bene anche così.
Sullo stile, lo dico sinceramente, mi hai colpito e affondato il cuore. Le tue frasi sono brevi, ma pregnanti: dicono tutto quello che devono dire in poco, esprimono pensieri e sensazioni in maniera esatta e centrando perfettamente il punto, non hanno bisogno di grandi fregi per mostrare ogni aspetto di questo amore fuori dai limiti; è completo, esauriente, quando si dilunga di più è solo per caricare di ancor maggior pathos e potenza le parole, cosa che per altro riesce alla grande.
Ha un lirismo che si lega bene sia alle scene rappresentate che alla relazione in sé, e per questo sono decisamente soddisfatta.



♦ IC/Caratterizzazione personaggio: 10/10

Come nella prima storia su loro due che ho letto, io non posso darti che il punteggio pieno. Conosci bene i personaggi, li sai mostrare nel loro essere anche in uno spazio ridotto: è uno dei grandi pregi della storia questo poter raccontare in poche tratti ma risultando perfettamente coerente.
L'amore della dolce quanto potente Calypso e del suo capitano è sempre stata una delle punte di diamante della storia, a parer mio: la malinconia, il dolore, la rabbia e la rivalsa come l'intensità di questo rapporto mi sono entrate nel sangue e qui l'ho sentita benissimo, con talmente tanta concretezza che il passaggio da realtà a ricordo è risultato naturale, e ancora più drammatico.
Come dicevo nel punto prima, nello spazio di poche righe sei riuscita a spiegare tanto: la devozione iniziale di entrambi, la rovina che si avvicina, la fierezza dei sentimenti che cade in risentimento, l'ombra che ancora li grava e lo farà fino all'ultima resa, e la sofferenza. Grande, maligna e crudele sofferenza.
E quell'unica parola di Jones, preghiera e maledizione allo stesso tempo, è semplicemente efficace nel mostrarci i pensieri del pirata che sa bene quanto nulla sia finito, dai suoi sentimenti – di qualunque tipo siano – alla sorte che intanto lo attende.



♦ Introspezione: 7,5/10

Non nego che avrei voluto vedere una maggiore introspezione, specialmente del lato più oscuro della situazione; ma da una parte so che spesso le flash non concedono questo lusso, e dall'altra quello che abbiamo risulta comunque sufficiente proprio per l'esattezza di certi termini che bene fanno intendere ciò che agita ancora l'anima dell'amante.
Quindi, da questo parametro non ho sottratto molto.



♦ Gradimento personale: 4,5/5

Inutile dire che sì, la storia mi è piaciuta parecchio. Potrei leggere in continuazione di loro e ringrazierei pure, perché solo loro sanno quello che mi danno e la tragedia che li riguarda mi rimarrà sempre in mente.
Ogni volta mi trovo a sperare che le cose possano cambiare, magicamente e per dare una gioia al mio cuoricino... ma niente, alla fine mi ritrovo a soffrire ancora. Meno male che ci sono storie come la tua dove, anche se solo per un po', posso vederli nel momento più felice; quello può bastarmi fino al prossimo re-watch, almeno.



TOTALE: 32/35
[Modificato da Laodamia94 18/11/2018 17:18]
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Post: 1.126
Giudice*****
18/11/2018 17:17
 
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QUARTA CLASSIFICATA:
Sei e Sette e Otto e Nove,
Vorrei Tanto Essere Altrove!
di SETSY




♦ Grammatica e stile: 10/10

Sulla grammatica non ho nulla da commentare, è perfetta; e anche lo stile è coerente con la storia, ergo l’inquietudine, la minaccia sottesa e la realizzazione del disastro vero e proprio sono trattati in maniera adeguata tramite l’innalzamento progressivo del livello di tensione.
Ho avuto modo di valutarti varie volte e ormai so quanto tu sia brava a giostrare le varie storie a seconda di cosa devi trattare: quindi riesci a ricreare il contesto e l’atmosfera giusta per introdurre i personaggi e le storie di cui vuoi parlare, predisponi il lettore al dolore o alla commedia gradualmente, ma inesorabilmente. In questo specifico caso hai reso molto bene il mondo cupo che poi si esporrà in tutta la sua forza, ma senza calcare troppo la mano: il giusto per comprendere e non andarsene a cuor leggero.



