“ Chi cerca cio’ che non deve, trova cio’ che non vuole!”         
un riflesso di vita da leggere con il cuore
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il custode

Ultimo Aggiornamento: 09/12/2018 18:12
17/06/2018 12:50
 
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Dunque sarei proprio (io?) il custode del Silenzio, ma infatti non sopporto i custodi completamente servi dei padroni, come quello che mi guarda sempre con un punto interrogativo negli occhi - come se ogni volta vedesse un ufo o qualcosa di un po' inquietante del genere ibrido, roba che lui vorrebbe magari chiudere fuori dall'inconscio primordiale collettivo, pur così techno, ma senza troppa logica umana; ci fosse appunto qualcosa di un po' diverso dalla troppo mediatica-maledetta logica del profitto, per noi tutti divorati come infiniti burattini-plasticòsi - dal Dragone dei grandi o medio-piccoli 'fratelli' x uno spasmodico-incontrollato Controllo... Gli fa comodo, mentre mi sento perennemente spaesato quaggiù...al suddetto suddito-custode spesato di tutto ecc., servire 'ottusamente' i turisti che arrivano nell'isola da ogni parte d'Europa...Ma fa mica niente per me, cioè mi ha dato due reti per il letto che qualche ricco aveva buttato (seminuove) eh, non posso andarmene da qui perché sto vivendo anche in vecchiaia una seconda anzi terza stagione all'inferno: proprio per questo, in effetti, mi sento quasi eternamente giovane - forse come nell'Istrione di Aznavour, "perdonatemi se non ho niente in comune con nessuno di voi...". - E' un po' come se facessi parte dei 'servizi segreti' muy-espeziàl che hanno un loro 'marginale-centro' nella creatività d'un cosmo che non sia di ghiaccio più o meno perenne nel corazòn; perché? Mi smuovono gli opposti - amori ancestrali ed al contempo un odio nient'affatto assurdo ovvero una detestabilità-rituale per troppe cose che non sopporto. Faccio male quindi a ripetere che (le) più lontane stazioni orbitali sono questi miei occhi stanchi? Ho bevuto vino bianco frizzante per smaltire lo stress attualissimo, bé cosa c'è allora (d'altro? Un po' di mare!) Qualcosa che non va mai giù? mi diceva allora il Mr.(che era poi Baudelaire c.a. un secolo e mezzo fa): "Va tutto bene nel peggiore dei mondi possibili". No, non era 'necesariamente' esagerato, come cantava d'altra parte anche Sedaka "E_sagerata, Non mi puoi cacciare-e _nei guai..." et (filosoficamente parlando): "I cavilli tuoi (i capricci tuoi) son cose ridicole-eh!" - La giovane bagnina che ha sostituito il pelato cartaginese dell'altr'anno, è assai gentile e spigliata, mi ha subito chiesto un po' ridendo di mattina presto, se abitavo nel condominio (perché? 'Devono' controllare evidentemente che non ci siano o non vengano lì in piscina degli abusivi); poi ho immaginato chissà perché - che osasse perfino domandarmi: "Come mai non porta neanche un tatuaggio? Neppure uno piccino sulla spalla!" - Ci vuole ben altro per fottermi: la sostanza sta invece e comunque per me (nel rock fisio-gnomico) che può rendere bellissimi momenti di pausa nell'eternale stress esitenziale quotidiano - anche partendo da piccoli ibridi errori simili a dei morticini da immortalàre magari nello stesso (oppure in qualche altro aspetto del) quotidiano convulso.
[Modificato da albert314 04/05/2020 11:38]
17/06/2018 15:42
 
