Chi (non) é la vittima italiana del disastro aereo a Cuba

Molti giornalisti nostrani, al pari di certi periodi$tas, hanno fatto confusione sull'identità della donna italo-cubana deceduta nel disastro aereo

Qui di seguito alcuni siti che hanno riportato la falsa identità...

www.viagginews.com/2018/05/19/disastro-aereo-cuba-chi-vittima-italian...
www.leggo.it/esteri/news/monica_leyva_garcia_alexia_morta_aereo_cuba_19_maggio_2018-3742...
www.ilgazzettino.it/esteri/monica_leyva_garcia_alexia_morta_aereo_cuba_19_maggio_2018-3742...
www.ilmattino.it/primopiano/esteri/monica_leyva_garcia_alexia_morta_aereo_cuba_19_maggio_2018-3742...

...con articoli di questo tipo

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Disastro aereo di Cuba: chi è la vittima italiana




Si chiama Monica Leyva Garcia la vittima italiana del disastro aereo di ieri sull’isola di Cuba. Insieme alla donna è morta anche la figlioletta di 15 mesi, Alexia. La giovane mamma deceduta nell’incidente aereo era una giovane specializzanda in chirurgia. La vittima è una cittadina cubana naturalizzata italiana. La Farnesina con l’Unità di crisi immediatamente si è messa in contatto con la famiglia della donna in Italia, per fornire supporto e qualsiasi tipo di assistenza. L’incidente ha coinvolto un Boeing 737 appena decollato da L’Avana.

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Ma, come reso noto dalle fonti ufficiali, si tratta di Carmen Silva Zambrano Rosa

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Anche una cubana naturalizata italiana tra i passeggeri: si chiamava Carmen Nella lista dei passeggeri dell'aereo precipitato venerdì all'Avana c'era anche una cittadina cubana naturalizzata italiana. Lo hanno reso noto fonti della Farnesina. La donna si chiamava Carmen, aveva 50 anni, era originaria dell'isola caraibica e aveva ottenuto la cittadinanza italiana per effetto delle nozze con Massimo Navaro, 58 anni, di Cilavegna - nel Pavese - dove risiedeva anche lei. Da quanto si è appreso era tornata al paese d'origine per un viaggio di pochi giorni, per fare visita ad alcuni parenti: sarebbe dovuta rientrare in Italia lunedì. L'unità di crisi della Farnesina è in contatto con la famiglia in Italia per fornire ogni possibile assistenza. Le verifiche delle autorità cubane - fanno sapere le fonti del ministero degli Esteri - non sono ancora terminate

www.rainews.it/dl/rainews/articoli/aereo-precipitato-cuba-107-morti-farnesina-a-bordo-anche-cubana-naturalizzata-italiana-5c97fa3f-6eb3-43c9-aaa3-31d656b4b...



Una donna italo-cubana compare tra le vittime del disastro aereo del 18 maggio a Cuba.

Tra le 110 vittime del disastro aereo verificatosi il 18 maggio a Cuba c’è anche una donna italo-cubana. La donna si chiamava Carmen Silva Zambrano Rosa e aveva 50 anni. Era nata a Cuba ma aveva ottenuto la cittadinanza italiana dopo il matrimonio con Massimo Navaro, 58 anni, proprietario di un’impresa edile. I due coniugi vivevano a Cilavegna (in provincia di Pavia), insieme alla figlia che la donna aveva avuto da una precedente relazione.

La coppia abitava a Cilavegna, in provincia di Pavia. Con loro viveva anche una figlia, frutto di una precedente relazione di Carmen. Gli abitanti di Cilavegna parlano di Carmen come di una donna “riservata ma ben inserita” nella comunità locale.

La donna aveva recentemente deciso di recarsi a Cuba per fare visita ai parenti che aveva lasciato sull’isola. Proprio per questo si trovava sul volo Cu 972 sul quale ha perso la vita.

www.notizie.it/cuba-donna-italo-cubana-le-vittime-del-disastr...

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«Ciao bellissima». Era il solito saluto di Carmen Silva Zambrano Rosa alla barista del bar Roma, nel centro di Cilavegna. Un saluto preceduto da un grosso sorriso che non ci sarà più perchè la donna, aveva 50 anni ed è titolare di doppia nazionalità italo cubana, è tra le 110 vittime del tragico incidente aereo avvenuto venerdì scorso a circa 13 chilometri dal centro di L’Avana. Il volo interno CU 972 era diretto a Holguin, città di origine della donna che era sposata a Massimo Navaro, un artigiano edile di 58 anni. I due abitavano a Cilavegna vicino ai due figli, Henry e Douglas. Nel cortile c’è anche l’abitazione del padre dell’imprenditore italiano. Ed è proprio per le precarie condizioni di salute del genitore che Massimo Navaro non è partito per Cuba con la moglie.

«Veniva spesso qui – spiegano al bar Roma – ed era sempre sorridente, pronta alla battuta. Una donna veramente gradevole che in paese aveva socializzato con tutti. Non passava qui a bere il caffè come fanno in tanti, ma inviava denaro a Cuba dove aveva ancora i parenti. Parlava molto volentieri e raccontava della sua terra. Non sapevamo che fosse partita ma lo faceva spesso. Ma restava da suoi parenti cubani solo pochi giorni sembra anche per mantenere la doppia nazionalità. Poi rientrava in Italia dal marito e dai figli. Siamo tutti molto addolorati e dispiaciuti per quello che è successo. E’ una tragedia che tocca tutti noi del paese».

