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Ravenna, 2-3 giugno 2018 1° Round camp. Italiano Autocross

Ultimo Aggiornamento: 21/06/2018 23:50
05/06/2018 12:00
 
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Eccoci qui, nel post gara di Ravenna.
Sono stati due giorni intensi, senza ombra di dubbio. Giunto un paio di gg prima per dare il classico colpo di mano, ho potuto toccare con mano l’impegno e la mole di lavoro messa in campo da tutti quelli che erano lì per aiutare e portare a compimento tutti i lavori svolti durante l’inverno.
Iniziati ad arrivare il venerdì sera i primi piloti, hanno iniziato ad invadere il nuovo ed esteso paddock, aumentato di un 30% rispetto l’anno scorso. Essendo una trentina di unità in meno rispetto alla gara di CEZ 2017, non ci sono stati problemi di spazio.
Iniziata la giornata con le verifiche sportive e tecniche si è passati alle prove libere e successivamente le cronometrate, prima della prima manche di gara.
Complice il nuovo terreno riportato al fine di alzare la pista onde evitare allagamenti in caso di nubifragi, fin da subito è stato chiaro che non sarebbe stata una passeggiata gestire polvere e scivolosità, nel tentativo di non precludere troppo le velocità ai piloti, è stato tentata l’umidificazione pista solo in certe zone, ma la cosa non ha funzionato e le zone rimaste asciutte creavano muri bianchi che impedivano di procedere ai piloti nelle retrovie.
A seguito di una grossa presa di posizione del gruppo kart cross, che ha trovato nel Diablo, sempre grande, come in questo caso fuori e dentro pista, l’uomo che ha saputo dare un senso alla manovra attuata contro il rischio elevato dato dal non vedere a causa della polvere, è stato indetto immediatamente un faccia a faccia fra piloti e direttore di gara, che dava massima disponibilità per cercare di gestire al meglio sicurezza-visibilità e gara tutta.
Da lì, a mio avviso le cose sono cambiate e migliorate, peccato per la scelta affrettata dai fratelli Ruzzante di caricare il mezzo ed andarsene dopo aver chiesto di parlare col direttore di gara, dopo esser stati ascoltati, nonostante i modi e le frasi al vetriolo non rispettose rispetto tutti gli sforzi di chi da mesi lavora per migliorare, crescere e che soprattutto non è rimasto fermo, ma ha cambiato radicalmente le cose, impegnando tempo, denaro, fatica e soprattutto mettendoci la faccia a costo di rimetterci anche rapporti personali per fare il meglio nei confronti della disciplina sportiva e non il meglio per i propri interessi come si è oramai talmente abituati a vedere, tanto da non accorgersene quasi più. Mi chiedo che senso abbia una protesta, se poi quando viene accolta e rispettata, si prende e si abbandona il campo. Dal mio punto di vista, che sicuramente è di parte, appartenendo un po’ al gruppo che si è ammazzato per costruire questo evento il voto che darei è un glaciale: ZERO
Altro brutto voto specialmente basato sulla direzione gara della domenica mattina se lo prende anche l’organizzatore. A valle delle difficoltà createsi nell’anno scorso, quest’anno la Livorno Rally ha preso il posto della Sadurano e non è stato facile. Nuovo direttore di gara in nuova squadra hanno sofferto gli errori della non conoscenza della disciplina dell’autocross. Anche qui ci sono stati diversi confronti e molti input da diverse figure presenti in questa due giorni romagnola e se posso spezzare una lancia a favore di colui che di sbagli ne ha sicuramente fatti (purtroppo capita a che se non dovrebbe), la spezzo proprio nei confronti del direttore, perché ha saputo essere molto umile e dare l’opportunità di esprimere il proprio parere a chiunque.
Molti sono stati i suggerimenti dei piloti e qualcosa nell’immediato si è cercato di fare, come ben altro verrà modificato per il prossimo appuntamento di luglio, dove la compagine straniera andrà ad infoltire i rappresentanti italiani che vorranno continuare a crede in questo progetto.
Il resto della giornata è proseguito molto bene e ragionando a mente fredda ritengo che ci sono le basi per ottenere risultati sempre migliori, questo perché, ora che è martedì anche qualche pilota ha voluto esprimere pareri confortanti….nonostante tutto! Questa è una cosa che dal mio punto di vista vale molto. Se poi tengo saldo in mente il fatto che questa è la seconda gara in questo impianto che è appena nato, indubbiamente non posso pensare che le cose non siano positive. Modificando le cose si impara e cresce, quindi si migliora, questa non può che essere la strada giusta.
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