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Tra i libri che son saltati fuori da una cassa di cartone un po' marcita, c'era un libro storico di Montanelli che cercavo da anni, le prime pagine smangiate dai soliti vermini o altri insetti (più o meno kafkiani) che non so bene definire né decifrare, ho dovuto così strappare e buttare le prime pagine e mi accontento di tante altre con certi fori di qua di là, come se qualcuno avesse sparato al libro con un fucile da caccia x fagiani, eh son pagine rosicchiate a dx a manca ma in questo caso non c'entrano affatto i topi. Il volume di M. che m'interessava appunto, scritto assieme a Gervaso, dev'essere "un sacco bello", adesso m'interessa assai di più di anni fa-quando me lo son 'dimenticato' a marcire - s'intitola "Storia d'Italia - L'Italia dei secoli bui, vol 1°". L'ho messo quindi al sole e al vento, cerco insomma di salvare il salvabile. Gli altri due volumi che ho rinvenuto sono "La Grecia classica" e va be' "L'Antico Egitto" mica certo da sottovalutare. Poi, basta, me ne esco dal giardinetto - per fare un quotidiano rituale giretto fino al pattume condominiale. Ogni anno poi, nonostante le asperità esistenziali, ritorna l'innamoramento del mare, ossia per il mare - specie quando hai ancora la fortuna di trovarlo pulito in certe giornate un po' particolari - se la corrente porta in fuori, assistita da un venticello magnanimo. Intanto, medito sul detto dei latini, che in fondo erano in molti casi e per vari aspetti degli snobboni-spaccamontagne: "Memento audére semper"(Ricordati di osare sempre), però cerco di rimediare un po' meglio da per me: Osare sì (ma) non ab-usare. - Kavafis e Catullo invece, che mi sono da sempre così cari, li ho tenuti fin dalla mia adolescenza direttamente nel cuore, riportandone molti versi a memoria, oralmente come si faceva nei tempi omerici, dunque assai prima della galassia-Gutemberg ossia della carta stampata.
[Modificato da albert314 12/12/2018 11:10]
18/06/2018 12:26
 
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Se fosse vivo il Filotéta oggi, ch'era amante della mia tossica amica Gata, (la quale ben presto si suicidò gettandosi nel vuoto in quel di San Patrignano), oggi avrebbe più o meno sessant'anni; ma suppongo che sarà ormai morto anche lui, magari già da anni, di aids o che altro, non riesco d'altra parte ha rintracciarlo più da nessuna parte, neppure sul web. - Quando portai 'sto Filoté dal vecchio Cocco commediografo, a cui piacevano molto certi 'giujnott', (come per es. un imberbe macellaio alla cui botteguccia milanese andava sovente a rifornirsi, e lo invocava spesso citandolo così: 'Ora vado dal mio macellaiètto!") - li lasciai subito soli: il giovanotto aveva bisogno di qualche soldo, quindi in pratica per 50 mila lire degli anni '80 fece col Cocco una piccola marchetta (Cocco gli 'inflisse' il piacevole-castigo d'una veloce pompa, e poi infatti il vegliardo commentò: "Non c'era granché gusto...i senegalesi nella 'mia' Perugia son molto meglio...Anche perché quello non vedeva l'ora di godere e quindi venne quasi subito!"). - Uno stoico come me, sia pure un po' epicureo ed eclettico, finse di niente, quindi lasciai perdere ben presto 'ste faccenduole da strapazzo, in pratica cercai di rimuoverle; d'altronde, il grande poeta Virgilio Marone from "Màntua me gènuit.."(Mantova mi generò, mi dette i natali), era passato da un'iniziale infatuazione per l'epicureismo, mi sembra, allo stoicismo; come sosteneva l'imperatore Marc'Aurelio (tale difficilissima e quasi terribile concezione vitalistica): "Prendere [un amore o il potere, sia la morte che la stessa vita] senza ILLUSIONI; lasciare [più o meno tutto quanto] SENZA troppe difficoltà", forse sembra facile a dirsi, ma prova a metterlo in pratica... - Sì, caro Cocco di via Aurispa, me li ricordo i leopardiani "studi matti e disperatissimi" nelle varie biblioteche cittadine tipo la Sormani, dove studiavo con un certo profitto anche lo spagnolo Seneca, che era finito in esilio dalla Roma pre-neroniana, nel Dito-Estremo-nord della Corsica all'epoca di Claudio imperatore, quindi venne richiamato a Roma da Agrippina mi pare, affinché istruisse Nerone e lo instradasse appunto verso una certa saggezza-filosofica, ma quello dopo un po' s'era rotto d'un tale maestro un po' ambiguo, per certi aspetti simile a Rasputin; qualcuno infine accusò Seneca di far parte della congiura dei fratelli Pisoni, così arrivò anche l'ordine di Nerone di tagliarsi le vene, il che era di moda all'epoca per uccidersi, andando avanti a bere e a scherzare parlando del più e del meno come se niente fosse...Un po' come oggi è di moda impiccarsi (senza spargimento di sangue, ripeto).
[Modificato da albert314 09/02/2024 16:25]
19/06/2018 15:38
 