Carmen Zambrano abitava a Cilavegna da circa vent’anni e si era guadagnata la stima e il rispetto di tutti. Aveva lavorato da un fornaio a Parona e aveva poi svolto altre attività. «Era spesso in giro per il paese – spiegano davanti al bar - una presenza sempre discreta. Andava d’accordo con tutti e colpiva per il suo sorriso spontaneo. Si era inserita nel migliore dei modi grazie al suo carattere. Ormai era una di noi».

Sembra che il marito l’avesse conosciuta durante un viaggio a Cuba. I due si erano frequentati e la donna lo aveva poi raggiunto in Italia a Cilavegna. Una storia d’amore come tante che, purtroppo, si è conclusa in tragedia a causa di un destino crudele. Ieri mattina i parenti erano nelle loro abitazioni di via Foscolo a poche decine di metri dal centro del paese. Il portone è chiuso ed ad aprire è una cugina che sta aiutando Massimo Navaro a sbrigare le pratiche burocratiche.

Ed lei che da venerdì è in contatto con i funzionari romani del ministero degli affari esteri. «Preferiamo non dare notizie – spiega gentilmente - perchè anche noi non sappiamo nulla di preciso. Non sappiamo nemmeno quando dovremo partire per Cuba per eseguire il riconoscimento. Al nostro ritorno racconteremo tutto. Adesso preferiamo di no, siamo sconvolti». In serata è arrivata la notizia, senza conferme ufficiali, che il marito sarebbe partito lunedì per Cuba.

laprovinciapavese.gelocal.it/pavia/cronaca/2018/05/21/news/cilavegna-piange-carmen-ci-manchera-era-una-di-noi-1....

Pavia, 21 maggio 2018 - Sarebbe dovuta rientrare oggi a Cilavegna, dove viveva ormai da circa vent’anni. Carmen Rosa Silva Zambrano, 50 anni, era originaria della zona di Holguin, nell’Est dell’isola di Cuba, dove era diretto il Boeing 737 precipitato venerdì pomeriggio dopo il decollo da L’Avana. Un viaggio di pochi giorni, per andare a trovare dei parenti, mentre il marito Massimo Navaro, 58enne titolare di una piccola impresa edile, era rimasto a Cilavegna. E ancora ieri pomeriggio era in attesa di comunicazioni ufficiali dalle autorità cubane, attraverso il ministero italiano degli Affari esteri, per le procedure per il riconoscimento.

La famiglia si è chiusa nel dolore e nel silenzio, chiedendo anche alla Farnesina di non divulgare informazioni che la riguardano. Un silenzio rispettato anche dai vicini di casa e dai molti amici che a Cilavegna e in altri comuni della Lomellina piangono la prematura scomparsa di “Carmencita”, come la chiamava affettuosamente un’amica di Vigevano che ha affidato a un post su Facebook il suo dolore: «Hai insegnato molto con la tua semplicità, generosità e forza di volontà. Sarai sempre nel mio cuore con un ricordo vivo e gioioso. La tua risata è nella mia testa in modo indelebile».

Nessuno ha voglia di parlare tra i vicini nella casa di cortile a Cilavegna, centro di poco più di 5mila abitanti quasi al confine nord-occidentale della provincia di Pavia con quella piemontese di Novara. Lì la donna era diventata cittadina italiana sposandosi e trasferendosi a vivere circa vent’anni fa, portandoci anche il figlio Henry, avuto da una precedente relazione, che nel frattempo è cresciuto e si è formato una famiglia sempre a Cilavegna, regalando una nipotina che negli ultimi anni era diventata l’amorevole ‘occupazione’ di nonna Carmen.

In casa vive anche una nipote, ora già maggiorenne, figlia della sorella, di fatto adottata come una figlia dalla donna italo-cubana e dal marito. Carmen Rosa Silva Zambrano aveva lavorato per parecchi anni in un’azienda di prodotti da forno a Parona, il centro a pochi chilometri, in direzione di Mortara, noto proprio per i suoi tipici biscotti (le Offelle), mentre ultimamente non risulta che avesse un’occupazione, dedicandosi quasi in esclusiva agli impegni domestici e di ancor giovane nonna. E nel silenzio della famiglia e di chi la conosceva si sente forte il dolore per la sua improvvisa morte nell’incidente aereo,. Nel frattempo, il marito, rimasto a casa per problemi familiari, ha già preso un volo per L’Avana.

R.I.P.

I famigliari di Carmen Silva Zambrano Rosa, la donna di 50 anni morta a Cuba in un incidente aereo venerdì scorso, sono partiti, accompagnati dai funzionari del ministero degli Esteri, alla volta dell’isola caraibica per espletare le pratiche per il rimpatrio della salma. Molto conosciuta in paese, Carmen era benvoluta dai cilavegnesi.

«Era una bravissima persona - spiega il sindaco Giuseppe Colli - gentile, laboriosa e riservata». In gioventù Carmen aveva lavorato come impiegata amministrativa, per decidere poi di abbandonare il lavoro per aiutare il marito, il cinquantottenne Massimo Navaro, prima nella gestione di un’impresa di pulizia e poi in quella di una piccola impresa edile, nella quale i due stavano ancora lavorando.