♦ IC/Caratterizzazione personaggio: 10/10

Eurus non sarà mai uno dei miei villain preferiti, lo ammetto molto sinceramente; eppure mi ha messo tanta tristezza nella serie, mentre qui… qui mi ha fatto prendere le distanze da ogni anche parziale o tentata comprensione.
La tua caratterizzazione è decisamente coerente con il personaggio: la scena del pozzo, quando guarda Victor dall’alto e con la morbosa curiosità di ciò che accadrà, o quando parla della filastrocca di Bloody Mary, me l’ha fatta riconoscere in pieno nella sua progressiva alienazione dal mondo, della sua decisione di togliere il bambino dal destino di Sherlock e di cambiare per sempre quello spaccato di realtà; e le prove, il gioco serrato con cui provoca, spaventa e intrappola Victor, la fame della sua paura e il fascino di avere il potere su di essa è propria del personaggio – come lo è l’innocente terrore di Victor quando si ritrova in quel pozzo, o quando sostiene che lei non gli va molto a genio: ancora prima che tutto accadesse, lei già si presentava come disturbante e minacciosa, la sua futura portatrice di morte. Tutto questo si ritrova pienamente nella serie, e sono contenta tu l’abbia ripreso e mostrato nei suoi toni più inquietanti.
Non è solo il fatto di vedere il male in atto tra bambini che disturba, ma proprio la dinamica che mi è stata mostrata: uno scontro iniziale che poi diviene odio – un odio che nasce dall’estraneità, dalla distanza, che non si ferma davanti alla visione dell’amicizia tra due persone ma anzi, tende proprio per questo alla distruzione, e che dà tanta tristezza: perché fa comprendere come nella mente di Eurus, già incrinata di ombre, non ci sia stata davvero un’altra possibile scelta né soluzione se non la morte, e il dolore che per sempre seguirà le persone che questa attrarrà nella sua orbita di perdita. E forse un’altra strada non l’avrebbe mai potuta contemplare, perché non sempre a questo c’è rimedio; anche se si è troppo piccoli per portare il peso delle azioni tutto sulle proprie spalle – anche se si è già grandi per non riuscire a vedere il mondo se non nei suoi toni di grigio, e privo di pietà e calore.



♦ Introspezione: 7,5/10

Purtroppo, l’unica cosa che stona è la carente introspezione.
È vero, ci sono mostrati dei pensieri; ma avrei voluto vedere un qualunque tipo di discesa nell’animo dei protagonisti – in questo caso più di Eurus che di Victor, dato che a me interessavano le ombre (o luci) dei villain –, una considerazione, una riflessione sul proprio atteggiamento: la propria voce interna, insomma, che si pone interrogativi o, invece, conferma le sue convinzioni e prosegue nel cammino già intrapreso.
Tutto questo è presente in potenza in certe espressioni, vero, ma non esaustivamente mostrato; per questo ho dovuto sottrarre qualcosa.



♦ Gradimento personale: 5/5

Se volevi farmi venire i brividi, beh… ci sei riuscita alla grande.
Mi ha dato tanta tristezza questa storia, come doveva essere: non si parla di un argomento facile, ed è giusto che venga trattato in un modo anche leggermente pesante, ma sempre equilibrato.
Sei riuscita in entrambe nelle cose, non posso che farti i miei complimenti.



TOTALE: 32,5/35
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Giudice*****
18/11/2018 17:19
 
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TERZA CLASSIFICATA:
Quanto Lontani Siamo Giunti di BLACKJESSAMINE




♦ Grammatica e stile: 9,7/10 (4,7/5 di Grammatica e 5/5 di Stile)

Sul fattore puramente strutturale devo solo segnalare delle serie di ripetizioni molto ravvicinate: in particolare l’espressione “sua madre”, che continua a ripresentarsi a poca distanza e dà un senso di ridondanza (– 0,3). Non ho tolto invece punti in queste due frasi che presentano piccole anomalie, perché si tratta di sviste e io, generalmente, queste le segnalo ma senza levare nulla: “volevano un po' di vantaggio, ma non volevano nemmeno mettere in allarme Silente:.” e “Per anni i era cullato nell'illusione”.
Per quanto riguarda lo stile, invece, non ho nulla da dire: riesce a spaziare senza alcuna fatica dal clima più sereno creato dalla festa di Natale e da questa grande, calorosa famiglia che sono i Malandrini e Lily, a soffermarsi sulla dolce peste qual è Harry e, al medesimo tempo, a tessere i pensieri angosciati di Peter, il filo delle sue colpe e la tristezza per un cammino che crede di cambiare, ma che invece riserverà tutto tranne perdono e pietà.
Due aspetti di una stessa storia che collidono e allo stesso dialogano, due facce della lealtà verso i propri ideali e il proprio cuore, ma immerse in un clima di progressiva distruzione della pace. Semplicemente intenso da leggere.