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Anche i Vichinghi, che significa 'guerrieri', facevano parte dei Normanni ossia popoli del Nord-tipo Svezia, e tra questi gli Altavilla (Hauteville) protagonisti di quello che accadde in Sicilia e sud-Italia circa mille anni fa; Roberto il Guiscardo(=l'Astuto) della famiglia Altavilla, riuscì dunque a strappare Sicilia e Malta alla dominazione musulmana; e si passò così dal gran Conte di Sicilia, Ruggero I, che era fratello del Guiscardo, al successore Ruggero II con un regno vero e proprio di Sicilia, capitale Palermo; costui, avveduto politico, ottenne anche il principato di Capua, il ducato di Napoli e la contea dei Marsi - una specie vasta di dominio che si estendeva fino alla greca Corfù. Ma la cosa strepitosa che tra le righe, e non credo sia Montanelli a dircela, ma ce la viene quasi di straforo a rivelare quel 'peste e corna' di Gervaso...Insomma il concetto è il seguente: la mafia siciliana risalirebbe alla fine della dominazione araba in Sicilia, circa mill'anni or sono: "...gli arabi continuarono a resistere nel montagnoso cuore dell'isola, dove probabilmente gettarono e lasciarono il seme della "mafia"." Parola che d'altronde deriva probabilmente dall'arabo "mo'afiah" e significa arroganza, prevaricazione, trucida affiliazione ecc. - Lo sa anche il mio vecchio amico Vanus che abita e lavora ad Anzio, il quale m'ha scritto tra le altre cose: "Com'eran belli i nostri tempi di gioventù; oggi è tutto così finto e troppo virtuale..."
[Modificato da albert314 19/06/2018 16:39]
22/06/2018 15:19
 
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trilogia di Montale..
In un solo volume la trilogia marsigliese di Jean-Claude Izzo, con protagonista Montale Fabio, un poliziotto molto particolare...che, per vendicare Manu e Ugo assassinati dalla malavita, ha il compito appunto di fare giustizia. Cresciuto nei vicoli poveri del porto francese, è diventato una specie di educatore in strade assai difficili... Ama donne, musica, i grovigli che sembrano impossibili da s-grovi-gliare, naturalmente il vino, il mare... Così l'azzurro cielo ed il nero della morte (e dell'odio) si mescolano al sangue grondante nei bassifondi ma anche nelle cosiddette alte sfere de polit-tica. Bé, non sia mai detto che l'ho mai letto, anzi da poco ne ho sentito parlare, ma so che vale... Vorrei leggere di Izzo (1945-2000) anche "Il sole dei morenti" etc. (Egli nacque a Marsiglia da un immigrato italiano originario della provincia di Salerno, e da una casalinga francese, figlia di immigrati spagnoli); io invece nacqui a Milano, 'livida e sprofondata per sua stessa mano'...come cantava Ivano Fossati.
[Modificato da albert314 19/07/2018 22:04]
17/07/2018 11:06
 
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il custode era bravissimo, efficientisimo ma ora è cambiato-diventato una specie di subdolo automa, insomma ha cambiato personalità, è totalmente diventato uno schiavo...sembra un'altra persona - SENZA PERSONALITA' - come uno pieno di peli che continua a grattarsi nella calura estiva, non potendo farsi mai un bagno nel mare al momento opportuno (quando appare più sudaticcio che mai) né una doccia qualsivoglia poiché resta sempre vestito: la sua funzione è servire-fruire dei tali condòmini all'aperto, sotto il solleone. - Mah, anche un certo poeta est cambiato, s'è scazzato, non scrive ormai Quasi più, tantomeno poesie 'consolatorie' - dato l'eccessivo peso del mondo (sta parlando dell'attuale) - era meglio secondo lui quando popoli cmq andavano in battaglia seguendo le decisioni d'un generale o l'altro, piuttosto che ora un popolo che guida così nevroticamente anche in vacanza, capace più che altro di spingere il piede sull'acceleratore - mentre se può evita con lo stesso di frenare...
18/07/2018 20:05
 
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Hanno smesso di rompere il cazzo, questi genitori? anche dopo morti! Cosa pensano di meritarsi 'ancora'? Forse un posticino al cimitero? No, no,Guai! Non c'è più posto per i troppi zombi & defunti in una realtà ultra-GLOBALIZZATA, ed intanto i parenti (stretti....) ti portano LORO chissa' dove...Perché non si possono più dire certe cose? Si può dire di tutto, anche se stiamo sopravvivendo nel fantasma collettivo - del fantasma (privatizzato) di un'INCERTA LIBERTA'. Mi dice il guercio, che però non è un indifferente plasticoso lercio: "La mi mamma in cenere sta in una cassettina in un armadio di casa, dunque perché la tua non potrebbe giacere in una piccola urna in solaio o in cantina?" Non è più tempo di cimiteri... teniamo però almeno i cimiteri delle celebrità, tipo a Parigi il "Pere Lachaise", (io) vorrei solo una targhetta votiva in qualche strano posto che dovrò ancora scegliere; in ogni caso non sono così presuntuoso da considerarmi tanto meglio (come uomo o divinità ancestrale) di un cane o un gatto, sia domestico che abbastanza randagio ed affamato...
[Modificato da albert314 11/12/2018 13:14]
30/07/2018 17:39
 
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Non sono un mostro perché non amo in genere i cimiteri, i mostri veri sono ad es. tutti quei parenti che troppo avidamente tirchi, non laciano neanche i soldi per un funerale decente, intendo soldi sul conto di un'anziana defunta, fingendo che lei non posedeva più niente... Cmq per cambiare argomento, come mi disse anche una brava dentista sarda all'OSPEDALE, "Parlo da sola" mi ricorda qualcosa di Anna Marchesini, che ci manca per la sua genuina autenticità, ed è come se fosse ancora viva tra di noi - nonostante sia scomparsa da un po' di tempo. Poi però iersera, mi son scordato di ri-vederla...
[Modificato da albert314 31/07/2018 08:40]
09/12/2018 18:12
 
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Sono dunque il custode di un Silenzio, e da me infatti non profferisce quasi più verbo...
Jaques Prevért aveva scritto L'immenso e rosso, ma sono trascorsi almeno ottant'anni, Kerouac è morto nel '69 ed io non sono certo qua per tirarmela con Salvini vs. Di Maio e viceversa, insomma tali&quali amori-odio secondo le classiche real-politiks, tipo 'alleanza come fiction d'un'intesa e viceversa'. TRavaglio è senza bavaglio per fortuna sua - infatti come ha detto la Carfagna "lui è affascinante ma surreale"... W. Burroughs che m'interessa di più, pensava che gli antichi egizi fossero a tutti gli effetti degli scoppiati-superficiali molto simili agli spietati ariani, con tutta quella loro montatura più che assurda sull'aldilà; non è colpa mia dopotutto, se ogni vero poeta si può sentire una vittima forse affiancata ad... o da un ebreo - ma di quelli davvero erranti... E' proprio così, in fondo al pozzo delle nostre brame: esiste una vita banale ed una autentica, ma secondo un 'fingitore' pessimista come me le nostre scelte sono solo apparenti; in sostanza aveva ragione Cecco Angiolieri, e così pure Cecco d'Ascoli che riteneva le società umane da sempre immature e acerbe, almeno fin'ora prive sia d'un riscatto esistenziale che d'una effettiva redenzione spirituale...Eh, poi cmq "del doman non v'è certezza", e molto spesso neppure dell'oggi.
[Modificato da albert314 09/12/2018 18:32]
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