♦ IC/Caratterizzazione personaggio: 10/10

Quanta dolcezza in questa storia; e quanta tristezza.
Come ho detto prima, i momenti più felici e sereni di questo gruppo d’amici si fondono al cammino oscuro che uno di essi ha intrapreso: la storia del traditore – termine che dopo questa storia ho smesso di usare con totale sicurezza – fa la guerra con quello dell’amico che nonostante tutto vuole salvare tutti, compreso sé stesso.
Quindi ecco che contro l’innocenza di Harry si fa avanti l’ombra nera del futuro che, ancor prima di essere scritto in tutte le sue note, già è difficile da mutare; alle risate e all’unione degli amici viene contrapposto il ricatto e la paura che Peter ha subito.
È una rivelazione lenta: il Terrore è giunto a cercarlo e ha minacciato di togliergli la sua famiglia – e sé stesso; lentamente, senza freni, il dolore si è infilato nel cuore e con esso la progressiva perdita di sé, il distaccamento dal proprio mondo e dal calore dell’altra sua famiglia; l’angoscia che niente possa essere risolto e l’autoconvinzione fallace, probabilmente già consapevole della verità, di poter invece sistemare ogni cosa.
In questa notte di Natale, molti dei legami che vedremo nell’opera originale si amplificano ancora di più; ma allo stesso tempo qualcuno sta continuando ad allontanarsi, a essere strappato da questa realtà ormai parte del passato e verso la propria fine.
Non la dolcezza di Lily e James, non l’allegria contagiosa di Sirius né la pace di Remus possono salvare dal baratro; e alla fine sì, il silenzio e il buio sono l’unica benedizione che può ancora accogliere senza fare male.
Particolare questa caratterizzazione di Minus, personaggio che non ha grandissimo spazio nell’opera della Rowling; eppure, nonostante quello che sappiamo di lui non è tantissimo, l’ho trovata coerente e verosimile con la sua storia – o almeno, con i suoi primi passi sotto l’egida di Voldemort; perché quello che poi vediamo o di cui leggiamo non sembra così martoriato né triste, ma come punto di partenza sì, è credibile.



♦ Introspezione: 10/10

Questa è una delle storie che presenta la migliore introspezione.
Sei stata completa nel mostrarci passo passo i pensieri dietro le azioni, le scollature tra speranza e realizzazione, tra incubo e falsità, tanto che non ho fatto alcuna fatica a seguire questo doloroso percorso, né ho percepito salti narrativi tra le scene più leggere e quelle pesanti.
Si vede anche da questo che qui ci hai messo tanto del tuo, e ciò non potevo non segnalarlo molto positivamente.


♦ Gradimento personale: 5/5

Nonostante il fandom di Harry Potter sia stato sostituito da altre opere, mi fa sempre piacere leggere fic che lo trattino; e racconti come il tuo sono proprio la meta che vorrei raggiungere, e desidererei che anche altri l’avessero fatto.
Il personaggio di Peter non è benvoluto e sappiamo tutti il perché, tuttavia mi dispiace che una simile bellezza non sia considerata maggiormente: è raro trovare una tale abilità di caratterizzazione sia della quiete famigliare e in amicizia, sia delle zone più oscure del cuore, e proprio per questo meriteresti di più.



TOTALE: 34,7/35
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Post: 1.126
Giudice*****
18/11/2018 17:22
 
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SECONDA CLASSIFICATA:
Fino Alla Fine del Tempo di SHYLISS




♦ Grammatica e stile: 9,8/10 (4,8/5 di Grammatica e 5/5 di Stile)

Sul fattore grammaticale devo solo segnalare l’incongruenza della parola “adesso” in un contesto dov’è usato il tempo passato: “Adesso Sigyn gli era tanto vicina…” (– 0,2)
Per quanto riguarda lo stile, invece, non ho nulla da togliere né da aggiungere: sai decisamente come scrivere una storia che colpisca il cuore e lo spezzi in mille schegge di tristezza, malinconia e amore che, nonostante ogni prova che affronti, non se ne vuole andare.
I tuoi personaggi lottano, soffrono, amano, cadono e si rialzano in ogni singola parola che tu scriva, respirano nelle frasi e ti mostrano tutto il loro mondo anche in un’unica espressione; perché centri sempre il bersaglio e senza tanti giri di parole, caricando di pathos e sentimento ogni paragrafo tanto da spingere a consumare la pagina nel desiderio che questa non raggiunga mai la parola fine.
Dire che sei poetica è riduttivo, posso avvicinarmi all’idea che mi sono fatta solo scrivendo con sicurezza che si vede quanto ami, curi e stimi non solo la tua adorata coppia di Asi, ma tutto quello che anche pur minimamente li riguarda, e per loro raggiungi livelli sempre più alti di lirismo e coinvolgimento.



♦ IC/Caratterizzazione personaggio: 10/10

Rispetto alle altre tue storie che finora ho letto, hai scelto di dare una chiave ancora più tenebrosa a questa storia: un’altra strada a quella che la MCU ha percorso, o meglio un frammento che si inserisce in questa, ma che ci porta tutti su un altro piano.
Loki ha sempre la potenza e profondità che ho imparato ad apprendere dalle tue storie: trickster eccellente, imprendibile e dalle mille risorse, qui si carica di un’altra qualità, ovvero di essere la prima vittima dei suoi stessi inganni, e di perdere più di quanto non voglia o ammetta.
Sembra che l’intera sua sorte sia una menzogna, dalla verità sulle sue origini, ai vari voltafaccia che attua, fino all’atto criminale che lo distanzia dalla sua adorata Sigyn; ed è proprio di questo che volevo parlare, perché, invece di leggere crudeltà ed egoismo nel gioco intrapreso da lui e Thor, quando diventa il solista di tale recita dimostra tutta la grande ricerca d’amore e di realtà certa che non ha mai avuto. Sigyn è valsa la pena della menzogna, un inganno che nasconde sotto di sé tutto l’aspetto della preghiera non di un silenzio, ma di una presenza costante e calda; una bugia che, nella sua oscura traccia, porta tutto il segno del sentimento perché i motivi che l’hanno spinta a procedere sempre più avanti non fondano nel disprezzo, ma nel sincero desiderio.
È come se Loki non sapesse muoversi, nel bene e nel male, senza di esso; una mossa che si ritorce contro egli stesso dal momento che le sue azioni non vengono comprese, o riconosciute solo quando è troppo tardi.
Ed è questo il punto in cui interviene l’ingannata: la dolce, cara Sigyn, che troppo tardi si rende conto di essersi innamorata non di un’ombra né di qualcosa distante da lei, ma di aver portato la sua verità nella menzogna.
La naturalezza dei sentimenti, la forza di come ci vengono raccontati e le reazioni dei loro possessori sono semplicemente stupefacenti: la risposta al dolore, alla divisione, al bisogno l’uno dell’altra rende questa coppia viva e vera, tanto da riuscire a cambiare almeno la loro realtà; la caparbietà fiera di Loki si fonda così con la dedizione della dea della fedeltà, e invece di separare l’inganno si ritrova a riunire.
La sofferenza è portatrice di realizzazione non a caso: svela il punto in cui si ferma il falso e inizia l’autentico, e anche quanto siamo disposti a perdere o a non lasciar andare; e tu dai la tua personale, toccante risposta a questo con tutta la grazia di cui sei capace – che, credimi, è tanta.



♦ Introspezione: 10/10

Più che le azioni sono i pensieri a svelare il nucleo della questione: gradualmente ci trascinano nel fondo e rivelano dinamiche e moti dell’animo, con tanta precisione da far male, e non tralasciano nulla, anzi.
E cosa succede, poi? Che invece di dire “quest’introspezione è abbastanza, poteva anche metterne di meno”, mi sono trovata a sperare che fosse il triplo.
La mia empatia per certi pg è vergognosa – o forse è la bravura di chi l’indaga a essere illegale… il tempo ci dirà chi ha ragione.



♦ Gradimento personale: 5/5

Non posso non adorare ogni tua storia su questa coppia, è più forte di me.
Tutte le volte è un’accezione in più, un’altra sfumatura di uno stesso volto, che le dai; ed è proprio questo il bello, scoprire nuovi lati di qualcosa che credi di sapere già… ed è come vivere davvero con una persona che ami, e con la quale ogni giorno è un passo verso qualcosa di nuovo, senza mai fine.
Forse per questo non riesco mai a leggere di Loki e Sigyn senza versare qualche lacrima, anche fosse sola ammirazione.


TOTALE: 34,8/35





SECONDA CLASSIFICATA PARIMERITO:
Tra Peccato e Giustizia di MYSTERY_KOOPA




Grammatica e stile: 9,8/10 (4,8/5 di Grammatica e 5/5 di Stile)

Non ci sono gravi errori di grammatica, a parte il termine “ora” presente due volte in un contesto errato: mi spiego con questo esempio » “era sopravvissuta a un avvelenamento e ora doveva finire l’opera...”
Ecco, essendo la storia ambientata al passato, non sarebbe corretto usare il termine di precisazione temporale presente “ora”, appunto perché è fuori tempo. È una piccola minuzia che non ti è costata tanto (– 0,2), ma che comunque segnalo per futuri lavori.
Poi, deve esserti sfuggita una “i” nella frase “in quanto suoi gravissimi peccati…” e un termine nella frase: “trovando dinnanzi a loro l’orrendo”, proprio perché questa finisce con l’aggettivo; a meno che non fosse usato in funzione di sostantivo – ma allora avrebbe avuto la maiuscola –, c’è una parola mancante. Non ho tolto comunque nulla, perché non levo punti alle sviste (anche se ovviamente le segnalo).
Per quanto riguarda lo stile, nulla da dire: chiaro, pulito e tagliente, rispecchia alla perfezione i pensieri della cara Emily e la sua mentalità. Ci sono frasi davvero perfette, come il finale – che ho trovato splendido – e le espressioni che manifestano la sicurezza di essere nel giusto e, di conseguenza, poter dare giudizi sugli altri, sicuramente meno puri di lei: ecco la spudorata certezza di essere l’arma perfetta del Signore e di non aver commesso alcun crimine – anche se, alla luce dei fatti, tutti sappiamo la verità.



♦ IC/Caratterizzazione personaggio: 10/10

Complice anche l’ottimo adattamento dell’opera da parte della BBC (in forma di miniserie del 2015), Emily riesce perfettamente a risultare odiosa, rasente all’insensibilità e alla tenace difesa della propria mentalità miserevole. Anche dopo la morte della povera Beatrice, non smette di addossare a lei la colpa di ogni cosa che sia accaduta: della gravidanza, del successivo abbandono, della morte violenta… giungendo fino a incolpare la ragazza di aver posseduto Wargrave per poter portare a termine la sua vendetta – una vendetta, dice propriamente Emily, infondata in quanto portata da una peccatrice.
La sua mentalità, lo dico chiaramente, mi disgusta: è un misto d’ipocrisia e cattiveria, di possessione e indifferenza che la rendono la più spregevole e falsa tra i personaggi qui presenti. Vera o Lombard, per esempio, nonostante le azioni criminali non mi hanno mai suscitato una tale repulsione: proprio perché, per quanto tengano nascosti i propri errori, non affermano di essere stati nel giusto né che fosse stato giusto così; entrambi sapevano che quello che commettevano era un torto e che erano condannati – mentre lei no, anzi. In questo circolo di assassini per errore, per amore, per gelosia, per rabbia o convenzione, ai miei occhi Emily è la peggiore: folle nella sua tanto conclamata rettitudine, lontana da quella carità che vuole mostrare e chiusa nelle sue idee di perbenismo e sdegno che non la faranno mancare a nessuno.
Ecco, tutto questo l’hai reso benissimo in tale what if – per altro molto particolare e interessante – che fino all’ultimo ce la mostra nelle sue ingannevoli, ipocrite forme: i miei complimenti per essere riuscito a mostrare con coerenza un personaggio non facile né amato, e quindi distante da una possibile empatia e comprensione.



♦ Introspezione: 10/10

Non mi dilungo molto sull’introspezione perché è amalgamata perfettamente alla caratterizzazione e, ugualmente al parametro sopra, coerente con il personaggio.
Non è molto estesa, eppure è completa: riassume e mostra quello che volevo leggere, l’animo di un cattivo e la propria messa a nudo.
Fa nulla che, appunto, quelle parole siano così assurde da essere allucinate e folli: le sue seppur false convinzioni sono mostrate con tutta la loro forza e colpiscono una dopo l’altra con la certezza di ferire e indignare, e mostrare la spregiudicatezza scaturita dalla certezza di agire sempre sulla retta via; ecco, se possiamo biasimarla per ogni altro aspetto, di certo non si può dire che Emily sia una donna insicura di sé e della sua “missione”.



♦ Gradimento personale: 5/5

Ho decisamente amato questo piccolo mutamento della trama generale e l’assassinio di Wargrave che salva quattro dei colpevoli: questa scelta è verosimile con le azioni che Emily avrebbe potuto compiere se “la puntura dell’ape” non l’avesse uccisa, quindi è stata valutata come un’ulteriore punto di forza di una storia decisamente ben studiata e scritta.
Non mi dispiacerebbe se questa diventasse una sorta di raccolta con tutti i personaggi, perché mi vengono i brividi dall’entusiasmo al solo pensiero di come tratteresti Vera (la sua storia sarà sempre la mia preferita) o i miei cari Lombard e Blore; questo non per costringerti a scrivere, ci mancherebbe, ma per dirti che hai fatto davvero un ottimo, ottimo lavoro con Emily. I miei sinceri complimenti.



TOTALE: 34,8/35
[Modificato da Laodamia94 18/11/2018 17:30]
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18/11/2018 17:27
 
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PRIMA CLASSIFICATA:
Affrontare l’Odio di LITA_EFP




♦ Grammatica e stile: 10/10

La grammatica è perfetta, non ho nulla da aggiungere – e infatti su questo parametro non mi soffermo; e sullo stile non ho davvero parole. Una cosa che ho sempre amato è come un autore, professionista o meno, riesca a trasportarmi con la forza delle parole nel contesto che racconta, che mi faccia entrare nel suo mondo e mi tenga legata lì fino a quando vuole lui; e tu, cara Lita, ci sei riuscita alla perfezione in ogni scena, dalle lacrime fino alla visione del mondo dalla Rocca.
Ogni parola è ben congeniata, non stona né risulta un semplice riempitivo: hai preferito essere essenziale ma andare dritta al punto, completa e incisiva come una stilettata, e di questo ti ringrazio davvero perché ogni frase è scivolata con grazia e profondità, circondandomi con l’ombra tormentata e fredda di Aster e portandomi direttamente da lui.



♦ IC/Caratterizzazione personaggio: 10/10


Fatti dire che questa storia ha, tra i tanti pregi, di essere ben studiata ed equilibrata in ogni suo aspetto; ergo, ho amato davvero tanto la caratterizzazione di Reis e Aster, che ora vado a commentare.
Entrambi sono personaggi forti e particolari nell’opera originale: partendo da Reis, ecco… lei mi ha sempre angosciato un poco per essere stata la causa degli incubi di Nihal e per quell’odio – qua non semplicemente accennato, ma proprio sentito – che fino alla fine le rode il cuore e l’anima, e anche qui mi ha dato qualche brivido; della bella gnoma risulta bene, quindi, la fiera rabbia e il disprezzo che la menzogna di suo padre ha fatto nascere in lei, qualcosa che determinerà verso il peggio i pensieri già chiari di Aster, e che porterà altro dolore.
La loro storia a due è avvincente, anche se fortissima: e più di una volta mi sono chiesta se Reis non sia anche lei da considerare cattiva, per non aver creduto al suo di cuore ma alle parole di un altro, per non aver ascoltato, perdonato e, invece di abbandonare, essere rimasta vicina ad Aster pur con tutta la sua rabbia… ma la sua fierezza ha avuto la meglio, si è lasciata alle spalle ogni cosa e, già da qui, l’ombra ha iniziato a scendere su più destini di quanto lei potesse sospettare.
Aster è legato a doppio filo con lei in amore e in guerra: il suo abbandono non fa che accendere ancora di più il fuoco delle sue convinzioni, la morte è già con lui e, ora che anche l’ultima barriera e cura si è infranta, nessuno potrà contenere la potenza delle sue idee – idee che hanno il proprio senso, pensando alla storia personale del Tiranno; idee che riguardano l’umanità e la sua parte peggiore, che non fa che infittirsi e infettarsi nel suo cuore ferito e, con la fine della relazione con Reis, sono destinate a non rimanere più solamente tali… non a caso lui dice che Reis è stata la finale conferma di quanto ha sempre creduto.
Ma davvero, alla fine di chi è la colpa di tutto questo? In questa storia non ho visto, infatti, un solo villain, ma molteplici e tutti in concorso per recare distruzione: da portatori di carne e sangue fino ai sentimenti più negativi. E no, non c’è alcuna salvezza; siamo al tramonto della pace, e all’inizio della notte più dura.



♦ Introspezione: 10/10

Mi sono dilungata nella caratterizzazione e quindi qui sarò molto più breve, perché in questo caso l’introspezione si lega direttamente al precedente; quindi, l’unica cosa che aggiungo è che, nonostante la storia non sia propriamente lunga, sei riuscita a mostrarmela in modo soddisfacente, esaustivo.
Hanno aiutato, come detto sopra, le frasi ben calibrate e letteralmente esatte, che con poche espressioni hanno già detto ogni cosa; un altro esempio di come si possa raccontare molto anche in poco, basta che sia ben scritto.



♦ Gradimento personale: 5/5

Era da tempo che non leggevo qualcosa sulle Cronache, e ho veramente amato la tua storia.
Per quanto non sia il mio villain preferito dell’opera, Aster ha una storia di tutto rispetto, e poter rileggere qualcosa a riguardo è stato per me bellissimo: sei riuscita a entrare nella sua mente e a mostrarmi uno spaccato di essa, proprio come avevo chiesto e speravo; averlo reso in modo poetico, approfondito e coerente con il personaggio ha reso il tutto ancora più lodevole e degno di nota, nonché di una malinconia che, da grande amante dell’angst, non potevo non apprezzare.



TOTALE: 35/35




PRIMA CLASSIFICATA PARIMERITO:
Il Prezzo della Verità di UNKNOWN_




♦ Grammatica e stile: 10/10

In ambito grammaticale non ho trovato errori, anche se la storia presenta frasi molto lunghe, che io avrei spezzato con la punteggiatura (un esempio di questo è la prima frase della parte iniziale, proprio sotto la scena descritta in corsivo); questo solo per questioni di scorrevolezza.
Per quanto riguarda lo stile, invece, posso solo dire che l’ho trovato perfetto per il tipo di storia: a volte più veloce e delicato, altre più duro e tagliente, descrive esaustivamente i pensieri di Puherito proprio perché questi sembrano dettarne l’andatura, mordendo la pelle o semplicemente richiamando la malinconia di ciò che non torna più indietro.
È uno stile che usa termini anche ricercati ma senza appesantire, trasmette le sensazioni con efficacia e la progressiva discesa verso le tenebre delle perdita, della colpa, del rimpianto che, benché alla fine non voglia essere riconosciuto, comunque esiste. Esiste, e si fa sentire secondo i suoi modi.
Particolarmente forte e azzeccata la frase finale, “Le fate non esistono”.
Ecco, qui sei riuscita a riassumere l’esito inevitabile e crudo di una vicenda che ha segnato troppe persone, e tanto dolore.
Approfondiamo il tutto nei prossimi parametri.



♦ IC/Caratterizzazione personaggio: 10/10

Io Puherito l’ho sempre tanto, tanto amato. Complice la mia assoluta devozione ai personaggi secondari, leggendo Fairy Tail Zero ho compreso fin da subito che non poteva essere una semplice spalla che, per qualche ragione, alla fine diventa un terribile villain: Mashima mi ha preparato sul fatto che tutti i personaggi hanno la propria backstory che spiega i loro comportamenti e, generalmente, è una crociera di feels infiniti, e anche Puherito non si discosta da ciò.
Non credo ci siano storie che lo riguardino, la tua è la prima che leggo; e non so come ringraziarti di aver trattato questo personaggio, specie nel modo in cui l’hai trattato: dall’inizio fino alla fine, passo a passo, con la giusta calma e introspezione.
Hai deciso, quindi, di mostrarlo nell’aspetto più sereno della relazione con Mavis: una dolce bambina curiosa che chiede aiuto a un adulto su domande che non sa, misteri da svelare e avventure da vivere, ecco dove si situa la scena più dolce e innocente di una storia che poi presenterà ben altri toni. Non ho fatto fatica a vedermeli nella mente, così diversi ma, grazie alla spontaneità della Fata, in qualche modo uniti.
Questo, appunto, è solo il punto d’inizio: perché ben presto iniziano i problemi e una progressiva distanza che nessuno dei due ha chiesto né vorrebbe: la morte di Rita, l’allontanamento di Mavis e la scoperta della maledizione sono così raccontate tramite ciò che lasciano nell’animo di entrambi i protagonisti, e qui inizia lo strazio; se si pensa a come Puherito provi a fermare Mavis ma ci riesca solo quando Zeref gliela riporta priva di vita, quando riesca a riabbracciarla quando non è più, ecco che già si è arrivati a un punto crudele, ma neanche il peggiore.
La vera tristezza è sorta quando Puherito parla di tutti gli anni che ha speso per cercare una soluzione e riportare indietro la Fata; e questa parte viene raccontata in maniera talmente ampia da far male, ogni tassello della realizzazione, della sconfitta e della lontananza è una stilettata.
Questo aspetto è trattato anche nell’opera originale, ma tu per prima ne hai trattato con chiarezza tutta la portata emotiva: la disperazione, l’impotenza, la voglia di continuare a lottare e i risultati di ciò che invece si oppongono… e, alla fine, la scoperta di qualcosa che stravolge ancora una volta la realtà.
Alla sofferenza si impone un’altra sete di conoscenza, una nuova ricerca che distruggerà e seppellirà i ricordi più luminosi e il proprio cuore al fantasma del Potere, della Magia; l’ultimo scalino che porta alle tenebre, ma che non consente la risalita da esse.
Un cammino che ha le sue regole e la sua verosimiglianza, questo; e tu l’hai descritto in maniera eccellente e appropriata al personaggio, cosa né facile né secondaria.



♦ Introspezione: 10/10

La dose massiccia d’introspezione ha dato molto a questa storia: d’altronde, per una narrazione del genere questa era assolutamente necessaria. Il dispiegarsi di essa attraverso non solo i pensieri ma i ricordi e le esperienze vissute l’ho trovata una scelta ottima: non solo un monologo interiore senza fine, quindi, ma un vero e proprio dialogo tra lui e Mavis, e tra il sé stesso di una volta e quello che poi è divenuto.
Mostrare come un personaggio si relazioni con una parte di sé che non c’è più è sempre bello da leggere, e anche questo particolare caso non fa alcuna eccezione.



♦ Gradimento personale: 5/5

Cos’altro possiamo aggiungere a quanto abbiamo detto? Sei riuscita a dire la tua su una questione importantissima nell’opera originale, hai trattato di un personaggio che in pochissimi, se non nessuno, considera, e creato un ottimo lavoro: non posso che finire la valutazione, quindi, ringraziandoti di questo e affermando con tutta sicurezza che questa storia sia una delle migliori che abbia letto su tale fandom.
Con la speranza che non sia solo io ad accorgermi di ciò.



TOTALE: 35/35
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Post: 1.126
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18/11/2018 17:29
 
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RECENSIONI PREMIO:

Lita_EFP » 4/4
Unknown_ » 4/4
Shyliss » 3/3
mystery_koopa » 3/3
blackjessamine » 2/2
[Modificato da Laodamia94 18/03/2019 22:37]
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Post: 935
Giudice*****
18/11/2018 17:40
 
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Re:
Carissima Laodamia ^^,

Chiamo sempre Loki con l'appellativo Lingua d'Argento e quindi... sta sul podio...d'argento, appunto!^^
Eh, "adesso" fa più scena, ma "in quel momento" sarebbe stato probabilmente più idoneo, dannaz! ^^
Mi fa davvero tanto, tanto piacere che tu abbia apprezzato la mia rivisitazione del mito!
Ovviamente vorrei la valutazione come recensione [SM=g27998]
E ti indico immediatamente le 3 recensioni premio che vorrei:

- Resterà il ricordo di un bacio
- Ossessioni, whisky e oro
-Ossessioni, whisky e oro cap. 2

Complimenti a tutti e in particolar modo all'oro e a mystery che divide con me l'argento! ^^
[Modificato da Shilyss 18/11/2018 17:40]
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Post: 1.126
Giudice*****
18/11/2018 17:46
 
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Re: Re:
Shilyss, 18/11/2018 17.40:

Carissima Laodamia ^^,

Chiamo sempre Loki con l'appellativo Lingua d'Argento e quindi... sta sul podio...d'argento, appunto!^^
Eh, "adesso" fa più scena, ma "in quel momento" sarebbe stato probabilmente più idoneo, dannaz! ^^
Mi fa davvero tanto, tanto piacere che tu abbia apprezzato la mia rivisitazione del mito!
Ovviamente vorrei la valutazione come recensione [SM=g27998]
E ti indico immediatamente le 3 recensioni premio che vorrei:

- Resterà il ricordo di un bacio
- Ossessioni, whisky e oro
-Ossessioni, whisky e oro cap. 2

Complimenti a tutti e in particolar modo all'oro e a mystery che divide con me l'argento! ^^




Mi avete fatto passare le pene di Loki voi tutti, vah! Siete troppo bravi!
Va bene, mi segno le storie e passo a lasciarti la valutazione 💓
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